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Autore: yachan    23/08/2004    3 recensioni
Eccomi con una nuova fiction su Doremì. Un sogno e una premonizione, che sia l'inizio di una nuova minaccia? Nuove avventure e nuovi guai attendono i protagonisti di Ojamajo Doremi (che trailer è? U_U')
Genere: Avventura, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TRUST YOU

TRUST YOU

 

Cap.2

 

 

Buio…

Una ragazza in mezzo a quest'oscurità.

E' di spalle.

Ha i capelli rosa, raccolti in due codini. Indossa una maglietta e un pantaloncino, in tinta con il colore dei suoi capelli.

"Chi sei?"

La ragazza si gira di scatto, rivelando un grazioso visetto e due occhi color rosa.

D'improvviso questa ragazza, non ha più i capelli raccolti, ma sciolti, che gli arrivano quasi alla vita e un abito bianco.

Lo guarda sorpreso e poi sorride.

Un dolce sorriso.

La riconosce, quel sorriso è tipico di lei. Quante volte l' ha vista sorridere così.

Prova ad avvicinarsi a lei, ma proprio quando sta per pronunciare il suo nome, un forte vento li avvolge. 

Poi uno sparo.

La ragazza cade lentamente a terra, lasciando lo spettatore impietrito.

Poi di nuovo tutto buio.

 

 

L'indomani Doremì uscì di buon ora da casa, lasciando l'intera famiglia a bocca aperta. (°o°)'

Corse per un po', fino a raggiungere la sua destinazione…il ponte.

Si appoggiò al palo della luce e aspettò che succedesse qualcosa.

Aveva il cuore che gli batteva forte. Anche se la sua mente gli diceva di non crederci, il suo cuore si fidava ciecamente delle parole della veggente.

Quella mattina, la nebbia era fitta e non si riusciva a vedere in lontananza.

Sentì dei passi venire nella sua direzione.

Strinse i pugni, per l'emozione.

Finalmente la nebbia si stava diradando. Ora Doremì poteva vedere un po' meglio la persona.

-         Mh? Ciao, Doremì- salutò il ragazzo stupito.

-         Che?? Kotake!!- esclamò sorpresa.

-         Che succede?

-         M- ma tu…non dovresti essere qui…cosa ci fai qua?

-         Che domande, sto andando a scuola.

-         A scuola, a quest'ora?

-         Sì, io e altri miei compagni di classe, ci troviamo a scuola per esercitarci con il pallone.

-         E la borsa?

-         C'è dentro il pallone e il ricambio.

Doremì guardò attentamente la borsa. Era verde e c'erano le iniziali L.F.

-         Ma certo che sciocca!- si sbatté una mano in fronte- L.F. sono le iniziali di "Liceo Fuji"!

-         Ma che ti prende? Sei strana.

-         No, non è niente…tu piuttosto, perché sei passato di qui? Di solito da casa tua, percorri un altro tragitto.

-         Sì, è vero…ma oggi stranamente è stata chiusa la strada dove passavo.

-         Che?

-         Sì, ci sono dei lavori in corso.

Doremì rimase senza parole. Allora era stato uno scherzo del destino, a far in modo che Kotake deviasse il suo tragitto?

Quindi, Kotake era il ragazzo destinato a lei, il suo futuro "lui"? Perciò, loro due avrebbero finito per mettersi insieme?

Ciò aveva dell'incredibile e dell'assurdo.

Kotake guardò la ragazza, sembrava tutta presa dai suoi pensieri.

-         Tu piuttosto, che ci fai qui a quest'ora? Conoscendoti, adesso saresti ancora dormendo.

-         Eh…- Doremì non sapeva cosa rispondere. Doveva dirgli la verità o inventarsi una scusa?- Ehm…ecco…

-         D'accordo, non c'è bisogno che me lo spieghi- s'incamminò.

-         Dove vai?

-         Vado a scuola, no? Certo che sei strana- riprese a camminare, lasciando indietro Doremì.

-         Aspetta, Kotake!- lo prese per il braccio, per fermarlo.

-         Ahi.

-         Oh, scusa, ti ho fatto?

-         No, non è niente…è solo un livido…

-         Un livido?!- gli afferrò il braccio ed esaminò il livido- Come te lo sei fatto?

