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Autore: sweetielautner    19/03/2013    2 recensioni
DAL PRIMO CAPITOLO.
Era risaputo che io fossi una ragazza alquanto riservata, e che non amava particolarmente la società, o meglio, la gente. Preferivo trascorrere un sabato sera a casa, in tuta, con un bel libro, musica classica e una pizza. Se solo le mie due amiche avessero ascoltato, anche di striscio, quello che mi passava per la mente, avrebbero urlato, come loro solito 'MA CHE PAAAALLEE!'.
Insomma, le amiche me le ero scelte proprio bene. Fra le più popolari del liceo, amanti dei festini hard e di qualsiasi cosa che portasse il nome di trasgressivo e, non proprio troie, ma quasi.
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-la storia della mia vita..fino ad ora.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 1.
-Sta procedendo tutto secondo il piano- sussurrò Jessie al mio orecchio.
-il TUO piano- controbattei io. Dovevo imparare a non lasciarmi condizionare da quelle due, non portavano mai a qualcosa di buono.
-Ragazze, io esco!- piombò in camera di sua figlia la mamma di Ross, trovandoci in pigiama.
-Cosa fate sta sera?-

-Film, pizza e cioccolata calda- rispose Ross.
-Okay, probabilmente tornerò domani a pranzo, mi raccomando! Angie, mi fido di te!- mi sorrise.
-Non si preoccupi, ci penso io a loro!- rassicurai la signora Spencer, beccandomi le gomitate nei fianchi delle mie due migliori amiche.
Mantre la signora Spencer si diresse verso la porta ci guardammo tese. Rivolsi lo sguardo a Ross, che si accostò alla finestra e con le dita cominciò a fare il conto. 3..2..1... -CORRETE! A PREPARARCI!-
In meno di tre quarti d'ora fummo pronte, mi emozionai da sola.
Io indossai, sotto costrizione delle altre due, un vestito nero e attillato a dir poco, che evidenziava tutte le mie curve, con il mio prosperoso seno rigorosamente coperto.
Se io potevo essere 'sobria', Jessie e Ross erano l'esatto opposto.
Ross era avvolta da un vestito bordeaux, in contrasto con il suo viso ceruleo, e una scollatura posteriore che arrivava poco sopra il sedere.
Jessie era una pantera.
A differenza mia, sebbene entrambe portassimo una quarta di seno, lei amava evidenziarlo. A questo ci pensava il suovestito color crema, contrastante con la sua scura carnagione, pesantemente scollato sul davanti, a tal punto da scoprire il suo busto, passando per fra i due seni, fino all'addome.
-Ragazze, siamo fantastiche!- urlò Jessie osservando il riflesso nello specchio.
-Vi prego, ripetetemi il motivo per il quale sto indossando questa muta!- dissi osservando il mio vestito.
-Dobbiamo andare in discoteca, ricordi?- rispose Ross con la faccia da capitan ovvio. Stupida.
-Allora ripetimi il motivo per il quale ho accettato di venire in questo locale!- risposi.
-Non fare storie!- Jessie. Zi Zignore! -Muovetevi, prima che cambi idea- misi fine al discorso.
Era risaputo che io fossi una ragazza alquanto riservata, e che non amava particolarmente la società, o meglio, la gente. Preferivo trascorrere un sabato sera a casa, in tuta, con un bel libro, musica classica e una pizza. Se solo le mie due amiche avessero ascoltato, anche di striscio, quello che mi passava per la mente, avrebbero urlato, come loro solito 'MA CHE PAAAALLEE!'.
Insomma, le amiche me le ero scelte proprio bene. Fra le più popolari del liceo, amanti dei festini hard e di qualsiasi cosa che portasse il nome di trasgressivo e, non proprio troie, ma quasi.
Ci dirigemmo a piedi verso il locale e, quando entrammo, la musica esplose nei miei timpani come una granata.
Che schifo di musica.
Fui trascinata verso il bancone degli alcolici dalle due per poi prendere la mia fedele postazione, quale il divanetto nell'angolo, al buio.
Non so quanto tempo passò, fra una Jessie e un ragazzo, Ross e un altro, io e un mojito.
Ad un certo punto, sentii un tonfo al mio fianco che mi costrinse a spostare la mia attenzione dal particolare e sfacettato bicchiere di vetro, al ragazzo al mio fianco.
Carnagione pallida, gote arrossate, occhi anche al buio chiari come il cielo e capelli biondi.
Lo fulminai con lo sguardo e tornai a bere.
Dopo un po', sentendomi osservata, mi voltai verso il tizio. Stava giocando a Temple Run!
-Giochi a Temple Run. In una discoteca- dissi sfidandolo.
-Sono stato trascinato, e poi tu non mi sembri messa tanto meglio!- disse indicando il mio bicchiere.
-Beh è vero- ammisi -Ma in fondo neanche io volevo venirci- sorrise.
Per un istante sentii un colpo alla bocca dello stomaco, ma tuttavia diedi colpa ai, forse quattro, mojito.
-Sei della Haverstock?- chiesi. -Si- dai Angie, trova una domanda. Trova una domanda.
-Oh, anch'io. Quanti anni hai?- lo fissai. Si poteva essere più belli?
-Sedici e mezzo- e poi ero io l'asociale.
Vidi passare Ross e Jessie con i cappotti in mano, che mi fisssarono e spalancarono gli occhi.
-Okaaay, io devo andare. Comunque sono Angie- mi alzai e gli tesi la mano, che lui, molto educatamente, non colse. -Niall- sussurrò.
Raggiunsi le altre due e, durante il tragitto, dovetti subire domande e battutine su Niall, alle quali, per fortuna, riuscii ad evitare di rispondere.


Caro diario,
esiste persona più bella?
Stupida Angie, torna a concentrarti su Michelangelo.

 
 
 
Salve a tuuuutte/i,
sono tornata con una nuova fanfiction.
In realtà questa è la mia storia, con le mie due migliori amiche.

Per cui, tutto questo e tutto quello che sarà raccontato è realmente accaduto.
Che dire, spero che vi piaccia!
A presto.
-Angie.
Questa è la protagonista, Angie, nonchè io.
Questa è Jessie, una delle mie migliori amiche.


Questa è Ross, l'altra mia migliore amica (?), sempre presente nella storia.

 
  
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