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Autore: terychan    08/10/2007    2 recensioni
Questa è la storia dei genitori di Inuyasha. un amore un avventura e un pericoloso nemico.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Echi del passato seconda parte 

 

Fu così che quei tre cominciarono a frequentarsi, lei li andava a trovare e ogni volta sfidava Taisho, veniva sempre sconfitta.

 

“mi sono stufato di giocare con te, rendiamo la cosa più interessante, se tu perdi mi darai un bacio con la lingua, e se invece vinci, cosa vuoi che faccia?”

Shukumei sorrise “mi darai una delle tue armature!”

“ci sto!”

“non ho finito, Ryokotsusei mi darai anche una tua scaglia?”

Il demone dopo pochi attimi di esitazione annuì.

“uffa perché con lui sei sempre così gentile e con me no?!” piagnucolò Taisho

“perché tu al contrario di lui sei un maniaco!”

“tsk tanto lo so che sei stracotta di me!” disse lui “ammettilo che anche tu vorresti baciarmi, infondo non sei molto diversa dalle altre sai?”

A quella frase lei si infuriò e lo attaccò con furia.

“tsk, usa sempre questa tecnica, prima fa arrabbiare il nemico in modo che non riesce a controllarsi e approfittando di questo sconfigge facilmente l’avversario!”commentò il dragone, che intanto si era alzato. “io vado a farmi un bagno!” disse allontanandosi un po scocciato, tutte le volte la stessa storia lei arrivava e combatteva contro di lui, poi umiliata se ne andava, e lui li a consolarla.

Però questa volta si era stancato, se la sarebbero cavata da soli.

Taisho combatteva contro la donna e cominciava a faticare, era migliorata e faceva sempre più fatica a batterla. Ma non voleva dargliela vinta, se lei vinceva non l’avrebbe più vista, e ultimamente gli scontri con lei li attendeva con impazienza, quando la vedeva arrivare sorrideva felice e si riempiva di entusiasmo. Le altre donne non lo interessavano, venivano in tante ma lui spesso le snobbava, pensando che fossero solo delle oche giulive o gatte in calore, pian piano non sopportava più la compagnia delle demone di bassa leva, con Shukumei si divertiva, e poi lei era la più bella di tutte, e come se non bastasse avevano molto in comune la stessa passione per le arti marziali, gli stesso ideali, la stessa determinazione. E poi lei era diversa da tutte perché era fiera, indomabile orgogliosa come un uomo, ma aggraziata e bellissima come una dea.

Una stoccata evitata un calco bloccato, una presa e sbam.

Shukumei era di nuovo a terra sconfitta per l’ennesima volta.

Lei sbatte i pugni a terra con rabbia, “no uffa, uffa!”

“hai perso adesso devi pagare, su, qui…” diceva picchiettando il dito sulle sue labbra a punta in attesa di un bacio, era euforico, sicuramente sarebbe arrivato un bacio stile picchio, cioè rapido e freddo.

Shukumei sbuffò adesso era costretta a darglielo, beh che importa un patto è un patto.

Lei si avvicina verso di lui con fare un po scocciato.

Lui la stringe a se, “ehi!” si lamenta lei, “che c’è o lo si fa giusto o paghi pegno!” lei non osava pensare a come avrebbe pagato il pegno. Alzò il viso verso di lui, e si specchiò nelle sue iridi ambrate, lui la guardava strana, quello sguardo intenerito e pieno di affetto gli si stava sciogliendo il cuore.

Arrossì leggermente, certo che Taisho era proprio bello, lo aveva notato fin dall’inizio e ultimamente quando lo vedeva sentiva uno strano sfarfallio nella parte alta dello stomaco.

Poggiò le labbra su quelle del demone, lei si sentiva morire.

Lui le afferra la nuca e la bacia in modo molto passionale, finalmente un bacio, finalmente era tra le sue braccia pensava Taisho, stettero un bel paio di minuti così stretti uno nell’altro, a cercarsi le lingue affamate. Shukumei era rapita da quella focosa stretta, il cuore le batteva all’impazzata.

Sentiva una strana soddisfazione nel tocco della sua lingua nella stretta delle sue braccia muscolose.

