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Autore: holdmetomlinson    21/03/2013    7 recensioni
Sembrava che tutta la rabbia che aveva contro di me fosse svanita, adesso mi stava guardando con degli occhi quasi compassionevoli quando lentamente cominciò ad accarezzarmi le cicatrici che avevo sui polsi..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina di primavera il sole picchiava forte sulle pietre e dava maggiore luminosità alla mia stanza che si sprigionò di luce non appena aprii le tende. Feci uno sbadiglio e mi stroppicciai gli occhi quando finalmente decisi di andare a prepararmi per un'altra noiosa giornata scolastica. Attraversai il salone a passi lenti giungendo in bagno e chiudendo la porta. Andai davanti allo specchio e davanti a me si presentò una ragazza che stava facendo una smorfia. Afferrai lo spazzolino e cominciai a lavarmi i denti mentre mi incamminavo verso la mia camera per vestirmi. Dopo qualche secondo di ricerche optai per un paio di jeans, una felpa e delle comode Vans.

***

Scesi le scale e trovai mia madre intenta a preparare una spremuta d'arancia, quando mi vide la sua bocca si schiuse in un piccolo sorriso.
-Ciao mà, ci vediamo dopo- le feci un saluto con la mano e lei imitò il mio gesto.
Aprii la porta d'ingresso e la sbattei dietro di me al solo pensiero di dover mettere piede in quella specie di carcere per ragazzi, o almeno così era per me. La poca sicurezza in me stessa e la timidezza aveva portato le altre persone a relazionarsi in un modo molto particolare con me: prendendomi in giro, due anni fa ero stata anche vittima di bullismo, ma ne riuscii ad uscire grazie alla mia famiglia e cambiando scuola; ma le cose non erano cambiate più di tanto, l'unico lato positivo è che mi ero trovata un amico.
Quando arrivai alla fermata del bus che mi avrebbe portata a scuola, vidi due mie compagne di classe che mi ignorarono completamente, anche se sapevo perfettamente che mi avevano notata, infatti mi lanciavano delle frecciatine ridendomi in faccia e squadrandomi dall'alto verso il basso. E questo succedeva tutti i giorni. Semplicemente le ignorai.
Salii sul bus e afferrai le cuffiette dallo zaino, le collegai al mio iPod e feci partire Grenade di Bruno Mars, isolandomi dal resto del mondo.
Non appena entrai in classe si innalzò un sottofondo di risatine e, come sempre, tutto quello che riuscii a fare fu arrossire violentemente e abbassare lo sguardo. Andai a sedermi al mio banco e vidi il mio migliore amico che mi stava facendo un grande sorriso, che non riuscii a ricambiare. Eravamo completamente l'opposto: lui era popolare, io ero la sfigata di turno; lui si sapeva difendere, io mi facevo mettere i piedi in testa. Come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte. Ma forse ci sarà stato un motivo se si dice che gli opposti si attraggono.
Mi afferrò la mano e mi stampò un bacio sulla guancia.
-Ciao Jen- sussurrò continuando a stringermi la mano. -Tutto bene?- i suoi occhi scuri stavano scrutando i miei e non interruppe il contatto visivo finchè io non gli risposi: faceva sempre così, e questo mi faceva ridere.
-Hei, si, come sempre- risposi facendogli un sorriso che evidentemente apprezzò vista la faccia da schiaffi che il suo volto fece poco dopo.
-Dovresti reagire- mi consigliò vicino al mio orecchio provocandomi dei piccoli brividi lungo la schiena. Poi cominciò ad accarezzare i miei capelli scuri che tenevo sempre legati da un elastico a causa dei capelli che mi scivolavano davanti agli occhi provocandomi fastidio.
-Non è così facile, Liam- replicai togliendo il suo braccio attorno al mio collo quando mi accorsi che la professoressa ci stava guardando male. Lui sbuffò e mi tenne il broncio per tutto il tempo della lezione di biologia, mentre io ridacchiavo a causa del suo atteggiamento: anche se stava cercando di fare il serio, mi accorsi subito che tentava di trattenere una risata. Adoravo Liam, per me era come un secondo papà: mi proteggeva sempre quando lo stronzo di turno mi sfotteva, mi dava sempre buoni consigli ed era dolcissimo... non lo avrei cambiato con nessuno.
Quando la campanella avvisò gli alunni che la prima ora era finita, uscii dalla classe con passo svelto diretta verso il mio armadietto per posare i libri di biologia. Attraversai velocemente il corridoio guardandomi le scarpe quando sentii una voce maschile dietro le mie spalle.
-Hei ragazzi, guardate, c'è la Smith, la sfigata- il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata e i suoi amici lo imitarono quasi subito. Presi coraggio e mi voltai per vedere chi fosse quello stronzo che mi aveva appena insultata: un ragazzo con i capelli neri, occhi nocciola e pelle olivastra si presentò davanti a me. Potei immaginare che lui fosse il 'leader' del gruppo visto che stava ad un metro di distanza più avanti rispetto agli altri che stavano dietro di lui. Stava continuando a puntare il dito verso di me e a ridere sommessamente. Non riuscii a sopportare tutto quello: stavo per girare i tacchi quando arrivò Liam quasi correndo in direzione del ragazzo che mi aveva appena insultata.
-Liam, non..- tentai di dirgli ma lui mi zittii con la mano fulminandomi con lo sguardo. Era arrabbiato con me perchè per la centesima volta non mi ero saputa difendere.
-Cosa vuoi, Malik? Ti diverti a prenderla in giro?- lo accusò andandogli davanti con fare minaccioso. Stavo assistendo ad una quasi-rissa la cui protagonista ero proprio io.
-Abbassa la cresta, Payne- continuò questo Malik ancora più minaccioso.
-Altrimenti cosa mi fai?- chiese Liam facendo finta di essere impaurito. Potei notare che Malik aveva alzato le sopracciglia come per sfotterlo quando continuò a parlare.
-Uh, guardate come difende quella cessa sfigata della sua cara fidanzatina- appena pronunciò quelle parole i ragazzi dietro di lui scoppiarono a ridere, facendomi diventare tutta rossa. Poi spostai lo sguardo verso Liam: era incazzato nero, la sua faccia era incredula, come se non avesse dovuto dire una cosa del genere.
-Che cazzo hai detto?- sbraitò nel corridoio, ormai tutta la scuola stava assistendo allo 'spettacolo', date le loro facce divertite. Notai che stava stringendo i pugni e respirava rumorosamente. Malik non rispose, si limitò semplicemente a continuare a ridere.
Fu in quel momento che Liam gli tirò un violentissimo punto, prendendo alla sprovvista Malik che cadde a terra.
  
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