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Autore: _idolssaveme    20/03/2013    10 recensioni
Una promessa infranta, tre anni passati insonni senza la persona che ami, creando un vuoto con qualcosa che cerchi di avere ma che non hai.
OS DRAMMATICA SU LIAM
P.S. E' la prima che scrivo quindi pietà ahahah....
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Love it's a promise.

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-Promettimi che non mi lascerai mai. - Dissi prendendo fra le mani il suo viso, mentre molte lacrime calde rigavano velocemente il mio viso.
-Mai, prometto... che non ti lascerò mai. - Disse infine, baciandomi velocemente e a malemente sulle labbre che ormai erano in astinenza di quel calore, di quelle labbre morbide, che non resisterebbe molto senza quelle labbra, da baciare, mordere. Quella era una promessa, ed non andava spezzata. No... non andava mai spezzata.
 
***
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Liam! - Urlai alla scena che appena avevo assistito, e il mondo mi caddè adosso, quando vidi il suo viso non dimenticato sullo schermo del televisore. Mi avvicinai incredula, se ne era andato, senza un addio, senza preavviso, portandosi il mio cuore, frantumandolo in mille pezzi come se fosse vetro. Se ne era andato, incontro al suo sogno ormai avverato, scordandosi di me, della sua, nostra promessa ormai spezzata anche quella. Ed era diventanto famoso, amato. Si era dimenticato di me, e adesso si trovava in quel palcoscenico a cantare insieme a quattro bei ragazzi.

***
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***

-Candice, ti prego ascoltami. -Disse per l'ennesima volta prendendomi per il polso, ormai ero stufa, stufa di tutto e di quelle ennesime frasi dette da lui.
-Cosa?! Parla Liam, perchè sono stufa che mi stai dietro tutto il giorno ad implorarmi di farti parlare. - Dissi forte, tutti nel corridoio si girarono per qualche secondo, ma ritornarono ai loro pensieri dopo il silenzio di Liam, anche se sapevo fra pochi minuti sarei scoppiata in lacrime per l'ennesima volta forse. Mi girai a guardarlo, quel viso così adorabile, occhi color cioccolato che in quel momento guardavano i miei color mare, labbre speranzose di un nostro bacio, corpo che voleva calore con un semplice ma dolce e lungo abbraccio.
-Mi dispiace. Ok? Non volevo dirti quelle parole, ma... ero arrabbiato, avevamo litigato... e le parole mi sono uscite così senza pensarci minimamente. Tu non sei una... hai capito.... io..- C'era paura nei nostri occhi, paura di perdermi, e paura che lui mi infranga il cuore di nuovo. Lo baciai per farlo zittire, era così dolce e credevo in lui. Avevamo sofferto abbastanza. E quel bacio fece riemarginare quei piccoli graffi causati a vicenda. Un nostro bacio era inconfrontabile in confronto ad altri. Il nostro amore era unico. Lui era unico, ed era questo ad rendere perfetto il nostro rapporto.
-Liam, basta... sembri un idiota... ahahah - Risi quando un grande sorriso si formò sulle sue labbre e quel viso preoccupato si trasformò in un viso da ebete.
-Quindi... scuse accettate?
-Si... ma... non dirlo mai più. - Forse avevamo litigato per una stupidaggine, ma si rendeva sempre tutto più grande, un grande equivoco.Ma questo era il bello, litigare per poi fare pace. Mi baciò per l'ennesima volta e dopo che le nostre fronte si unirono, i nostri sguardi si incrociarono e le nostre mani si unirono come due pezzi di un puzzle:
-Ti amo. - Sussurammo all'unisono.
 
