Salve gente! Sono lieta di presentarvi Gijane, un’autrice americana che a me piace moltissimo, e che d’ora in poi affiancherò alle traduzioni di Lady Bracknell ( non me la sono dimenticata, tranquilli! ).
E’ un’autrice molto prolifica e vi assicuro che riordinare le sue storie e decidere quali tradurre o quale criterio seguire nella traduzione non è stato affatto facile.
Ma non tolgo ulteriore spazio qui e chi volesse saperne di più, vi rimando come sempre al mio blog, spazio dedicato principalmente agli avvisi sulle mie fictraduzioni:
Per finire, dedico questa prima traduzione a Lady Hawke per i suoi splendidi 20 anni.
Perdonami, è breve, ma secondo me è simbolica e poi l’adoro... XD
Auguri LADY!
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Autore: Gijane 7702
Tradotta da: Nonna Minerva
Rating: PG
Avvertimenti: impliciti riferimenti sessuali, nudità.
Note dell’autore: Ambientato nel quinto libro, la mattina dopo la prima notte che Remus e Tonks passano insieme.
Originale: http://community.livejournal.com/rt_challenge/381079.html#cutid1
Riassunto: “... non era di Sirius che Tonks era innamorata, allora.”
( HBP pag. 563 edizione italiana )
Their first time
Quando la mattina dopo lei finalmente apre gli occhi, lui si sta facendo la barba.
Scoprendola a sbirciare verso di lui da sotto le coperte, lui volta le spalle allo specchio girandosi verso di lei e le sorride. “Buongiorno.”
“Ehilà,” sussurra lei di rimando.
Le gote pallide della ragazza si colorano repentinamente di rosso nel cogliere l’aspetto di lui: Remus indossa soltanto un asciugamano allacciato attorno ai suoi fianchi snelli. Tonks arrossisce ancora di più nel realizzare che lei sotto le coperte è completamente nuda.
“Timida?” la interroga lui, “Tu? Dopo la notte scorsa?”
“Non ero poi così timida la notte scorsa, vero?” commenta lei maliziosa. Lui è colpito, convinto che il rossore delle sue guance non possa aumentare, invece è così.
Le sorride. Esce dal bagno e si avvicina al letto, osservandola attentamente, e non gli sfugge il lampo di desiderio che le attraversa gli occhi. “No, amore, non eri certamente timida,” concorda, voltandosi per mostrarle la schiena. “I segni delle tue unghie ne sono la prova.”
“Non mi pare che tu ti sia lamentato, la notte scorsa,” afferma lei. Poi scoppia in una risatina sommessa e si nasconde sotto le coperte come una vera Tassorosso.
E lui, come un vero Grifondoro, getta la testa all’indietro, scoppiando a ridere e poi la segue sotto le coperte.