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Autore: emme30    19/03/2013    20 recensioni
Seblaine!McKinley AU
Sebastian e Blaine stanno segretamente insieme da un anno e mezzo, nessuno dei due ha fatto coming out, Blaine per paura della reazione del padre e Sebastian perchè fondamentalmente non gli interessa. Ma è quando Carl Anderson presenta a Blaine la sua nuova fidanzata che le cose si complicano.
[Blaine!Cheerio + Sebastian!Football Player, maneggiare con cura]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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12.

 

 

 

Secondo te, come dovrei vestirmi stasera?”

Blaine aprì le ante dell'armadio, guardando il suo contenuto assolutamente insoddisfatto, incastrando il cellulare tra la spalla e l'orecchio.

Ma per cosa? Per la cena a casa di Sebastian?”

Se,” Blaine arricciò le labbra, passando in rassegna i vari capi davanti ai suoi occhi sospirando, “Volevo fare bella figura.”

Guarda che puoi dirlo che vuoi farti bello per Sebastian, lo sai che non ti giudico,” ridacchiò Kurt dall'altro lato della cornetta. “Non ad alta voce, almeno.”

Ora metto giù.”

Come se non sapessimo entrambi come finirà la serata. Scegli dei colori che si notino subito sul pavimento della camera di Sebastian, così quando devi rivestirti li trovi subito.”

Ma piantala! Abbiamo deciso di essere amici e stop.” Blaine ringraziò che Kurt non potesse vederlo arrossire.

Certo. Perchè io ci credo. Non lo senti come ci credo?”

Non ho intenzione di fare sesso con Sebastian stasera. Sarà difficile se ci rivolgeremo la parola, altro che attività fisica.”

Certe volte non c'è bisogno di molte parole.”

Blaine sbuffò. “Non faremo sesso, Kurt. Ma non hai idea dell'imbarazzo che c'era oggi quando ci siamo parlati. Spero solo che un po' della tensione si smorzi con il trascorrere della serata... E non dirmi che un bel metodo per smorzare la tensione è quello di fare sesso perchè metto giù.”

Sentì il suo amico sospirare dall'altro capo del telefono, per poi udire la voce di Rachel in lontananza.

Rachel dice di metterti i jeans quelli scuri che ti fanno un bel culo, ma ehi! Rach, no, vieni qua che non ti sento... quelli super attillati dici? Non sono facili da sfilare, ci vuole qualcosa di più... sì, pensavo anche io agli altri, quelli blu. Qui abbiamo deciso per quelli blu, Blaine.”

Voi due dovete piantarla. I pantaloni mi staranno addosso per tutta la sera. Fine della storia.”

Mi hai chiamato tu per un consulto su come vestirti, inutile che ti lamenti.”

Blaine sbuffò, ripescando i pantaloni che stava dicendo Kurt dall'armadio. “Sì, e sopra cosa ci metto?”

Una polo? Così si toglie in un attimo.”

Kurt.”

Oppure il maglione quello bordeaux, che ho pure io grigio. Facile da sfilare pure quello.”

Guarda, non vedo l'ora di tornare a casa da questa maledettissima cena per dirti che non è successo niente tra me e Sebastian.”

Ah ha. Non succederà mai.”

Che bello che il mio migliore amico abbia così poca fiducia in me.”

Non si tratta di avere fiducia in te B. Ti conosco, so benissimo che stasera quando-”

Kurt si interruppe brusco a metà frase, facendo alzare un sopracciglio confuso a Blaine.

Quando... cosa?”

Niente.”

Kurt?”

Hai ancora bisogno del mio consulto? Rachel sta bruciando la cena e non sono disposto a mangiare roba carbonizzata. Ci sentiamo più tardi!”

Kurt chiuse la conversazione prima che Blaine potesse rispondere. Guardò il cellulare arricciando il naso, chiedendosi il perchè del comportamento così strano del suo migliore amico.

Sospirò prima di lanciare il cellulare sul letto e prendere i vestiti scelti da Kurt per guardarsi allo specchio. Ignorò l'agitazione e l'eccitazione che sentiva agitargli lo stomaco per una serie di diversi motivi.

