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Autore: Fiery    06/10/2007    15 recensioni
-E’ un provino a coppie.- Troy mostrò gli spartiti di Breaking Free. Gabriella lo fissò con gli occhi lucidi, impotente. Mentre Troy cantava aveva risentito tutte quelle emozioni provate a Capodanno e nello stesso momento aveva rivisto davanti a lei lo schermo del portatile di Taylor, da cui la faccia di Troy compariva e parlava male del canto e di… lei. Se in un primo momento era tentata di fare un passo avanti, prendere gli spartiti e mettere tutto a posto, ora aveva indietreggiato di un passo. Non era giusto che venisse perdonato così, non dopo che lui aveva detto che lei non era importante. Ricacciò indietro le lacrime.[...]Nuova long-ficcy. Buona lettura ^^
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Piccola Einstein

Piccola Einstein

Capitolo 1: Non posso, ma voglio

-E’ un provino a coppie.- Troy mostrò gli spartiti di Breaking Free.

Gabriella lo fissò con gli occhi lucidi, impotente. Mentre Troy cantava aveva risentito tutte quelle emozioni provate a Capodanno e nello stesso momento aveva rivisto davanti a lei lo schermo del portatile di Taylor, da cui la faccia di Troy compariva e parlava male del canto e di… lei. Se in un primo momento era tentata di fare un passo avanti, prendere gli spartiti e mettere tutto a posto, ora aveva indietreggiato di un passo. Non era giusto che venisse perdonato così, non dopo che lui aveva detto che lei non era importante. Ricacciò indietro le lacrime.

-Mi dispiace…- sussurrò chiudendo la porta-finestra e tirando le tende, cosicché Troy e la sua espressione sorpresa scomparissero dalla sua vista.

Prese il cellulare dal letto e lo spense, non voleva che Troy la chiamasse di nuovo. Prese il libro che stava leggendo e lo riaprì nel punto in cui l’aveva lasciato.

La mattina dopo la sveglia suonò puntualmente alle sei e mezza. Fece una doccia veloce ed uscì dal bagno con i capelli bagnati. Indossò un semplice paio di jeans e una maglia a tre quarti nera con sopra un golfino bianco. Asciugò i capelli e li acconciò in dei morbidi boccoli, ma siccome non li voleva sciolti prese una pinza bianca e li raccolse, nonostante qualche boccolo sfuggisse ad incorniciarle il viso. Fece per prendere la borsa azzurra, in cui aveva riposto i libri la sera prima, quando una trousse rossa accolse la sua attenzione. Decisa prese la trousse e cominciò a truccarsi. Un trucco acqua e sapone: ombretto bianco, mascara nero e lucidalabbra chiaro. Ma per una come lei che non amava truccarsi era tutto dire. Si guardò allo specchio dopo aver messo un po’ di phard sulle guance e si trovò assolutamente splendida. Calzò le sue ballerine col tacchetto nere e mise in spalla la borsa, per poi scendere le scale diretta in cucina. Non si stupì quando non trovò la madre, ma un post-it rosa attaccato sul frigorifero. Lo staccò ed aprì l’anta della credenza leggendolo ad alta voce, -Anche oggi sono uscita presto e anche oggi tornerò tardi. Tieni il cellulare acceso e fai la brava. Baci, mamma.- prese una tazza gialla con incisa una G e vi versò il caffè che le aveva preparato la madre come tutte le mattine. Dopo averlo bevuto prese le chiavi di casa e deviò gli scatoloni ancora chiusi. Guardò l’orologio e si accorse di essere in ritardo per il pullman delle sette e mezza, l’unico che l’avrebbe portata davanti alla East High. Cominciò a correre per raggiungere la fermata e per un pelo riuscì a salire e a far vedere il biglietto all’autista dell’autobus. Alzò lo sguardo ed incontrò quello di Troy, che si alzò dal suo posto vicino a Chad per raggiungerla. Gabriella abbassò gli occhi color cioccolato, il ragazzo le fu davanti in meno di due secondi.

-Gabriella, io…-

-Per favore, Troy.- disse a bassa voce, -Non qui e non ora…-

-E quando allora? Gabriella, io ti devo spiegare!- ribatté il capitano preoccupato di non riuscire a fare pace con lei.

-Ho bisogno di un po’ di tempo, Troy.- alzò lo sguardo e lo fissò in quello azzurro di lui, -Ho bisogno di un po’ di tempo lontano da te. Per favore.- aggiunse mordendosi il labbro inferiore, lo faceva quando era agitata.

Troy la guardò qualche attimo, poi annuì, -Ok, tutto il tempo che vuoi.- asserì tornando in fondo al pullman dalla sua squadra di basket, nonostante sentiva una morsa attanagli lo stomaco.

