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Autore: Dira    06/10/2007    9 recensioni
La paura,un pensiero,l’odore,il silenzio,il buio,delle voci,la libertà,la prigionia,un uomo che muore,e poi, più di tutto l'odio,l’odio che cerca un nemico ,subito ,da trascinare all’inferno. Amore. E non c’è altro che lei. Per sempre.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ATTENZIONE:SPOILERS SU DH

ATTENZIONE:SPOILERS  SU DH

 

 

Questa breve storia è un missing moment di DH,da collocarsi a cavallo fra i capitoli  “Malfoy Manor” e “Il Fabbricante di Bacchette.”

 

Cellar Door  è da alcuni ritenuta la più bella espressione di tutta la lingua inglese”;così dice la professoressa Karen Pomeroy(Drew Barrymore) a Donnie Darko(Jake Gyllenhaal),nell’omonimo fil di Richard Kelly.

 

Ho scelto questo titolo perché ho pensato che la “porta della cantina” separa Ron da Hermione sia  in senso letterale( lui è chiuso nei sotterranei del Malfoy Manor),sia in senso lato perché non c’è stato fra loro un vero e proprio chiarimento ,ne sulla partenza di Ron ,ne sui loro sentimenti in generale:ho provato ad immaginare come questa porta che li separa possa essere stata sfondata.

 

Cellar door

 

 

 

*Prologo.*

 

La paura.

Paura che cresce dentro e morde alla gola

 e scende sugli occhi,

e non puoi respirare ,non puoi pensare.

 

Un pensiero.

Non ce la facciamo.

Non ci salveremo.Non la salveremo.

Morirà.

Morirò.

 

L’odore.

Odore di morte,

odore di prigionia , odore di tortura.

L’odore di lei.

Mai più?

 

Il silenzio.

Silenzio agghiacciante,

un istante e io che urlo,che urlo,

io che non posso fare nulla,

che non posso non fare nulla.

 

Il buio.

È eterno questo buio,

è insopportabile il lamento che  lo accompagna .

 

 

 Delle voci.

 Voci amiche.Voci familiari.

 Voci che non sono la sua.

 E le sue grida mi perforano le orecchie.

 La sua voce.

 Mai più?

 

Libertà.

Libero di muovermi e di correre ,

ma non si può,non si può scappare.

 

Prigionia.

Ancora.

 

Un uomo.

Un uomo che mi guarda

 e che muore ,

muore davanti a me ,

e non si può, non si può, fare niente.

 

E finalmente possiamo fare qualcosa.

 

La paura,un pensiero,l’odore,il silenzio,il buio,delle voci,la libertà,la prigionia,un uomo che muore,e poi, più di tutto l'odio,l’odio  che cerca un nemico ,subito ,da trascinare all’inferno.

 

Amore.

E non c’è altro che lei.

Per sempre.

 

 

***                                                                                                                                                    ***

 

 

I frammenti di calcinaccio e di vetro mi ferivano le mani,ma quasi non me ne accorgevo e comunque non mi sarebbe  importato.

Vedevo solo il suo visetto pallido,sentivo solo il suo respiro flebile.

Finalmente,riuscì a tirarla fuori  dalla rovine del lampadario e a stringerla forte fra le braccia.

 

“Ron prendila…E VATTENE!”urlò Harry.

 

Per un momento fui preso dal panico.

Non riuscivo ancora a  Smaterializzarmi perfettamente. E se ci fossimo spaccati?

Serrai ancora di più le braccia attorno a Hermione . “Andrà bene,amore mio.”

 

 Un attimo dopo ,sentì l’aria salmastra sferzarmi il viso,il corpo di Hermione ancora schiacciato sul mio,e mi accorsi appena delle voci di Bill,Fleur,Dean e Luna.

“Harry sta arrivando!”urlai,mentre portavo di corsa Hermione dentro casa,nella camera che avevo occupato quando ero stato da loro.

La distesi sul letto e mi ci inginocchiai accanto,scostandole la frangia sudata dalla fronte,sfiorandola con le labbra.

 

“Hermione…”mormorai ,e non potevo impedire alle lacrime  di bagnarmi le guance.

Aprì gli occhi,appena.

“Ron,”fece guardandosi intorno,mentre si girava su un fianco, puntando gli occhi nei miei “dove siamo?”

