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Autore: mitchie Justice    20/03/2013    9 recensioni
era stata la partita più deludente della mia vita... ma la giornata prometteva bene, ero qui a piangermi addosso quando la vidi, vi giuro l'avreste notata subito, era alta che dico gigante, davanti a lei, ero solo un piccolo giocattolo.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, Otherverse, Traduzione | Avvertimenti: Triangolo
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Hello famiglia bella, oggi ho aggiornato perché ero contenta delle scorse recensioni, e per fare felici alcuni ,beh, però sono arcistufa di ripetere le stesse cose, sono contenta che aumentino le visite, ma le recensioni? Quindi se volete il capitolo sabato, dovrete tutti quelli che leggete lasciarmi una recensione decente a fine capitolo o vi farò aspettare a lungo a voi la scelta e con questo vi auguro buona lettura e non preoccupatevi sono quanto sono le visite e quindi di conseguenza chi non recensisce muauauuaua. 
 

 
 
 
 
Pov MAyu
Quella mattina mi sveglio prestissimo, a dir la verità non ho dormito nulla, ho pensato a mille e un modo per dire tutta e sola la verità a Otani e alla fine ho concluso che fosse meglio improvvisare.
Mi dirigo in bagno, mi faccio un bella doccia per riprendermi e mi trucco per ridarmi colorito, la verità è che faccio parecchio schifo, con questo colorito pallido, ma d’altro lato se sto male la colpa non è neanche mia, o forse sì.
Scendo in cucina e mi sforzo di fare colazione, anche se non mangio si vedrà lo stesso prima o poi, che sono in dolce attesa, okay l’ho detto sono incinta, ma dirlo agli altri non sarò così facile penso, afferrando la mia valigia, non ho intenzione di continuare a vivere da Risa, ma lei ovviamente non lo sa.
Cammino lentamente, mi sembra di portarmi dietro un peso enorme, ma non me ne lamento la prossima volta, sii attenta, mi rimprovero da sola. Sono davanti al palazzo di Otani e al solo vedere le scale mi sento malissimo.
- il mio peggior nemico, le scale - esclamo prima di iniziare a scalare quella sorte di vetta, quella frase è la stessa di Kung fu Panda due, io ridevo quando PO la pronunciava e solo adesso che lo capisco bene.
Dopo l’ennesimo scalino busso alla porta del mio ragazzo, chi sa se uscendo nuovamente lo sarà ancora, ne dubito fortemente però.
-ciao amore- mi azzardo ancora a salutarlo, può darsi sarà l’ultima volta penso, prendendo posto a tavola.
Vedo che non ha apparecchiato, e la cosa mi puzza da subito.
- credevo mangiassimo insieme? - domando per capire, cosa sia cambiata dalla nostra conversazione, l’ultima che abbiamo avuta, risale tipo a…. quando sono tornata, wow ne è passato di tempo, noto ironica tra me e me.
- devo dirti qualcosa - esclama pianissimo lui, come volesse confidarmi un segreto, mi spavento ulteriormente, perché che ricordi lui, non è un tipo timido, o mi sbaglio?
- anch’io, io sono incinta, noi aspett…- provo a dire ma mi ferma.
- lascia parlare prima me, sei stata la mia prima ragazza, quella con cui ho esperimentato tutto e quando dico tutto è proprio così, ma adesso vorrei andare avanti ricominciare un nuovo anno, ma…
- non vuoi farlo come, ma con Risa- lo interrompo io.
- lei non vuole si preoccupa per te non ci odiare, ma che mi dicevi prima?- mi domanda lui, respingo le lacrime da dove provengono, l’idea di sputare il rospo era errata, lui aveva scelto Risa e non sarei stata io a rovinar loro la vita, non stavolta.
- io non dicevo nulla, volevo dirti addio, me ne vado e non ti preoccupare stavolta per sempre- gli spiego io, piangendo.
- le ragazze lo sanno?- mi chiede lui, assai desolato, si sente colpevole per questa mia decisione improvvisa, che poi improvvisa improvvisa non lo è.
- no, ma prima di sparire vorrei darti il mio regalo di Natale e anche quello di Risa- esclamo porgendogli due biglietti di Umibozi.
- oddio scherzi vero, è per il prossimo concerto di Umibozi, dici sul serio?- mi domanda lui euforico, non lo vedevo così felice da quando sono arrivata, quindi deduco che se è sempre stato tormentato e turbato in questi giorni era tutto per colpa mia.
- e perché un altro per Risa?- mi chiede ancora lui.
- è una fan accanita come te e secondo me sarà l’occasione giusta per mettervi insieme!- esclamo io.
- lei sarà così sconvolto all’idea che io ti abbi
a mollata- enuncia triste lui, sorrido perché sarà l’ultima volta che lo vedrò così pensieroso.
- Ma tu fatti furbo! Non dirle nulla, di che io ti ho piantato perché volevo tornare con il mio ex e che per regalo vi ho dato e tadaaa- esclamo sorridendogli, mi alzo gli do un bacio sulla guancia ed è come dirgli addio, le parole non servono entrambi lo capiamo.
- in conclusione ti rimetti con Kaito?- mi domanda un tantino geloso lui, anche se non mi ama più, non potrà mai non odiare Kaito.
- non credo, ma non voglio essere il centro dell’attenzione, stasera quindi divertiti - esclamo e poi afferro la mia valigia ed esco di scena, come sono venuta, tutto succede improvvisamente, sono una sorte di Tata Matilde, finché servo ma non mi vogliono io rimango, ma quando mi vogliono ma io non servo me ne vado, un ingresso nei panni di PO e un’uscita nei panni di Tata Matilde è proprio il massimo, adieu les amis.
 
