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Autore: Viki_chan    18/03/2013    1 recensioni
Anna-chan, vent'anni, fotografa.
Questa è l'identità che il caso, l'ansia e alcuni "lost in translation" mi hanno portato a creare.
Tutto quello che viene dopo è un insieme di (s)fortunati eventi poco chiari, totalmente involontari e piuttosto divertenti. Di mezzo, oltre a una grande confusione, ci siamo io, la mia vita prima e la mia vita dopo l'incontro con i Super Junior. E l'amore, in tutte le forme che vivere a contatto con questi ragazzi mi ha permesso di conoscere.
#1: La clandestina;
#2: Mister Park...;
#3: Il lavoro extra...;
#4: L'interprete Siwon...;
#5: L'ospite inaspettato...;
#6: Il messaggio in codice...;
#7: SUKIRA...;
#8: Le diversità...;
#9: L'incubo, la canzone e...;
#10: Fantasticherie romantiche, differenze linguistiche e..;
#11: Gli angeli, l'assenza e...;
#12: L'attesa, la voce metallica e...;
#13: Gli sguardi, la cena e...;
#14: Le modelle, il chiarimento e...;
#15: l'incontro con Park, il Tokyo Dome e...;
#16: Il compagno di shopping...;
#17: Non Anna-chan, l'appartamento e...;
#18: Le terrine vuote, le forme e...;
#19: La cena, la trasformazione e gli abbracci;
#20: La valigia, Incheon e la scatola di scarpe;
#Epilogo
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una serie di (s)fortunati eventi

Evento #15





Appena arrivata in albergo, ho subito chiamato il signor Freddi e l'ho avvisato di ciò che era successo.
Era preoccupato, l'ho sentito dalla voce.
Ho cercato di tranquillizzarlo, poi gli ho detto che avrei chiamato anche il signor Park.
Non ce n'era bisogno, erano insieme in quel momento.
Ho riempito la grande vasca da bagno a mia disposizione di acqua calda ed sono stata in ammollo tanto da riempirmi le punte delle dita di grinze.
Poi mi sono buttata a letto senza nemmeno mangiare.



Moshi mosh...”
Anna?”
Sì?”
Sono Freddi. Stai meglio?”
Apro gli occhi.
Non ho idea di che ore siano.
Stavo dormendo.” borbotto.
Ho la gola tremendamente secca.
Sto bene, comunque. Meglio.”
Vuoi che ti mandi mia moglie a controllare?”
No, no. Mi alzo e faccio colazione adesso.”
Perfetto. Il signor Park mi ha chiesto il tuo indirizzo mail, quindi appena puoi controlla la tua casella di posta.”
Ok.”
Perfetto. Se mi ricordo ti chiamo più tardi.” dice. “Buona giornata.”
C'è qualcosa che non mi torna.

Signor Freddi, aspetti.”
Dimmi Anna.”
Io non devo lavorare oggi?”
Lavorare?” chiede ridendo. “Riposati e non pensare al lavoro. Ci sentiamo.”
Questo è stato l'unico contatto umano con l'esterno per l'intera giornata.
Sono stata nel letto, mi sono fatta due bagni caldi e ho preso una delle medicine magiche che mi sono portata dal Giappone.
Una sorta di aspirina all'ennesima potenza.
Non ho parlato né visto nessuno.
Tranne il cameriere, che mi ha servito colazione, pranzo e cena.
Lo stesso.
Questi coreani non riposano mai.
E' stata una giornata noiosa e infruttuosa, culminata con me, la mia fetta di torta sacher ordinata al servizio in camera e il live streaming di SUKIRA sul pc.
Ryeowook e Sungmin oggi ospitano una bella cantante che non ho mai sentito nominare.
Sungmin è molto più spigliato con lei che con me.
Entra nel personaggio, probabilmente.
Guardo i loro volti un po' sgranati dalla bassa qualità delle immagini e sospiro.
Poi, tutto d'un tratto, mi ricordo.
La mail di Park.
Riduco a icona Wookie e Sungmin e apro la posta.
Eccola.