Gabriella fece un mezzo sorriso, lieta che il ragazzo avesse capito il suo disagio e la sua voglia di stare da sola a chiarire i suoi dubbi. Fece un breve sospiro e si sedette accanto ad un compagno del Club, nonostante sentiva lo sguardo di Troy puntato su di lei. Appena arrivata davanti alla East High School andò incontro ad una ragazza dalla pelle color cioccolato, che stava scendendo dalla macchina blu del padre.

-Ciao, Tay.- la salutò con un bacio sulla guancia.

-Ciao, Gabry.- la salutò di rimando Taylor.

-Come mai in macchina questa mattina?- chiese accennando all’auto blu che stava cercando di uscire dal parcheggio della scuola.

-Analisi del sangue.- scosse le spalle l’amica, -Come va con Troy?- domandò mentre superavano il portone del liceo.

-Ieri sera è venuto da me.- confessò andando verso il suo armadietto.

-E…?- Taylor la incoraggiò con lo sguardo.

-E mi ha detto che ha detto quelle cose solo perché la sua squadra lo stava martellando. Il punto è che io non gli credo.- disse mentre entravano nell’aula della Darbus pronte per le prime due ore.

-Gabriella, ti ho già detto che è colpa mia e di Chad.- le fece notare Taylor.

-Dai, amico! Stai tranquillo, andrà tutto a posto.- le due ragazze alzarono lo sguardo e videro Chad somministrare qualche pacca sulla schiena di Troy, che si sedette afflitto al suo primo posto.

Chad prese posto dietro di lui scotendo la testa, si voltò e fissò il suo sguardo in quello di Taylor, seduta come al solito dietro di lui. Spostò la visuale su Gabriella, che si stava contorcendo le mani per l’imbarazzo.

-Mi dispiace per quello che ho fatto, Gabriella.- disse solamente voltandosi poi verso la signora Darbus.

Per la seconda ora dovettero alzarsi e dirigersi verso il teatro, in cui la signora Darbus aveva pieno potere.

-Perché non vuoi fare pace con Troy?-

Gabriella si voltò verso Taylor, prese un grosso respiro, -Non posso, ma voglio. La cosa è differente.-

-E allora ripeto la domanda: perché non puoi fare pace con Troy?- si sedettero in terza fila, Troy e Chad presero posto molto lontano per non stare nella visuale della professoressa.

-Perché ha detto cose che non doveva dire. No, aspetta. Frena le tue giustificazioni.- sorrise divertita zittendo la risposta di Taylor, -Non ce l’ho né con te né con Chad. Ce l’ho con Troy, perché anche se costretto quelle cose le ha dette. Poteva benissimo dire alla squadra che il canto ed io non avremmo ostacolato la finale, ma non perché non siamo importanti. Lui ha detto che non conto molto, che mi dimenticherà, quindi è meglio che inizi subito.- individuò una ragazza bionda sul palco, -Scusa, devo fare una cosa.- disse alzandosi e lasciando lì seduta un’accigliata Taylor. Salì sul palco e picchiettò la spalla della ragazza bionda, -Sharpay, posso parlarti?-

Sharpay si voltò, i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo saettarono con lei, -Cosa vuoi?- domandò dura.

Gabriella ignorò volutamente il suo tono di voce duro, -Volevo chiederti scusa.- asserì mentre li raggiungeva anche Ryan.

-E come mai?- sbarrò gli occhi stupita.

-Per quello che ho fatto, perché ho fatto il provino per la tua parte.- incrociò le braccia al petto, -Io non dovevo fare quel provino, credimi. Stavo solo cantando con Troy e la Darbus ci ha sentito. In molti mi hanno detto che il teatro conta molto per te ed è per questo che rinuncio al provino finale. La parte sarà tua e di Ryan.-

-No, aspetta.- Sharpay la zittì mettendole una mano davanti, -Mi stai dicendo che non vuoi competere con me e Ryan?-

-Esatto. E vorrei chiederti una cosa.- Sharpay agitò la mano come a darle il permesso, ancora troppo stupita da quella novità, -Posso entrare nel Drama Club?-

-Stai scherzando.- Ryan si intromise nel discorso delle due ragazze, -Tu sei un genietto, perché vorresti entrare nel Drama Club?-

-Perché mi piace cantare, ballare e recitare. Un po’ come a voi.- rispose Gabriella, -E’ ovvio che non voglio lasciare il Club delle Scienze.-

-Si possono avere al massimo tre club.- la informò Sharpay scrutandola da capo a piedi, -Basta andare in segreteria e riempire un modulo, poi lo devi portare alla professoressa Darbus. È lei che si occupa del nostro club.-

-Perfetto.- trillò Gabriella entusiasta, -Quando si inizia?-

-Domani pomeriggio.- la mora fece per andarsene, -Piccola Einstein!- la chiamò facendola voltare, -Benvenuta nel Drama Club, Gabriella.-

-Grazie, Sharpay.- ringraziò felice.

 

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È la long-ficcy di cui parlavo nel penultimo chappy di CRD 2. Ho deciso di postarla ora XD.

Me lo lasciate un commentino? ^^

Baci e grazie

By Titty90 ^^

  
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