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Autore: Michelle92    20/03/2013    2 recensioni
"Io e Yoko siamo sempre così, a volte capitano questi episodi di “leggera litigata” e ci sfottiamo anche per ore, ma non abbiamo mai avuto bisticci pesanti …ci vogliamo un gran bene, ci veniamo sempre incontro e ci consideriamo sorelle separate alla nascita; Senza di lei sarei persa."
"Vederlo tra le braccia di un'altra mi faceva star male, era come se un pugnale mi colpisse al petto:ma perché? che sentimento stavo provando? forse la risposta mi era abbastanza chiara ma non volevo vederla"
"Pregavo con tutta me stessa, non so a chi, ma continuavo imperterrita a chiedere pietà e aiuto perché il dolore mi stava soffocando : non ero pronta a perdere il mio amico che camminava in bilico tra la vita e la morte, non poteva lasciarci così; Paul, Yoko e io ci stringemmo in un abbraccio perché il dolore ci stava sgretolando..non eravamo forti abbastanza"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera lettrici! :)
Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Volevo ribadire una cosa che sicuramente avrete già capito senza neccessitare della mia spiegazione: il titolo dei capitoli, che ovviamente sono canzoni dei nostri amati Beatles, hanno un qualche nesso con il capitolo stesso...sopratutto il testo della canzone che riporta il titolo!
Detto questo vi auguro una buona lettura..
un bacio <3



Yoko mi aveva ricattata, così, prima di scoprire di che lavoro si trattasse le avevo raccontato quello che era successo con Paul
-Lo sapevo, lo sapevo che gli piacevi! Hai visto?-
-…..a quanto pare!- non avevo ancora realizzato quello che era appena accaduto, o meglio  quello che stava per accadere con Paul…era tutto così troppo bello per essere vero; insomma, mi aveva baciata il primo ragazzo interessante che avevo trovato in tutta la mia vita
-Certo che ti ha proprio stregata! Non ti ho mai visto così rimbambita per nessuno-
 
Ahimè, la mia amica aveva ragione… Stavo cambiando, il lato romantico e dolce che era da sempre ben nascosto dietro la mia corazza forte e insensibile stava venendo a galla…
 
-Ahhh ma che vai a dire! Un ragazzo non mi farà di certo cambiare…-
-Si, certo!- Yoko cominciò a ridere, e io cominciavo a seccarmi…mi sentivo tremendamente colpita da quelle parole, non mi piaceva pensare che qualcuno potesse avere un tale potere su me, ma dovevo accettarlo perché ormai ne ero coinvolta fino ai capelli
 
-Se la sua signoria ha finito di prendermi in giro…-
-Va bene, son seria adesso…la smetto-
-Mi dici qualcosa riguardo al lavoro che avresti trovato?-
-Bè, non illuderti perché non è nulla di entusiasmante ma comunque noi abbiamo bisogno di soldi, giusto?-
Feci cenno di si con la testa, sperando che non fosse qualcosa di troppo noioso o schifoso
-Stamattina non riuscivo più a dormire e mi sono alzata, son andata di sotto a sfogliare qualche giornale ed ecco che ho trovato un annuncio proprio sotto il mio naso; un’associazione cercava personale per catalogare delle opere, così mi sono recata a quell’indirizzo per chiedere ulteriori informazioni-
-Si ma…-
-Aspetta fammi finire-
-Va bene ti ascolto-
-So che il nostro sogno è ben altro però per il momento dovremo accontentarci;  intanto possiamo ugualmente continuare a cercare qualche associazione che sia disposta a lanciare nuovi artisti, come noi…-
-Sono d’accordo con te; ci servono dei soldi…i nostri risparmi ormai sono quasi tutti prosciugati-
-Brava, vedo che quando vuoi ragioni!-
-Vedo che ogni tanto qualcosa di buono la fai!-
-Idiota!- Yoko mi diede una pacca sulla spalla
-Quando andiamo ad accettare questo lavoro?-
-Ehm, veramente ho già detto di si per entrambe…il contratto lo firmiamo domani, prima di iniziare a lavorare-
-Ma tu sei pazza! E se a me non fosse piaciuto? E se non fossi stata d’accordo?-
-Senti Michelle, abbiamo bisogno di soldi! Quante volte te lo devo ripetere? Vuoi per caso tornare a casa? Non avremo trovato altro …dovresti solo ringraziarmi-
 
Odiavo quando qualcuno mi organizzava la vita così, però infondo, avrei accettato comunque il lavoro; non potevo arrabbiarmi più di tanto con Yoko dal momento che non potevamo trovare altro, almeno per ora
Così mi rassegnai ed evitai discussioni inutili…
 
