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Autore: callmemavy    18/03/2013    1 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Salve a tutti! Posto un altro capitolo prima del previsto, sono in vena di pubblicare in questo periodo.

Buona lettura!

:-|


CAPITOLO 6 - Scomode verità

Tock Tock

-Mavis sei qua?- Non ricevé risposta, ma sentì un pianto provenire da dietro la porta, così si sedé appoggiandosi ad essa.

-Mavis... lo so che mi senti... perché sei fuggita in quel modo? Non è colpa tua, ci siamo lasciati andare e ci siamo dimenticati dei tuoi denti affilati, è stato un incidente!-

-Jonathan, di cosa state parlando?- Dracula comparve ritrasformandosi dalla forma di pipistrello spaventando il ragazzo.

-Oh, Drac sei tu?... hem... no, non dicevo nulla di che...-

-Lasciati andare?... denti affilati? e poi perché sei tutto bagnato?! Cosa hai fatto alla bocca di mia figlia?!- Continuò ruggendo avvicinandosi minacciosamente a Jonathan che sussultò

-Non è come pensi...-

Dracula non rispose a parole, ma si limitò ad aggrottare ulteriormente la fronte e fu molto esplicito. Il ragazzo sempre più preoccupato si fece piccolo piccolo schiacciandosi sulla porta che si aprì facendolo cadere dentro alla stanza, era vuota, solo le tende mosse dal vento attirarono l'attenzione dei due verso la finestra spalancata. Il vampiro ignorò Jonathan e corse verso di essa.

-Mavis, dove sei?!- Gridò, poi si trasformò in pipistrello e volò fuori, la figlia era sul tetto, il suo posto preferito quando voleva stare da sola a riflettere sotto la luna.

Dracula planò in direzione di Mavis e ritornò uomo inginocchiandosi dinnanzi a lei che piangeva raggomitolata su se stessa

-Mavis, pipistrellina mia, che cos'hai? Sai quanto ci stai facendo preoccupare? Perché non ne parli? Ti sei vista con lui poco fa, ha detto che sei fuggita di nuovo, non ti piace più?-

-Mi piace, sì... troppo...-La voce della figlia era tremolante a causa del pianto.

-E' un bravo ragazzo, è normale che ti piaccia! Ha parlato anche di un "incidente", di cosa si tratta?- Dracula era preoccupato di scoprire una imbarazzante verità, ma doveva sapere cosa succedeva fra i due...

-Non sono riuscita a trattenermi, non mi controllavo più, volevo solo dare sfogo ai miei desideri...-

-Mi ha solo baciato... Pant, pant...- La voce stremata di Jonathan veniva dall'altra parte del tetto, poi a fatica li raggiunse, riprese fiato e continuò:

-Poi però mi ha graffiato il labbro con una zanna, ma è stato un incidente.-

-Mi dispiace...- Aggiunse Mavis con un filo di voce

-Mavy non mi hai fatto male, perché continui a preoccupanti?-

-Perché ho fatto del male anche a me stessa...Ora vi prego di lasciarmi da sola...-

Dracula mise una mano sulla spalla del ragazzo

-Andiamo, ti riaccompagno giù- Detto ciò si trasformò in pipistrello, prese Jonny per la felpa e volarono di sotto entrando dalla finestra.

Il ragazzo era preoccupato e si sentiva impotente, voleva essere d'aiuto a Mavis, ma non sapeva che fare.

-Non ti preoccupare Jonny, le passerà, è solo un po' confusa.- Disse il vampiro per tranquillizzarlo, ma forse voleva solo tranquillizzare se stesso.

Jonathan abbassò lo sguardo e sospirò.

-Mi sento così inutile...-

-No Jonny, non dire queste cose, mia figlia ti vuole bene ed anche io.-

-È così strana da stamattina,anzi,da stasera, mi cerca, poi scappa, poi mi ricerca ed infine scappa di nuovo! ho paura che sia colpa mia... forse non le piaccio più?-

-No, no, no! Non devi pensare queste cose, tu sei il suo Zing! Ora vado a parlarle in privato, risolveremo tutto.- Detto ciò si trasformò in pipistrello e volò di nuovo sul tetto, sedendosi accanto all'angosciata figlia.