“Da Bill e Fleur”poggiai una  mano sulla curva del suo fianco e con l’altra,di nuovo, le tirai indietro i capelli;non potevo smettere di toccarla. “Come stai?”

“Sono tutta intera,pare.Come avete fatto a liberarvi e a liberarmi?”mormorò, mentre la sua mano si posava su quella che ancora tenevo su di lei.

 

Ma che ti importa,amore mio?Sei qui ,sei viva,sei con me ,non c’è altro che conti.

Provai a raccontarle tutto,nonostante  la voce che tremava per l’emozione.

Non avevo mai provato niente di simile.

Non ero mai stato così terrorizzato,e mai così felice ,in vita mia.

Ero stato a un soffio dal perderla per sempre,davvero stavolta,e invece era lì , potevo sentire il suo corpo caldo sotto le mani.

 

C’era così tanto che avrei voluto dirle,in quel momento più che mai.

Ma le parole sono inadeguate spesso,e forse sarebbe bastato stringerla a me ancora un po’.

 

Notai che il colletto della sua camicetta era appena macchiato di sangue,e mi tornarono  in mente le parole di Bellatrix ,vedremo quanto è sporco il suo sangue , e il modo in cui Greyback la guardava,come le aveva odorato i capelli mentre la trascinava fuori dalla nostra tenda.

La rabbia e l’odio tornarono a invadermi così improvvisamente da darmi le vertigini..

 

“Li ucciderò con le mie mani. Te lo giuro,Hermione.”Le feci scivolare una mano sulla schiena,attirandola di più verso la sponda del letto,verso di me.

 

La sua mano risalì il mio braccio scivolando poi sulla spalla e sulla nuca,accarezzandomi i capelli.

 

“Non lo farai.”

 

Era la prima volta che mi sorrideva,che mi guardava  così?Probabilmente , perché non credo avrei potuto non accorgermene  o addirittura   dimenticarmene.

 

“Lo sapevo che non mi avresti abbandonata ,Ron. Non…”

Si interruppe,ma le parole che non disse aleggiarono comunque  fra di noi,su di noi.

 

Non stavolta.

 

Mi chiesi se immaginava di  essere  stata con me,in quello stesso letto,tutte le notti che vi avevo passato.

Se sapeva che in quei giorni  mi mancava tanto da mozzarmi il fiato e impedirmi di pensare lucidamente;che credevo di impazzire,senza sapere se stava bene,se era in pericolo,se aveva bisogno di aiuto.

 

Mi chiesi se mi conosceva tanto bene da immaginare che ero stato così egoista da sperare che piangesse per me, la notte,che soffrisse,che  le mancassi quanto lei mancava a me.

 

Mi avvicinai al suo viso ancora un po’, notando per la prima volta un piccolo neo sul lobo dell’orecchio destro. Lo trovai delizioso. Avrei voluto poggiarci le labbra.

 

“Mai più”,dissi , e sapevo che era la verità. E lo sapeva anche lei.

 

Non le ero mai stato così vicino. Percepivo distintamente il suo odore. Era strano ,perché mi sentivo addosso il puzzo di quella giornata,mentre lei aveva lo stesso profumo che avevo sentito per anni,mentre facevamo i compiti,alla tana ,sotto il mantello dell’invisbilità,lo stesso che mi sembrava di sentire ,a volte, nel mio letto la sera.

Il profumo dell’Armotentia ,per me ,la prima lezione di Pozioni con Lumacorno.

 

Mi sfiorò appena il viso con le dita. Sorrise.

“Sei così vicino,che potrei contarti le lentiggini.”

Stava per sorridere ,e credo che poche cose mi abbiano emozionato di più che attendere un sorriso di Hermione.

Stava per sorridere,sorrise,e avevo voglia di baciarla.

 

Bill entrò in camera ,scuro in volto.

 

Vedendolo così scattai in piedi.

Che fosse successo qualcosa a Harry?

 

Dobby è morto”disse mio fratello,con lo stesso tono che aveva usato per dirci di Malocchio,un tono che speravo di non sentire mai più.

 

Ma …come?”

 

“Qualcuno lo ha colpito  al cuore con un pugnale mentre scappavano”

 

Hermione si coprì il viso con le mani,iniziando a singhiozzare.