In primo luogo, non aveva idea di come avrebbero interagito Sebastian e suo padre, anche perchè non gli aveva comunicato che il motivo per avevano rotto era in parte dettato dal famoso discorso di Carl. Quindi, Sebastian non avrebbe dovuto avercela così tanto con lui.

In secondo luogo, per le previsioni di Kurt. Kurt aveva sempre ragione quando si trattava di quelle cose, o almeno, lo era al novantasette per cento, e Blaine sperava davvero di rientrare in quel misero tre per cento in cui Kurt si sbagliava. Guardò il suo riflesso nello specchio mentre si vestiva, rimuginando sulle parole del suo amico. Avrebbe mentito nell'affermare che non voleva fare sesso con Sebastian, che non voleva baciarlo o sentire il suo respiro caldo sulle sue labbra.

Ma non poteva, perchè loro si erano lasciati, perchè sarebbero diventati a breve fratellastri, perchè aveva già combinato abbastanza casini con lui.

Bastava non finire in situazioni troppo compromettenti e, soprattutto, mantenere le distanze, sia fisiche che nel modo di parlare. E, soprattutto, non avrebbe dovuto sciogliersi nel caso gli avesse sorriso. Assolutamente no. Insomma, ci voleva solo un minimo di autocontrollo.

Si guardò nello specchio, pensando di andare a mettersi il gel, ma rimase fermo dove era, cambiando idea all'istante.

A Sebastian piaceva così tanto quando lasciava i capelli senza prodotti appiccicosi.

 

*

 

Blaine ebbe l'impressione che la serata non sarebbe andata come si era pianificato nel momento esatto in cui entrò in casa Smythe. Marie li accolse con un gran sorriso, visibilmente contenta di vedere anche Blaine.

Prese il cappotto a entrambi e poi, senza alcun preavviso, lo abbracciò.

Lo abbracciò stretto, come potrebbe fare una mamma, accarezzandogli i capelli e lasciandogli un bacio sulla fronte. Blaine non capì assolutamente quel gesto; per un attimo, pensò che fosse il modo di Marie di ringraziarlo per quello che aveva fatto per lei e suo padre, ma quando lo lasciò andare nei suoi occhi vide una sfumatura triste e apprensiva.

Come stai?” chiese dolcissima, ignorando suo padre che si era diretto in sala.

I-io... bene. Perchè?”

Perchè ero preoccupata... mi dispiace davvero tanto, per tutto quello che è successo.”

Ok, Blaine non ci stava davvero capendo più nulla. Si limitò ad annuire e a guardarsi intorno, deglutendo imbarazzato mentre gli occhi tristi della donna erano puntati su di lui.

Non ce n'è bisogno, sto bene,” replicò lui, cercando di rimanere sul vago. “Sebastian è...?”

Non riuscì a finire la frase, perchè nel momento esatto in cui pronunciò il nome del ragazzo se ne pentì. Non avrebbe dovuto chiedere di lui così presto, non erano neanche cinque minuti che erano arrivati.

Era a farsi una doccia, mi ha detto di spedirti su in camera sua quando saresti arrivato. Credo ti stia aspettando. La cena sarà pronta tra mezz'oretta.”

Blaine annuì, sorridendo alla donna che gli strinse una spalla e raggiunse il compagno in cucina, lasciandolo solo nel lussuoso salotto.

Deglutì, improvvisamente nervoso, e si diresse su dalle scale, ignorando il battito del suo cuore che aumentava sempre di più ogni scalino che faceva. Quando si trovò di fronte alla porta di legno, bussò piano, volendo essere a tutti i costi gentile ed educato. Magari Sebastian si stava cambiando dopo la doccia, e Blaine non aveva davvero bisogno di vederlo nudo. Già aveva poco autocontrollo di suo, vedere un minimo di pelle scoperta lo avrebbe azzerato del tutto.

Attese per qualche attimo, ma, visto che non rispose nessuno entrò direttamente, pronto a richiudere la porta se avesse visto qualcosa che non andava.

La stanza era completamente vuota, ordinata maniacalmente come era sempre solito Sebastian lasciarla e immersa nel profumo della colonia del ragazzo. Blaine intuì che fosse ancora sotto la doccia, quindi si andò a sedere sulla sedia girevole della scrivania in attesa, cercando di asciugarsi le mani sudate nei pantaloni.

