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Autore: hopeforthefuture    19/03/2013    0 recensioni
"La mia vita era un inferno,prima di conoscere te."
Non avrei mai pensato di pronunciare questa frase ad un ragazzo, eppure l'ho fatto.
Ma lui non è uno stronzo come tutti gli altri,lui è..lui è.. speciale ,dolce,adorabile..lui è..Justin Bieber.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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18 Agosto 2012


Tutte le feste in paese erano finite,dovevo iniziare a studiare Latino. Quella stronza della professoressa ha avuto la bellissima idea di rimandarmi in Latino. È arrivata a fine quadrimestre , ed ha iniziato a mettere insufficienze a tutti. Che gran testa di cazzo. E così non solo sono dovuta andare a far visita alla mia carissima psicologa per quattro mesi consecutivi,ma mi ha pure rovinato l’estate. Durante quei mesi niente andava bene. Mia madre era sempre incazzata con me  per qualche motivo a me ignoto. Diceva di capirmi e di non preoccuparmi quando qualcosa andava male e mi ritrovavo in lacrime , e appena stavo un po’ meglio partiva  alla carica sputando aggettivi terribili e facendomi sentire una vera merda. Mio padre non parlava più con me da mesi ormai, offeso del mio andamento scolastico causato dalla stronza. Mia nonna aveva iniziato a raccontare in giro che mio padre tradiva mia madre con un'altra. Avevo i nervi a pezzi. Non avevo amici. Cioè li avevo, ma non amici per cui daresti la vita per loro. Passavo del tempo insieme, ci divertivamo,ma nulla di sentimentale. Non dormivo bene da mesi ormai, avevo sempre questi pensieri orrendi che mi impedivano di essere tranquilla. Era un incubo.  Mi alzai presto quella mattina, erano le 9 e qualcosa, presi qualcosa da sgranocchiare, e dopo aver acceso il condizionatore (perché qui in Sicilia c’erano 38° ) e il pc, mi sedetti comoda sul divano  giocherellando su Facebook. Aprii la chat. Non c’era nessuno dei miei amici o dei miei cugini lontani. I miei cugini vivono chi in Belgio,chi negli Stati Uniti,chi in Venezuela , chi nelle bellissime isole Canarie. Nessuno. Avevo voglia di parlare un po’ con il mio caro cugino degli Stati Uniti , lui è il mio migliore amico. Purtroppo non l’ho mai incontrato,ancora, ma siamo come fratello e sorella, il suo nome è Justin Horan. Ma quel giorno un altro Justin attirò la mia attenzione in quella chat. Un certo Justin Bieber con  l’immagine di Homer Simpson era on line.  Prima di contattarlo,vidi le sue informazioni personali: Justin Bieber, Wickford,Londra.  Non c’era nient’altro. Nessuna foto, nessuna informazione che potesse farmi capire chi fosse questo tizio e, perché  era tra i miei amici. Decisi di contattarlo lo stesso. Per fortuna sono abbastanza brava in inglese da sopportare una conversazione adeguata.
-          “ciao  “  -dissi-
-          “ ciao…” .
-          “piacere Annie  “ –continuai-
-          “ piacere Justin”
-          “ da dove provieni?” – tentai di far proseguire la conversazione-
-          “ Wickford,20 minuti da Londra, e tu?”
-          “un piccolo paese sperduto nell bel mezzo della Sicilia.”- pensai che la nostra conversazione fosse finita lì, visto il suo entusiasmo iniziale. Ma invece..
-          “ Wow Sicilia! Io l’adoro! E durante i miei viaggi  ho spesso sorvolato la Sicilia! E adoro l’Etna! Sta bene?”
Mi aveva letteralmente spiazzata. – “si sta bene,credo! Non ha eruttato di recente  “
       -“ interessante, e tu quanti anni hai?”
-          -“ quasi 17 e tu?”
-          “18”
Iniziammo a parlare delle differenze tra Inghilterra e Italia, dei due tipi di società,del clima,delle ragazze. Mi disse che li erano tutte delle troie. E che la maggior parte delle sue compagne di classe o erano incinte o avevano avuto il bambino. Mi mostrò anche le loro foto. Ero così affascinata da tutte le cose mi raccontava circa la sua città che non mi accorsi che erano già le 12.30, e non avevo fatto niente. A malincuore dovetti salutarlo  e dirgli che ci saremmo sentiti un'altra volta. Nel momento in cui stavo per chiudere la pagina web,mi scrisse un ultimo messaggio.
-          “ E’ stato davvero un piacere conoscerti,spero di parlare con te molto presto. Sta sera alle sette va bene? “
Ero davvero stupita,non me lo aspettavo. Sentii un brivido attraversarmi la schiena. Fu una sensazione piacevole,ma mai provata prima d’allora.
-          “si,va bene alle sette. Ci vediamo ,ciao! “
E spensi il computer.
  
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