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Autore: Angydirectioner    21/03/2013    4 recensioni
Una bellissima amicizia che sboccierà in un bellissimo amore e darrà alla vita qualcosa di bello...
Non ho scritto io questa storia ma è stata una mia amica che l'ha scritta per me. Dato che è molto brava volevo farglielo capire. Davvero vale la pena leggerla:3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'amore a ritmo di musica




"Hazza!" dico, abbracciando il mio migliore amico Harry. Lo conoscevo dalle scuole superiori, e anche dopo il diploma avevamo continuato a frequentarci.
"Ehy Angela!" dice, ricambiando l'abbraccio e sorridendomi. Non mi aveva mai chiamato con un soprannome, diceva che il mio nome gli piaceva anche per esteso.
Mi aveva invitata a vedere un film a casa sua, e io non vedevo l'ora. Era dalla seconda superiore che avevo una cotta per lui, il ragazzo più carino della classe. Alto, occhi verdi, capelli ricci color cioccolato, fossette e un sorriso da fare invidia al sole.
"Che film guardiamo?" chiedo, curiosa.
"Che ne dici di 'Titanic'?"
"Oh, è il mio film preferito!" esclamo tutta contenta.
Ci sediamo comodi sul divano, e facciamo partire il film.
Mi accoccolo a lui, e lui mi mette un braccio intorno alla vita. Mi sento un brivido percorrermi la schiena e le farfalle nello stomaco.
Verso la fine del film, sono in lacrime per la commozione, ogni volta che vedevo quel film piangevo.
"Sh, su, non piangere..." disse Harry, accarezzandomi i capelli ricci. Lo abbraccio e prendo a singhiozzare forte, era sempre così.
Mi abbracciò forte anche lui, mentre continuava a ripetermi di non piangere.
"Angela, calma! E' un film, va tutto bene. Ci sono io qua." mi dice con tono rassicurante, tanto da farmi venire i brividi.
"Harry...ma se ti dicessi che..." dico, mentre mi asciugo le lacrime, e con la voce che ancora trema.
"Che? Dimmi." spalanca gli occhi verdi, curiosamente.
"Che...che ti amo?" chiedo, timidamente.
Non mi risponde. Sul suo volto si apre un sorriso, e continua a ripetersi "No, sto sognando", vedo i suoi occhi diventare lucidi.
"Harry..." dico, guardandolo negli occhi.
"Angela, non ci credo. Tu mi ami? Per davvero? Dio, non può essere vero, è tutto troppo bello per essere vero." mi risponde, sorridendo.
"Non sto scherzando, è vero." dico, leggermente perplessa.
Mi prende il viso tra le mani, e mi bacia. Quanto tempo che aspettavo questo momento!
"Angela, anche io ti amo. Ti amo dalla prima volta che ti ho vista, dal primo sorriso che mi hai fatto, dalla prima volta che abbiamo parlato, e voglio soltanto amarti ogni giorno di più." mi dice, mentre mi guarda dritto negli occhi.
Gli sorrido, non potrei essere più felice.
"Ti amo." mi ripete.
"Anche io ti amo." gli rispondo, per poi riunire le labbra alle sue in un altro bacio.


