ROXANNE – Uno di quelli
“Roxanne… sai cosa ti dirò… tengo troppo a te per farti soffrire. Lui non ti farà nulla se lo sceglierai. Io sarò libero di andarmene. Tu anche. Ti prego, Roxanne! Fai quel che ti dico. Non scegliermi perché ti faccio pena. Non pensare a me!”
Lui pensava più a me che a se stesso. Era ciò a cui si riferiva in precedenza:
Non pensavo che per il bene degli altri si è disposti anche a questo.
Lui voleva il mio bene. Lu mi amava.
“Dovevi dirmelo, Megamind. Perché non l’hai fatto? A quel punto tutto sarebbe cambiato. Invece cosa ti ha bloccato?” dissi continuando a muovermi carponi. Sentivo lo sguardo di Metro Man bruciarmi.
“Non te l’ho detto per questo. Ma se lo sapevo… se sapevo di queste conseguenze… te lo dicevo subito! Avrei approfittato di un rapimento, ti avrei portata via anche contro la tua volontà; ti avrei nascosta da lui, dalle sue intenzioni, Roxanne. Lui vuole solo la fama, e tu sei solo il suo mass media. Anche tu ti sei accorta di questo, vero? Ma ti prego di pensarci bene, Roxanne. Ora pensa a te; pensa che sei Roxanne.”
I miei occhi ricominciarono a versare lacrime amare. “Megamind…”
“Non pensare a me. Vai da lui. Ti prego. Sarà un duro colpo ma… ne ho subiti di peggiori. Sapere che la tua incolumità è al sicuro… mi fa già sentire meglio.” E abbozzò un sorriso.
Un vero sorriso.
Uno di quelli che non si vede mai su certi volti; uno diverso dal ghigno o dalla risata malefica; uno di quelli… che ti fanno innamorare.
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