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Autore: Icant    20/03/2013    0 recensioni
Claire Weaver.
Zayn Jawaad Malik.
Lucas Weaver.
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Tratto dal testo:
"“Un indizio? Piccolo piccolo? ” Addolcii la voce cercando di essere il più convincente possibile.
“Devo chiedere. ” Si fece serio.
“Non potresti fare una piccola eccezione per me? ” Sussurrai avvicinandomi ed iniziai a giocherellare con la sua cravatta.
Conviene sempre fare buon viso a cattivo gioco. "
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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STRANGER



L’hostess ci avvertì che l’aereo sarebbe partito tra non molto così presi i miei bagagli insieme a mio fratello Lucas e ci avviammo per salire.
“Quel tipo ti sta guardando” disse mio fratello girandosi e indicando un ragazzo dai capelli corvini, con un paio di occhiali neri scuri, dei jeans a vita bassa, delle nike ed una cannottiera bianca; se ne stava seduto mentre smanettava col cellulare finché non s’accorse che lo stavo fissando, fece una smorfia ed irrigidì la mascella. Mi girai riprendendo a camminare con mio fratello a ruota.
“Ha pure il coraggio di guardarti male” ringhiò.
“Lascialo stare” Gli dissi in fretta. Mio fratello è irascibile, molto, ed è estremamente geloso di sua sorella, ovvero la sottoscritta.
Riprendemmo a correre verso l’aereo per non fare tardi, diedi un’ultima occhiata dietro di me e notai che il ragazzo dai capelli corvini non c’era più.
Mi irrigidii immediatamente, sinceramente ebbi paura.                      
“Che c’è?” disse fermandosi Lucas.
“Niente” scossi la testa. Lui fece una smorfia riprendendo a correre.
Salimmo sull’aereo col fiatone, chiesi dove si trovasse il nostro posto e Lucas mi fece segno di andare avanti, l’hostess ci condusse al nostro posto.
Poco prima della partenza notai l’estraneo di prima salire e correre in bagno.
“V-vado in bagno” Dissi a Lucas con incertezza, il quale mi guardò confuso.
Passai accanto ad una decina di posti prima di arrivare al bagno. Fui sul punto di ripensarci ma entrai lo stesso.
C’erano tre bagni, due chiusi ed uno aperto, mi diressi verso il terzo e bussai. Una mano afferrò il mio polso con una stretta decisa tirandomi dentro prima che me ne accorgessi. Lo spazio era pochissimo, grande quanto una cabina telefonica. Urtai la schiena contro il muro bianco e freddo e le mani contro un torace muscoloso. Non potevo muovermi.
Feci per urlare ma mi fu tappata la bocca.
“Shhh” Disse il moro davanti a me, il ragazzo di prima. Questo mi agitò di più e tentai di urlare più forte, il ragazzo premette la mano contro la mia bocca con più forza quasi facendomi soffocare. Sentii la pelle cuocere per la mancanza d’ossigeno, se ne accorse anche il ragazzo che levò immediatamente la mano, afferrandomi i gomiti facendomi sbattere contro la parete gelida.
“Stai zitta” mormorò infastidito. Lo guardai con disprezzo e gli sputai in faccia.
“Troia!” Iniziai a dimenarmi tirando calci ovunque. Per immobilizzarmi mise le sue gambe in mezzo alle mie.
Tentai di tranquillizzarmi, entrambi avevamo il fiatone, lui per la rabbia ed io per la paura.
“Cosa vuoi?” Dissi con tono fermo, distaccato.
“Niente” Fece spallucce.
Questo è uno psicopatico.
“E allora chi cazzo sei?!” Urlai esasperata, mi tappò nuovamente la bocca.
“ Tu non mi conosci ma io so tutto su di te” Levò la mano. Mi sembrò piuttosto convinto di ciò che diceva così decisi di metterlo alla prova.
“Nome?” Dissi in tono di sfida.
“Claire” Feci una smorfia.
“ Data di nascita?” Non poteva di certo saperlo.
“10 maggio 1996, Ospedale Charing Cross Hospital, reparto 9, ore 7:30 ”
Trasalii e lui fece un ghigno. Mi ricomposi tentando di mantenere la calma.
“ Segno zodiacale, nome dei miei genitori e di mio fratello?”
“Toro, Mirna, Louis e Lucas.” Disse soddisfatto di sé stesso. Feci un applauso .
“Bravo. Ora dimmi, cosa vuoi da me?” Dissi irritata.
Mi diede una pacca sul sedere, sentii qualcosa pungermi e sbiancai. Feci per tirargli un ceffone ma mi blocco.
“Già fatto, cara” Disse ghignando.
“ Mi hai spiata solo per darmi una pacca sul culo?!” Dissi nevrastenica.
“Capirai. Più avanti capirai” Si fece serio. Sbuffai alzando gli occhi al cielo. Feci per uscire ma avevo ancora le gambe bloccate.
“ Lucas si starà chiedendo dove sono finita, sai, mio fratello è molto geloso riguardo alla sua cara sorellina” Dissi maliziosa.
“ Lo so, so già tutto” Grugnii in preda alla frustrazione e tentai ancora una volta di uscire.
“ Aspetta. Stai andando in Italia vero? A Roma, giusto?”
“ No” Mentii.
“ Oh sì invece”
“Allora perché me lo chiedi?!”
“ Per vedere se sei sveglia come pensavo” Sorrise. Diedi un ultimo strattone ed uscii dal bagno, entrando in quello affianco.
Tutta quella paura stava facendo scoppiare la mia vescica.






Spazio autrice
Ciao!
Come inizio non è un granché, non è esattamente come me l'ero immaginato.
Spero che a voi sia piaciuto lo stesso, lol.
Mi scuso per l'introduzione penosa e ringrazio voi che avete aperto la storia lo stesso, non ho molta fantasia oggi.
E proprio perché non ho molta fantasia ora me ne vado lol.
Sono gradite recensioni, sia positive che critiche.
Se ho sbagliato a scrivere qualcosa fatemelo sapere, grazie.
Sembro molto fredda oggi lol.
Sarà l'influenza.
Okay, ora me ne vado, ciau!
  
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