Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: FedeP_    18/03/2013    1 recensioni
Giulietta e Romeo? Sì dai, ma forse..
Juliette and Niall? MOLTO MEGLIO.
E se aggiungessimo anche un pizzico di magia?!
Lei: Juliette Wilson.
Lui: Niall Horan.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lei: Juliette Wilson.
Lui: Niall Horan. 
 
Due semplici ragazzi, appartenenti a due famiglie, da anni ormai, in conflitto. Il motivo di tanto odio è il lavoro che, di generazione in generazione, è stato tramandato. Infatti, i due padri, svolgono nella società, due ruoli molto importanti, che non fanno altro che alimentare la "guerra", mettendoli continuamente l'uno contro l'altro. 
I due diciottenni, invece, si odiano, apparentemente per lo stesso motivo. In realtà, lei è sempre stata condizionata dalle parole della famiglia; mentre lui, non può assolutamente vederla, dopo un rifiuto secco e deciso della ragazza, qualche anno prima. 
Il problema è che le due famiglie sono costrette a vivere l'una affianco all'altra, e nessuna delle due vuole traslocare. 
 
 
______________________________________________________________________________________________
 
 
Pov's Juliette.
I miei capelli castano chiaro, scendeva ondulati lungo le mie spalle. Gli occhi verdi risaltavano grazie alla sollite linea di eyeliner e all'abbondante mascara, messo poco prima. Le mie curve erano valorizzate dalla divisa scolastica, fatta su misura per me. Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio e, soddisfatta, scesi di sotto, dove i miei genito mi aspettavano, come al solito, per fare colazione insieme. Dorota aveva imbandito la tavola, ma non avevo molta fame e l'unica cosa che addentai fu una fetta biscottata con la marmellata. 
 
"Allora, Juliette, come procede con la scuola?" La voce profonda di mio padre fece eco nella stanza.
Inghiottii lentamente, mi asciugai le labbra e risposi soddisfatta "Molto bene, papà. Come sempre ho dei voti ottimi."
"Brava la mia bambina." Disse, accarezzandomi i capelli.
 
Gli sorrisi, quando in realtà avrei voluto urlargli in faccia che non ero più un bambina, e che doveva smettere di definirmi tale. 
Appena finimmo tutti di mangiare, mi alzai e andai a lavarmi i denti. 
 
"Perfetta." Affermai felice, guardandomi nuovamente allo specchio.
 
Uscii di casa e la prima persona che vidi fu quel biondo tinto del mio vicino: Niall Horan. Come al solito si atteggiava da fighetto, con quelle cuffiette e quel suo modo di muovere la testa.. un piccione, ecco cosa sembrava.
Mi salutò indifferente ed io, educatamente, ricambiai. Mentre lui saliva in macchina, io attendevo con ansia l'arrivo di Evelyn e, purtroppo, fui costretta ad assistere ad un bacio fin troppo passionale tra il piccione e una moretta che si trovava in macchina con lui. Fui abbastanza nauseata quando potei chiaramente intravedere le loro lingue. Si voltò nuovamente verso di me e, lanciandomi uno sguardo divertito, partì sfrecciando. 
 
 
***
 
"Evelyn, ti giuro, troppo schifo." Dissi io, ripensando alla scena di poco prima.
"Immagino." Rispose lei, realmente disgustata.
 
Evelyn era come me, caratterialmente intendo. La conoscevo sin da bambina e non l'avrei mai lasciata.
 
Arrivammo a scuola in anticipo, ed entrammo in classe per prendere i posti. 
 
 
Pov's Niall.
"La odio, odio Juliette con tutto me stesso." Pensai mentre la mora accanto a me, continuava ad accarezzarmi la coscia. 
 
"E mollami dai." Dissi, poco delicatamente.
"Scusa.." Sussurrò.
 
"Come ha potuto respingermi!" Continuai a riflettere tra me e me "Però è sempre così bella.
 
Scacciai via quel pensiero quando, appena arrivato a scuola, la vidi flirtare con un ragazzo del quinto anno. 
Le passai accanto e, dopo averle fischiato le urlai "Che bel culo."
Avrebbe voluto uccidermi in qualsiasi modo, ma cercò di mantenere la calma, mentre il fusto accanto a lei, le sfiorava delicatamente la guancia, per farla tranquillizzare.
Entrai in classe e salutai tutti con un fragoroso "Buongiorno!". Nessuno, nemmeno il prof (nonostante avessi disturbato la lezione) osò dire mezza parola. Ovviamente in città avevo il rispetto di tutti.
 