Anna,
sono molto dispiaciuto che tu ti sia presa l'influenza. Curati bene.
Nonostante questo, avrei bisogno di parlarti e di fare il punto della situazione, quindi ti aspetto domani mattina alle 9 nel mio ufficio.
John Park

La rileggo.
In sottofondo sento Ryeowook che parlotta in coreano.
Ha la voce da broncio.
Non ho tempo di guardarlo, devo subito rispondere al signor Park.
Confermo l'incontro, poi mi metto a riguardare le foto che ho scattato in questi giorni.
Sono in Corea da undici giorni, ma sembra che io sia qui da una vita.
La prima foto che ho scattato a uno dei Super Junior è un bel primo piano di Siwon.
E' anche una delle mie foto preferite.
Poi, se dovessi classificarle, metterei uno dei tanti sorrisi di Ryeowook.
Uno di quei sorrisi da “Anna-chan!”.
Poi ci metterei una delle facce buffe di Sungmin.
No, c'è anche Yesung.
Yesung è molto più bello dal vivo.
E Donghae.
Oh, Donghae è un'opera d'arte.
Gli occhi di Kyuhyun.
La bocca carnosa di Eunhyuk.
Gli occhi un po' storti e sognanti di Zhou Mi.
Henry e il suo faccino da bimbo.
Io li amo.
Li amo tanto, troppo.
Pensando a loro mi sento meglio.




Ci siamo.
Il mio amato autista, puntuale come un orologio svizzero, mi raccoglie dal Fraser Place e mi porta alla SM.
Dove tutto è iniziato.
Oggi sono più sicura di me stessa, mi presento alle receptionist con tranquillità e attendo i loro controlli.
Poi salgo in ascensore, ripercorro il corridoio, saluto il Leeteuk appeso al muro e busso alla porta dell'ufficio del Signor Park.
Entra pure.” mi dice una voce dall'interno.
Sorrido, spingo la porta e trovo il signor Park seduto alla sua scrivania.
E' vestito in modo elegante, ma oggi è senza giacca, appesa sull'appendiabiti accanto alla porta.
Mi sorride e mi fa cenno di accomodarmi.
Mi dispiace presentarmi così, ma mio figlio mi ha rovesciato il suo succo sulla giacca e ne sto aspettando una pulita.” dice appena mi sono seduta.
Ha un figlio?”
Due. Si tratta del più piccolo, comunque.” risponde. “Ti sei ripresa?”
Sì, l'inverno coreano non mi ha dato scampo.”
Silenzio.
Il signor Park apre uno dei cassetti della sua scrivania e ne estrae un plico alto qualche centimetro.
Se lo appoggia davanti, ancora chiuso.
Ti ho chiamato qui perché fra pochi giorni il tuo lavoro qui sarà finito e per questo vorrei ottimizzare gli ultimi momenti che passerai in Corea facendoti scattare le ultime foto che ci servono.”
Annuisco.
La verità è che ieri ho mandato un altro fotografo sul set, e i ragazzi si sono dimostrati molto disponibili anche con lui.”
Immagino.”
Già, ma le foto sono diverse.”
Detto questo apre la busta e ne estrae due più piccole, dandomene in mano una.
Le foto non sono le mie.
Lo capisco dalla prima, troppo facile.
E' Sungmin.
Sungmin con uno sguardo deciso.
Bello.
Sono molto belle.”
They're fake.” dice sporgendosi per vedere quale sto guardando.
Sbircia, poi cerca nel suo mazzo.
Sorride e mi porge la fotografia che ha scelto.