Mi inginocchiai di nuovo accanto a lei,accarezzandole la testa.

 

“Harry sta bene?”chiesi , a un tratto di nuovo spaventato.

 

“Non è ferito,se è questo che intendi.Vuole seppellirlo alla Babbana,Ron. Dovremmo dargli una mano”

 

Ok.Sto arrivando”

 

Pregai che capisse che avevo bisogno di un altro minuto da solo con Hermione per essere pronto.

 

Bill uscì in silenzio ,chiudendosi la porta alle spalle.

Mio fratello capiva sempre.

 

“Voglio venire anche io.”disse Hermione,facendo per mettersi seduta sul letto.

 

“Non se ne parla,Hermione. Tu te ne starai qui buona,buona.”

 

I suoi occhi lampeggiarono pericolosamente,ed io mi sentì,malgrado tutto,esplodere il petto di gioia,pensando che avevo rischiato di non ricevere più le sue adorabili occhiatacce.

 

“D’accordo, allora. Fatti aiutare ,però.”

 

Afferrò la mano che le porgevo e si tirò su ,ma era ancora troppo debole e così fui costretto a passarle un braccio attorno alla vita perché non cadesse.

 

“Lo vedi?”dissi cingendola anche con l’altro braccio mentre lei mi posava le mani sulle spalle “Come fai a venire di sotto ,se non ti reggi in piedi?”

 

Fui investito da un attacco di rabbia, di nuovo, pensando al male che le avevano fatto,ma non ebbi il tempo per nessuna reazione,che lei alzò il viso per guardarmi negli occhi e disse: “Mi sosterrai tu…” mi posò un bacio leggero sul petto “…vero?”

Non era la prima volta che l’abbracciavo,ma mai ero stato così consapevole del suo corpo tra le mia braccia.

Ma vuoi farmi impazzire?

Non lo dissi , ovviamente , ma  forse lo capì da come la guardavo, perché arrossì distogliendo lo sguardo.

Carina e indifesa.

Le sollevai il viso con due dita “Te lo prometto”dissi,  sorridendo.

Lei fece per dire qualcosa,ma non seppi mai cosa,perché in quel momento entrò Fleur.

Ma bussare era passato di moda?

 

“Oh,excuse moi  ” disse ,sorridendo “Ho portato un vostito pulito per Ermionè.”

 

 Mentre aiutavo Hermione a rimettersi  seduta sul letto notai che Fleur mi guardava in modo diverso dal solito.

Non era stata molto felice di avermi lì,lo avevo capito.

Credevo che fosse perché voleva stare da sola con Bill,ma forse non le era piaciuto il fatto che avessi abbandonato la ragazza di cui ero innamorato: Fleur era molto romantica.

 

(Si,so che non avevo mai detto a Fleur ,né a nessun altro, che ero innamorato di Hermione,ma a quanto pare era evidente come il rosso dei mie capelli)

 

Be’, non potevo biasimarla, perché neanche io mi andavo a genio, in quel periodo.

 

Ad ogni modo ,doveva avere intuito che Hermione era stata in pericolo e che io ne ero sconvolto,perché mi sorrise con tenerezza prima di strizzarle l’occhio,con fare complice.

 

Ok,”dissi,un po’ a disagio “vado da Harry.”

 

“Ci vediamo di sotto”disse Hermione.

Testarda e autoritaria.

 

Merlino,l’avrei consumata a furia di baci.

 

Mentre uscivo sentì Fleur dire: “Courage,Ermionè,ti aiuto a svostirti…su,su!non c’è bisogno di vorgognarsi,sciamo come sorelle in fondo,netz   pas?

 

 

***                                                                                                                                                    ***

 

*Epilogo*

 

Io ,Harry, Luna, Dean, Bill e Fleur ,siamo in piedi vicino alla tomba di Dobby ,quando vedo Hermione venire verso di noi, ancora malferma sulle gambe.

 

E io non so cosa provo e penso che i sentimenti in fondo si assomigliano tutti.

Paura, amore, dolore, felicità, rabbia: una morsa al cuore che si deve interpretare.

La si può dominare oltre che fraintendere?

 

Hermione mi raggiunge e io le passo un braccio dietro la schiena per sorreggerla,come mi ha chiesto,come ho promesso di fare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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