Explosion

A Leonardo, che no vuole capire che io sono fragile,

se cado, mi rompo, creando un esplosione

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Non sono mai stata il tipo di persona che ama stare al centro dell'attenzione, andare a feste di gente che nemmeno conosce e non mi sono mai ubriacata.

A me piace stare da sola, con i miei libri, a leggere. L'unica persona con cui ogni tanto socializzo è Niall, il mio migliore amico.

Tanto per restare in tema, sono sempre stata sfigata, sin dalla nascita i miei genitori mi hanno disprezzata e odiata e rinfacciato che erano ubriachi la notte che mia madre rimase incinta.

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Sentii un suono fastidioso che mi stava lacerando le orecchie, mi alzai controvoglia, mi lavai e mi vestii come al solito con un paio di Jeans neri, delle Vans viola, la maglia nera e un felpone dello stesso colore delle scarpe.

Scesi al piano inferiore della mia Villetta che i miei genitori mi avevano comprato per sbarazzarsi di me, afferrai un pacchetto di cracker, la borsa e uscii frettolosamente da casa per incamminarmi a scuola, come al solito sperando che Niall ci fosse e che almeno uno di quei mostri fosse malato.

Mostri, così li definivo i ragazzi che mi torturavano tutti i giorni, perché non sono degni di essere chiamati umani.

Arrivata dentro al cancello erano già entrati tutti quanti, quindi mi affrettai a correre dentro classe.

Entrai senza bussare nel' aula e appena entrai vidi la prof che mi guardava mio, così al mio posto.

Appena mi sedetti girai la faccia verso Niall che aveva una strana espressione sul volto, lo salutai ma lui non mi degnò nemmeno di uno sguardo 'strano' pensai non curandomene molto.

Passarono lentamente tutte le 5 ore. Era ora di uscire, fortunatamente non li avevo visti ancora i mostri.

Mi ricredetti quando, davanti al' entrata del parco abbandonato vicino alla nostra scuola mi sentii prendere violentemente per i capelli, la misteriosa persona mi trascinò fino alla zona più remota del parco. A quel punto realizzai che era lui. Alzai la testa terrorizzata e incontrai quegli occhi, erano bellissimi, ne ero al cosciente, così verdi e splendenti, per nn parlare di quei ricci color cioccolato. Mi sorrise mostrando quelle irresistibili fossette, mi sorrise falsamente come sempre. Ogni tanto mi stupivo che tanta bellezza potesse racchiudere anche tanta cattiveria.

'Troietta, oggi abbiamo una sorpresa' sputò acido il ragazzo

'Ti piacerà' disse l'amico dagli occhi colore del giaccio

'Ne siamo sicuri' continuò il moro

'Pronta?' chiese finendo l' ultimo che anche se sembrava un orsetto era perfido e spietato

Chiusi gli occhi sospirando, non ne valeva la pena ribellarmi. Quando li riaprì rimasi pietrificata.

Niall era li. Davanti a me.

Senza avere il tempo di realizzare la cosa vidi il mio migliore amico avvicinarsi e sferrarmi un pugno nello stomaco, per poi colpirmi ripetutamente nel viso.

Rimasi profondamente delusa da lui.

Quando fui certa che se ne fossero andati, camminai a fatica fino a casa.

Non ce la facevo più.

Ci si vede in paradiso, o magari all' inferno

Hope Evans.

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Il giorno dopo sul quotidiano di Londra, in un piccolo trafiletto in prima pagina c'era un articolo:

''Hope Evans , 18enne Londinese si suicida ''

nessuno saprà mai la causa perchè la lettera scritta dalla ragazza prima di morire, dove raccontava l'accaduto, la avevano i ragazzi, che dopo aver capito che pure tutti prima o poi esplodono, a modo loro, si ritirarono in un convento di frati cappuccini.

HO CAMBIATO GENERE :) AHAHA E' LA MIA PRIMA CON ''TEMATICHE DELICATE'' E SONO UN PO' AGITATA! :) VI PIACE? SE VOLETE LASCIATE UNA RECENSIONE <3 MI FAREBBE PIACERE, RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO, CHE LEGGONO E RECENSICONO. GRAZIE :) ORA MI DILEGUO :) - ILIVEDFORTHEM