Sungmin, è lui.
Questa è mia.
E' mia perché Sungmin ha sul volto un sorrisino timido.
Il signor Park mi lascia osservare la foto con calma.
Quello che intendo dire è che hai avuto il potere di capire i ragazzi.” dice quando alzo lo sguardo.
Forse per il tuo aspetto così diverso, forse per il tuo modo di porti, non so. Ma le tue foto sono speciali. Talmente speciali che noi della SM non siamo sicuri di poterle pubblicare.”
Alzo lo sguardo, facendo del mio meglio per nascondere la sorpresa.
Il signor Park fa un mezzo sorriso e si volta verso la finestra.
Seoul oggi è vegliata da un cielo bianco, basso.
I Super Junior sono uno dei vanti della SM. Io sono uno dei loro manager da molto tempo, siamo cresciuti praticamente insieme. Anche se con alcuni di loro ho solo dieci anni di differenza, per me sono come dei figli.” dice. “Curo la loro immagine, sto attento a ciò che viene scritto di loro. E queste foto sono veramente perfette per raccontare chi sono. Forse troppo.”
Non si deve giustificare con me, signor Park. Ho preso questo incarico come un privilegio e, anche se rimarrà solo un bel ricordo, non ne avrò a male, né la mia carriera ne avrà a soffrire.”
Park tace, sfoglia le foto, le guarda da diverse angolazioni.
Sono combattuto. Le fan...”
Io penso che poter vedere questo sorriso di Sungmin sia il sogno di ogni fan, signor Park.” commento accarezzando la foto che tengo ancora in mano. “Lo so, perché anche se io li conosco da poco, capisco quanto è facile affezionarsi a loro. E non lo dico solo perché ho fatto io queste foto, ma perché ci credo.”
Lo so. Hai fatto un ottimo lavoro Anna. Ti ringrazio comunque.”
Il signor Park si riprende le foto e le risistema nel cassetto, poi ne apre un altro e estrae un foglio dall'aria ufficiale.
Ora devi firmarmi questo, è il modulo standard che facciamo firmare ai nostri collaboratori. In questo modo le tue foto diventano della SM, non credo tu sia contraria.”
No, affatto.” dico iniziando a leggere.
Il modulo è tradotto in un inglese un po' approssimativo, ma è chiaro. La mia proprietà intellettuale passa a loro, io non ho più alcun diritto su di essa. Devo consegnare tutto il materiale e garantire di non averne più nemmeno una copia.
Riluttante, firmo.
Il signor Park mi sorride e mi porge una busta.
Questo è il tuo compenso.”
Io non voglio essere pagata.” dico seria. “Mi avete mantenuta per tutto questo tempo.”
“Non sono molti soldi. E' una cifra simbolica. Anna, ti prego di accettarli.”

Preferirei di no.”
Park mi guarda.
Apro la busta e ci trovo delle banconote.

Quanti soldi sono?”
Centocinquantamila won. Tienili”
Grazie.” dico facendo un mezzo inchino.
Lui risponde, poi si alza.
Mi sta congedando.

Signor Park, posso chiederle una cosa?”
Certo.”
I ragazzi mi hanno chiesto se...”
La cena, sì. Ryeowook me l'ha detto mentre li accompagnavo in aeroporto, ieri sera.” commenta sorridendo. “L'accesso agli appartamenti dei ragazzi è limitato solo ai collaboratori. Uomini.” sottolinea.
Potrei fotografarli a casa. Sarebbe il mio ultimo lavoro per lei.”
Non sono io che decido, ma ne parlerò con chi di dovere.”
Sorrido, poi mi volto verso la porta.
Qualcuno ha bussato.
Il signor Park invita l'ospite ad entrare, in coreano.
Mister Freddi.”
Scambio di inchini.
Anche io mi alzo e sorrido.
Non credevo di trovarti qui, Anna” dice in inglese.
L'ho invitata io, ma ora abbiamo finito. Ora che i ragazzi sono in Cina, potrà riprendersi la sua fotografa.”
Ne sono contento.” commenta Freddi con un mezzo inchino.
Prendo la borsa, mi sposto.
Grazie mille, signor Park.”
Grazie a te, Anna. Informerò l'autista che sei pronta. E ti terrò informata sulla questione della cena.”
Annuisco, poi mi rivolgo al signor Freddi.
Ha qualcosa da farmi fare, oggi?”
Abbiamo finito. In questi ultimi giorni dobbiamo solo chiudere le pratiche burocratiche.”
Torno in hotel, allora. Se avete bisogno, mi trovate là.”
Saluto ed esco.