*3 anni dopo*


Sono appena le 7, ma io sono già sveglia da un'ora. Sono davvero in ansia. Oggi è il mio grande giorno! Mi sembra ieri che ho conosciuto Harry, prima il mio migliore amico, e poi il mio ragazzo. Mi passavano per la mente tutti i ricordi con lui, quando ci siamo conosciuti, il primo appuntamento, il primo bacio, la prima volta...tutto con lui era perfetto.
"Pronta?" mi chiede mia madre, quasi commossa.
"Mai stata più pronta." le rispondo, sorridendole.
"Oh...la mia bambina!" dice, abbracciandomi.
Mi aiuta a prepararmi, mi sistema i capelli, e poi insieme a zie, cugine, amiche e altri parenti contemplano la mia 'bellezza'.
"In questo giorno dev'essere tutto perfetto, e tu lo sei, tesoro mio." mi disse mia nonna, commossa. "Mi sembra ieri che mi raccontavi della tua prima cotta, e guardati ora..." mi abbraccia anche lei.
Vado in camera mia, l'ultima volta prima di uscire. Mi sedetti sul letto, cercando di stare attenta al vestito. Mi guardai intorno, osservando i poster, le foto appese alla parete e poi notai sulla scrivania la mia scatola con le lettere che mi scriveva Harry. Le osservai una ad una, riassaporando i bei momenti, il dolore, la gioia, l'amore e tutti i sentimenti che mi portava lui.
"Angela! E' ora, andiamo!" mi disse mio padre, bussando alla porta.
"Arrivo!" dissi, non stavo più nella pelle.
Una volta arrivati, scesi dalla macchina e mi guardai intorno. Era fin da piccola che volevo che fosse tutto così, e ora lo era.
Mi avviai verso l'altare, insieme a mio padre, mentre pensavo a tutti i bei momenti della mia vita con Harry.
"Sei favolosa." mi sussurrò lui una volta lì.
"Tu di più." risposi, sorridendo.
La cerimonia si svolse, e io ero sempre più felice della mia scelta.
"Vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa." a quelle parole stavo per scoppiare a piangere, ma il dolce sapore delle labbra di Harry mi fecero calmare.
"Evviva gli sposi!" si alzò un gran coro.
Ero finalmente sua moglie, e non potevo chiedere di meglio, che passare la mia vita con lui, l'unico che amavo.


*1 anno dopo*


Pov Harry


Ormai è passato un anno dal mio matrimonio con Angela, e la amo ogni giorno di più.  E' mattina, mi sono svegliato prima di lei per farle una sorpresa. Volevo portarle la colazione a letto, come facevo ogni domenica, quando mi svegliavo prima di lei. Diceva sempre che non c'era bisogno, e che è più bello quando ci sediamo insieme al tavolo in cucina e mangiamo insieme, ma è così dolce e carina mentre mangia leggermente sdraiata, ancora con le lenzuola addosso e il sonno negli occhi.
Vado in cucina, e preparo su un vassoio la colazione. Caffè, biscotti, latte, cereali, fette biscottate, nutella, marmellata, tutte le cose che le piacevano. Prendo il vassoio e cercando di non farlo cadere, torno in camera da letto.
Lo appoggio sul suo comodino, e mi siedo sul letto affianco a lei, le accarezzo leggermente il viso, per poi passare al collo e al ventre, dove spunta un rigonfiamento molto più pronunciato rispetto a otto mesi fa. Pensavo che la mia vita mischiata alla sua stavano crescendo, si stava generando qualcosa di nuovo, e che presto sarebbe arrivata tra noi. Le presi la mano, e iniziai a cantare una canzone che avevo scritto per lei, per loro.
"Your hand fits in mine like it's made just for me, but bear this in mind, it was meant to be..." cantavo a bassa voce.
La vidi sorridere nel sonno, e sentii che strinse più forte la mia mano.
"Harry..." disse, aprendo di colpo gli occhi e sbiadendo.
"Buongiorno amore" le sorrisi.
"Harry, mi si sono rotte le acque." mi dice.
"Cosa?! Andiamo all'ospedale prima di subito!" dico, mentre la aiuto a vestirsi, e poi partiamo di corsa.
Arrivati in ospedale, ci conducono del giusto reparto, mentre continuo a tenere la mano di Angela.
"Sh, respira, va tutto bene. Uno, due, tre e respira." le dico, anche se non penso fossi molto d'aiuto.
Mi spostai, perchè ora era tutto nelle mani della dottoressa e delle ostetriche che l'aiutavano.
Sentii gli occhi bagnarsi di lacrime quando sentii per la prima volta il pianto di quella bambina. Quel suono aveva dato luce a tutto.
"Lux." avevo pensato, immaginando se potesse essere il nome della bambina.
Andai poco dopo da Angela nella sua stanza, per vedere lei e la bambina.
"Ehy amore!" dissi sorridendole, e cercando di non far vedere troppo che ero commosso.
"Harry!" mi sorrise. "Guardala. Non è bellissima?" mi chiese, con la bambina in braccio.
"E' bellissima, si." dico, mentre mi siedo affianco a loro. La piccola stringeva il mio indice nella piccola mano, e per la prima volta nella mia vita, mi resi conto di cosa davvero volesse dire essere padre.
"Come la chiamiamo?" mi chiede lei con tono dolce.
"Ti piace Lux? Vuol dire luce. E' come te, dà luce a tutto quando." dissi, sorridendole.
"Mi piace. E Lux sia."
"Ehy Lux. Come stai?" chiedo a bassa voce alla piccola, per poi darle un bacio sulla fronte e baciare mia moglie.
"Dice che sta bene" mi risponde Angela, accennando una risata.
"Dai, vi lascio riposare un po'. A dopo, amori della mia vita." dico, mentre esco dalla stanza.
Una volta in corridoio, inizio a ridere e grido "Sono finalmente papà!"


