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Autore: iilarusso    19/03/2013    3 recensioni
Alice era questo: quasi-innamorata di un ragazzo che aveva visto per sbaglio,il cui sguardo incontrava fin troppe volte per non essere notato.
Non le aveva sorriso,non le aveva parlato,non l’aveva toccata. L’aveva solo guardata,eppure viveva di quegli sguardi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono quegli amori strani,che ti fanno pensare a come sia possibile che sia andata così.
Quelli in cui guardi per la prima volta una persona e ne resti rapita,affascinata. E non sai che di lì a poco tutto ciò che vorrai sarà un semplice sguardo,o un ‘ciao’ sussurrato distrattamente.
E non ti definisci innamorata,perché sai che è una parola troppo grande,ma sai anche che ci va vicino parecchio,anche se neanche conosci quella persona. E qualcuno ti chiama “la quasi-innamorata”, mentre tu abbassi lo sguardo pensando che è maledettamente vero.
Alice era questo: quasi-innamorata di un ragazzo che aveva visto per sbaglio,il cui sguardo incontrava fin troppe volte per non essere notato.
Non le aveva sorriso,non  le aveva parlato,non  l’aveva toccata. L’aveva solo guardata,eppure viveva di quegli sguardi. Viveva per quegli occhi verdi,che la facevano sentire una nullità in confronto ai suoi marroni.
Viveva per i suoi ricci scuri,tanto che sognava di passarvi una mano,per sapere se erano davvero così morbidi come sembrava. Nulla in confronto ai capelli neri che lei cercava di rendere presentabile.
Viveva per lui,ma non lo voleva ammettere.

*

‘Chi è?’ La voce di Clary le tartassava i timpani,tante delle volte che l’aveva ripetuto.
‘Non te lo dico.’  Le aveva risposto,spazientita.
‘Chi è!?’
‘Non ti dirò nulla,Clary.’
‘Ti prego,Alice! Chi è?’  L’aveva supplicata.
‘Harry. Harry Styles.’ Aveva detto sconfitta,ammettendo alla sua migliore amica  la sua più grande debolezza.

*

‘Passiamo di qui!’ Aveva urlato a Clary,l’unica che sapeva di quell’assurda follia.
‘Ma qui non passa nessuna classe!’ Le aveva risposto lei.
‘Ne sei proprio sicura? Vengo sempre qui,indovina il perché.’ Disse proprio nel momento in cui due occhi verdi erano sbucati da un angolo.
Si guardavano intorno, cercando qualcuno con cui parlare.
Il cuore di Alice perse un battito. Avrebbe voluto così tanto andargli vicino e parlargli. Invece si limitò a fissarlo,come faceva sempre. Lui ricambiò lo sguardo e il cuore della ragazza ricominciò a battere. Non era la prima volta che succedeva. Accadeva spesso,lasciandole sempre un sorriso sulle labbra.
Si accorse di un qualcosa però: lui stava ridendo. Le labbra che scoprivano la dentatura perfetta e  le fossette alle guance. Aveva abbassato il capo,cercando di coprire la  risata.
Quello che stava per nascere sulle labbra di Alice, sembrava un sorriso, ma si trasformò in un espressione di assoluta tristezza.
‘Andiamo via.’ Disse piano a Clary,prendendola per il braccio e dirigendosi dalla parte opposta.
‘Ci ha riso in faccia.’ Aveva affermato la rossa.
‘Lo so,Clary. Si è accorto di tutto.’ Aveva detto sconfitta la ragazza.
‘Dai,non è grave. Magari era una coincidenza.’
‘Sarà.’

*

Questa volta era da sola,e si dirigeva verso il corridoio che portava alla classe del ragazzo. Finse di stare per andare in bagno,quando notò le solite fossette comparire sul viso del ragazzo. Stava ridendo di nuovo,come la volta scorsa, e la volta prima,e quella prima ancora.
Prese coraggio,stufa di essere trattata in quel modo da una persona che neanche conosceva.
‘Hai problemi? Non mi sembra di far tanto ridere,sai.’ Chiese con quel briciolo di coraggio che le era rimasto.
Lui parve sorpreso da quella mossa improvvisa,ma non si scompose minimamente.
‘Rido perché sei qui sempre,tutte le ore. Guarda caso proprio quando ci sono io.’ Affermò lui,e Alice scoprì quanto fosse roca e profonda la sua voce.
‘Non vengo qui per te. Non ti conosco neanche.’ Disse lei,la voce un po’ tremante.
‘Vorresti,però.’
Un moto di rabbia si fece largo nella ragazza che assottigliò gli occhi. ‘Non pensi di essere un po’ montato?’
‘Per niente.’ Disse lui sicuro.
‘Beh,inizia a pensarlo.’ Sussurrò lei,andandosene prima che nulla le impedisse di schiaffeggiarlo.
Come era possibile che lui fosse così? Non ci poteva credere.
Prese una decisione: l’avrebbe evitato.

