Ormai erano lontani gli anni della guerra, il mondo magico e quello umano erano in pace.

Ormai Harry era diventato un Auror a tutti gli effetti e anche Ron, ormai, era suo compagno. In quel momento stavano passando tutti quanti il weekend alla tana. Ron sembrava strano, agitato.
- Miseriaccia Harry! Non riesco a contenermi! - Esplose all'improvviso. - Harry voglio chiedere ad Hermione di sposarmi, cosa ne pensi ? - Strabuzzai gli occhi e sputai la burrobirra che stavo bevendo.
Ron avrebbe sposato la Hermione? La sua Hermione? Una tempesta di dimensioni titaniche si agitò nel petto del giovane mago.
- Hay Harry! Stai bene amico? Non era il caso di far agitare Ron.-
- Si solo che sono sorpreso. - Guardò Ron negli occhi. Era il suo migliore amico, gli aveva offerto tutto, anche la sua casa e lui poteva mai essere geloso di una persona che in fondo non era mai stata sua?
Lo aveva sempre saputo tanto. Già dal primo anno aveva capito che quei due sarebbero finiti insieme. E lui? Lui stupido piccolo Harry, era troppo impegnato a salvare il mondo per capire che quella che aveva sempre considerato come la sua migliore amica era la ragazza che aveva sempre amato.
Lo aveva capito troppo tardi, quando li aveva visti insieme per la prima volta, durante la guerra. Ma avrebbe mai potuto ferire quello che per lui era un fratello?
Quindi aveva preso la strada più ovvia, aveva mentito.
Harry tornò indirtro con gli anni, ricordava ancora la faccia sconvolta di Ginny quando gli aveva detto che era finita, non poteva prenderla in giro, non l'avrebbe mai fatto.
E ora Ron era lì a chiedergli un aiuto per preparare la sua proposta di matrimonio.

- Ron credo che sarebbe un ottima idea. - Ma mentre pronunciavo quelle parole una parte di me moriva.

I giorni passarono e riuscimo a preparare tutto alla perfezione, ma nonostante tutto Ron riuscì a complicare le cose, aveva dimenticato l'anello. Io non avrei fatto un errore simile. Scossi la testa, la dovevo smettere.
Hermione nonostante tutto lo amava, amava Ron e Ron amava Hermione, questo era l'importante.

Alcuni mesi dopo.

Io e Ginny venimmo scelti come i testimoni di nozze. La vidi era bellissima in quel vestito bianco di pizzo, semplice ed elegante proprio come lei. L'acconciatura era semplice, decorata con gigli, ma il gioiello più bello non sarebbe mai stato luminoso come i suoi occhi, splendenti di felicità.
Nel momento in cui si scambiarono la promessa una lacrima solitaria mi rigò il volto.