Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: 5sosunshine    21/03/2013    6 recensioni
Si voltò senza dire niente sollevandosi sui gomiti e appoggiando la sua testa all'altezza del mio petto e cingendo la mia vita con il suo braccio sinistro.
Gli accarezzai i cappelli, erano morbidi e avevano un profumo buonissimo. Stavo bene, troppo bene. Il cuore cominciò a battermi più veloce del solito, provavo qualcosa di veramente forte quando stavo con lui, qualcosa che irrefrenabilmente, che non riuscivo a controllare[..]
///
"Possiamo innamorarci, ancora una volta? Fermiamo il nastro e riavvolgiamolo e se non vorrai andartene io scomparirò, perché non c'è nessun'altra.."
_________________________________________
Salve a tutti :D volevo solo dire che questa storia inizialmente era intitolata "This si Me" ma in seguito ho cambiato il nome in quello attuale :)) spero comunque che la storia vi piaccia, buona lettura xx.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come ogni giorno fui svegliata dalla sveglia che suonava le 7.30 esatte. Aprii leggermente gli occhi, in modo da farli abituare alla luce che traspariva dalla finestra della mia camera da letto. Mi alzai sui gomiti per sistemarmi meglio sul letto, guardandomi in torno e pensando alla moltitudine di cose che avrei dovuto fare in quell’interminabile giorno appena iniziato. Iniziai a cercare con lo sguardo il mio iPhone bianco che, per fortuna, era vicino al mio letto. Lo prendo tra le mani, per poi posarlo sulle lenzuola e subito dopo aprii il cassetto per prendere le cuffie. Iniziai a cercare nella mia playlist la canzone che volevo ascoltare; dopo averla trovata chiusi gli occhi per poi affondare la mia testa nel cuscino.
Mi alzai di scatto per vedere l’orario, per poi andare dritta dritta in bagno, accesi la piastra per capelli in modo che si riscaldasse durante la mia permanenza nella doccia che, dato l’orario, non sarebbe durata allungo. Mentre facevo la doccia pensai a quella lunga discussione con mia madre per fare in modo di avere il bagno in camera, e in momenti con questi pensavo che quel “litigio” fosse stato utile.  Uscii di tutta fretta per poi accorgermi che la piastra non era ancora pronta, così decisi che quel giorno mi sarei semplicemente fatta una treccia. Dopo essermi truccata, tornai nella mia stanza presi dal mio armadio un paio di jeans stretti e scuri, insieme ad una felpa larga. Mi vestii velocemente presi un elastico da sopra la scrivania, la borsa, dove vi erano i libri che mi sarebbero serviti a scuola, e scesi le scale di tutta fretta. Come immaginavo, mia mamma quel giorno era andata presto a lavoro, ma, stranamente, notai anche l’assenza di mio fratello che di solito, a quell’ora, era già in cucina a fare colazione.                                                      
Infilai il cappotto nero e uscii di casa dirigendomi alla fermata dell’autobus.

Arrivai sedendomi sulla panchina, per iniziare ad intrecciare i miei lunghi capelli castani di lato.
Vidi il bus arrivare e aprirsi davanti a me, entrai e mi andai a sedere nei primi posti.

-“ehi Alice come va?”- mi sorrise Elena, che era seduta nei posti dietro a me, non mi ero accorta della sua presenza per il troppo sonno.

-“Ciao, scusa, non ti avevo vista, stamattina ho proprio sonno”- gli sorrido leggermente per poi alzarmi e sedermi vicino a lei.

-“ieri sera poi com’è andata con..?”-  la interruppi per non pensare a ciò che era successo.

-“niente di che”- affermai bruscamente per poi abbassare lo sguardo e iniziare a giocare con i miei capelli

-“stamattina appena sono scesa in cucina stranamente non ho trovato Liam.”- dissi per rompere il silenzio che si era creato tra di noi.

-“che c’è Alice? Dopo la festa di ieri sei hai perso tuo fratello?”- domandò ironicamente.
 

***


Quando arrivai a scuola salutai Elena che poi avrei visto pochi minuti dopo in classe.

-“Ciao ALICE”- mi sorrise il professore di educazione fisica. Feci una smorfia e lo corressi.

-“Alice.. mi chiamo Alice.”-  è pazzesco che dopo 2 anni che frequento questa scuola tutti sbaglino il mio nome.
Iil fatto non stava nel nome, ma nella pronuncia, la maggior parte delle persone che mi conoscevo con il nome italiano Alice, ma a questo non badavo più, anche se li correggevo di continuo.
 
