Eccomi qui. Mi chiamo Vanessa, ho 20 anni e sto per raccontarvi la mia storia. Vanessa significa «farfalla». Già, è proprio questo il mio soprannome, «butterfly». Uno spirito libero.
Sono nata a Londra il 5 Agosto 1992 da una famiglia modesta, mia madre giornalista, mio padre manager.
Un giorno camminavo per strada, come ero solita fare la domenica mattina; ad un certo punto guardai nella vetrina di un negozio: vidi che la TV stavano trasmettendo le repliche di X Factor UK, un ragazzo stava per esibirsi, cantava 'Isn't she lovely?' di Stewie Wonder. Alla fine dell' esibizione ci furono molti applausi, lui salutò la giuria con un inchino e sorrise. Scherzinger disse che era contenta di averlo sentito cantare a cappella, così che tutti avessero potuto ascoltare bene la sua voce, lo elogiò dicendo che per essere un 16enne aveva una voce molto bella. Lui sorrise.

Poi fu il turno dell'altro giudice, Walsh.
Disse che era d'accordo con Nicole ma che il ragazzo fosse troppo giovane e che non avesse sufficiente esperienza e sicurezza. Il pubblico non gradì e lo dimostrò con i fischi. Cowell già credeva in lui e disse che lì si cercavano dei cantanti, e non importava se avessero 15,16 o 17 anni, disse che con un po' di lavoro sulla sua voce Harry sarebbe stato assolutamente valido.

Mi bloccai, l'avevo già sentito quel nome da qualche parte, non sapevo dove, mi erano così familiari quel viso d'angelo e quei riccioli scuri,ma soprattutto quel sorriso mi ricordava qualcuno. Già, qualcuno. Doveva essere per forza qualcuno che conoscevo, ma non un semplice conoscente o una persona vista per caso. Mi ricordava un ragazzo che avevo conosciuto 3 anni fa, non so se fosse lo stesso, aveva lo stesso nome e le stesse fattezze fisiche. Mi sembra si chiamasse Styles di cognome, non ne ero sicura. Frequentava la Holmes Chapel Comprehensive School, anch'io la frequentavo. Era il 2009, questo ragazzo lo sapevo solo di vista, faceva parte di una band, gli piaceva cantare. Lo conobbi meglio in estate, si esibiva con gli altri ragazzi della band anche durante dei  matrimoni. Venne a cantare anche durante il matrimonio di mia zia. Gli feci i complimenti per la sua esibizione, cantò 'Angels' di Robbie Williams, mi fece commuovere. Lo conobbi in quell'occasione e ci scambiammo i numeri di telefono.
Ero estasiata dalla sua meravigliosa voce oltre che dalla sua bellezza. Indossava una maglietta bianca che lasciava intravedere il suo bel fisico. Davvero molto sexy. I suoi splendidi occhi verdi risaltavano sul suo viso.

«he looked like an angel»