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Autore: nannie    21/03/2013    1 recensioni
Lei era Aria lui Fuoco.
"Credi in noi?" quante cose può scaturire una domanda simile? troppe.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Almeno credo.



 






Aria aveva i capelli lunghi e castani sparsi per tutto il tappeto. 
Avevano litigato due giorni prima e per quel tempo non s’erano parlati, avevano litigato anche quella mattina quando avevano provato a riparlarsi. Aria era afflitta, triste. Pensava sempre tanto Aria, ma in quel momento pensava davvero troppo.
Si erano conosciuti un anno prima, in biblioteca.
I suoi occhi blu non facevano altro che scrutarla due banchi più in la, tempestosi e curiosi.
Liquidi come il mare.
Era seduto con un suo amico riccioluto. Aria si era alzata ormai deconcentrata e si era diretta all’uscita e proprio quando gli passava accanto con il suo sguardo addosso si era girata. “Che cazzo guardi?”
Lui aveva boccheggiato improvvisamente in imbarazzo, mentre il suo amico si era fatto sfuggire un “Acidella la ragazza” in preda alle risa. Aria aveva buttato un occhio sul quaderno davanti a lui, prese una penna sul tavolo e corresse l’ultimo passaggio. “Ignorante il ragazzo.”
E poi se ne era andata. Un paio di giorni dopo era venuto al suo tavolo per scusarsi del suo amico.  Da quel giorno le sue avances erano più insistenti ma dolci, lei che era uno spirito libero nell’aria s’era ritrovata intrappolata nei suoi occhi e nel suo sorriso impacciato e piano piano non aveva più avuto la minima voglia di uscire da quella trappole.
Aria studiava per diventare artista, Niall per avere un pezzo di carta nonostante la sua vita da star.
La porta cigolò, la stessa che lui aveva sbattuto due ore prima dopo aver urlato furioso.
Non era da Niall urlare furioso, lui era pacifico e tranquillo.
Le si sdraiò accanto sul tappeto. Aria senti il cuore esploderle in petto e gli occhi colmarsi di lacrime.
Niall sentì le gambe rilassarsi dopo la camminata di due ore.
Odiava litigare con lei, più di quanto odiava i canditi all’interdo del panettone a natale, più del russare di Zayn quando si addormentava sull’aereo, più della sua goffaggine.
Niall si sentiva stanco e sconfitto. Come quel giorno in biblioteca, stanco per lo studio, sconfitto perché lei senza nemmeno dargli modo di provarci lo aveva rifiutato.
“Sei scema lo sai vero Aria?” Chiese retoricamente lui allungando le braccia lungo i fianchi.
Aria si girò, non sapeva se essere adirata o lusingata visto che non si capiva mai cosa intendesse Niall quando parlava.
Lui sospirò, era esausto. “Come puoi solo minimamente pensare che io ti abbia tradito o che non tengo più tanto a te?” Allungò il braccio cercando silenziosamente la mano di Aria e quando la trovò la strinse.
Aria non l’avrebbe mai ritirata, non avrebbe potuto visto che quel contatto era l’unica cosa che voleva in quel momento. Però avrebbe voluto schiaffeggiarlo, come quando le spostava i disegni dalla scrivania, come quando la chiamava alle ore più impensabili della notte perché non sapeva calcolare il fuso orario, come quando sbagliava la miscela del thè e usava quella alla vaniglia che lei odiava invece che quella al limone che lei amava.  Voleva schiaffeggiarlo perché quando quella mattina era corso via lei si era sentita persa e sola, ed ora le dava anche della scema. Era inammissibile. Aria era sempre stata una ragazza dubbiosa ma dinamica, dalla parlantina frequente, sapeva sempre cosa dire e aveva le mani perennemente macchiate di colori, ma in quel momento con le mani smacchiate dalle lacrime e la gola secca aveva così tante cose da dire che non trovava le parole. Fu in quel momento che Niall continuò a parlare.
“Un anno fa quando ti ho conosciuto non volevo nemmeno provarci con te, tutta colpa di quel cretino di Harry che continuava a dirmi ‘Guarda quella bruna che gambe’ mentre io provavo a studiare fisica. E io alla fine lo sai quelle gambe le ho guardate, e dannazione mi sono piaciute. Tu ti sei incazzata, perché tu t’incazzi per tutto Aria. Però sei fatta così, sei un uragano. –parlava e continuava a stringergli la mano sdraiati su quel tappeto- Hai sconvolto la mia monotona vita da star. Non sapevi chi ero, non sapevi chi erano i One Direction.. quindi come puoi minimamente pensare che io preferisca le feste mondane, le spogliarelliste ingaggiate da Harry per la festa di Louis, la vita da One Direction a te? Spiegamelo.”