Appoggiò un gomito sul tavolo, e, senza accorgersene, spostò il mouse, accendendo lo schermo del computer lì di fianco. Blaine voltò la testa istintivamente, ma quando i suoi occhi finirono sul desktop di Sebastian quasi si sentì mancare il fiato nel petto.

Era una loro foto che Blaine non aveva mai visto. Stavano dormendo abbracciati, Sebastian dietro Blaine e con il naso tra i suoi riccioli e le braccia intorno al suo torace a stringerlo, le dita intrecciate sul petto di Blaine. Si sentì la gola secca e le lacrime pizzicargli gli angoli degli occhi mentre la guardava e provava a pensare da dove venisse, chi gliel'avesse fatta, e a quanto erano belli insieme.

Ehi, sei arrivato!”

Blaine saltò su quando udì la voce di Sebastian, voltandosi con tutta la sedia dando le spalle a quella foto che gli faceva così male al cuore. Stava per salutarlo, ma non appena lo vide si dimenticò quello che avrebbe voluto dirgli.

Perchè Sebastian stava in piedi di fronte a lui soltanto con un asciugamano intorno ai fianchi, i capelli umidi e il petto ancora cosparso di goccioline d'acqua. La morte proprio.

Blaine avrebbe voluto voltarsi dall'altro lato, ma proprio non ci riusciva: non ce la faceva a staccare gli occhi dal fisico asciutto di Sebastian, dal modo in cui i muscoli si flettevano mentre si asciugata i capelli con un asciugamano, dai suoi addominali e l'orlo del telo che lo copriva. Strinse i pugni e, con tutta la forza di volontà che credeva di non possedere, riuscì a deviare lo sguardo, spostandolo sul muro beige di fianco a lui.

Ehi... sì... tua mamma mi ha detto che eri su quindi sono venuto, ma se ti devi cambiare esco e ti lascio-”

Come se non mi avessi mai visto nudo,” Sebastian ridacchiò, e prima che Blaine potesse dire qualcosa, l'asciugamano che aveva attorno i fianchi finì sul pavimento. E, in quel momento, il muro smise di essere interessante.

Blaine quasi si strozzò con la sua stessa saliva e dopo averlo guardato per un attimo, si voltò fino a dargli le spalle, sicuro di avere le guance rosse.

Forse sarebbe meglio se ti lasciassi vestire in pace.”

Blaine, non mi da fastidio se mi guardi, eh.”

Preferirei non farlo.”

Come ti pare, sei tu che ci perdi.” Blaine riuscì a sentire un sorriso in quelle parole, e cercò subito di cambiare argomento, fissando la foto sul desktop di Sebastian.

Perchè hai questa... questa foto come sfondo?”

Sebastian rimase in silenzio per un paio di attimi. “Perchè mi piaceva.”

Ma io e te ci siamo... insomma... lo sai.”

Blaine, puoi dirlo che mi hai mollato, non scoppia mica una bomba.”

Blaine avrebbe voluto voltarsi per guardarlo negli occhi, invece continuò a fissare la foto. “Da dove viene?”

Me l'ha mandata Kurt un po' di tempo fa... è di Capodanno, quando siamo andati a New York.” Lo sentì avvicinarsi e in un attimo riconobbe il divano sul quale erano accoccolati e la maglietta che Kurt aveva prestato a Sebastian da usare come pigiama. Blaine percepì la sua presenza accanto a lui. Era così vicino, eppure lontano anni luce.

Perchè hai una nostra foto come desktop se ci siamo lasciati?”

Perchè è bella. Non trovi anche tu?”

Sì amore mio, è davvero bellissima.

E' carina.”

E' legata a momenti felici, ecco perchè è bella.”

Blaine stava per rispondere, ma poi i ricordi dei momenti belli di New York cominciarono a tornargli alla mente e, insieme a quelli, pure cosa era successo prima che quella foto fosse scattata. Fu in quell'istante che si rese conto di avere Sebastian nudo di fianco a lui e che era esattamente all'altezza del suo inguine.

Si alzò in fretta, cercando di mettere ancora più spazio tra loro due, le guance rosse e il corpo pervaso da una vampata di calore. Molto probabilmente Sebastian aveva capito cosa gli era passato per la testa, perchè ridacchiò e si avvicinò al comò per recuperare – Blaine lo sperava con tutto se stesso – qualcosa da vestire.