-Perché mi hai sempre mentito?- Mavis ruppe il silenzio.

-A cosa ti stai riferendo, budellina?-

-Tutto... tutto quanto... mi hai mai detto qualcosa di vero? Tutto ciò che so su di te, su di me, sui mostri, sugli umani... e sulla mamma... cosa c'è di vero? Fino ad ora sono vissuta serena grazie alla mia ignoranza, illusa dal castello di cristallo delle tue menzogne, ma ora quel castello sta crollando, abbattuto in un solo colpo dall'unico imprevisto capitato in questi 118 anni... speravi fosse eterno, ma non è stato così, lo so, hai cercato di proteggermi da tutti e da tutto ciò mi circonda...- Mavis alzò gli occhi lucidi verso il padre che non sapeva cosa dire e continuò:

-...ma chi mi proteggerà da me stessa?-

Queste parole lasciarono sconcertato Dracula, era confuso, ma capiva che la situazione era più grave di quanto immaginasse.

-Ti riferisci al sangue umano, vero?-

La figlia affondò la testa fra le ginocchia dalla vergogna di se stessa, così il vampiro iniziò ad accarezzarle dolcemente la schiena per rasserenarla.

-Speravo che non ti attraesse visto che te l'ho sempre fatto evitare, ma sembra essere un richiamo innato dei vampiri.

Ricordi? Ti ho già spiegato che esistono tre categorie di mostri: le creature, che sono come gli animali ma hanno un intelletto paragonabile a quello umano, come gli zii Frank e Wayne, poi ci sono gli spiriti che sono formati da pura energia non corporea, come i fantasmi o gli spettri che muovono le armature ed infine le creature magiche che sono come l'unione delle prime due, ne facciamo parte tu ed io, come tutti gli altri mostri con capacità magiche.-

-Che vuoi dire con questo discorso? Me lo hai già fatto.-

-Fammici arrivare, pipistrellina! Quello che non ti ho detto è che per usare la magia serve energia...-

-Ti riferisci alla nostra anima?- Lo interruppe Mavis.

-No... è questo il punto, l'anima è un superconcentrato di spirito, troppo unito per riuscirne a prenderne una piccola parte e trasformarla in magia, in noi c'è uno spirito che possiamo usare, in verità non dovevamo neppure avere un'anima, è essa che ci dona tutte le emozioni che proviamo...

Io una volta ero un umano, un sovrano crudele, l'unica cosa che volevo era il potere e lo esercitavo nel peggiore dei modi. Ero temuto da tutti, mi chiamavano Vlad l'impalatore, ma non mi bastava, volevo la vita eterna ed usai la magia nera alimentata dal sangue delle mie migliaia di vittime. Corruppi la mia anima e fu così che diventai un vero mostro sempre assetato di sangue, non ricordo molto di quegli anni, ho preferito dimenticare.

Solo nel 1800 nel mio vagare mi sono scontrato con tua madre, quella botta ha fatto esplodere una scintilla che lei chiamò Zing, flebile e debole, ma che ha saputo alimentare con il suo amore. Lei mi aveva donato un'anima che mai avrei creduto di avere, che mai avrei creduto avesse un mostro creato proprio da me. Mi convinse che tutti hanno una scelta e che ognuno è artefice del proprio destino.

Smisi di uccidere e vagammo per il mondo alla ricerca di altri mostri pacifici e scoprimmo che anche Frank, seppur sempre cacciato dagli umani a causa del suo aspetto, continuava ad aiutare il prossimo e cercare nuovi amici come gli era sempre piaciuto fare ed assieme a lui c'erano anche Griffin e Wayne adottati da Frank come fratelli, a cui mi unii anche io...-

-E così mio padre era un assassino ed i miei zii non sono miei parenti, non c'è più nulla che mi possa stupire o deludere, ora so perché gli umani ci chiamano "mostri" e ci odiano...-