Seoul è una metropoli straordinaria. Moderna e antica, fatta di tradizione e grattacieli.
Non ho visto nulla di Seoul.
Se qualcuno mi chiedesse qual'è la cosa che ho amato di più in questa città dovrei dire il servizio in camera del Frasen.
Che è veramente l'ottava o la nona meraviglia del mondo.
Anche oggi potrei fare la turista.
Anche oggi mi rinchiudo nella mia stanza e medito.
Faccio alcune telefonate, prendo appuntamento con il consolato italiano.
Dicono che potrebbero farmi un visto turistico per il Giappone in un paio di giorni.
Peccato che con quel tipo di visto non posso lavorare.
E il mio conto è praticamente a secco.
Poco dopo la fine della mia cena – culminata con un budino al cioccolato così buono che me lo sono fatto lasciare tutto, ed ora campeggia sulla mia scrivania – il mio portatile suona.
E' Ayane-chan, su Skype.
Ehi!!!” dice.
Il suo viso è sempre una bella visione.
Sorridente, sempre.
Al contrario di tutte le dicerie sui giapponesi musoni.
Ayahe-chan! Come stai?”
Bene. Tu?”
Bene. Come mai mi chiami a quest'ora?”
Ayane sorride, poi mi fa cenno di aspettare e si allontana dalla webcam. Per qualche istante il mio schermo è occupato dallo schienale in legno della sua sedia e dal muro dipinto di rosa della sua camera da letto.
Da-dan.” dice.
Nero.
Ha schiacciato qualcosa contro la webcam, ora lo agita.
Devi stare ferma, non capisco!”
Come faccio a stare ferma! Sono così agitata!” detto questo si alza e si mette a saltellare. “Indovina.”
Dammi un indizio!”
Ayane guarda in webcam con uno sguardo furbo, poi si mette in posa e inizia a cantare.
Nice show nice show Opera, odoru yo Opera...
I Super Junior.” dico, shoccata.
Yaaaaaaay! Io e te al Tokyo Dome, il 10 marzo. A vedere il Super Show!”
Ayane-chan! E' meraviglioso!” dico.
Sono sul letto e non dovrei farlo.
Ma mi metto in piedi e inizio a saltare.
Questa sono io, non è Anna-chan.
Sono io, che non ho conosciuto i Super Junior e so quanto sia difficile trovare i biglietti per il Super Show.
Salto e urlo.
Le casse del portatile, provate dalle urla di Ayane-chan, gracchiano.
Come hai fatto ad averli?”
Ayane si calma, si siete, mette il broncio.
Me li ha dati Matsu-kun.” dice.
Mi blocco.
Matsu-kun è il ragazzo con cui sono uscita per qualche tempo.
Poi ero dovuta partire e...
Matsu-kun non sapeva che tu fossi in Corea. Perché non gliel'hai detto?”
Io...”
Abbasso lo sguardo.
Non volevo che lui mi prendesse per una fallita.” rispondo. “Non lo so.”
Ayane annuisce.
Non so perché, ma non voglio vedere il suo volto, nascondo la conversazione.
Sta iniziando a farmi una ramanzina, ma non la ascolto.
Ho una richiesta di contatto, su Skype.
1642.
Uno sei quattro due?” dico ad alta voce.
Cosa?”
Ho una richiesta di contatto molto strana.”
Magari è un virus.” commenta lei, che ha desistito dal farmi ragionare. Ormai ci conosciamo.
Io sono la persona migliore a cui chiedere consiglio in amore, ma poi, quando si tratta di me, sbaglio sempre tutto.
E sono testarda.
Ayane-chan ha invece la testa tra le nuvole. Lei si innamora spesso, di tante persone contemporaneamente. E ci rimane scottata, il più delle volte, ma non si arrende mai.
L'hai accettata?” mi chiede facendomi risvegliare dai miei pensieri.
No, dovrei?”
Prova.”
Annuisco.
Uno sei quattro due.
Accetto.
E' online.
Che cosa gli scrivo?”
Scusi, ci conosciamo?” mi dice. “Scriviglielo in inglese, così capisce sicuramente.”
Inizio a digitare la frase nella chat, ma 1642 è più veloce di me.
Anna-chan genki desu ka?
Cielo.
Torno sulla finestra di Ayane-chan.
Cielo.” dico.
Lei mi guarda preoccupata.
E' un maniaco?”
No, no. E'....” pensa Anna-chan, pensa. “E' il mio capo.”
Capo? Ma stai lavorando?”
Ti spiego domani, ok? Devo parlare con lui. Salutami Matzu-kun e ringrazialo dei biglietti.”
Ok.” risponde, un po' sconsolata. “Matta ne!
Matta!
Chiudo la conversazione e ritorno su unoseiquattrodue.
Anna-chan genki desu ka?” leggo ad alta voce. Chiede come sto.
E mi chiama Anna-chan.
Abbasso lo sguardo sulla tastiera per rispondere, ma il portatile inizia a suonare.
1642 mi sta videochiamando.
Mi sistemo i capelli e guardo la mia immagine riflessa allo specchio di fronte al letto.
E clicco il tasto verde.
Anna-chan!”
Wookie!”
Ryeowook.
Nel mio pc.
Agita una mano.
Anche io lo saluto.
Siamo in Cina!” dice entusiasta. “Ti è passata l'influenza?”
Sì. Ma come hai fatto a trovare il mio contatto?”
Me l'ha dato Park. Sei molto carina in webcam.”
Abbasso lo sguardo e sorrido.
Sento una voce lontana dire qualcosa.
Dove sei?”
In albergo! Oggi abbiamo fatto un fan meeting. Siamo stanchissimi!” dice passandosi una mano sulla fronte “Tu che hai fatto?”
Sono stata alla SM e in hotel. Il signor Park mi ha detto che gli hai parlato della cena.”
Sì. Sei pronta allora?”
Mi ha detto che...”
Oh, ho convinto tutti.” dice facendo un gesto con la mano. “Si fa dopodomani. Noi torneremo con il primo aereo della mattina. Ti aspettiamo.”
Lo guardo sorpresa.
Ryeowook sorride, poi mi fa cenno di tacere e si alza.
Ha il portatile in mano e l'immagine si fa mossa, mi sembra di essere su una barca.

