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Autore: Kushina Namikaze    20/03/2013    0 recensioni
Piccola fan fiction creata per la festa del papà.
[Kaori prima di uscire prese il suo cerchietto preferito e lo indossò; quel cerchietto glielo aveva regalato suo papà e lo indossava sempre, era arancione e sopra aveva una specie di fermaglio che rappresentava una spirale rossa, simbolo del suo clan di appartenenza. Ogni volta che lo indossava si sentiva vicino al suo papà e visto che oggi non l’avrebbe visto fino a sera quel cerchietto era più indispensabile che mai.]
Spero che questo piccolo pezzo vi abbia incuriosito. Buona Lettura
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Erano le 7.00 del mattino quando una donna dai capelli rosa entrò nella stanza di una bambina ancora dormiente. Doveva svegliarla, rischiava di fare di nuovo tardi all’Accademia e questa volta il Sensei le avrebbe dato una punizione esemplare.
“Dai Kaori svegliati. Non vorrai essere messa di nuovo in punizione per aver fatto tardi vero?
“Dai mamma altri 5 minuti e mi alzo!” disse la ragazzina di 8 anni.
“Accidenti sei peggio di tuo padre! Forza se non ti alzi non farai nemmeno colazione!!”
Kaori terrorizzata dal fatto di non poter fare colazione si alzo subito dal letto e andò in bagno per prepararsi. Kaori era una ragazzina molto vivace e allegra. Aveva un fisico molto snello proprio come la mamma alla sua età, aveva dei lunghi capelli biondi e ribelli dal quale sbucava qualche ciocca rosa che le davano un tocco unico e originale, i suoi occhi erano verdi proprio come quelli della sua mamma. In quanto al viso era la copia, versione femminile, del suo amato papà. Dopo essersi vestita e lavata andò a fare colazione.
Indossava una maglietta viola senza maniche molto aderente, a coprire parte del braccio e della mano vi erano delle fasciature, come quelle che i jonin usano solitamente nelle caviglie e parte della gamba, e, infine,  una gonna che per il suo papà era troppo corta e lei si divertiva a indossarla perché ogni volta che il suo papà la vedeva con essa diventava estremamente geloso e lei ne approfittava per ricattarlo, sotto la gonna indossava dei pantaloncini neri che le arrivavano a metà coscia, così non si sarebbe dovuta preoccupare di combattere quando in accademia ci sarebbe stata l’ora di arti marziali.

Finalmente dopo una buona mezz’ora Kaori era pulita e vestita, vi era solo un problema: i capelli!!
Le piaceva tenerli lunghi ma sapeva che in combattimento, anche se simulato, le avrebbero dato parecchio fastidio così chiese aiuto alla mamma.
“Mamma potresti aiutarmi a sistemarmi i capelli?”
“Ok, siediti. Cosa vuoi fatto?”
“Mmmmh. Fammi delle codine, però falle più indietro così non mi vanno i capelli davanti agli occhi!”
A quella richiesta Sakura obbedì. Una volta finite le codine Kaori fece colazione quando si ricordò che oggi era un giorno speciale, era la festa del papà e lei non aveva un regalo per il suo super papà.
“Mamma dov’e papà?”
“E’ uscito presto questa mattina. In ufficio aveva tante cose da fare, probabilmente non verrà nemmeno a pranzo.”
“Evvai è l’occasione perfetta!!”
“E perché scusa?”
“Oggi è la festa del papà e visto che ancora non gli ho fatto il regalo mi aiuti a preparargli una cena a sorpresa? Devo cucinare tutto io, però da sola non c’è la faccio e ho bisogno del tuo aiuto!”
“D’accordo cosa avevi intenzione di fare? Così vedo se c’è tutto per la tua cenetta”
“Mmmmmh. Che ne pensi di fare il ramen preferito di papà e poi per finire una bella torta!”
“Splendida idea adesso andiamo che si è fatto tardi”
Kaori prima di uscire prese il suo cerchietto preferito e lo indossò; quel cerchietto glielo aveva regalato suo papà e lo indossava sempre, era arancione e sopra aveva una specie di fermaglio che rappresentava una spirale rossa, simbolo del suo clan di appartenenza. Ogni volta che lo indossava si sentiva vicino al suo papà e visto che oggi non l’avrebbe visto fino a sera quel cerchietto era più indispensabile che mai.