Blaine tornò a guardarlo nell'esatto momento in cui fu sicuro che erano abbastanza distanti. Si voltò e tenendo lo sguardo incollato al volto di Sebastian lo guardò ripescare l'intimo – finalmente! – dal secondo cassetto.

Stava per dire qualcosa, giusto per spezzare la tensione che sentiva riempire la stanza, quando a Sebastian caddero per terra un paio di boxer e si chinò per raccoglierli, facendo bene attenzione a dare le spalle a Blaine.

Ma allora lo faceva apposta, il bastardo.

Blaine era un uomo gay in fin dei conti, e quale uomo gay non avrebbe fissato quel meraviglioso sedere che si ritrovava davanti? Era fatto di carne anche lui, in fondo. Ed era dal fine settimana al lago che non metteva le mani su quella meraviglia.

Sebastian raccolse l'intimo dal pavimento e se lo infilò, per poi tornare a guardare Blaine con un ghigno.

La bava.”

Blaine sgranò gli occhi. “Scusami?”

Asciugati la bava, Blaine, mi stai bagnando il pavimento.”

Arrossì, e gli sembrò quasi di essere tornato a due anni prima, a quando lui e Sebastian flirtavano e basta, alla sensazione di calore che sentiva nel petto ogni volta che udiva qualche commento del genere. E non era cambiato nulla da allora, Sebastian riusciva ancora a farlo arrossire in quel modo.

Non sto sbavando,” provò a difendersi senza però suonare troppo convincente.

Lo conosco quello sguardo. Nei tuoi pensieri mi stavi sbattendo contro il muro o sopra la scrivania?”

Piantala.”

Il muro, lo immaginavo.”

Blaine aprì la bocca per replicare, ma quello che uscì fu solo una risata, alla quale si unì anche Sebastian un attimo dopo.

Non pensavo fossi così,” commentò Blaine con un sospiro mentre lui si infilava una tuta.

Così come?”

A tuo agio con... me. Con tutto.”

Sebastian alzò un sopracciglio e si sistemò i capelli all'indietro. “Perchè non dovrei essere a mio agio con te?”

Blaine alzò le spalle. “Perchè passare ad essere una coppia ad essere solo amici è difficile, certe volte quasi impossibile. Sono contento però di vedere che per te è fattibile. Non avrei mai potuto perderti.”

Sebastian sorrise, facendo un passo nella sua direzione. “Beh, sai, quando vuoi che le cose funzionino accetti di fare dei compromessi. Accetti una rottura, anche se i motivi non sono validi e campati per aria, anche se sai benissimo che tra le due parti ci sarà sempre qualcosa di più di un'amicizia.” Fece un altro passo. “Accetti di fare cose che prima non avresti mai neanche pensato di fare.” Un passo ancora. “Accetti l'aiuto di persone che non sopporti,” un altro passo. “Accetti di fare errori, ma sai, fare un errore non è poi una cosa così brutta.”

Ormai Sebastian era a una spanna da lui, avevano tenuto gli sguardi incatenati per tutto il discorso e il lento avvicinamento del ragazzo, e il suo tono di voce si era fatto sempre più basso, sempre più simile a un sussurro.

Blaine deglutì, non riuscendo nemmeno più a pensare, perso in quei campi verdi.

Perchè no?”

Sebastian ghignò, facendo un altro passo e rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra. “Perchè un errore puoi sempre correggerlo, non importa quanto possa essere grave.”

Blaine non riuscì a dire nulla, lo guardò semplicemente, pensando solo e unicamente a quanto gli mancassero la sua bocca e il suo sapore e le sue mani che gli carezzavano il collo.

Rimasero a respirarsi sulle labbra fino a quando Sebastian non si chinò in avanti, facendo scorrere il naso sul suo collo, lentamente e con gentilezza, quasi a paura di farlo scappare. Ma Blaine non si mosse, rimase immobile, pietrificato sul posto, fino a quando non sentì il respiro caldo di Sebastian solleticargli l'orecchio.

La cena è pronta, Killer, andiamo?”

 

*

 

La cena fu relativamente tranquilla. Sebastian e suo padre non si rivolsero la parola e ci pensò Marie a condurre una conversazione più o meno normale, coinvolgendo tutte le parti a momento debito ed evitando di forzare la tensione che era percepibile attorno al tavolo.