-Mavis, devi capire che è un passato che non tornerà mai più, ora dovrai essere forte, devi fare in modo che la tua anima rimanga più potente del tuo spirito. Più sarai triste e sconsolata meno sarà forte la tua anima, la battaglia contro se stessi è la più dura, ma se ho permesso a Jonathan di stare con te è perché so che l'amore del tuo Zing ti renderà imbattibile dal demone che porti dentro. Pima o poi ti abituerai e non sentirai più quella vocina malvagia, purtroppo non potrai sconfiggerla perché è parte integrante di te, ma potrai tenerla a bada, per sempre...-

-Ho paura di fare del male a Jonny, il richiamo del suo sangue è irresistibile... quello di prima non è stato un incidente... l'ho assaggiato, era solo una goccia, ma è stato troppo bello, ero cosciente di ciò che facevo, ma non volevo smettere... perché?-

Queste parole shockarono Dracula, la sua piccina aveva assaporato quel maledetto sangue, sperava che questo giorno non sarebbe mai arrivato, ormai non aveva più senso mentire.

-A noi vampiri serve il sangue sia perché non ne produciamo di nostro, sia per mantenere vivo lo spirito demoniaco, perché nel sangue è contenuta parte dell'anima degli esseri viventi e l'anima umana è la più potente ed energetica al mondo, è per questo che risveglia il demone che è in te.

Se io ho capacità magiche molto superiori alle tue è perché mi sono nutrito di molte anime, e se fino ad ora ti ho detto che il sangue umano fa schifo è perché mi faceva schifo ciò che mi faceva diventare. Ma ti prego, non commettere i miei stessi errori, tu puoi essere più forte.-

-E' troppo difficile, manda via Jonathan, non voglio fargli del male...-

-Non voglio, se lo abbandoni stareste male per sempre entrambi ed il demone che hai in te potrebbe soggiogare la tua anima indebolita dalla tristezza e dalla solitudine. Calmati, fai un bel respiro e rilassati, vai a letto e domani sera ci troviamo tutti insieme con te che ti sei schiarita le idee, va bene? Io vado, ma tu sbrigati, che il Sole sta nascendo.- Dracula si trasformò in pipistrello e tornò in Hotel, entrò nella sua camera ed accarezzò il dipinto di Martha.

-Ho fallito... di nuovo... non sono stato in grado di proteggere te dagli umani e non sono stato in grado di proteggere nostra figlia dalla sua natura... perché quel giorno quella freccia non ha trafitto il mio cuore invece del tuo?-

Un filo di luce tagliò in due la tetra stanza, Jonathan aveva aperto la porta. Cracula gli si avvicinò, sapeva già cosa voleva il ragazzo, quindi iniziò a parlare, senza aspettare alcuna domanda:

-Le ho detto ciò che voleva sapere, domani sera, quando avrà le idee più chiare, tornerà da noi, mi raccomando Jonny, stalle vicino, dovrà superare un momento difficile e ce la può fare solo con il tuo aiuto.- Detto ciò uscì dalla stanza lasciando il ragazzo da solo, che si avvicinò al grosso dipinto.

-Ma perché voi vampiri dovete parlare sempre per enigmi?- Si voltò per uscire, ma si accorse che accanto ai suoi piedi c'erano delle macchie luccicanti per terra, incuriosito si inginocchiò.

*Queste sono gocce d'acqua? Che siano lacrime? Drac stava piangendo... Mavy che ti è successo?*


Finalmente Dracula è stato sincero fino in fondo con la figlia(forse), ma adesso riuscirà Mavis a guardarlo con gli stessi occhi, oppure il passato del padre è troppo oscuro per essere perdonato così facilmente? Inoltre, la vampira riuscirà a tenere a bada i suoi istinti predatori o si lascerà andare? Tutto questo nel prossimo capitolo! ♬Da, da, daaaa!♬ ← canzoncina per i momenti di patos di Laccio dei Croods(LINK al breve video, non ci sono veri spoiler ma siete avvertiti), l'ho visto in anteprima, molto carino...

  
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