-         Ehh- s'imbarazzò- Sono caduto dal letto e ho picchiato il braccio destro.

"Borsa, iniziali, livido, braccio destro…tutto corrisponde alla descrizione della veggente!"

-         Adesso posso andare?- chiese Kotake, leggermente scocciato.

-         Ehm…vengo con te.

-         Fa come vuoi.

I due ragazzi camminarono diretti verso la scuola.

Doremì, ogni tanto, dava uno sguardo al ragazzo.

-         Beh, che c'è, adesso?- chiese Kotake, accorgendosi dello sguardo della ragazza.

-         Eh? N-niente!

-         Mh...- la guardò diffidente.

"Non posso credere che davvero lui…no, la veggente si sarà sbagliata. Come può essere lui…? No, mi rifiuto di crederlo!" pensò Doremì.

Poco dopo arrivarono a scuola e Kotake si diresse verso il campo da calcio con i suoi compagni di classe.

"Mh…e adesso che sono qui, cosa faccio? Marina oggi non viene presto e Moyra verrà giusta al suono della campana" Guardò Kotake che giocava con gli altri "D'accordo…visto che non ho niente da fare, li guarderò giocare"

-         Gol!- esultò uno dei ragazzi.

Kimura si avvicinò a Kotake.

-         Che ti prende?

-         Eh?

-         Quel pallone avresti potuto benissimo levarglielo dai piedi- disse Kimura- Ho notato che da alcuni giorni, hai la testa altrove.

-        

-         E' successo qualcosa?

-         No…non è niente- disse Kotake- vado un attimo a rinfrescarmi.

-         D'accordo.

Kotake si allontana dal campo di calcio e si dirige verso la fontanella.

Raccoglie un po' d'acqua tra le mani e si sciacqua la faccia.

Le gocce d'acqua gli scivolavano sul viso, fino a cadere a terra.

"Che significherà?" pensò Kotake "Ogni notte è la stessa storia…perché quell'incubo mi perseguita? Per di più agitandomi nel sonno, sono caduto e mi sono fatto male al braccio"

Cercò con le mani l'asciugamano e s'incontrò con Doremì.

-         Tieni- gli porse l'asciugamano.

Il ragazzo la guardò stupito, poi prese l'asciugamano.

-         Grazie.

-         Va tutto bene?- chiese la ragazza preoccupata.

-        

-         Puoi parlarne con me, se vuoi- disse dolcemente.

-         Non è niente- si allontanò.

-         Ma se ti si legge in faccia che c'è qualcosa che ti preoccupa- lo seguì.

-         Da quando ti preoccupi di me?- si girò verso di lei, con aria dubbiosa.

-         Che stai dicendo? Mi sono sempre preoccupata per te! Anche se litighiamo, siamo sempre amici.

Kotake arrossì leggermente.

-         In ogni caso non sono affari tuoi.

-         Che?!

-         Torna in classe, che tra poco iniziano le lezioni.

-         Non ho bisogno che tu mi dica cosa fare!

Il ragazzo si diresse verso il campo, facendo finta di non ascoltarla.

"Kotake, sei uno stupido!" pensò arrabbiata Doremì "Non so perché tempo a preoccuparmi per lui!" poi si calmò "Cosa avrà Kotake? A volte sembra che voglia evitarmi"

La campana della scuola suonò e iniziarono le lezioni.

-         Senti, Doremì- disse Moyra, durante la pausa pranzo.

-         Sì?

-         Non hai sentito di recente Hazuki?

-         Mh…mi sembra qualche giorno fa…

-         E che ti ha detto?

-         Che è molto presa dallo studio, vuole raggiungere il massimo dei voti e poi si esercita a casa con il violino. Però si trova bene nella nuova scuola.

-         Mh…e di Masaru non ti ha accennato?

-         Perché?

-         Possibile che non ti sei accorta del comportamento insolito di Masaru? Sembra che Hazuki non si sia fatta più sentire con lui.

-         Davvero? No, a me non ha accennato di questo.

-         Pensi che lo voglia evitare?

-         E per quale motivo lo farebbe? Sono amici d'infanzia.

-         Forse è successo qualcosa…forse hanno litigato o forse Hazuki ha trovato un ragazzo.