In realtà, Sebastian rimase per tutto il tempo con gli occhi fissi sul suo piatto, a mangiare lentamente e quasi a fatica, ignorando sua madre e Carl e alzando gli occhi dalle sue fettuccine soltanto per lanciare qualche occhiata a Blaine ogni tanto. Era diverso, era ovviamente un'altra persona rispetto al ragazzo che lo guardava sorridendo mentre gli versava l'acqua e provava a fargli il piedino sotto al tavolo. Forse ci stava davvero male, forse il modo in cui si comportava quando erano da soli era del tutto finto e per non far vedere quanto in realtà quella situazione lo ferisse.

Blaine finì a fatica il cibo nel suo piatto, sentendosi sempre più in colpa ad ogni boccone al pensiero di ciò a cui stava obbligando Sebastian.

Finita la cena i ragazzi tornarono in camera in silenzio, visto che gli adulti si erano messi sul divano a guardare una qualche commedia romantica strappalacrime e nessuno dei due aveva bisogno di un film simile.

Sebastian chiuse la porta della sua camera e ci si appoggiò contro, guardando Blaine che nel frattempo si era seduto sul letto. “Cosa ti va di fare?” chiese gentile.

Blaine si morse il labbro. “Non saprei... guardiamo un film? Ti va?”

Sebastian annuì, e questa volta sulle sue labbra si formò un sorriso più sincero e vero. Ripescò un dvd dalla mensola per poi infilarlo nella TV, mentre Blaine sistemava i cuscini contro la testata del letto, gesto che aveva fatto almeno un milione di volte, per tutti i film che avevano sempre visto in quella camera.

Non ebbe bisogno di chiedere cosa avrebbero visto, sapeva benissimo su cosa era ricaduta la scelta di Sebastian mentre il ragazzo spegneva la luce e si avvicinava a lui sul letto con il telecomando in mano.

Dopo uno sguardo imbarazzato, si sistemarono l'uno accanto all'altro, seduti distanti, in una posizione piuttosto scomoda rispetto a quelle a cui erano abituati in cui Blaine si accoccolava a Sebastian per farsi fare i grattini sulle braccia.

Si strinse nel suo maglione e raccolse le gambe al petto, giusto per avere qualcosa da impegnare braccia e mani.

Per il loro secondo appuntamento erano andati al cinema, ma non al multisala di Lima; Blaine aveva rifiutato nel momento stesso in cui Sebastian gli aveva proposto di andare a vedere The Dark Knight o un film molto simile. Avevano scelto invece un piccolo cinema di provincia, sconosciuto, malandato, che avrebbe assicurato loro anonimato totale, il quale, ovviamente, non dava i film appena usciti o titoli piuttosto recenti, si occupava bensì di trasmettere quei film cult di almeno vent'anni prima, proiettati su un vecchio schermo un po' giallognolo da uno di quei proiettori vecchi e rumorosi.

Quindi, al secondo appuntamento, erano andati al cinema a vedere Jurassic Park, che di romantico non aveva assolutamente nulla e che per quello era diventato il loro film. Poco importava che avessero passato le due ore di proiezione in quel cinema polveroso a pomiciare mentre sullo schermo i dinosauri divoravano mezzo cast; quello era il film di quando qualcosa non andava, quando c'era da festeggiare, quando non sapevano cosa fare. Era un'altra delle loro piccole abitudini che col tempo era diventata qualcosa di così importante che se non c'era ne sentivano entrambi la mancanza.

Così come erano ormai l'abitudine i commenti che facevano entrambi mentre guardavano le immagini scorrere sullo schermo.

Quanto è bella la scena in cui nasce il piccolo dinosauro,” commentò Blaine lasciandosi scappare un verso molto simile a un awwww che fece ridacchiare divertito Sebastian. Tutte le volte che vedeva quella scena faceva awwww, lo aveva fatto in quel vecchio cinema polveroso prima di prendere la mano di Sebastian nel buio della sala e tutte le volte che si ritrovavano davanti a quella scena. Si scambiarono uno sguardo nel buio della camera e Blaine si sentì arrossire, esattamente come durante quel secondo appuntamento quando si era lasciato scappare quella frase.