***

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Cominciai a fare una ''piccola'' ricerca su di lui, su di loro. Era in una boy-band, molto rinomata dopo essere stati terzi ad X-Factor UK. La band? One Direction, formata da cinque ragazzi di nome Louis Tomlinson, Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik e infine... Liam Payne, il mio, Liam James Payne.
Due album, tutto il mondo impazzito per loro. Fans chiamate Directioners in cui il loro unico sogno era incontrarli magari per un solo abbraccio.
-Candice, sei qui? - Chiusi il pc e andai da lui, non era Liam, magari fosse lui, a trovarmi, baciarmi ogni giorno. Tre anni senza di lui. Tre anni passati insonni.
-Ciao amore. - Dissi baciandolo, ma non era come un bacio come quello tra me e Liam, quello mai, non provavo quella sensazione quando baciavo Liam James Payne. Era un bacio. Solamente un bacio per colmare per qualche secondo, il vuoto che si era creato in me.
-Oggi vado a Londra in centro, vieni con me? Alloggeremo in albergo ovviamente. Devo andare a trovare un mio vecchio amico che non lo vedevo da tanto tempo.
-Certo... Tom, come si chiama? - Sorrisi, vedendo il suo entusiasmo.
-Harry... Harry Styles. - Le mie labbre si dischiusero e fui sorpresa da quello che ebbe detto.
-H...Harry dei One... One Direction? - Dissi molto incredula del fatto che lui conoscesse Harry Styles dei One Direction, scometto che molto vorrebbero essere al nostro posto, era strano, sono persone normale e vogliono essere persone normali non gli One Direction ragazzi perfetti o quelli ''guarda quelli di What's Makes You Beautiful, ora vado per un autografo''.-Esatto. Non pensavo che li conoscessi. -Disse posando dei libri dell'università. Non sapevo che fare. Ma almeno potevo rivederlo. Forse sarebbe successo il finimondo, o la fine di tutto o l'inizio di una fine. Cosa poteva succedere se lo avessi incontrato? Mille emozioni forse più o meno dentro di me, tra tristezza immensa a entusiasmo. Strano ma vero.
 
***

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Era bello stare in silenzio abbracciati stretti l'uno contro l'altro sul letto, da soli, senza che nessuno ci disturbasse. Quando mi sussurava all'orecchio belle e toccanti frasi strappandomi un piccolo sorriso. Coccolandoci.
-Sei così bella. - Mi sussurò,guardandomi da testa a piedi, arrossì per l'ennesima volta, lo faceva sempre, lo faceva apposta, mi dava sempre questo effetto, non ci ero abituanto e mi abituerò mai. - Così mormida. - Disse toccandomi la spalla, e scendendo verso i fianchi, toccando la mia pelle con i polpastrelli delle dita, facendomi rabbrividire, come sempre del resto. -Così innoqua.- Cominciò a baciarmi senza preavviso sul mio collo, con il braccio intorno ai miei fianchi, circondando il mio ventre, e spinse più in lui, per stare più vicini. Piccoli brividi di piacere sulla mia pelle d'oca. Mi alzò a poco a poco la maglia appoggiò il viso sulla mia spalla, e cominciai a accarezzare i suoi capelli e lui ad perlustrare la mia pelle sopra la pancia, facendomi di poco il solletico, facendo piccoli disegni immaginari. Ci addormentammo così, accocolati, appisolati uno sopra l'altro.
 
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Ero sul letto, in cerca del sonno, quando all'improvviso arriva lui, non Liam, lui.
-Ehy, amore oggi ti va? -Chiese dolcemente, accarezzandomi il braccio, quando si era già messo comodo sul letto.
-Emh... no, un'altra volta, sai... domani.... ci aspetta un lungo viaggio. Vorrei dormire. -Dissi baciandolo sulle labbre velocemente e girandomi di lato, per non vedere il suo viso dispiaciuto per l'ennesima volta.
-Va bene tesoro, buona notte. - Si vede che mi amava, ma io no. Era questo il problema, non potevo amare senza un cuore. Mi rimane solo un cuore infranto in mille pezzi come se fosse vetro, rimandato indietro, con disprezzo, dimenticato. Sarà strano ma questo capita da quando lui se ne andato, non l'ho mai dimenticato e non lo dimenticherò mai.
 
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-Io? T..tranquillo, sono single. - Ok, si avevamo litigato di nuovo, per l'ennesima volta, ma non per una cavolata per cui si faceva pace subito. No, lui se ne sarebbe andato, non mi ha detto dove, nemmeno quando o perchè, se ne stava andando. Adesso? Ero da Tom, il mio migliore amico d'un tempo, prima che mi mettessi con Liam, non l'aveva mai accettato.
 
-Dì' un po' Candy, non eri con Liam?
-C..cosa... no. Senti, Liam non esiste più, ok?! Ok. - Brividi di ribbrezzo colpirono la mia pelle per quello che ebbi detto, lottavo con i miei stessi occhi, non dovevo piangere, non dovevo essere debole, non difronte a lui.
-... Candice, scusami, io non volevo allontanarmi da te, mi dispiace. - Scoppiai a piangere, fra le sue bracce, ormai Liam non c'era più, era un bugiardo, non mi amava.
-A..anche a me, è stata solo una c..cazzata con.... - Non riuscì a dire il nome, che mi baciò all'istante, aprì gli occhi e cercai di levarmi da lì, ma mi tenne i polsi. Forse aveva frainteso tutto, ma forse andava bene così, ormai.
-Basta pensare a lui, è passato. - Cercava risposta e io potevo solo anniure tra singhiozzi, per affondare sul suo petto a bagnare la sua t-shirt di lacrime, amare e salate. Avevamo solo sedici al massimo diaciasette anni, ma il dolore c'era, non l'avrei più visto e mi aveva pure avvertito.
 
