Ero totalmente immersa nel mondo dei sogni,sognavo come ogni notte i miei idoli e probabilmente avevo anche un sorriso stampato nel viso... Sentii la sveglia suonare,mugugnai scocciata da quel rumore assordante successivamente la buttai giù dal comodino e tornai ad abbracciare nuovamente il mio cuscino morbidoso (?). Come ogni mattina la sveglia non fu capace di svegliarmi così ci pensò Laura,"Elisa svegliati!! La colazione è a tavola!!!" iniziò a gridare come sempre finchè io non le tirai un cuscino dritto in faccia. Mi stiracchiai sorridendo leggermente poi andai ad alzare la serranda della stanza per scorgere il cielo che come ogni mattina era splendido. Era la storia di ogni mattina,ogni mattina succedevano sempre le stesse identiche cose,andava avanti così da ben 2 anni,da quando vivevo con Laura e Federica,da quando avevo lasciato quel brutto orfanotrofio in cui mi avevano rinchiusa.... Mio padre era un imprenditore piuttosto ricco,vissi con lui e mia madre fino all'età di 5 anni poi lui morì in un brutto incidente stradale,io ne rimasi totalmente distrutta... un paio di mesi dopo mia madre mi abbandonò in quell'orrendo orfanotrofio,in realtà non le importava niente di me o di mio padre,stava con lui solo per i soldi e l'idea di crescermi da sola la indusse a portarmi in quel luogo,quel luogo che diventò casa mia,quel luogo che per me era un carcere. Conoscevo già Federica e Laura a quei tempi e dopo tanti tentativi finalmente 2 anni fa riuscirono a farmi uscire e andammo a vivere insieme... Non ho molti ricordi della mia infanzia,non ho molti ricordi di mio padre,non ho molti ricordi di... di mia madre... quella parola era abolita quando si parlava con me,Federica e Laura credevano che mi facesse male sentirla ma in realtà io non ci facevo molto caso: vivevo la mia vita spensierata come sempre perchè ero consapevole del fatto che attaccarsi ai ricordi faceva solo più male. Allegra come sempre mi diressi saltellando in cucina attraversando il corridoio,non era un appartamento molto grande e in 3 si ci stava perfettamente. Mi sedetti a tavola e presi subito una mela poi iniziai a mangiarla dondolandomi sulla sedia....
Federica: (sbuffò) Prima o poi cadrai... 
Elisa: (diedi un altro morso alla mela poi risposi alla sua provocazione) inizi a rimproverarmi già di mattina?? Beh iniziamo bene.... (risi) 
Federica: (fece una risata ironica) sei molto spiritosa tesoro mio (mi fece l'occhiolino poi mi sorrise) 
Laura: (sbucando dal bagno con lo spazzolino in bocca) allora notizie del concerto?? (si rivolse a Fede) 
Federica: (alzò le spalle un po delusa) tutto esaurito... per questa volta dovremo farne a meno... 
Elisa: (inghiottii il boccone) per questa volta?? Fede noi non siamo mai andate ad un loro concerto!! (mi innervosii leggermente)
Federica: anche volendo non possiamo permettercelo.... 
Laura: già... (annuì) E' un miracolo se riusciamo a pagare l'ultima bolletta della luce... 
Elisa: (alzai le spalle poi guardai Laura e iniziai a ridere) forse i denti dovresti lavarli in bagno... 
...Economicamente stavamo piuttosto male,tutte e tre facevamo lo stesso lavoro: bariste in un pub di musica jazz,in realtà eravamo delle artiste che si esibivano ma dovevamo fare qualcos'altro quindi per arrotondare lo stipendio facevamo le bariste nello stesso pub. Guardai l'orologio e vidi che erano appena le 11.30,decisi di fare qualcosa dato che il turno non sarebbe iniziato prima delle 17.00. Accesi lo stereo e misi il CD "Up All Night" a tutto volume,poi iniziai a ballare mentre spolveravo qua e là. Verso le 15.00 io,Là e Fè pranzammo con un panino e successivamente ci sparpagliammo per casa: Federica e Laura andarono a truccarsi mentre io mi sedetti nel divano con il computer portatile,iniziai a cercare in dei siti sperando di trovare quei biglietti per il concerto a buon prezzo... Desideravo più di ogni altra cosa andarci,ma non c'era mai stata occasione nonostante abitassimo a Londra,mi sarei accontentata anche di un posto in ultima fila pur di sentirli cantare almeno una volta nella mia vita ma come mi aveva detto già Fede era tutto esaurito così spensi il pc e andai a prepararmi per andare a lavoro. Più che una preparazione estetica,la mia era una preparazione psicologica,ogni sera mi auto-convincevo che il mio capo (Sandro) mi avrebbe fatta esibire sul palco,anche se in fin dei conti non mi lasciava mai cantare.... Infilai un paio di jeans e una maglietta,poi presi le chiavi del motore e il casco. "Fede vieni con me?" gridai dalla soglia della porta e un secondo dopo sbucò dalla sua stanza correndo con il casco in mano,risi per un secondo vedendola correre come una papera su un paio di zeppe altissime poi le feci cenno e uscimmo. Abitualmente lei veniva con me in motore perchè Laura partiva sempre di casa prima,era una sorta di ossessione per la puntualità quella che aveva lei. Misi il casco e salii in sella al motore,Fede fece lo stesso poi girai la chiave sul cruscotto,"Si parte!" sussurrai....