Guarda.”
Gira il portatile e con la webcam inquadra Siwon e EunHae, addormentati su un divano.
In tre su un divano.
Incastrati.
Accoccolati.
Eunhyuk è quello in mezzo: ha la testa appoggiata sulla spalla di Siwon e una mano sulla gamba di Donghae, che sembra il più comodo.
Stanchi.” commenta Ryeowook, tornando a puntare la webcam su se stesso.
Dovresti riposarti anche tu, Wookie.”
Sto aspettando che Min finisca di farsi la doccia.” commenta lui. “Volevo chiamare Anna-chan per dirle di comprare tutto quello che serve per la cena.”
Ci penso io.” confermo. “Mi mancate.”
Questa volta è Ryeowook ad abbassare lo sguardo.
Anche tu. Ieri ci hanno mandato il fotografo degli SHINee. Non era kawaii come te.”
Sorrido.
Sento una voce molto vicina.
Anna-chan.” risponde Ryeowook, poi aggiunge qualcosa in coreano.
Vedo una mano passare davanti alla web cam.
Era Kyuhyun.”
L'avevo capito.”
Devo andare, adesso. Ci vediamo presto. Buona notte.”
Buona notte! Salutami tutti.”
Wookie mi manda un bacio e mi saluta con una mano.
Anche io la alzo, ma in ritardo.
La conversazione si è già chiusa.
   
 
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