***
-Amore, siamo arrivati. - Parcheggiò, ed entrammo in albergo. Andammo sopra, nella nostra camera. - Non ti vedo per niente bene, che hai? - Disse posando le piccole valige e venendomi in contro. Mi abbracciò e mi baciò sulla fronte. -Forse ho capito... lo so, amore, c'è... lui, ma non devi pensarci, tu stai con me e non ti farà di nuovo del male se ci sarò io. - Lui mi aveva fatto male ma non fisicamente, mi aveva fatto più male quando non mi disse perchè se ne fosse andato, per tutto.
-Hai ragione, Tom.- Sorrisi debolmente. Tutto quello che sarebbe successo, perchè so che sarebbe successo, avrei deciso bene, non so se con il cuore o ancora con l'orgoglio. Come facevo sempre, rovinandomi radicalmente.
 
***

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Liam oggi era proprio strano, non apriva bocca, solo per rispondere, per l'essenziale, era teso e triste, non osava guardarmi negli occhi o baciarmi. Camminammo a lungo per il parco tra un silenzio tombale.
 
-Liam mi vuoi dire che succede? Sei strano oggi. - Dissi cercando i suoi occhi color cioccolato.
-Candice, io... ti devo parlare. - Risì un po'.
-Parla, io sto aspettando da quando abbiamo iniziato a camminare. - Ma dopo qualche secondo cominciai a preoccuparmi, non mi guardava come minimo e aveva il fiato spezzato.- Liam, così mi fai preoccupare. Parla ti prego.
-Io devo andare.... -Non capivo quello che diceva e cercavo di capire qualcosa.- io devo andare... a Londra.
-Mi mancherai, fino a quando resterai lì?Sai possiamo sentirci su facebook.... e posso venire. - Dissi mettendo una mano nella spalla come incoraggiamento.
-Non capisci, io devo andarmene, senza di te.... e forse per sempre. - Indietreggiai lentamente, con la mano sulla bocca. Cominciai a piangere silenziosamente.
-....Perchè? - Rimase in silenzio per lungo tempo e cercò di avvicinarsi.
-Candice, ti prego, io non volevo.... io.... scusami. -Rimase fermo a guardarmi debolmente, faceva male sapere che la persona che ami più al mondo se ne stava andando all'improvviso.
-Avevi promesso, avevi promesso che non te ne saresti andato, che non mi avresti mai lasciato. - Misi una mano sui capelli, e guardai altrove. -Dimmi che stai scherzando. -Rimase in silenzio con le guance umide.- Ti prego. -Rimase di nuovo in silenzio, poi mi guardò negli occhi.
-Io ti amo Candice. -Si avvicinò di nuovo, indietreggiai.
-Bugiardo, tu non mi ami, hai mentito, mi hai solo usato. Sai non sono un oggetto. Liam, dovevi pensarci prima di promettermi l'impossibile per te, sai... il mio cuore resterà sempre con te. Addio, spero che avrai fortuna nella vita. -Scappai prima ancora che potesse parlare, cercando riparo da quel delirio che avevo dentro. Non aveva osato seguirmi. Lui mi aveva lasciato, io no.
 
***
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Non so se sono ancora nei suoi pensieri dopo quel addio. Liam era tutto trasformato in niente. Felicità in depressione. Non so se mi sarebbe venuto in contro come faceva tanto tempo fa, ma io ero sicura che gli avrei parlato a costo della vita.
-Tesoro andiamo? - Sospirai rumorosamente e lo seguì verso il parcheggio. - Tranquilla, così mi fai stare in ansia anche a me. - Risi falsamente e andammi in macchina. Dopo qualche minuto squillò il suo cellulare.- Hey rispondi tu, non posso sto guidando.
-E' un numero sconosciuto.... pronto? - Sentì una voce e altre come sottofondo.
*Chiamata*
-Emh, mi scusi cercavo Cody. - Una voce maschile melodica risuonò nel cellulare, una voce calda come poche.
-Chi è lei? -Chiesi titubante al saper veramente chi fosse.
-Emh... lui non c'è? Zayn. Chi è lei?
-Ah, sta guidando, stiamo arrivando comunque sono Candice Brook's.... la ragazza di Cody. - Dissi sicura e affermando sia a me stessa che a lui che ero la ragazza di Cody.
-Volevo sapere solo questo, grazie.
*Chiamata finita*
-Chi era?
-Zayn... l'amico del tuo amico Harry, - Posai il telefono, ero tesa più che mai, c'era un brutto tempo fuori, grandi nuvoloni tra le sfumature del nero e del grigio. Tremolavo un po' sia per la tensione che c'era, sia per il freddo che si stava diffondendo nella macchina. Tom mi guardò per un secondo, ritornando a guardare di fronte a lui, accese il condizionatore dell'aria e dopo mi sorrise. Era dolce e cercava in tutti i modi per capirmi, per starmi accanto, per darmi qualsiasi cosa mi facesse star bene, anche se non riusciva a capirmi del tutto, o cercava di negare l'evidente. Nessuno potrebbe capirmi, forse manco uno psicologo, che se mi ascoltasse, strapperebbe la sua laurea guadagnata da molti anni di studio e sacrificio davanti a me e andrebbe a chiedere l'elemosina per strada.
 
