Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xfflearea    19/03/2013    2 recensioni
-non è come pensi.-
-non è mai come penso vero? non ho mai ragione, vero? anche quando ti vedo scopare una praticamente davanti a me, era un'illusione ottica, vero?-
-ti amo-
fanculo l'amore, e il perdono.
-vaffanculo.-
tornai indietro, lo baciai.
-dimenticati di questo.-
-non posso dimenticarmi di respirare-
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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MI AVETE LETTOOOOOOOOO
-premessa : efp mi ha odiato e non riuscivo a postare nulla. ‘-‘
SALVE!
 lol
ho notato che mi avete letto, e quindi mi metterò sempre
qui per rompervi le scatole MUAH.
Allora, non aspettatevi nulla, come al solito non ho questa grande mano
Nello scrivere lol. Ma ci siete voi no?
Fatemi sapere se faccio davvero schifo come penso
O me la cavo. Conta davvero molto
Per me la vostra opinione, positiva o negativa che sia (:
scusate eventuali errori, sono una frana.
See ya soon, bitcheeees (love u lol.)
-Brunella.

 
 
 
 
 
 
Justin’s POV. :
“grazie Tesoro.”
“ci si vede in giro Lisa.”
Niente. Una cazzo di ora a scopare con quella ‘lisa’ e avevo sempre Beth in testa.
Dovevo portarmela a letto.
Sorrisi a me stesso, non riuscivo a non pensarci.
-quasi quasi … torno al bar.-
Entrai in macchina, poco lontana dal motel dove ero appena stato, e il suo profumo inebriò i miei sensi.
Il suo giacchetto era sempre lì, lo dimenticava sempre, quasi lo faceva apposta.
Sembrava che lo lasciasse lì perché dovevo ricordarmi di lei. Scossi la testa
-cazzo. Devo togliermela dalla testa.- andare al bar non mi avrebbe aiutato, ma volevo rivederla.
Arrivai dopo pochi minuti ed entrai.
Mi sedetti al mio ‘solito’ tavolo, ma non mandai nessun messaggio a Beth. Volevo vedere se mi riconosceva.
Dopo poco, la sentì avvicinare per prendere la mia ordinazione.
“buon pomeriggio, cosa posso portarle?”
“un cappuccino”
Sentivo la penna scrivere sul figlio, scorrere sulla pagina per scrivere la mia ordinazione.
“arriva subito.” E si allontanò, ma i passi si fermarono dopo poco.
Tornò indietro, e mi posò la mano sulla spalla.
hey.’ mi sussurrò poco lontana dall’orecchio, e mi provocò dei brividi molto piacevoli.
s-sei venuto a trovarmi.’ mi disse, con la voce tremolante, ma non voletti chiederle perché, non mi interessava più di tanto.-
Nel frattempo mi si avvicinò quel simpaticone, per modo di dire, di Louis.
Si sedette di fronte e me, e iniziò a fissarmi.
“ cosa vuoi?” sbottai, alterato.
“ perché sei di nuovo qui?” cazzi miei, pensai.
“ non posso vedere la mia… ragazza?” gli risposi, deglutendo impercettibilmente.
Beth  parve accorgersi della conversazione ma , senza cogliere le parole. Mi guardò, sperando di ricordarmi del piano, che ormai avevo appreso alla perfezione.
“quindi non faceva finta…”
“in che senso scusa?”
“ ad esempio, prima che tu arrivassi, guardava ogni due e tre il telefono.” Non avevo afferrato.
“ aspettava un tuo messaggio. Ma non credo sia stato tu a mandargliene uno qualche minuto fa, perché non sembrava felice.”
Mi alzai e mi avvicinai al bancone, senza congedarmi da Louis.
“Beth.”
“mmh..”
“sono Justin, non Louis. Guardami.” Si voltò subito con il cappuccino in mano, e la mano tremolante.
h-hey.”
Beth’s POV.:
Il profumo di Justin, era ancora addosso ai miei vestivi, e amavo quella fragranza.
Mi sentivo protetta. Le persone al bar, erano molte di più rispetto al solito, o almeno per quell’ora del pomeriggio.
Sbuffai perché volevo divertirmi con Justin, tirargli qualche frecciatina e qualche amorevole e acido insulto. Era così che funzionava il nostro rapporto.
-rapporto? Quale rapporto Beth?- scossi la testa alle parole della mia coscienza.
Guardavo il telefono in attesa di un suo messaggio, e quando si illuminò, fece tutto, tranne che rendermi felice.
Message From : Ryan.
-dimentichi sempre una cazzo di cosa. Non hai imparato nulla?-
Le mie gambe si paralizzarono, e i miei occhi per poco non uscirono dalle orbite alla vista di quel messaggio.
Ryan era quello che mi aveva venduto l’appartamento, ed il ragazzo della quale ho più paura.
Ricordo che la sera che dovetti pagare il mio primo affitto, venne a casa mia, e mi chiese molto gentilmente i soldi.



