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Autore: Debbymaiar    19/03/2013    0 recensioni
Amanda è una bambina che un giorno riceve una misteriosa pietra dal migliore amico del padre, che è morto da tempo. Scoprirà che quella pietra è molto di più di ciò che appare e che una strana organizzazione rapisce bambini "speciali" per un oscuro progetto, la stessa organizzazione per cui lavorava suo padre...
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Ackerman era seduto davanti alla scrivania, la testa china su un mucchio di fogli. Dov’era finito il dirigente delle ricerche? Certo, l’incidente di due giorni prima non lo aiutava a rimanere calmo. Sbuffò, prese la penna e la picchiettò sulla scrivania.
Gli scatti della lancetta dell’orologio appeso al muro e il fruscio dei fascicoli tra le sue mani erano gli unici  suoni nella stanza.  L’uomo stiracchiò le braccia sopra la testa e volse per l’ufficio uno sguardo stanco. Era in una stanza dai muri rossi e il pavimento di moquette nera. Sulle pareti erano appoggiate tre librerie colme di libri di medicina e poesie. Dietro di lui, un quadro che ritraeva un uomo nudo e muscoloso e una donna, anch’essa nuda, mangiare una mela rossa. Un grosso serpente, nascosto tra i rami di un albero, spiava i due.
Qualcuno bussò alla porta.
Gli occhi di Ackerman si ingrandirono e un sorriso apparve sul suo volto quadrato. Era ora.
«Avanti ».
Entrò un uomo basso, con i capelli color paglia e un naso appuntito come quello di una volpe. Gli occhi erano coperti da due occhiali rotondi che  brillavano sotto la luce del lampadario.
 «Ah, signor White, è fatta?»
White si sedette davanti a lui. Chiuse la porta dietro di sé. «Sì» disse, la voce stridula. «La faccenda di Ralph Rubini si è conclusa in fretta».
Ackerman si alzò.« Vuole qualcosa da bere?». White annuì. 
Vicino a  lui c’era un mobiletto colmo di liquori, Harry prese una bottiglia di vodka  e la versò  nei bicchieri. Uno l’offrì al dipendente, l’altro lo bevve in un sorso.
«Come lo avete sistemato?»
L’ometto sorseggiò  un po’ vodka.«Beh, abbiamo camuffato il tutto come un incidente stradale, nessuno se  ne accorgerà ».
«Testimoni?».
«No, signore».
«Bene»mormorò Harry, unì le punte delle dita come in preghiera « Un vero peccato ,era uno dei migliori dipendenti».
«Sarà difficile trovare un sostituto ».
«E i colleghi?»
«Sono sorpresi della sua morte….e circolano già voci sul nostro coinvolgimento».
Harry si posò una mano  tra  i capelli brizzolati.Lo sapevo che la situazione sarebbe stata delicata.
« Allora dovremmo essere cauti nell’insabbiare la faccenda». Sospirò. Guardò il dipinto alle sue spalle, soffermandosi sull’immagine della mela.
« Sembrerà strano, ma sono stanco di tutto questo sangue» disse, più a sé stesso che  all’altro.  White lo fissò con i suoi occhietti azzurri, ma non  aprì bocca. Tirò una busta dalla tasca e la posò sulla scrivania.  Ackerman la prese e l’aprì.
«È  arrivato un avviso dalla sede».
Harry  lesse il contenuto. Il suo polso accelerò, mentre le parole  di quella dannata lettera gli rivelavano  quel che non voleva sentire.  Alla fine ha colpito.
«Merda,lo “stregone senza età”ci ha incasinato di nuovo. Quello non ha altro da fare che ficcare il naso negli affari altrui».
White annuì.«Ed Amedeus è molto agitato ».
«Io non vorrei mai essergli vicino quando è di cattivo umore ».
Entrambi rabbrividirono.
White  s’incupì.« Adesso che hanno bloccato il traffico di organi sapranno della violazione del Patto e i controlli saranno ancora più…severi.».
Ackerman versò dell’altro vodka nel bicchiere.« E già, la situazione  non è rosa e fiori» sospirò
« Odio ciò che sono e non ne sono orgoglioso. Siamo tutti dei mostri, figli della notte e non potemmo mai stare sotto il sole ».
White osservò la nebbia notturna che premeva contro la finestra dell’ufficio.
«Temo che Amedeus voglia imitare Antoinette. La cosa deve rimanere tra noi, però ».
Gli occhi di Ackerman si fecero grandi e sputò il liquido che aveva bevuto.«Ma è pazzo! Vuole mandare all'aria tutti i nostri sforzi? Questa... convivenza, ecco, lo sa quanto ci è costata? Se il Patto venisse ufficialmente infranto  sono cazzi amari per tutti».
«Sembra che abbia un piano studiato».
«Come Antoinette? »
«Già. Si ricorda della sede del Concilio e dell’ Ars Magiae».
Ackerman  batté  la mano sulla scrivania.
«Non ha di meglio da fare che radere al suolo edifici?»
White sfoderò un sorriso malizioso«A quanto pare no».
«Che cosa stai dicendo?».
L’ometto  posò il  suo bicchiere vuoto sullo scrittorio. Allungò il collo.« Dimmi  quanto ne sa degli esseri dell’ “altro mondo”»
Harry lo fissò e aprì la bocca.« Ha intenzione di diventare un..mostro, com’era successo ad Antoinette?».
White  alzò le spalle.«Non so cosa ci sia nella sua mente malata, ma una cosa è certa: tutte le creature dell”altro mondo” sono pericolose, basta pensare al fatto di Ruheneim».
Ackerman si mise una mano sul volto. L’orologio segnò mezza notte in punto.
 
  
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