Si, gli piaceva, Taisho la faceva impazzire.

Intanto Ryokotsusei passava dal giardino fischiettando, aveva in mano un contenitore di legno con dentro dei saponi profumati e dei balsami. Con dei movimenti del collo fece scrocchiare le ossa, il bagno lo aveva soddisfatto adesso era rilassato. Stomp.

Il contenitore gli cadde a terra. Spalancò la bocca in un espressione sorpresa, di fronte a se aveva i due demoni cane che si baciavano in modo quasi osceno.

Shukumei si stacca distratta dal rumore e voltandosi vide Ryokotsusei che li guardava scioccato.

Lei spinge via Taisho imbarazzata “adesso basta il tuo premio lo hai avuto!” disse allontanandosi e raccogliendo le sue armi.

Ryokotsusei non capiva perché si era sentito in quel modo, un sentimento strano pervadeva il suo cuore. Provava un po di rabbia verso quei due. Possibile che fosse geloso?

Taisho ha sempre avuto donne intorno, ma vedere che baciava proprio lei lo riempì di rabbia.

IL dragone sapeva che lui aveva un debole per lei, ma il loro atteggiamento di prima mostrava la passione che avevano l’uno verso l’altro.

“bah ho perso di nuovo!” disse con un pizzico di rabbia Shukumei che passò vicino al demone.

Lei aveva il viso arrossato, e non osava guardarlo negli occhi.

Taisho rimase li fermo ad assaporare quel momento magico, si sfiorò le labbra con due dita e sorrise come un babbeo, l’aveva desiderato davvero tanto.

 

“oh Ryochan è stato incredibile, quella femmina mi piace un casino!” diceva Taisho mentre si sedeva sul suo fouton, aveva il viso raggiante, un espressione a dir poco idiota secondo il dragone.

“ah si? Quando mai non ti è mai piaciuta una donna? Sono tutte fantastiche per te!”

“si ma lei è diversa, lei è una donna meravigliosa, credo che mi sono innamorato sul serio, come mai prima d’ora, io la voglio, voglio che diventi la mia donna, e poi è della mia stessa razza!” aggiunse lasciandosi cadere sul cuscino.

“….” Di nuovo quella sensazione di gelosia “si vabbè vado a farmi un giro!” rispose scocciato lui.

“ehi ma che ti prende?”

Ryokotsusei si incamminò nel bosco, si fermò un istante la gelosia lo tormentava, diede un pugno ad un albero abbattendolo, poi si diresse verso una capanna, e si sedette sul pianerottolo.

Si sentì un idiota voleva sfogarsi con qualcuno.

Sentì delle braccia circondarle le spalle, “che faccia scura che hai?”

Una donna demone, dai lunghi capelli bianchi e gli occhi neri con le sue labbra sfiorava il lobo dell’orecchio del demone. Un brivido lungo la schiena, le labbra che si incendiavano di desiderio, afferrò il braccio della ragazza e se la tirò sulle sue gambe, Kaori un affascinante demone dalle curve perfette, lei era una delle donne di Ryokotsusei, una che non condivideva con lui.

la donna sorrise maliziosa, po si sollevò un po e infilò la lingua nel suo orecchio, vogliosa.

“è da un bel po che non ti fai vedere…”

Ryo non la fece continuare le tappò la bocca con la sua e cominciò a baciarla con passione,

voleva dimenticare la faccenda, c’era chi beveva c’era invece chi per dimenticare faceva delle cose assurde che mettevano a prova il loro coraggio, lui invece si sfogava andando a fare sesso sfrenato, e lei Kaori era la sua preferita, lei ci sapeva fare, e poi come carattere assomigliava a lui Taisho.

Quando finì si sdraiò sul fouton dando le spalle alla ragazza, con le mani stringeva il lenzuolo adesso gli era tornato in mente, provò una profonda tristezza, Kaori si poggiò sulla sua spalla dandogli un lieve bacio sulla guancia “che c’è non sei soddisfatto?” chiese con un pizzico di rabbia.

“ma no come sempre sei fantastica!”

“ma?”

“ma niente lasciami in pace!”