-A che ora iniziamo?-
-Dobbiamo essere là alle 9; ci daranno un calendario con gli orari dei turni che dovremo fare…-
-E la paga?-
-Ci diranno tutto domani…-
 -Va bene!-
Abbassai lo sguardo e notai che la mia amica teneva una busta in mano…
-Ehi che hai comprato?-
-Come fai a sapere che ho acquistato qualcosa?-
Gli indicai la busta che teneva in mano, ma quanto aveva la testa fra le nuvole questa ragazza?
-Ahhh si! Che sciocca…-
-Ma dai! Tu sciocca? Nessuno l’avrebbe mai detto!-  Non oppose resistenza quando le strappai la busta dalle mani, era troppo incantata a guardare fuori dalla finestra
-Una macchina fotografica?-
-Ti piace?-  ah bene, finalmente l’attenzione di Yoko era nuovamente su di me
-È bellissima… davvero!- dissi mentre ne scrutavo con attenzione ogni singola parte
-Non mi è venuta a costare nemmeno tanto, ho fatto un’affare!-
-Me la presterai vero?-
-Mmm non saprei…- Yoko si finse titubante e risi per le smorfie che faceva
-Ve bene, questo è un si!-
La mia amica non mi stava più ascoltando, mi affacciai alla finestra per vedere cos’era ciò che attirava così tanto la sua attenzione
-John! Ecco perché hai la faccia di un pesce lesso!-
Yoko si limitò a guardarmi bieca; la presi per un braccio e feci per trascinarla fuori con me…
Sapendo che anche lei piaceva a John, non sembrò una cattiva idea andare fuori a scambiare qualche parola con lui
-Che diavolo fai Michelle? Lasciami stare!-
-Su, non fare la timida…andiamo a salutare John- La tirai ancora più forte per il braccio e riuscì a portarla in giardino
 
-Ehi John!- strillai per attirare la sua attenzione mentre gli andavamo incontro
-Ehi ragazze! Che sorpresa! Come state?- John ci sorrise ma la sua attenzione era rivolta soprattutto a Yoko, che cominciò ad arrossire
 Diedi una gomitata alla mia amica, che non spiccicava parola mentre io, per far passare inosservato quel gesto sorridevo a John
-B-bene e tu?-
-Oh bene anche io, se non fosse per il vostro vicino di casa che non mi apre…sono già dieci minuti che aspetto!-
-Immagino che proverete qualcosa  vero?- Indicai la chitarra che teneva sulle spalle
-Bè si, sempre che Paul non mi faccia arrabbiare…-
-Ehi John! Scusa ma….-
Paul aprì la porta di casa sua e quando vide me e Yoko si zittì
-Ma cosa? Non sei giustificabile, stavo morendo dal freddo qua fuori…-
Paul non stava ascoltando John, era intento a guardare i miei occhi
 
-Paul? Ehi amico?- John era davanti a lui  e schioccava ripetutamente le dita davanti ai suoi occhi; Yoko invece guardava la scena e si fece scappare una risata
-Si si John…vieni! Entra!-
-Bene ragazze…ci vediamo presto allora!- John ci congedò così ma fu interrotto dalla voce di Paul
-Venite dopo? Di pomeriggio abbiamo intenzione di provare qualcosa in garage…-
Guardai Yoko, era senza espressione…probabilmente basita dalla proposta di Paul; perciò senza prendere parere risposi ugualmente
-Va bene, non abbiamo altri impegni in programma- sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi a cui Paul rispose prontamente con uno sguardo malizioso; presi per il braccio Yoko e tornammo dentro a preparare il pranzo
 
-Io sono pronta! Andiamo?-
-Shhh!!! Vieni un attimo qua Michelle-
Raggiunsi Yoko in camera sua
-Che c’è?-
-Andiamo un attimo fuori nel balcone, ci sono John e Paul che stanno parlando in giardino-
-E quindi? Non è carino spiare i vicini-
Sentì qualcuno pronunciare il mio nome –Bè Michelle è davvero una bella ragazza ma…- avevo riconosciuto la voce di John; sentirmi nominata  bastò per suscitare curiosità, troppa curiosità, così seguii Yoko fuori
-Non fare baccano altrimenti ci scoprono e soprattutto, muta come un pesce-
Annuì con la testa e ascoltai in silenzio quello che dicevano le voci di John e Paul
-Senti John, so che posso averne tante…ma ora me ne basta una, lei fa per tutte le ragazze del mondo!-
-Vedremo che ne penserai quando riandremo al Cavern; insomma Paul…fai così con tutte dai! Non venire a raccontare a me che Michelle ti basterà! Insomma quante te ne sei già fatto?-
Ci furono circa due minuti di silenzio ma Paul riprese a parlare
-Ero ubriaco John!-
-Appunto, ogni volta che andiamo in qualche locale la finisci così…-
-Si ma adesso che c’è Michelle e sarà diverso-
-Non ci scommetterei sai…-
Guardai Yoko, non sapevo più che pensare…Le parole di John mi avevano colpita dritta al petto
-Bè tu allora che pensi di fare con Yoko?-
-In realtà non ne ho idea, so solo che mi piace! Poi non la conosco…perciò non posso trarre conclusioni-
-Sempre il solito, John! Cambierai mai?-
-Su entriamo dentro…arriveranno le ragazze tra poco-
Si diressero verso il garage e sparirono dentro casa di Paul
 
-Hai capito Paul?-
-Ho sentito benissimo Yoko! Ho sentito perfettamente le parole di John-
-Bè ma Paul sembrava convinto, ha detto che ora che ci sei tu sarà tutto diverso!-
-Quelli così non cambiano mai solitamente- una lacrima rigò il mio viso, che la mia amica prontamente asciugò con la sua mano
-Almeno Paul ha detto che prova a cambiare…John invece no, nemmeno quello- e  apparve una nuova lacrima, questa volta nel viso di Yoko

 
  
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