In quel giorno di inverno
Konoha era splendida: la neve era caduta durante la notte e ora imbiancava tutto
il paesaggio.
I bambini correvano allegri
per le strade, alcuni accompagnati dai genitori, altri in gruppi di tre o
quattro che giocavano a lanciarsi palle di neve. Solo un bimbo, di nove anni, se
ne stava tutto solo seduto su una panchina sotto un albero innevato. Solo un
bimbo era triste in quel giorno felice. Ma lui non era triste solo quel giorno,
lui lo era sempre. Lui era Sasuke Uchiha.
Una palla di neve colpì
improvvisamente il bambino in pieno viso.
- Perdonami, non ho una
buona mira...- una voce infantile e molto acuta quasi gli perforò le orecchie
abituate al silenzio.
Si tolse con poca
delicatezza la neve dagli occhi e vide davanti a se una bambina che aveva la sua
stessa età e frequentava la sua stessa scuola. Bionda, con un ciuffo più lungo
del resto dei capelli, un paraorecchie a forma di fiore, occhi talmente intensi
da confondersi con l’azzurro dei cieli primaverili. Una sciarpa viola le
avvolgeva il candido collo, e guanti dello stesso colore le riscaldavano le
mani.
- Ino Yamanaka- Sguardo
glaciale.
- Scusami ancora, Sasuke.
Io volevo solo colpire Choji- due occhi neri come la notte la perforarono
mettendola in soggezione.
A lei piaceva molto Sasuke,
ma il suo comportamento non le andava molto a genio.
- Perché non vieni a
giocare con noi?- Ino tentò di farsi perdonare coinvolgendolo nel
gioco.
- No-
-
Perché?-
- Perché non mi va-
Risposta secca, senza esitazioni.
Queste ultime le ebbe la
bambina. Infine decise.
- Allora ti faccio
compagnia-
In tutta risposta ottenne
solo uno sbuffo. Ino si sedette vicino a Sasuke e guardò davanti a se, in
silenzio. Rimasero in quella posa per qualche minuto fino a che la biondina non
si decise a parlare.
- Perché sei sempre così
triste?-
La domanda prese Sasuke
alla sprovvista: cosa rispondere? Raccontare la verità? Meglio di
no.
- Non lo
so-
- Io
sì-
Finalmente il bambino si
degnò di guardarla in viso per più di qualche secondo.
- No che non lo
sai-
- E invece sì- si impose
testarda Ino – E’ colpa di tuo fratello Itachi-
Ci mancò poco che il bimbo
si strozzò con la sua stessa saliva.
- Ma cosa stai
dicendo?-
- Me l’ha detto la mamma.
E’ colpa sua se i tuoi genitori sono morti, perché li ha uccisi
lui-
Sasuke sentì la rabbia
ribollirgli nel corpo. Come si permette
questa bambina di farsi gli affari miei?
- Tu vuoi vendicarli- Ino
si guardò le punte dei piedi – Beh, non devi farlo-
Il bimbo chiuse una mano a
pugno pronto a scagliarsi contro Ino.
- Non devi dirmi cosa devo
fare. Sono capace di decidere da solo- Perché io sono solo. Pensieri scatenati
dalla nostalgia o forse solo dalla rabbia?
- Tu non sei solo- rispose
la bimba quasi gli avesse letto nel pensiero.
- Io sono
solo-
- No, Sasuke. Con te c’è
Sakura, c’è Naruto e Kakashi-sensei. C’è tutto il villaggio della foglia e...ci
sono io- Ino arrossì – Non sarai mai solo-
Il moretto rimase colpito
dalle parole della Yamanaka. Parla come
una persona adulta, anche se ha solo nove anni ed è cresciuta con tutte le
comodità e l’amore possibile. E io che la credevo un’ochetta come le altre
ragazze...
Era troppo preso nelle
sue considerazioni che quasi non si
accorse che Ino si era alzata e lo stava abbracciando. Sentì un grande calore
invaderlo: non provava una cosa del genere da molto, molto tempo, cioè dalla
scomparsa dei suoi genitori. Era qualcosa simile all’affetto, forse
amore.
- Io non ti lascerò mai.
Sasuke-kun, ti voglio bene-
Questa volta il ragazzino
emise un grugnito di assenso, ricambiando il gesto di Ino. E alla fine decise
pure lui: avrebbe abbandonato la vendetta per un po’, almeno fino a quando
qualcuno gli avrebbe voluto bene.
---------------------------------
Ciao a tutti!!! Eccomi qui con la mia prima fan fiction su Sasuke e Ino! Mi piacciono molto come coppia anche se non è la mia prefeita... Comunque ho voluto scrivere una storiella su di loro bambini perchè sono molto teneri e soprattutto per i loro fan che sono molti... Spero vi possa piacere^^
bacioni Silvia