-         Che? No, non credo…me lo avrebbe detto.

-         Magari non ne ha avuto tempo.

-         Hazuki vuole molto bene a Masaru…

-         Come tu ne vuoi a Kotake.

Cadde dalla sedia.

-         Di che stai parlando?!- si rialzò.

-         Calmati, era solo una constatazione.

-         Basata su cosa?

-         Su stamattina. Vi ho visti mentre parlavate.

-         Eri lì?

-         Sì, oggi sono arrivati prima e casualmente ho sentito il vostro discorso- disse Moyra sorridendo- Se ti preoccupi così tanto per lui, un motivo ci deve essere.

-         Nessuno! Perché tutti voi vi fissate su quest'idea?

-         Non ci fissiamo…- disse offesa Moyra- Noi ci basiamo solo su quello che vediamo.

-         Vado in bagno- si alzò dalla sedia e si allontanò dalla classe.

"Accidenti, non ne posso più…prima i compagni di classe e poi la veggente. Che si siano alleati per rendermi la vita impossibile? Io e Kotake non staremo mai insieme, questo è sicuro! Siamo troppo diversi e…" provò a pensare all'incontro di quella mattina "Perché proprio lui doveva passare per di lì? Perché lui e non un altro?" sospirò "Credo proprio che non troverò mai un ragazzo"

Si accorse che poco più avanti c'era Kotake, che guardava fuori dalla finestra, con lo sguardo assorto.

"Mh…devo dire che è cambiato molto…adesso non sembra più lo stesso bambino che mi prendeva in giro alle elementari" poi si accorse di quello che stava pensando ed arrossì "Ma che vado a pensare! Kotake non è cambiato affatto! Continua ad essere il solito odioso dispettoso!"

Si avvicinò lentamente a Kotake.

-         Che stai guardando?- chiese Doremì, facendo sobbalzare il ragazzo.

-         Doremì! Non ti avevo sentito arrivare.

-         Lo so…eri troppo preso a guardare fuori dalla finestra. Cosa c'è d'interessante là fuori?- si mise vicino a lui e guardò fuori dalla finestra.

Kotake arrossì per la vicinanza con la ragazza, ma non disse niente.

-         Non vedo niente…c'è solo l'ingresso della scuola e qualche albero…- disse Doremì continuando a guardare fuori dalla finestra.

Kotake continuò a fissare la ragazza, senza che lei se n'accorgesse.

"Sta diventando sempre più carina…" pensò Kotake.

Poi Doremì si girò verso di lui e Kotake sviò lo sguardo.

-         Mh…e poi dici che io sono strana- disse Doremì, incrociando le braccia.

Kotake gli diede le spalle e cominciò a camminare.

-         E adesso dove vai? Ti stavo parlando!

-         Vado in un posto dove tu non puoi trovarmi- disse, senza voltarsi.

-         Non sei per niente gentile! Odioso!- gli fece una boccaccia, ma Kotake non reagì.

"Sciocco! Perché mi eviti?" pensò Doremì, guardando Kotake che si allontanava.

Kotake camminò per un po' nei corridoi.

Nella sua mente c'era sempre il solito tormento che da alcuni giorni non gli dava tregua.

Voleva saperne di più. Voleva sapere se aveva visto giusto o se invece si trattava di un falso allarme.

Voleva esserne sicuro, prima di correre ai ripari.

Sì…ma come averne la certezza?

In quell'istante, un volantino entrò dalla finestra, spinto dal vento e si parò davanti al viso di Kotake.

"E questo?…Una veggente? Che possa aiutarmi e darmi le risposte che cerco?"

 

Continua…

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Eccomi al secondo capitolo…spero che vi piaccia…siamo solo agli inizi. C'è ancora molto da scrivere ^-^ (spero che l'ispirazione non mi abbandoni sul più bello -_-')

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato la fiction e quelli che l' hanno letta (^.^)

Presto pubblicherò il seguito (ovvero tra una settimana) (o forse di meno). Mi raccomando, continuate a seguire la fiction, perché siamo solo agli inizi.

Per qualsiasi consiglio, commento o chiarimento, fatemelo sapere, ok?

By Ya-chan

   
 
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