 
 
          POV Risa.
La festa è iniziata da un’oretta circa e tutto procede a meraviglia tranne per il fatto che beh, visto che nessuno mi può sentire lo dico tranquillamente, tranne per il fatto che mi manca quel nanerottolo, chissà se ha davvero lasciato Mayu, certo che ne sarei felice.
- Togliti quell’idea malsana- mi rimprovero da sola.
Non riesco a credere che io possa gioire anche solo istante all’idea che quei due si lascino, lei ha bisogno di lui penso, ma poi rifletto e deduco che la realtà è quella che tutti pensano, io non voglio ammettere che mi piace Otani e cerco una scusa per allontanarlo. Lo so che l’amore a volte forse, togliamo quel forse, fa davvero male, ma è anche vero che non si può farne a meno, non riesco a concludere la frase, lupus in fabula, penso ironica, parlavo di lui ed eccolo lì.
L’ha fatto penso tristemente, notando che al suo fianco non c’è Mayu, non saprei come reagire, correre e dichiararmi? Patetica la cosa quindi passo, arrabbiarmi, non avrebbe senso. Se non si amano più non è che posso costringerli a farlo, il tempo di pensare che me lo ritrovo davanti, i nostri occhi si incrociano e rimaniamo a fissarci per non so quanto tempo, solo a me però sembra un’eternità.
- sono nuovamente single - mi informa lui, mettendolo sul ridere.
- idem, ma sto cercando si smettere - rispondo sorridendogli, mi è passata quella sensazione di disagio in sua presenza, ora come prima provo mille e un’emozione con lui davanti.
- E se smettessimo insieme?- mi chiede lui arrossendo, se lui arrossisce, figuratevi me, io sono il magma ardente.
- che vuoi dire - domando cercando di rimanere calma.
- ti va di metterti insieme a me?- mi domanda lui su due piedi, i miei sogni vanno in frantumi, sognavo che lo facesse, ma come dire in maniera diversa, tipo sul cavallo bianco con tanto di poesia, stile Romeo e Giulietta, ma forse chiedo un po’ troppo.
- Ehi ci sei?- mi chiede lui agitando la sua mano davanti alla mia faccia perplessa.
- ci sono- dico smettendo di sognare.
- allora che mi rispondi?- mi chiede lui, parecchio agitato.
- sei solo un farabutto! Molli Mayu e hai una riserva, perché devo essere io la tua riserva perché?- domando io urlando, beh cosa vi aspettavate un sì patetico? Allora continuate a sognare, non posso permettere di essere un rimpiazzo.
- Dai gigante smettila lo sai perfettamente che non lo sei, io ho sempre preferito te, solo che questione cervello noi maschi lasciamo perdere, allora mi perdoni?- mi chiede lui facendomi gli occhi da cucciolo ( troppo tenero), non posso resistere sto per cedereeee e invece no!
- non sarò mai la tua riserva o di nessun’altro è chiaro?- domando urlando io, cavoli perché continui a urlare mi domando tra me e me, per convincermi di aver detto la cosa giusta, mi rispondo.
- sai che ti dico non mi importa nulla del tuo perdono, ora ho voglia di altro- mi dice secco lui, sto piangendo, mi sento non stupida ma cogliona, ho sbagliato tutto perché amo sempre programmare tutto, sarà proprio questa mania di organizzazione a rovinarmi, perché questo non è un disegno ma bensì la mia vita, ma oramai la mia chance è volata via e pur essendo alta non riesco a raggiungerla.
- e che vuoi fare adesso?- chiedo un po’ menefreghista, anche se in fondo mi rode la voglia di sapere, avrei fatto meglio a domandargli scusa, ma sono così cocciuta che preferisco fingere che tutto sia okay.
- voglio fare questo- mi dice afferrandomi il collo e trascinandomi verso di lui, mi abbasso leggermente e mi lascio baciare, le nostre labbra una meraviglia che non vi dico e la brezza che mi percorre il corpo è una cosa indescrivibile, ma per voi nessun particolare stasera, adesso permettetemi di godermi il mio momento.

 
 
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Ho una buona memoria e se le recensioni non arriveranno a dieci nothing, Nada de Nada, e non sto scherzando. Prendetelo come avvertimento o meglio ancora come minaccia, adieu sta a voi decidere muaua ci vediamo fra un mese nel caso contrario sempre che non aumenti l’attesa come fate voi con le recensioni, ci vediamo decidete voi quando muauauauua * risata maliziosa*.
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