Non si accorse neanche di ciò che fece in seguito: appoggiò la testa contro la spalla di Sebastian, non notando neanche che da essersi seduti a una spanna di distanza, si erano ritrovati con i fianchi appiccicati e le braccia che si sfioravano.

Rimase un paio di secondo così accoccolato, fino a quando Sebastian non alzò il braccio e gli cinse le spalle, facendolo adagiare sul suo petto.

E, proprio perchè era una cosa che avevano fatto mille e mille volte, Blaine non ci trovò neanche nulla di imbarazzante: passò un braccio attorno al torace del ragazzo e si sistemò più comodo contro la sua spalla, sicuro che nel giro di mezzo minuto Sebastian avrebbe iniziato a giocare con i suoi capelli.

Era qualcosa di così familiare, così loro, che Blaine non ci trovò nulla di strano, non pensò che fosse qualcosa che due ex dovevano evitare.

Rimasero a coccolarsi così fino a quando Sebastian non cominciò a ghignare, come da copione.

Quanto mi piace la scena in cui il t-rex si pappa il tipo sul cesso.”

Blaine rise contro la stoffa leggera della maglia del ragazzo e alzò il viso per guardarlo, incontrando i suoi occhi. Improvvisamente, il film smise di essere interessante, il mondo intero smise di importare, così come tutti i discorsi che si era fatto sul perchè lui e Sebastian non potevano stare insieme.

Si leccò le labbra e si tirò un po' più su, senza mai lasciare i suoi occhi, trattenendo il respiro per paura che qualcosa potesse andare storto. Sebastian rimase fermo immobile a guardarlo, un mezzo sorriso che gli incurvava le labbra leggermente umide e illuminate dalla luce della TV.

Scontrò il naso con il suo, indugiano a un paio di centimetri dalla sua bocca, beandosi del profumo naturale della pelle di Sebastian. Gli era mancato così tanto.

Ignorò il NO gigante che lampeggiava nei suoi pensieri perchè, in quel momento, stretto in quell'abbraccio, tutte le sue convinzioni volarono via come foglie secche in una ventosa giornata autunnale, lasciando il suo cuore libero di dargli quell'ultima spinta.

Lo baciò.

Non avrebbe dovuto, ma lo baciò lo stesso.

Non avrebbe dovuto passargli una mano tra i capelli per avvicinarlo a sé, ma lo fece comunque.

Non avrebbe dovuto mordicchiargli il labbro come piaceva a lui, ma il sospiro marcato che si lasciò scappare Sebastian lo invogliò a continuare.

Inclinò ancora di più la testa, lasciandosi baciare dolcemente, senza fretta e senza doversi nascondere, un bacio per riscoprirsi, un bacio per fargli capire che gli era mancato e Dio, se lo amava ancora.

Un bacio che, comunque, non avrebbe dovuto dargli.

Aprì gli occhi all'improvviso Blaine, staccandosi da Sebastian con uno schiocco.

No,” sussurrò contro le sue labbra.

Vide il pomo d'Adamo di Sebastian muoversi mentre deglutiva, e subito gli venne voglia di baciarlo.

Perchè no?” il sussurro arrivò alle sue orecchie, così basso e sensuale che Blaine non resistette e lo baciò di nuovo, con più foga, attirando Sebastian sopra di sé.

N-non possiamo,” disse nuovamente quando si staccò da lui per riprendere fiato.

Perchè non possiamo?”

Perchè...”

Non riuscì a finire di parlare, le labbra di Sebastian erano così vicine e rosse e umide e gli era mancato così tanto baciarlo e sentire il suo corpo premuto sopra di lui, e la soddisfazione di sentirlo ansimare per colpa dei suoi baci.

Quindi lo baciò, perchè in quel momento il suo cervello aveva fatto le valigie ed era andato in vacanza e il suo cuore batteva così forte nel petto che aveva paura potesse scoppiargli da un momento all'altro.

Baciò Sebastian, lo abbracciò, gli accarezzò la schiena e lasciò che lui sussurrasse il suo nome con voce roca, quasi come un mantra, ogni volta che interrompevano un bacio per riprendere fiato o guardarsi negli occhi.