*1 anno dopo*

Oggi è il primo compleanno della piccola Lux, un anno è già volato. Essere madre è faticoso, ma con Harry al mio fianco, ho la forza anche per spostare una montagna.
Mi avvicino a Lux, e la guardo dormire come un angioletto nella culla. Ha i capelli color caramello come i miei, tutti ricci come quelli di Harry. Ha gli occhi castano-verde, come se fossero i miei mischiati a quelli di Harry. La prima parola che ha detto è stata "mamma", ma presto ha imparato a dire anche "papà", e "musica". Harry dice che Lux è nata cantando, e che il suo primo pianto era la melodia più bella che avesse mai sentito, perchè era una melodia di vita nuova, e quindi per questo ha imparato a dire in fretta la parola "musica".
Harry mi abbracciò da dietro, dandomi un bacio sul collo.
"Non è bellissima quando dorme? Siete identiche, e tutte e due bellissime." mi sussurra.
"Secondo me somiglia di più a te, con quei ricciolini tutti in disordine." dico sorridendo, mentre gli scompiglio i capelli.
Si china sulla culla e prende la piccola mano di Lux, che gli stringe l'indice, come quando era nata da poco. Inizia a cantare quella canzone che aveva scritto per me, per Lux.
"Your hand fits in mine like it's made just for me..." canta dolcemente.
"But bear this in mind, it was meant to be..." continuo io. Non sono bravissima a cantare, ma Harry dice che la mia voce è perfetta così.
"Mamma! Papà!" esclamò la piccola Lux, svegliandosi quando ci sentì cantare.
"Ciao piccolina!" gli risponde Harry, prendendola in braccio e giocherellando con lei.
"Buon compleanno principessa, sei sempre più bella" le dico, dandole un bacio sulla guancia. Era ancora piccola per capire che ormai aveva un anno, ma non importava. Ero così contenta di aver dato vita a qualcosa di così meraviglioso, insieme "all'aiuto" di Harry, e che cresceva ogni giorno di più.
Andammo in cucina, e mentre facevamo colazione in religioso silenzio, sentivo che Lux provava a ripetere le parole della canzone.
"Yo..your hand fits in...in mine...like it's ma..made just for me..." diceva, insicura, con la sua piccola vocina. Vidi Harry sorridere e commuoversi, alla vista della piccola Lux che cercava di cantare.
La aiutavamo a dire le parole, e lei tutta convinta continuava a provare finchè non ci riusciva.
"Aspetta un attimo qui piccolina. Papà ti ha preso una cosa." le dice Harry. Penso che si tratti di quel regalo di cui non voleva dirmi nulla.
Tornò con un carillon in mano, caricò la molla e partì. Era la canzone. Aveva fatto fare un carillon con la nostra canzone. Provavamo a cantare, Lux che più o meno ci riusciva, io e Harry commossi per la nostra piccola.


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Come ho detto nella descrizione, questa storia non è mia ma di una mia amica che l'ha scritta per me:'3 
L'ho pubblicata per fargli capire che è molto brava a scrivere e che la ringrazio tanto perchè questa storia mia ha fatto sognare tantissimo.
Vi chiedo di recensire per sapere cosa ne pensate di questa storia. 
Grazie a tutti.
Ti voglio bene, Sara:**

  
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