E vai col settimo capitolo! Ben tre ne sono stati dedicati alla NaLu, quindi per un po' li lasceremo in quel di Camelia :)
Oggi è il turno di GrayJu, olè!
Senza troppe storie vi auguro una buona lettura, a prestissimo! :)

Gray seguì con lo sguardo la maga degli Spiriti Stellari, finché non diventò un punto indefinito sullo sfondo.

Nonostante la voglia matta di seguirla per scoprire che cosa aveva in testa quel fiammifero, decise di lasciarla andare da sola. C'era qualcosa nello sguardo di Mirajane che gli fece capire che, forse, era meglio così.

Sbuffò.

Lucy e Natsu erano a combinare chissà che cosa a Camelia, Erza era fuori col Master.
Si rese presto conto che non sarebbe potuto andare in missione con la sola compagnia della piccola Wendy.

Appoggiò i gomiti sul bancone, dando una fugace occhiata in giro. In Gilda sembrava tutto così dannatamente silenzioso... E noioso.

Poi, una voce.

- Gray-sama~ - La maga dell'acqua non esitò un attimo a scambiare due parole con il "suo" Gray tutto solo. Ogni occasione era buona, in quel momento più che mai. Lo afferrò per un braccio, strusciandosi come al suo solito.

Sorrise. Si avvicinò sempre più al suo viso.

- Y-Yo, Juvia. - Per un momento al ragazzo parve sentire la sua voce tremare.

E questo che cosa significava? Era imbarazzato? Lui? E la sua voce... Stava vacillando?

Sempre più vicina.

Gray poté chiaramente "avvertire" le formose curve della ragazza, la quale non indugiò un attimo; anzi, sembrò avvicinarsi sempre più.

- Gray-sama... -

Era pericolosamente troppo vicina. I loro respiri cominciarono a sincronizzarsi e il pressante quanto malizioso sorriso della maga riuscì, per un tempo impreciso, ad annebbiargli mente e corpo.

Impulsivamente, reagì. Ma non come si sarebbe aspettato. Si accorse di averla spinta.

Juvia lo fissò. Al solito, Gray l'aveva allontanata da lui; forse questa volta lei aveva esagerato ad avvicinarsi in quel modo. In fondo, sentì di meritarsi quel gesto, anche se riuscì comunque a ferirla.

Il mago del ghiaccio non realizzò subito la sua reazione. Ricambiò lo sguardo di Juvia. Uno sguardo che traspariva sconforto e insoddisfazione.

La ragazza sembrò sul punto di alzare i tacchi e sparire dalla sua vista, quando Gray reagì nuovamente d'impulso.

Prima che se ne rendesse conto, stava afferrando il polso di Juvia.

" Non andare via. "

O meglio, questo era quello che avrebbe voluto dirle. Ma le parole non ne vollero sapere di uscire fuori. Si limitò a stringere la presa.

Si sentì un completo idiota.

- Scusa, non volevo spingerti. Colpa mia. - spiegò, lasciandole il polso.

- Gray-sama non deve scusarsi. Juvia ha sbagliato. Juvia sa che a Gray-sama non piacciono gli approcci di Juvia, doveva aspettarselo. - affermò, massaggiandosi la parte dove l'aveva afferrata.
L'aveva strinta così forte?

Si scambiarono un intenso sguardo e rimasero a lungo in un imbarazzante e pressante silenzio.

- Gray-sama non è andato in missione con Lucy-san e Natsu-san? - fu Juvia a stroncare la tensione.

- Beh, diciamo che quei due sapranno cavarsela anche senza di me, per una volta. - sorrise.

La maga sobbalzò. Vedere il sorriso di Gray le faceva provare, ogni volta, mille diverse emozioni. Il sorriso di Gray le ricordò i primi raggi di sole che Juvia avvertì sulla sua pelle. Sentì, in quel momento, lo stesso identico calore.

Infine, si sciolse. Letteralmente.

- O-Oi! Juvia! Va tutto bene?! - Gray vide la ragazza assumere colori che variarono dal rosso al viola, i suoi occhi diventarono a forma di cuore e cominciò a balbettare parole apparentemente senza senso.

Era una scena surreale quanto maledettamente divertente. Gray scoppiò a ridere.

Una risata sana, genuina. Una risata che il mago non provava da tempo ormai. Una risata che riuscì, nonostante tutto, a scaldargli il cuore.

E il cuore decise così di prendere parola.

- Juvia, andiamo in missione insieme. -

Il gelo dilagò. Il calore di poco prima sparì ancor prima di essersi completamente propagato.

Silenzio.

Nessuno dei due sembrò intenzionato a reagire.

Gray sgranò gli occhi e si portò una mano alla bocca.
 Ma il danno, ormai, era stato fatto.

- Ehm, c-cioè, volevo dire! I-Insomma, i miei compagni di team sono tutti fuori città, Wendy a parte... Ma non mi sembra il caso di andare con lei, cioè... Mi sono lasciato trasportare dal momento, ti-ti posso capire se... -

- JUVIA VERRÀ!- la ragazza sembrò acquistare nuova vitalità, nuova energia. Fissò attentamente Gray negli occhi. Era serissima.

- Juvia andrà in missione con Gray-sama. Assolutamente! - aggiunse, più decisa che mai.

Il mago del ghiaccio sospirò. Era troppo tardi per tirarsi indietro, ormai. Le curve delle sue labbra si piegarono leggermente all'insù.

Stava... Sorridendo?

- Bene, allora. Dove andiamo? -

Ma che cavolo... Perché le parole gli uscirono così facilmente dalla bocca? E poi, che diavolo stava dicendo?

" Maledizione, Gray. Ringrazia il cielo che l'ultima volta che Juvia si è avvicinata, tu abbia fatto appello ai tuoi ultimi istinti razionali per allontanarla. "

Ma la prossima volta non poteva immaginare che cosa sarebbe successo.

La prossima volta che l'odore di Juvia lo avrebbe inebriato, che il suo corpo inaspettatamente caldo lo avrebbe sfiorato, che il suo respiro sarebbe diventato un tutt'uno col suo.

Cercò di ricomporsi. No, decisamente non poteva immaginare che cosa sarebbe successo.