"Horan, hai fatto i compiti?" Chiese Mr. Brown.
"Certo prof." Sorridendo glieli consegnai.
 
Nonostante non avessi bisogno di studiare e fare i compiti, mi piaceva farli e i miei ottimi voti erano tutti meritatissimi. 
Il prof, sorridendo, me li restituì.
 
"Perfetti, Horan." Affermò, scrivendo qualcosa sul registro.
"Aveva dubbi?" Chiesi, facendo l'occhiolino. 
 
La mattinata passò piuttosto velocemente e il suono della campanella che avrebbe segnato la fine di quell'anno scolastico, sembrò una delle melodie più belle che avessi mai sentito.
Mentre mi incamminavo verso la macchina, facendo strage di cuori, notai Juliette, sola, che sembrava aspettare qualcosa, o meglio qualcuno, che evidentemente non sarebbe arrivato.
 
"Hai.. hai bisogno di un passaggio?" Le chiesi, porgendole una mano, per farla alzare. 
"Da te? No." Rispose, secca.
 
Secca, fredda, come quando le chiesi se volesse essere la mia fidanzatina e lei rifiutò senza troppi giri di parole. Nonostante fossi piccolo, ci rimasi molto male.
 
"Beh, peggio per te. Preferisci aspettare qualcuno che non arriverà mai." Tentai di andarmene, ma mi blocco e velocemente mi ritrovai una guancia arrossata.
"Sì che verrà!"Urlò.
"Come ti sei permessa a darmi uno schiaffo? Ringrazia che sei una donna." Affermai, infastidito.
 
Me avviai verso la macchina, e dopo aver attaccato la cintura di sicurezza un ulro stridulo mi fece sobbalzare.
 
"Portami a casa e non dire mezza parola per tutto il viaggio." Disse Juliette, entrando.
"Scusa scusa scusa, non mi è chiara una cosa.." 
"Una cosa? A te non è chiaro proprio nulla." Mi interruppe, per poi ridere divertita.
"Taci adesso. Sei sulla mia macchina e qui comando io." Risposi, serio. 
 
"No, non è possibile. Cazzo no!" Imprecai, mentre la macchina piano piano andava spegnendosi.
"Viva la finezza." Juliette, con le braccia conserte e la gamba accavallata, non aveva fatto altro che riprendermi per tutto il tempo.
"VUOI STARE ZITTA?" Urlai "Chissà il tuo piccolo cervello non ci sia arrivato, siamo rimasti a piedi!" Scesi dall'auto e, sbattendo forte la portiera, andai a sbattere la testa contro un albero strano, lì vicino.
 
 
Pov's Juliette.
Sgranai gli occhi e spalancai la bocca a quelle parole.
 
"S-Siamo cosa?" Balbettai.
 
Non rispose, continuando a sbattersi la testa nell'albero, bestemmiando in chissà quale lingua sconosciuta.
 
"Smettila, coglione!" Dissi, tirandolo per l'orecchio.
"E adesso? E adesso tu spiegami come facciamo!" Chiese.
"Fai qualcosa, che se i miei dovessero vedermi con te, mi farebbero una ramanzina grande quanto una casa." Risposi io.
 
Stavamo ricominciando a litigare. Le nostre urla erano indisturbate nella quiete della natura circostanze. L'unica cosa che si sentiva oltre noi, era il rumore forte del fogliame degli alberi che si muoveva trasportato dal vento caldo.
Improvvisamente vidi tutto appannato e girare intorno a me, notai che anche Niall provò qualche momento di smarrimento. poi, buio. 
 
 
Spazio autrice.
Ciao a tutti ^^ questa è una raccolta di OS su Mr. Horan, ma tra loro sono collegate. In pratica è una storia, ma siccome non la farò molto lunga, non la metto tra le fan finction. 
L'ho scritta per una mia amica.
Bestiaccia, spero ti piaccia;)*
E spero piaccia anche a tutti gli altri che leggeranno.
Bacio <3  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FedeP_