Entrai in classe, la professoressa di lettere non era ancora arrivata ed eravamo pochi. Mi girai per poi vedere Louis che era seduto all’ultimo banco, appena mi vide mi rivolse un sorriso facendomi cenno con le testa di sedermi vicino a lui.

-“ciao alice, come va?”- disse dandomi un leggero bacio sulla guancia.

 Louis è il mio migliore amico, ma e stato anche la mia “salvezza”: esattamente 3 anni mia madre fu trasferita qui in Italia per lavoro, allora io frequentavo il secondo superiore in un college dell’Inghilterra. Mia madre è di origini italiane, mentre mio padre di origini inglesi. In quegl’ultimi tempi il rapporto tra loro due  era molto peggiorato, litigavano per qualsiasi cosa, arrivò il punto in cui mia madre approfittò del trasferimento per chiedere il divorzio da mio padre, che rimase a lavorare a Londra. Louis, anche se aveva qualche anno in più di me, era nella mia stessa classe a causa di qualche bocciatura dovuta al suo comportamento. Legai subito con lui, sin dal primo istante diventò tutto per me, il mio migliore amico. Per mia fortuna il padre di Lou lavorava nella stessa compagnia di mia madre, quindi, il trasferimento da uno stato all’altro, fu imposto anche a lui. Mi rattristai tanto quando scoprii che dovevo andarmene dall’Inghilterra, ma Louis attenuò tutta la situazione facendo diventare il nostro trasferimento quasi un gioco.

-“ciao, sei nervoso per il compito?”- gli sorrisi. Il suo splendido sorriso svanì dal suo volto.

-“si, molto, ho studiato, ma sono incerto su alcune cose.”- disse sottovoce.
La classe ormai si era riempita. Vidi entrare Elena dalla porta che subito posò il suo zaino sul banco che si trovava dalla parte opposta della classe. Mi alzai e le andai incontro.

-“senti El, ho pensato che oggi, dato che c’è il compito di algebra, mi siederò vicino a Louis, così se ha qualche problema posso aiutarlo”- gli dissi. Non fu molto contenta della mia proposta, ripensandoci non le davo torto. Ieri sera lei e  Louis avevano avuto una discussione che aveva messo fine alla loro storia. Dopo aver pensato ciò ripensai a quello che avevo detto.

-“Naturalmente, se non ti dispiace..”- mi corressi con un tono di voce fievole.

-“vai pure, oggi mi siederò vicino a Gemma.”- abbassai lo sguardo annuendo alle sue parole, dispiaciuta, e pensando a quanto stesse soffrendo in quel momento. Mi voltai verso Louis che stava ridendo insieme ad altri miei compagni.

-“oggi mi siederò accanto a te, così, se hai bisogno di aiuto nel compito, ti aiuterò”- dissi sorridendo falsamente per non far notare il peso che, in quel momento, sentivo crescere nel mio petto. Louis sorrise dolcemente alle mie parole per poi abbracciarmi.

-“grazie, sei una vera amica”- quelle parole mi rallegrarono, pensando che forse, dopo quello che era successo la sera precedente, non fosse poi così tanto arrabbiato con me.
 

***
 
-“allora com’è andata?”- sorrisi verso il ragazzo dagli occhi azzurri che era accanto a me. Eravamo appena usciti dalla classe e ci stavamo dirigendo verso la mensa.

-“tutto bene e solo grazie a te.”- si avvicinò a me.
All’inizio credevo che mi stesse dando un semplice bacio sulla guancia quando poi si spostò leggermente più a destra, dandomi un bacio a stampo. Mi sorrise per riprendere a camminare, a quel gesto il mio cuore iniziò a battere a mille. Sorrisi, per poi vedere se Elena, dietro di noi, avesse visto quella scena, ma, per fortuna, no. Louis si allontanò per raggiungere mio fratello che lo aveva salutato da lontano con la mano. Mi bloccai, appoggiandomi alla parete del corridoi che si trovava dietro di me, mi toccai le labbra. La mia testa improvvisamente andò in confusione.

Ero persa nei miei pensieri quando, da dietro arrivò qualcuno che mi baciò la guancia.

-“Come stai?”- mi volta e vidi Liam con un enorme sorriso su volto. Mi avvicinai per ricambiare il bacio e per abbracciarlo.

-“come mai stamattina non eri a casa? Mi sono preoccupata e..”- mi interruppe.

-“stamattina sono uscito presto insieme alla mamma che doveva andare a lavoro e aveva bisogno di un aiuto per scaricare alcuni oggetti.”- annuì alle sue parole.