*LIAM POV.*
-Allora Zayn? - Chiese Harry dopo che Zayn chiuse la chiamata.
-Cosa? Ah... era la ragazza di Tom, erano in macchina e sta arrivando. - Disse guardando verso Harry e gli altri e infine verso me.
-Che c'è? - Chiesi a Zayn.
-La ragazza si chiamava.... Candice Brook's. - Mi stupì, stava venendo e io non lo sapevo, si era fatto una vita, stava con... un certo amico di Harry. Zayn sapeva la mia storia con Candy, ormai era finita, stavo con Danielle forse per essere almeno un po' felice nella vita, dopo quello che è successo con Candice non ho avuto il coraggio di seguirla, di contattarla, di spiegarle tutto. Il mio cervello era andato in trance, non sapevo come dirle addio e ho rovinato tutto, ho rovinato la cosa più bella che mi era capitata nella vita prima di formare la band.
-Ah.... - Potevo solo dire.
 
***
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-Quanto mi vuoi bene da uno a dieci? - Disse indietreggiando con il mio braccialetto portafortuna, sorridendomi strafottente.
-Andiamo, Liam restituiscimi il bracciale, sai che ci tengo. -Dissi timidamente, guardando in basso e cercando di non arrossire, invano. Non lo conoscevo bene, ma avevo una cotta per lui, era il mio vicino e adesso si era fregato il mio bracciale. Ci conoscevamo da quanto eravamo piccoli, giocavamo eravamo inseparabili, ma dopo l'inizio dell'adolescenze tutto cambiò. Quel bracciale me l'ha regalato lui, il giorno del mio dodicesimo compleanno. Era speciale e lui lo sapeva ma faceva come se niente succeddesse.
-Prima dimmi quando mi vuoi bene da uno a dieci. - Disse avvicinandosi a me. - ...Se vuoi lo dico io per prima a te eppoi tu me lo dici a me. - Disse avvicinandosi pericolosamente a me, abbassando di poco la voce rispetto a prima, lasciandomi, anzi lasciandoci con il fiato spezzato e il respiro rumoroso. Sospirai rumorosamente.- Dunque... ci conosciamo da quando siamo piccoli, e ti voglio bene da uno a dieci.... più che dieci. - Mi sorrise sfacciatamente.
-C..cosa? - Dissi titubante certo della sua affermazione, avevo sentito bene? Liam James Payne aveva smesso di dirlo da quanto eravamo ai primi inizi dell'adolescenza, con che coraggio è venuto a dirmi questo?!
 
-Hai sentito bene. -Disse, eravamo con pochi centimetri di distanza, mi prese la mano e la strinse con la sua insieme al bracciale. Mi baciò titubante e lentamente, non me lo sarei mai aspettato e la seconda volta lo baciai io, malamente non ero abituata di certo a queste situazioni. Aspettavo troppo questo momento, è come se fossimo in un mondo parallelo. - Tieni. - Disse, e mi mise il bracciale al polso.- Allora... alla prossima. - Disse come se niente fosse e si allontanò e mi salutò con la mano, ritornando dopo pochi passi dal mio giardino a casa sua. E' stata la giornata più strana della mia vita, Liam stravolgeva ogni giorno in modo positivo la mia vita stranoiosa. Ogni giorno, anche quando non c'era era nei miei pensieri.
 