Dopo aver lasciato Kaori all’Accademia Sakura andò nell’ufficio dell’Hokage. Doveva fare una bella chiacchierata con Naruto per evitare che il piano di Kaori andasse in fumo.
Entrata nell’ufficio del marito vide ben quattro Naruto intenti a lavorare ognuno faceva qualcosa di diverso. In quell’ufficio regnava il caos più totale e solo Naruto poteva riuscire a ragionare con quel macello.
“Ma si può sapere che succede?”
“Ciao Sakura-chan” risposero in contemporanea i quattro Naruto.
“Potrei parlare un attimo a un solo Naruto? Così siete troppi!!”
Naruto sciolse la sua tecnica e i tre cloni evocati sparirono in una nuvola di fumo.
“Ecco quello vero finalmente!!”
Quello vero era vicino ad uno scaffale dove vi erano documenti di vario genere. Sakura si avvicinò a suo marito e gli diede un lungo bacio sulle labbra. Era da tanto che non stavano un po’ da soli solo loro due. Ultimamente Naruto aveva parecchio lavoro la fare e quando tornava a casa, anche se distrutto, trascorreva quelle poche ore che rimanevano della giornata con Kaori, quando arrivava il momento di dormire Sakura cercava di parlare della giornata con lui, come facevano un tempo, però, anche se voleva realmente ascoltare la moglie, Naruto cadeva in un sonno profondo stremato dalla lunga giornata di lavoro. Sakura sapeva che non lo faceva apposta, sapeva che lui voleva trascorrere più tempo con loro, per questo aveva tanto da fare, in realtà il biondo si stava portando avanti con il lavoro così da potersi prendere qualche giorno di ferie da trascorrere con la sua famiglia e soprattutto con sua moglie che le mancava da impazzire.
“Cosa ci fai qui Sakura-chan?”
“Oggi è il mio giorno libero all’ospedale e non ho niente da fare. In realtà sono venuta per parlarti di una cosa”
“Di cosa?”
I due si sederono e iniziarono a parlare…
“Spero che ti ricorderai che oggi è la festa del papà!”
“Vero!! Cavolo lo avevo dimenticato ‘ttebayo!”
“Lo immaginavo”
“Scusami Sakura-chan!”
“Tranquillo per questo sono venuta. In ogni caso Kaori ti sta preparando una sorpresa”
“Che sorpresa?”
“Lo scoprirai. Comunque vedi di ritardare un po’ oggi. Vieni all’ora esatta della cena, così la sorpresa le riesce perfetta!”
“Si può sapere che avete in mente voi due?”
“Lo scoprirai! Adesso vado a fare la spesa. Ci vediamo stasera”
I due si baciarono di nuovo e prima che Sakura potesse uscire…
“Ti amo Sakura-chan. Lo sai vero?”
“Certo. Ti amo anche io”

Non appena Sakura uscì Naruto rievocò le sue copie e tornò a lavoro. Sakura invece, andò a fare la spesa per comprare tutti gli ingredienti per la cenetta d Kaori.
Intanto in accademia una certa ragazzina, durante l’ora di arti marziali, sembrava essere in un altro mondo…
“La torta la faccio bianca o al cioccolato. Oppure potrei farla bianca con le gocce di cioccolato. La faccio tonda con o senza buco. Forse è meglio a forma di cuore…”
Ad un tratto i suoi pensieri vennero interrotti dall’ennesimo richiamo del suo sensei…
“Uzumaki Kaori è la quinta volta che ti chiamo!! Vuoi combattere oppure ti ritiri?”
“Mi scusi Iruka-Sensei eccomi!! Chi è il mio avversario?”
“Io!”
A rispondere fu un ragazzino dai capelli neri come gli occhi, era di qualche mese più grande di Kaori ed erano grandi amici, ma erano anche dei rivali molto agguerriti quando si trattava di tecniche ninja.
“Perfetto!! Stai attento Itachi perché questa volta sarò io a vincere!!”

Mentre Kaori e Itachi combattevano, Naruto osservava sua figlia dal suo ufficio e sperava vivamente che vincesse contro il piccolo Uchiha. All’improvviso qualcuno arrivò alle sue spalle…
“Lo sai che non vincerà contro Itachi”
“Non ci sperare Sas’ke, questa volta vincerà Kaori”
I due amici erano nel balcone dell’ufficio di Naruto, appoggiati alla ringhiera.
“Non pensi anche tu che guardarli è un po’ come tornare ai vecchi tempi”
“Già…e proprio come io battevo sempre te, Itachi batterà sempre tua figlia!”
“Fossi in te non ne sarei tanto sicuro. La mia bambina sarà la miglior kunoichi di sempre, me lo sento. Ha l’intelligenza di sua madre e purtroppo il mio carattere, con la conseguente capacità di mettersi sempre nei guai. Ma lei a differenza mia sa come risolverli, sa pianificare ancor prima di trovarsi in una brutta situazione.”
“Un giorno dovrai affidarle delle missioni di livello A. Pensi di riuscire a farcela?”
“Dovrò farlo, anche se so già che non sarà facile. Ma non potrò assegnarle missioni di livello D o C in eterno. Purtroppo deve crescere anche lei. Ma ammetto che preferirei restasse bambina a vita così da averla sempre vicino a me. È la mia bambina. Dall’istante in cui è nata è diventata la mia unica ragione di vita. Già sento la sua mancanza quando va a dormire dai nonni o da qualche sua compagna, figuriamoci non vederla per giorni o addirittura settimane.”
“Immagino, ma resta il fatto che sei l’Hokage Naruto, non puoi darle un trattamento di favore solo perché tua figlia.”
“Lo so Sas’kè. Sarà dura ma sarò costretto a farlo”
  
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