*

‘Che fai ora,mi eviti?’ aveva detto con un ghigno il riccio,quando per sbaglio se l’era ritrovato davanti.
‘Preferisco evitare di ascoltare la tua fastidiosissima risata,Styles.’ Sputò lei.
‘ Quindi sai chi sono.’ Disse lui piegando la testa da un lato.
‘Si che lo so. Conosco molte persone.’ Mentì lei.
‘E tu invece saresti?’
‘Alice.’
Nel paese delle meraviglie?’ Rise il riccio.
‘Oh,sta zitto.’ Disse lei infuriata,andandosene per l’ennesima volta.

*

Si erano visti così tante volte ormai,che Alice ne aveva perso il conto. E succedeva sempre la stessa cosa: litigavano e lei andava via.
Aveva pensato di odiarlo,alcune volte. Ma si sa che il confine tra odio e amore è quasi impercettibile.
Fino a pochi mesi prima avrebbe pagato per rivolgergli la parola ed ora non voleva altro che non vederlo più.
Eppure il sentimento che provava nei suoi confronti cresceva,e non poteva evitarlo.
‘C’è una festa sabato,vieni?’ le aveva proposto Clary.
‘Io..non lo so.’ Aveva detto incerta.
‘Andiamo,ti farà bene! E’ da tanto che non  usciamo io e te,lo sai?’
‘Si che lo so.’
‘Allora vieni?’

‘Va bene.’ Si arrese.

*

La musica  suonava ininterrottamente da ore ormai,anche se pochi erano in sala. Erano le 22,ed ora si che la festa poteva iniziare.
A testimoniare ciò,un’ondata di gente si era fatta largo sulla pista,compresa Alice e la sua rossa migliore amica.
Ballava senza pensare,desiderando di poter scordare tutto.
Peccato che qualcosa stava andando storto: il riccio era appena entrato insieme ai suoi amici e le aveva sorriso quasi per deriderla.
Si era avvicinato,con grande dispiacere – o piacere? – della ragazza.
‘Pare che qui tu non mi possa evitare,Alice.’ Le aveva sussurrato,così vicino da farle mancare il fiato.
Se fosse successo a scuola,come minimo tutti gli altri si sarebbero girati ad assire alla scena.
Invece lì nessuno sembrò notarli,tutti troppo impegnati a ballare.
‘Mi basterà far finta che non esisti. E’ così facile,sai?’ Aveva detto lei,avvicinandosi al suo orecchio per sovrastare la musica.
‘Vedremo.’ Aveva detto lui,e ad Alice era parso di cogliere qualcosa nel suo sguardo.