-“ehm.. Louis?”- chiesi a mio fratello che camminava al mio fianco. Mentre pensavo ancora a quello che era successo precedentemente fuori dall’aula di algebra.

-“E’ andato da Elena.”- affermò Liam, continuando a camminare. Alle sue parole mi bloccai. Cavolo, mi stava prendendo in giro?

-“e perché sarebbe andato da Elena? Spiegami.”- dissi con un’aria leggermente arrogante.

-“diceva che doveva risolvere alcune faccende con lei.”- rispose dolcemente alla mia domanda.

-“ha intenzione di rimettersi con lei?”- chiesi abbassando lo sguardo sul pavimento bianco della scuola.

-“Ehi, ehi, ehi, frena sorellina. Tutte queste domande… perché?”- disse interrogativo facendo spallucce

-“bhè Lou è il mio migliore amico e Elena la mia migliore amica. Devo sapere.”- dissi alzando le sopracciglia a velocizzando il passo.

-“se sono tuoi amici loro dovrebbero raccontarti le cose che gli succedono e non io.”- con questa parole si allontanò da me.
 
 
Dopo essermi seduta sopra una panchina del cortile presi il mio iPhone e lo sbloccai. Subito mi arrivò un messaggio:

“ciao Al, volevo solo chiederti scusa per ieri. Mi dispiace. xx –N”

Lessi quel messaggio ripensando a Niall e a quello che era successo. Non ero poi così arrabbiata con lui, ma sentivo il bisogno di parlare con qualcuno in quel momento, anche se lui era partito la sera precedente per tornare in Irlanda.

-“uhm signorina Payne”- sentendomi chiamare mi voltai, per poi vedere la vicepreside.

-“buongiorno, mi dica.”- dissi gentilmente rivolgendomi alla donna davanti a me.

-“deve recarsi in segreteria, c’è una chiamata di sua madre per lei.”- annuì per poi iniziare a seguirla.

-“Ehm avete chiamato Liam?”- la vice mi guardò interrogativa.

-“Liam, Liam Payne, mio fratello”- mi corressi quando lei distolse so sguardo su di me.

-“No, la chiamata è per lei”- disse con un’aria diligente mentre mi passava il telefono del centralino.

-“Pronto..”- dissi infastidita dalla chiamata.

-“Pronto Alice, ciao sono mamma”- disse dolcemente.

-“si mamma avevo vagamente intuito che eri tu, chi è che mi chiamerebbe durante l’orario scolastico se non tu”- affermai scocciata

-“uh calmati. Niente di che, volevo solo dirti che tornerò dal lavoro verso le 19.40 quindi quando sarei tornata a casa sarebbe stato troppo
tardi per dirvelo..”- la interruppi stranita.-“dirci cosa?”-

-“stavo per dirtelo. Vostro padre ci ha invitati a passare un po’ di tempo da lui in Inghilterra, perciò dovevo dirvi che, quando arrivate a casa, iniziaste subito a fare le valige.”- affermò. Dal suo tono di voce mi sembrò felice.

-“va bene mamma, lo dirò a Liam. Ciao.”- bisbigliai.

- “ciao, ti voglio bene.”-
 


***

-“quindi andrete in Inghilterra?”- domandò Elena.

-“si, affermai.”- non ero molto entusiasta, non mi piaceva andare in Inghilterra, volevo stare in Italia.

-“comunque…”- continuai  -“Con Louis?”- chiesi fingendo di non dare troppo penso alle mie parole.

-“Bhè cara mia, è finita.”- alle sue parole strabuzzai gli occhi. Pensavo che avessero chiarito. Sentii il suo telefono suonare.

-“Ah è mia madre, devo andare. Tu, divertiti in Inghilterra”- mi sorrise.

Pensai che, insieme a me sarebbe venuto anche Louis e che, invitare la mia migliore amica a venire con me, sarebbe servito a risolvere la faccenda con Louis e cercare di farli riappacificare.

-“Aspetta El”- la afferrai per un braccio. -“Vieni in Inghilterra con me!”- affermai. Le sue labbra si piagarono in un sorriso

-“Bene, Al, allora alle 20.00 da te?”- sorrise.

-“Si”- ero contenta del fatto che sarebbe venuta con me.



 


Ciao a tutti. 
Spero che vi sia piaciuto il primo capitolo
della mia fanfiction.
Se lasciata qualche  recenzione vi ringrazio a prenscindere lol
se volete contattarmi, domande, suggerimenti o altro:
twitter:
 https://twitter.com/xashtonhug ask:http://ask.fm/Lov3ZaynMalik   

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: 5sosunshine