5 - Kissing
{291 words.}Eliza intrecciò le mani in grembo, tenendo il capo chino. Non voleva che la vedesse piangere. Doveva essere forte, per lui. Gilbert le andò vicino, con l'espressione più dolce che gli avesse mai visto in volto.
"Hey, Eliza..." sussurrò, prendendole il mento tra pollice e indice e facendole sollevare la testa per guardarla negli occhi. "Stai piangendo?"
La ragazza scosse il capo, anche se era ben evidente che stava negando a causa dei lacrimoni che le stavano scorrendo giù per le guance.
Il ragazzo posò i pollici sulle sue gote e gliele asciugò, restando poi a guardarla.
"Sei bellissima anche dopo aver pianto!" fece, ridacchiando appena.
Eliza abbozzò un sorriso, con gli occhi un po' appannati per via di alcune lacrime ancora intrappolate tra le ciglia.
"E tu sei un cretino!"
"Ah sì? Allora sono un cretino innamorato." E la baciò, impedendole di ribattere.
Eliza rimase stupita dal gesto, non si era mai azzardato a fare una cosa simile! Ma si piacevano, dunque che importava? Chiuse gli occhi, stringendolo in un abbraccio, senza staccarsi dalla sua bocca. Le labbra di lui erano morbide e calde, così invitanti...Vi sarebbe rimasta appiccicata per sempre, se non fosse stato per il problema della respirazione. Infatti dopo qualche minuto dovette allontanarsi per riprendere fiato, mentre un sorriso spontaneo sorgeva sul suo volto.
"Allora, contenta adesso?"
La ragazza annuì, con fare quasi timido, mentre le guance le si coloravano leggermente di rosso. Gilbert abbozzò un sorriso furbo, dandole un lieve pizzicotto sul naso.
"Questo bacio ti ricorderà che penso sempre a te e non ti dimenticherò, va bene?"
"Sì."
"La guerra finirà presto, Eliza. E io tornerò ancora prima che finisca!"
"Croce sul cuore?" chiese ella, titubante.
Gilbert sorrise. Anche quando erano bambini e doveva prometterle qualcosa faceva così. Posò la mano sinistra sul cuore e l'altra la sollevò.
"Croce sul cuore."