*

‘Che ore sono?’ urlò Carly.
‘L’una!’ aveva urlato di rimando la mora,guardando il display del cellulare.
La testa le girava in un modo assurdo,sia per la musica, sia per i cocktail.
‘Vuoi ballare con me,bella?’ le aveva detto un ragazzo biondo,che quasi incuteva paura. Ma Alice aveva accettato,perché due occhi verdi la stavano scrutando.
L’aveva portata dietro al separé,in un posto più riservato.
Sentiva l’aria farsi pesante,ma l’aveva seguito lo stesso.
‘Sei bella,dolcezza. Lo sai?’ - aveva detto accarezzandogli una guancia - ‘Me lo dai un bacio?’
L’alito puzzava di alcool,e la paura la stava assalendo.
‘Io n-non…’ Aveva cercato di dire,allontanandosi.
‘Dai bella,non fare la difficile.’ Le aveva fermato i polsi,la schiena contro il muro.
Ora sì che aveva paura. Sbiancò di colpo,temendo il peggio. Forse troppi film le stavano dando alla testa.
Aveva girato la testa di lato,vedendo le labbra del ragazzo avvicinarsi. Gli occhi erano serrati,sapendo che se avesse avuto lui la meglio,quello non sarebbe stato l’unico bacio che avrebbe preteso.
I secondi passavano lentamente,sembrava un eternità,ma poi si accorse che i polsi erano liberi e  nessuno era lì a pretendere un bacio.
Aprì gli occhi ed Harry era davanti a lei: prendeva a pugni il ragazzo biondo.
‘Calma amico,possiamo dividercela se vuoi! Una botta io,un’altra tu!’ Aveva cercato di dire il biondo,ma aveva solo peggiorato la situazione.
Il biondo di certo non stava a guardare,perché gli aveva sferrato un pugno sul labbro che ora era insanguinato.
Alice non sapeva che fare,quando vide un uomo della sicurezza dividere i due.
Harry era conciato parecchio male,ma anche il biondo non era da meno.
‘Uscite.’ Aveva detto quello della sicurezza.
‘Ma…’ Aveva cercato di dire Harry.
‘Ho detto uscite.’ Disse l’altro ancora più infuriato.
Il minimo che Alice potesse era andare con Harry e ringraziarlo. Magari avrebbe potuto aiutarlo e chiedergli perché mai l’aveva aiutata.

*

‘Perché l’hai fatto?’ Erano a casa sua,lei con ovatta e disinfettante in mano che gli tamponava le ferite.
‘Fatto cosa?’ Chiese il riccio.
‘L’hai picchiato. Perché?’
‘Non volevo che ti baciasse.’ Abbassò lo sguardo.
‘E perché?’ insisté lei.
‘Non l’avrei sopportato.’
‘Cosa? Per quale assurdo motivo? Mi odi,e si vede.’ Sbottò.
‘Dietro un grande odio,si cela un grande amore.’ Cercò di assumere un’espressione poetica.
‘Ma non era “Dietro un grande uomo,si cela una grande donna”? ’  rise lei.
‘Va beh,è lo stesso!’
Scoppiarono a ridere e Alice si meravigliò di quanto fosse bella la sua risata. L’aveva sempre odiata da quando le aveva riso in faccia. Eppure non si era resa conto, in tutto quel tempo, che era ciò che più meraviglioso c’è al mondo.
Alice riprese a tamponargli la ferita sul labbro,cercando di nascondere il rossore sulle guance.
Sono innamorato di te.’ Disse lui all’improvviso.
‘C-cosa?’ disse piano lei,facendo cadere l’ovatta e restando scandalizzata.
‘So che è non l’ho dimostrato affatto,ma non riuscivo proprio a dirtelo. Mi dispiace tanto.’
Alice stette in silenzio,senza sapere cosa fare o dire.
‘So che ho rovinato tutto,e che magari non litigheremo neanche più perché non mi rivolgerai la parola,ma sentivo il bisogno di dirtelo.’
‘Harry io…’
‘ Ti ho visto con quello stasera e non ci ho visto più. Insomma,noi ci conosciamo da mesi anche se non abbiamo fatto altro che litigare e perché lui poteva baciarti e io no?
‘Harry ma…’
‘Mi sembrava completamente ingiusto così mi sono sfogato. E poi hai sentito cosa ha detto? Non puoi farti baciare da uno così,è…’
Harry!
‘Cosa c’è?’ chiese il riccio piegando la testa da un lato.
‘Anche io sono innamorata di te.’
Il sorriso sulle labbra di Harry fu la soddisfazione più grande che Alice avesse mai ottenuto. Stava sorridendo per lei,perché le aveva detto quello che provava.
Si avvicinò alle sue labbra e vi premette le proprie contro, desiderosa di farlo da mesi ormai.
Sentì il sapore del disinfettante in bocca,ma non se ne curò. Harry passò la lingua sulle sue labbra e la ragazza le aprì abbastanza da permettergli l’accesso.
Sentì il respiro del ragazzo sul viso mentre assaporava il gusto di menta e alcool che invadeva la sua bocca.
E mentre lui le cingeva la vita e lei aveva le braccia intorno al suo collo,seppe di non voler altro che questo dalla vita.



***
Okay,so che è una cacchetta ma mi andava di pubblicarla. :3
No problem se non vi è piaciuta,non so neanche io cosa pensare.
Credo di essermi fatta prendere troppo dai sentimenti.cwc
Mi dissolvo,ciau.
  
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