Il dragone si sollevò in piedi era nudo, Kaori aveva notato il suo viso triste, e adesso ammirava il suo corpo, lui era davvero affascinante ai suoi occhi, non era muscoloso come Taisho, ma il suo fisico era atletico scattante, e a lei piacevano cosi (tipo il fisico di Sanzo l’avete presente? *q*)

“c’è qualcuno che ti tormenta l’anima non è così?” lo disse con tanta tristezza, lei si era innamorata di lui, anche se aveva notato il suo malumore, non resistì alle sue carezze. Molte volte si era prefissata di rifiutarlo di mollarlo, ma poi lui la toccava e lei perdeva ogni forza di volontà!

Ryokotsusei si voltò verso di lei guardandola quasi con astio “… non sono affari tuoi!”

“brutto idiota!” urlò lei lanciandogli addosso cosa gli capitava sottomano.

“vattene, non farti vedere mai più!!” urlò furibonda, lui uscì dalla porta.

“tsk femmina isterica!” borbottò per poi tornare al suo giaciglio abituale.

Entrò e lo trovò che dormiva beato con un sorriso soddisfatto, grrr, lo odiava in quel momento, infatti gli diede un calcio al cuscino, Taisho si girò infastidito.

 

Dopo due giorni arrivò di nuovo lei Shukumei, sorrideva soddisfatta era sicura di se,

“dai fatti sotto, stavolta ti batto di sicuro!”

“cosa scommettiamo questa volta?” chiese Taisho sfregandosi le mani.

“sarò anche disposta a venire a letto con te se perdo, ma se vinco, tu mi farai fare una bella spada dal tuo servo Totosay, so che è il più abile fabbro che esista al mondo!”

“e va bene, tanto perderai!”

Cominciò la loro lotta, Taisho provò a farla arrabbiare punzecchiandola,

“ultimamente sei ingrassata lo sai?”

Ma lei niente rimaneva di sasso con quello sguardo cupo e pieno di se.

Lottarono strenuamente, la cosa cominciava a ingigantirsi, e per non fare qualche danno in casa i due lottatori si spostarono nei boschi.

Un sorriso furbo, e un seno scoperto furono la sua condanna, SBAM.

Lui era a terra e lei puntava un pugnale alla sua gola, ansante.

“ce l’ho fatta ho vinto!” disse soddisfatta.

Lui sbarrò gli occhi dalla sorpresa, poi cominciò a ridere.

“complimenti una mossa astuta, hai vint….!!!!!”

Affamato e pieno di desiderio, era il bacio che interruppe Taisho, all’inizio ne era rimasto sorpreso ma poi ricambiò con altrettanta passione, si sollevò facendo mettere lei supina, le loro labbra si cercavano bramose del sapore dell’altro. Sembrava quasi che lottassero. Si spogliarono a vicenda freneticamente.

Poi lei rallentò i suoi movimenti, lo guardò dritto negli occhi

“ti prego fa piano io..” arrossì “sono ancora vergine!”

Lui sorrise e riprese a baciarla, poi la poggiò sul letto di foglie del bosco la baciò dolcemente

“vedrai che proverai solo piacere!”

Fecero l’amore tra i profumi di foglie secche e di frutti selvatici.

Ryokotsusei era impietrito, era andato a vedere se andasse tutto bene, e quei due erano li avvinghiati e ansanti stretti uno dentro l’altro in un corpo solo, non si capiva dove finiva lui e dove cominciava lei.

Ansimavano entrambi, arrossati e con le palpebre appesantite dal piacere.

“ti amo!” sussurrò Taisho tra un sospiro e l’altro.

Ryokotsusei cominciò a tremare, le sue mani prudevano…. sangue bramavano sangue.

Strinse i denti e si morse un braccio forte fino a quando non uscì del sangue, poi scappò via correndo veloce, inciampò su un ramo, cadde a terra per un po non si muoveva poi si inginocchiò.

“mpf, mpf, he he HAHAHAHA!” cominciò a ridere forte sollevando il viso verso il cielo. Poi si poggiò con le mani a terra, delle lacrime rigarono il suo viso, adesso ne era consapevole, lui l’amava!

E vederli assieme lo ferì nel profondo, perché lo aveva capito solo adesso? solo quando ormai era troppo tardi?

 

 

Continua….

 

  
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