***
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I'M HERE.
*CANDICE POV.*
Tom parcheggiò, di solito perdeva tempo a cercare il parcheggio, ma oggi no. Dovevo smetterla di pensare a Liam, ma con che coraggio? Io non ho coraggio di lasciarlo, come lui ha fatto con me.
-Andiamo Candice, sei silenziosa, ricomponiti. - Disse appena eravamo fuori a camminare nel marciapiede, mi prese la mano, guardai lui eppoi le nostre mani unite. Ci teneva a me. Ci teneva a noi. Ci teneva che io restassi con lui anche in futuro. Arrivammo difronte a una grande e bellissima villa, in confronto al nostro piccolo appartamento. Suonò il campanello e dopo pochi secondi ci aprì un ragazzo dai capelli ricci, pelle chiara e morbida e gli occhi verdi. Ci salutò calorosamente ed entrammo insieme a lui.
-Tom... io non credo di farcela. - Gli sussrai finalmente.
-Cerca di farcela. -Disse cercando di essere calmo.
Dopo qualche secondo arrivammo in salotto, dove c'erano tutti i ragazzi, pure Liam, seduto in un angolo nella poltrona. Gli sorrisi debolmente, lui guardò in basso come l'lultima volta, non aveva il coraggio di guardarmi. Persi ogni possibilità, mi mise in confusione, e cominciai a combattere di nuovo per non piangere, mi misi seduta insieme a Tom.
-Tom da quanto tempo?! Sai sei cresciuto da quanto ti ho visto. - Disse il riccio felice.
-Ma ti sei sentito? Aahah parli come mia nonna quando non mi vede da tempo ahah . - Scherzò lui.
-Aahah, vedo anche che hai la ragazza! - Mi guardò dopo qualche secondo sorridendomi. Abbassai lo sguardo. ''Non piangere, respira, non piangere, respira.'' dissi molte volte alla mia mente.
-Come ti chiami? - Chiese il biondo, con un faccino troppo dolce.
-Candice. - All'unisono con Liam, e il ragazzo con il ciuffo e la pelle ambrata. Guardai prima Zayn, poi Liam. Cody mi accarezzò la gamba con segno di incoraggiamento. Sorrisi... falsamente.
-Ragazzi voi continuate, io dovrei andare in bagno. - Dissi diventando rossa.
-Certo, sali le scale, percorri il corridoio l'ultima porta a destra. -Disse Louis.
-Grazie. - Mi alzai e andai velocemente sopra. Andai in bagno, chiusi a chiave e mi appoggiai alla porta, abbassandomi lentamente, piegando le ginocchia. Cominciai a massaggiarmi le tempie. Non dovevo piangere. Dopo cinque minuti che ero lì sentì una voce.
-Candice? - La riconobbi, fui felice per un secondo, cercai di non singhiozzare rumorosamente.
-Liam? - Sussurrai.
-Come va? - Risì alla sua domanda, mi accompagnò nella risata.
-Secondo te? -Dissi asciugandomi le lacrime.
-Già...- Dopo qualche secondo di silenzio disse - Sai che non sono mai stato bravo con le parole.
-Però a cantare si... - Sorrisi, di quante volte cantava per farmi addormentare o quando voleva farsi perdonare.
Cominciammo a parlare lentamente di tutti quei ricordi che ci venivano in mente, e tutto quello che era successo in tre anni di distanza scomparì per un momento.
-Dovresti uscire, si staranno preoccupando. - Sospirai e aprì la porta, guardai Liam, mi era mancato da morire e c'eravamo in qualche modo ad allievare il vuoto, il dolore che ci eravamo fatti. Mi buttai fra le sue bracce cominciando a piangere silenziosamente.- Mi sei mancata Candy.
-A..anche a me L..Liam. - Cercai i suoi occhi, poi le sue labbra, invano.
-Tutto questo è sbagliato. -Risi stranamente. Ci sfiorammo le labbre, ma nessuno aveva il coraggio di continuare.
-Tutto è sbagliato. - Affermai, tirando su il naso. Rimasimo così a lungo, abbracciati, in silenzio senza parlare.
-Mi dispiace Candice, ho sbagliato tutto, io... io... ti prego non andartene un'altra volta. Non voglio separarmi da te. - Disse con le mani ad accarezzare le mie guance ad asciugare le mie lacrime.
 
***
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Lui era famoso ed io non potevo rovinare la sua reputazione. La modest non l'avrebbe mai accettato, ma almeno sapevo che non mi aveva lasciata perchè non mi aveva amato. Sapevo che potevo rincontrarlo. Sapevo che se mi avessere di nuovo abattuta mi sarei rialzata come un grattacielo.
 
LUI MI AMAVA, IO LO AMAVO ED ERA QUESTO CHE BASTAVA.
 
 
*SPAZIO AUTRICE*
Ciaaaau, lo so fa schifo, ma è la mia prima OS drammatica, pietà! Ahahahah, anyway volevo dire che questo è frutto della mia testolina e quindi lo so che fa almeno pena quindi accetto qualsiasi critica. Sbagliando si impara. c:
  
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