Aria boccheggiò in cerca di ossigeno poi fece finalmente scontrare i loro occhi. Cioccolato caldo e ghiaccio fuso, l’antitesi. Giorno e notte, erano sempre stati così. Aria dinamica, Niall pacato, lei bruna lui biondiccio. Sembravano vivere su due mondi così distanti.
“Credi a noi?” Chiese in fine lui con un pizzico di incertezza nella voce.
Aria buttò fuori tutta l’aria che si era tenuta in petto durante il soliloquio di Niall.
“Ho paura Niall, che tu ti possa stufare di me, che io ti possa incasinare così tanto da perderti per strada. Ho paura ma io credo. Credo che sta notte ti sveglierò come sempre per dirti tutte quelle cose che col sole non mi escono. Credo al tuo odore, quello alla menta che mi manda ai matti e al modo in cui mi fai sentire, a quei cazzo di rinoceronti che mi ballano nello stomaco quando sei nei paraggi. Nessuno mi ha mai detto come gestire una relazione con un ragazzo famoso, nessuno quando ti ho incontrato mi ha dato un libretto con le istruzioni con scritto ‘Come comportarsi in caso di Niall Horan, per eventuali mal funzionamente consultare il foglietto illustrativo o chiamare un manicomio’. Nessuno. Ho affrontato la cosa di cui avevo più paura in assoluto così come veniva.. Vuoi sapere a cosa credo? Credo a quel matto che sta sempre fuori la biblioteca, sai quello col cappello di topolino e la bava, che urla ‘l’amore porta amore’ e poi lo sai meglio di me che non è così matto come tutti pensano. Perché tu sei amore e io che sono odio sono diventata amore per te. Credo al tuo amore e a quello che mi tira fuori dalle budella, dal cuore e dall’anima. –Aria osserva le loro mani ancora intrecciate e Niall sente il cuore uscirgli dalle orecchie- Credo alle tue mani che cercano le mie e che le stringono, anche se porca puttana sono sempre fredde.” Aria riprese fiato come se in tutto quel tempo avesse solo buttato fuori l’aria.
“Ma sai cosa Niall? Io più di tutti credo al mio amore per te, perché beh se questo non è amore allora ci è molto vicino o forse lo supera per fino. Non lo so, ma credo che ti amo e quindi ho paura.”
Niall odiava quando Aria parlava a manetta perché spesso perdeva il filo del discorso e lui aveva una soglia d’attenzione estremamente bassa. Ma in quel momento con il viso rivolto verso lei che aveva appena riposato lo sguardo sul soffitto osservava, osservava la linea leggera del suo nasino, le ciglia lunghe e ancora umide e le labbra piene mangiucchiate. Era sempre stata bellissima.
“Quindi uhm credo di sì, credo in noi.” Disse poi ripuntando lo sguardo caramellato in quello liquido di lui.
Aria credeva che Niall fosse un angelo sceso in terra, era di una bellezza surreale. Ed era suo doveva capirlo.
“Anch’io ti amo.”
Disse come se fosse la cosa più ovvia da dire, e sotto certi versi lo era anche ma tra Aria e Niall no, loro non si dicevano mai quelle due parole. Almeno credevano, perché vocali e consonanti non erano nulla in confronto al caffè che lui preparava sempre per lei la mattina prima di andare in studio, alle interviste che annullava per essere in tempo fuori dall’università dopo un suo esame, alle volte che sentiva il cuore scoppiare quando lei rideva insieme ai suoi amici. Erano nulla in confronto alle ore di sonno che perdeva lei per assistere ai live dei One Direction sul pc, ai paparazzi che la immortalavano spesso, ai ritardi all’università perché farla l’amore con lui la mattina era meglio di qualunque cosa.




   
Ciao pupe! *3*
okey questa one shot è uno sfogo, una cosa che vorrei accadesse a me.. la persona che ami che se ne va e torna e tu gli dici tutto che provi e pensi e quella persona ti risponde proprio come deve, non come vuoi.. ma vabbeh a me non accadrà lalalala coooomunque, l'ispirazione mi è venuta grazie alla canzone di Ligabue 'Almeno Credo' ed è bellissima, come lui, come le parole, che di fatti sono principalmente il monolodo di Aria.ì. In lei ci ho visto un sacco di Selena Gomez e lui è il mio irlandese preferito Niall che sdfghsd amo. Il nome di lei mi è venuto spontaneo perché se dovrei sviluppare ulteriormente il personaggio lei sarebbe aria pura, chiasso casino ma tranquillità, tutte cose che fanno parte dell'aria. Scusate se fa schifo al cazzo ma è il mio primo lavoro con la narrazione in terza persona :( Vabby detto ciò non so che dire se non RECENSITE per darmi un parere o dirmi anche un solo 'fa schifo'..

vi amo sempre, nannie.    

   
 
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