Si accorse che non era così che doveva andare quando fece scivolare una mano sotto la sua maglia e sentì la pelle nuda del ragazzo sotto i suoi polpastrelli. In quell'attimo, realizzò cosa stava facendo e persino il fatto che loro due in teoria non dovevano fare quelle cose, non più almeno.

No,” disse di nuovo, più deciso, facendo alzare Sebastian dal suo petto, per poi alzarsi dal letto e allontanarsi da lui. “Non... non possiamo.”

Sebastian mise in pausa il film e accese la luce, rimanendo seduto sul letto. Sul suo viso un'espressione neutra. Blaine temette che stesse per dirgli di tutto, arrabbiarsi con lui o scoppiare da un momento all'altro.

Va bene,” disse invece, con un sospiro.

Va... bene?”

Io non ho fatto niente, Blaine, sei stato tu a fare tutto. Sei tu che mi hai baciato.”

Io...” Blaine deglutì, perchè Sebastian aveva ragione. “Mi dispiace.”

Onestamente, a me no.”

Un ghigno comparve su quelle labbra rosse e umide, e Blaine avrebbe tanto voluto baciarlo via come sapeva lui.

Dobbiamo provare a... essere amici Sebastian. Dobbiamo cercare di essere meno... meno come eravamo prima.”

Ossia?”

Niente Jurassic Park, niente foto nostre in giro, niente riferimenti al fatto che stavamo insieme, niente familiarità, niente io e te soli in una stanza con la luce spenta.”

Va bene.”

No, doveva esserci davvero qualcosa che non andava. Perchè Sebastian era d'accordo con lui? Perchè glielo stava dicendo con tutta la tranquillità del mondo? Perchè aveva quell'insana voglia di saltargli addosso e contraddire i suoi stessi pensieri?

Dobbiamo... dobbiamo vedere altre persone. Uscire con altri ragazzi. Provare a... avere altre esperienze.”

Va bene.”

Blaine alzò un sopracciglio. “Davvero... davvero ti va bene?”

Ho alternative?”

Mi dispiace, è davvero per il meglio. Possiamo davvero provare ad essere amici.”

Sebastian sorrise, un sorriso che a Blaine non piacque per niente. “Va bene, amici. Ora, amico, vuoi venire qui a finire di vedere il film?”

Blaine si sentì accartocciare lo stomaco quando Sebastian usò quel termine e, tutto a un tratto, si sentì tremendamente imbarazzato. Imbarazzato per quello che aveva fatto e non avrebbe dovuto.

No... io... credo andrò giù da mio padre e gli dirò che voglio andare a casa.”

Sebastian alzò le spalle, sistemandosi contro lo schienale del letto. “Come ti pare. Buonanotte.”

Blaine si infilò le scarpe in fretta e furia, prima di guardarlo un'ultima volta. “Buonanotte,” mormorò, sentendo già la mancanza delle labbra morbide di Sebastian contro le sue.

Non andò direttamente al piano di sotto. Si chiuse in bagno, prendendosi la testa tra le mani e maledicendosi per quel bacio che non avrebbe mai dovuto dargli. Guardò il suo riflesso nello specchio, ma non riuscì a pentirsi poi così tanto di aver avuto Sebastian così vicino, anche se per poco tempo.

Amici. Lui e Sebastian.

Ma chi voleva prendere in giro?

 

*

 

Come è andata la serata? :D

 

Vaffanculo Kurt.

 

:)))))))))))

 

 

 

 


Come al solito scusate per il ritardo, ho tipo millemila impegni sto periodo e sto addirittura ignorando i libri da studiare per gli esami che mi chiamano a gran voce. Shhhh, ho cose più importanti da fare shhhhh.
Tipo pubblicare questo capitolo, vi è piaciuto? :3 ahah io ho adorato scriverlo, anche se certe volte avrei voluto entrare nel pc e prendere a schiaffi Blaine, perchè insomma, se lo merita.

Grazie alla mia metà per la super correzione e perchè si è fatta tutta Italia per venirmi a trovare e quindi è la migliore di sempre <3

E cmq... siamo quasi alla fine gente, mancano solo 2 capitoli + epilogo, quindi sì, ecco, sigh.

Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto e grazie di continuare a leggere e riempirmi di amore <3 La storia ha superato le 200 recensioni e io sono qui che sono tutta una fusa <3 GRAZIE <3

A presto

Marti

   
 
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