Il
giorno di dolore che uno ha
Non guardarmi, ti prego.
Non guardarmi, ti
prego, con quell’aria beffarda, di sfida, di gioco che hai.
Non guardarmi, ti
prego, perché mi alimento dei tuoi sguardi, puri e illusori.
Non guardarmi, ti
prego, perché difficilmente dietro ad ogni tuo sguardo si
nasconde la pura essenza dell’amore.
Non guardarmi, ti
prego, se non vuoi che sia eternamente tua.
Non guardarmi, ti
prego, perché ogni tuo sguardo mi rende ubriaca, non mi fa
capire niente.
Non guardarmi, ti
prego, se dietro a quegli smeraldi si nasconde un piano ben
congeniato, che diverte te, ma ferisce me.
Perché
dietro ai tuoi occhi, ho visto l’umanità e la
benevolenza, che non vuoi
far emergere, per insicurezza, perché viviamo in una
società che non ti apprezza
per quel che sei, ma per la maschera che usi, quella maschera da
giocoliere
professionista, da perfetto “stronzo”, che gli
altri dicono ti si addica, ma
che non ti si addice affatto.
Ritengo assurdo come
una persona possa dipendere da un’altra, come un insaziabile
desiderio di droga. Tu sei la mia droga, fai bene alla mia mente,
uccidi il mio
corpo.
Non guardarmi, ti
prego, perché una parte di me sa che io sono mia, ma
l’altra
parte di me vorrebbe perdersi nei tuoi smeraldi, lasciarsi andare al
calore delle
tue braccia, del tuo petto, baciare ogni centimetro delle tue guance,
accarezzare quei soffici capelli biondi, e la mia bocca vorrebbe
lasciarsi
pizzicare da quella sottilissima barbetta bionda.
Io sono mia, e di
nessun altro, ed è per questo che ho deciso di lottare, per
rimanere viva, per ritrovare la mia essenza e la voglia di attraversare
l’inferno e andare avanti per me stessa, e per nessun altro.
Il tuo sguardo me
lo impedisce, mi fa credere in una possibilità per noi,
fittizia, mi fa perdere
la ragione, mi immobilizza e toglie il respiro, rendendo gelide le mie
membra,
mentre un leggero soffio vitale fuoriesce da ogni poro della mia pelle.
Perciò non
guardarmi, ti prego, fin quando non sarai pronto a combattere contro questa
società che ti disprezza, finché non sarai pronto
ad abbandonare quella
maschera e far affiorare il meglio di te.
Dicono che chiunque
coltivi un’arte abbia una bell’anima. Io ci credo.
Perciò
artista dei miei sogni, non ti nascondere, perché qualcuno
che ti apprezza
esiste e ti sta aspettando.
Guardami, ti prego,
solo il giorno in cui sarai giunto a questo punto, il
giorno in cui sarai pronto per «l’eternamente
noi», ma non soffermarti ad un
semplice sguardo, prendimi tra le tue braccia e dimmi che sono tua.
E se ti
rifiuterò, perdonami. Non arrenderti, ma continua a lottare,
per me.
E se non trovi la
forza, prendila da me. La mia natura dannata mi porterà a
rifiutarti, a detestarti, non odiarti… oh no, non sarei mai
capace di odiare
nessuno, nemmeno, o forse, soprattutto te.
Non dirmi di amarmi,
perché non ti crederò, agisci, prendimi tra le
tue
braccia, sbattimi contro un muro ed urlami, a squarciagola, che sono
tua!