_____________________________________________
“non ho ancora tutti i soldi, mi mancano ancora una cinquantina di sterline.”
“non preoccuparti, so come fartele recuperare.”
Mi spinse con la faccia contro il cavallo dei suoi pantaloni, e per poco non vomitavo.
Mi alzai di botto, e mi allontanai da lui.
“ dove credi di andare? Conosco questa casa meglio di te.” Iniziai a correre sue giù, dalla cucina al soggiorno, pur di non farmi prendere, ma lei sue luride braccia non fecero tardi a farsi sentire sul mio fragile corpo.
“lasciami! Ti ho detto di lasciarmi” gli imprecavo, urlando e graffiando le sue braccia.
La presa di fece molto più forte, quasi da farmi mancare il respiro.
Prese di forza la mia mano e la fece scivolare all’interno dei suoi jeans dove subito avvertì un rigonfiamento. Si abbassò i pantaloni e abbassò i miei. Vi lascio immaginare il resto.
Quella sera, in quella che potevo considerare, casa mia, fui stuprata, per aver mancato di 50 cazzo di sterline. Le lacrime mi rigavano il viso, mentre venivo trasportata dal dolore. Le urla non lo lasciavano impietosire, tutte lo conoscevano in quel quartiere, e se provavo a denunciarlo potevo passare solo di peggio.
Mi tenni tutto dentro, e mi sarei ripromessa di dare sempre tutti i soldi, a costo di rimanere un giorno senza cibo, che uno senza dignità.
______________________________________________



-no cazzo, io… io ho dato tutto.-
Non risposi al messaggio. Avevo troppa paura.
“tutto bene?” alzai lo sguardo e vidi Louis, quasi preoccupato.
“ t-tutto bene. Ho solo mal di testa.” Accennai un lieve e fintissimo sorriso.
Notai un nuovo cliente, entrare e sedersi ad un tavolo a me ormai familiare.
“buon pomeriggio, cosa posso portarle?” chiesi al cliente.
“un cappuccino”
Iniziai a scarabocchiare, perché non scrivevo mai realmente le ordinazioni, le ricordavo, la maggior parte delle volte.
 “arriva subito.” E mi allontanai, ma poco dopo mi fermai e tornai da lui. Gli poggiai la mano sulla spalla e mi avvicinai al suo orecchio.
 ‘hey.’  Gli sussurrai, provocandogli dei brividi.
s-sei venuto a trovarmi.’ gli dissi, con la voce tremolante, ma speravo non se ne fosse accorto.
Tornai al bancone per fare il cappuccino, ma il pensiero che Ryan mi stesse aspettando non mi faceva stare affatto tranquilla.
“Beth.”
“mmh..”
“sono Justin, non Louis. Guardami.” Mi voltai immediatamente, e ancorai i miei occhi ai suoi.
h-hey.”
Si affacciò ancora dal bancone, e mio mi avvicinai per essergli vicina.
“ chi ti ha mandato il messaggio?” deglutì rumorosamente, e il cappuccino mi cadde dalle mani.
Sentivo i miei occhi pizzicare, ma non dovevo piangere.
“n-nessuno.” Gli risposi, neanche convinta della mia risposta.
“esci, adesso.” Mi disse, con un tono arrabbiato, mentre ero a terra a pulire il disastro che avevo combinato.
Le lacrime iniziarono a scendere inevitabilmente, me si confusero con un po’ di cappuccino sul pavimento.
Mi sentì afferrare un polso e alzai lo sguardo, e ci trovai naturalmente Justin. Si avvicinò e mi asciugò una lacrima e mi trascinò fuori dal bar.
“ vuoi dirmi cosa succ…”
Non terminò di parlare, che mi accucciai nell’angolo dell’entrata del bar, e cominciai a piangere a quel ricordo.
Sentì due braccia avvolgermi, e accarezzarmi la spalla.
“sshh, non… non piangere. Sshh. Nessuno si merita le tue lacrime. Sshh.”
Alzai di poco lo sguardo e notai Justin, che mi teneva abbracciata come una bambina che aveva bisogno di protezione, ed era proprio così.
“ti và di raccontarmi?”
Scossi la testa, non volevo ricordare ancora.
Continuò a dondolarmi tra le sue braccia fino a farmi un po’ calmare.
“ s-sono stato io?” mi chiese, poggiando la mano sulla mia guancia per asciugare una lacrima.
Scossi la testa.
Tirò un sospiro di sollievo.
vogliamo andare da te, così stai più tranquilla?
 
 
 
 
 
PANICO PAPANICO PAPANICO PAUUUUUUUUURA.
lol mi diverto con queste cose a finale MUAH.

 
  
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