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Autore: Palmeras Celestiales    21/03/2013    2 recensioni
Non guardarmi, ti prego, con quell’aria beffarda, di sfida, di gioco che hai.
Non guardarmi, ti prego, perché mi alimento dei tuoi sguardi, puri e illusori.
Non guardarmi, ti prego, perché difficilmente dietro ad ogni tuo sguardo si nasconde la pura essenza dell’amore.
Non guardarmi, ti prego, se non vuoi che sia eternamente tua.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno di dolore che uno ha

 

Non guardarmi, ti prego.
Non guardarmi, ti prego, con quell’aria beffarda, di sfida, di gioco che hai.
Non guardarmi, ti prego, perché mi alimento dei tuoi sguardi, puri e illusori.
Non guardarmi, ti prego, perché difficilmente dietro ad ogni tuo sguardo si nasconde la pura essenza dell’amore.
Non guardarmi, ti prego, se non vuoi che sia eternamente tua.
Non guardarmi, ti prego, perché ogni tuo sguardo mi rende ubriaca, non mi fa capire niente.
Non guardarmi, ti prego, se dietro a quegli smeraldi si nasconde un piano ben congeniato, che diverte te, ma ferisce me.
Perché dietro ai tuoi occhi, ho visto l’umanità e la benevolenza, che non vuoi far emergere, per insicurezza, perché viviamo in una società che non ti apprezza per quel che sei, ma per la maschera che usi, quella maschera da giocoliere professionista, da perfetto “stronzo”, che gli altri dicono ti si addica, ma che non ti si addice affatto.
Ritengo assurdo come una persona possa dipendere da un’altra, come un insaziabile desiderio di droga. Tu sei la mia droga, fai bene alla mia mente, uccidi il mio corpo.
Non guardarmi, ti prego, perché una parte di me sa che io sono mia, ma l’altra parte di me vorrebbe perdersi nei tuoi smeraldi, lasciarsi andare al calore delle tue braccia, del tuo petto, baciare ogni centimetro delle tue guance, accarezzare quei soffici capelli biondi, e la mia bocca vorrebbe lasciarsi pizzicare da quella sottilissima barbetta bionda.
Io sono mia, e di nessun altro, ed è per questo che ho deciso di lottare, per rimanere viva, per ritrovare la mia essenza e la voglia di attraversare l’inferno e andare avanti per me stessa, e per nessun altro. Il tuo sguardo me lo impedisce, mi fa credere in una possibilità per noi, fittizia, mi fa perdere la ragione, mi immobilizza e toglie il respiro, rendendo gelide le mie membra, mentre un leggero soffio vitale fuoriesce da ogni poro della mia pelle.
Perciò non guardarmi, ti prego, fin quando non sarai pronto a combattere contro questa società che ti disprezza, finché non sarai pronto ad abbandonare quella maschera e far affiorare il meglio di te.
Dicono che chiunque coltivi un’arte abbia una bell’anima. Io ci credo. Perciò artista dei miei sogni, non ti nascondere, perché qualcuno che ti apprezza esiste e ti sta aspettando.
Guardami, ti prego, solo il giorno in cui sarai giunto a questo punto, il giorno in cui sarai pronto per «l’eternamente noi», ma non soffermarti ad un semplice sguardo, prendimi tra le tue braccia e dimmi che sono tua.
E se ti rifiuterò, perdonami. Non arrenderti, ma continua a lottare, per me.
E se non trovi la forza, prendila da me. La mia natura dannata mi porterà a rifiutarti, a detestarti, non odiarti… oh no, non sarei mai capace di odiare nessuno, nemmeno, o forse, soprattutto te.
Non dirmi di amarmi, perché non ti crederò, agisci, prendimi tra le tue braccia, sbattimi contro un muro ed urlami, a squarciagola, che sono tua!

  
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