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Autore: Kuji13_musicaddict    08/10/2007    1 recensioni
Una collaborazione inusuale fra tre artisti diversissimi tra loro, un video e la preparazione di un festival metal...cosa attende Ville Valo, Alexi Laiho e Tuomas Holopainen? A voi scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11luilei...

CAPITOLO 11: Lui, lei...l'altra?????

Perché aveva accettato? Perché non le aveva opposto resistenza? Tuomas non ne aveva idea, sapeva soltanto che in quel momento era seduto al volante della sua auto con Psyche seduta lì accanto, diretto verso casa di Meredith. La cameraman l’aveva avvicinato alla fine delle riprese il giorno prima e gli aveva proposto di accompagnarla a prendere la fotografa la mattina seguente. All’inizio lui si era opposto categoricamente, sapendo dove voleva arrivare Psyche, ma alla fine la ragazza aveva avuto la meglio e Tuomas si era ritrovato sotto casa sua alle 8h30 di quella mattina.
-Siamo quasi arrivati.- disse Psyche sporgendosi in avanti per leggere il nome della via –Dopo scendo a chiamarla e la faccio sedere accanto a te, così potete parlare tranquillamente.-
Tuomas le lanciò un’occhiataccia che tradiva però un pizzico di terrore –Non puoi farmi questo! Non riuscirei a spiccicare parola!- protestò –E poi si capirebbe troppo.-
-Perché, credi che non l’abbia capito nessuno che vi piacete voi due?- domandò la cameraman con un sopracciglio alzato. Tuomas non rispose, limitandosi a guardarla in apprensione. –Però è una tua scelta: davanti o dietro?-
-Dietro.- decise immediatamente il tastierista –Almeno questa volta.-
Psyche sospirò slacciandosi la cintura mentre Tuomas frenava davanti a casa di Meredith –Sei stato molto più ardito quando le hai dato la macchina fotografica nuova dicendole che lei valeva la pena per una regalo così costoso!-
Tuomas spalancò gli occhi –E tu che ne sai?-
-Ho i miei informatori…- ammiccò la ragazza prima di scendere dalla vettura.
Tuomas si appoggiò totalmente allo schienale del sedile, ancora sorpreso: possibile che fosse stata Meredith a dirglielo? Allora, forse, anche lui non era totalmente indifferente alla fotografa. Si sentiva un idiota a fare dei ragionamenti da adolescente insicuro; aveva 30 anni, che si comportasse da uomo e si facesse avanti invece di rimanere lì imbambolato a fare congetture sui se e sui ma! La vista di Meredith che usciva dalla porta di casa, tuttavia, fece perdere al tastierista qualsiasi proposito maturo e coraggioso. Le sue corde vocali sembravano non aver sentito l’effetto benefico dell’acqua per decenni quando si sforzò di rispondere al saluto della rossa.
-Qual è il programma di oggi?- domandò Meredith sedendosi comodamente sul sedile posteriore e inserendo il volto tra i due sedili anteriori per meglio comunicare con gli altri due. Tuomas cominciò a sentirsi nervoso: la vicinanza del suo viso al suo e il respiro di lei che si scontrava leggero contro il suo collo non lo aiutavano certo a mantenere un controllo saldo sulle sue emozioni. Tutto quelle che avrebbe voluto fare era girarsi e baciare la ragazza. Fortunatamente la voce squillante di Psyche lo riportò alla realtà.
-Io devo girare qualche scena del video con gli attori che abbiamo reclutato, quindi non sarò reperibile prima delle 13h00 quando avrò finalmente la pausa pranzo.- disse la cameraman –Quindi hai ben quattro ore durante le quali puoi sbizzarrirti quanto ti pare con la tua nuova macchina fotografica!-
A quelle parole lo sguardo di Meredith scattò involontariamente su Tuomas che a sua volta stava guardando accigliato Psyche. Perché quello era uno sguardo accigliato, vero? Non aveva motivo di essere un altro sguardo…
-Avrò solo due ore comunque, le altre due torna Thabita con un’altra intervista solo per Bam riguardo al video. L’altra volta lei e Ville hanno perso tempo a litigare e quindi non è riuscita a trovare il tempo per finire l’altra.- disse la fotografa spostandosi leggermente verso la parte della cameraman.
Psyche si mollò una sberla sulla fronte –Merda, è vero! Ci devo andare anche io all’intervista mi ha detto Bam!- esclamò –Questo vuol dire che la mia pausa pranzo dovrà ridursi notevolmente se voglio finire le riprese e andare a casa presto!-
-Ti devo portare a casa io, dopo?- domandò Tuomas riuscendo finalmente a far nuovamente funzionare le sue corde vocali e assumendo un’aria più rilassata. Meredith guardò allarmata Psyche: possibile che, nonostante quello che le aveva detto, la cameraman stesse abbordando Tuomas? Perché doveva portarla a casa lui? Ah, giusto, perché Psyche non aveva la macchina quel giorno… ma se si erano messe d’accordo perché fosse Psyche a passare a prenderla, perché lei si era fatta venire a prendere da lui??
-Non ti preoccupare, Tuomas, prendo il tram. Tu basta che riaccompagni a casa Meredith.- rispose la cameraman.

o avrò finalmente la pausa pranzo.-ideo con gli attori che abbiamo reclutato, quindi non sarò reperibile prima dell--Guarda che non ho problemi a riaccompagnarti a casa, se vuoi.- obiettò Tuomas. Non era il caso che rimanesse in macchina da solo con Meredith: se averla dietro gli faceva quell’effetto non era sicuro che sarebbe riuscito a rimanere concentrato sulla guida avendola di fianco e potendola quindi guardare.
Psyche gli lanciò uno sguardo stralunato. La mente di Meredith, già sconvolta di suo per la presenza del tastierista, cominciò a dar forma a delle storie che stavano solo al suo interno. In fondo Psyche e Tuomas erano andati subito d’accordo, passavano parecchio tempo insieme e si vedeva chiaramente che avevano creato uno stretto legame di amicizia… ma era sicuro che fosse solo amicizia?
-Non importa, Tuomas, io finisco dopo voi due. Non voglio farvi aspettare, torno in tram.- insistette Psyche considerando chiuso il discorso .Ormai erano arrivati sul set del video.
Non appena furono tutti scesi dall’auto, Tuomas afferrò Psyche per un braccio avvicinandola per parlarle senza farsi sentire da Meredith –Non puoi farmi questo, Psyche! Se torno a casa da solo con lei faccio la figura del pesce lesso!- protestò.
Psyche ridacchiò abbracciandolo teneramente sotto gli occhi fantasiosi di Meredith che li guardava da lontano senza farsi notare. –Ti adotterei da quanto mi fai tenerezza, a volte!- disse la cameraman –Secondo me riuscireste a parlare senza problemi, una volta avviata una conversazione. Basta che non vi mettiate a parlare del tempo!-
Tuomas sorrise, anche se l’inquietudine non gli era passata per niente –Mi sento un liceale…-
-Allora dimostra a te stesso che sei una uomo e invitala fuori, no?- sorrise Psyche. Per Meredith che non sentiva una parola di quella conversazione tutto si riduceva a uno scambio di abbracci e sorrisi.
Tuomas sospirò sconfitto infilandosi le mani in tasca –Prima o poi lo farò, promesso.- disse.
-Ottimo! Io ora devo andare prima che Bam Bam mi fucili. Divertitevi, voi due!- lo salutò Psyche dirigendosi verso la postazione del regista e salutando anche Meredith.
Tuomas trasse un sospiro di incoraggiamento e si diresse verso la fotografa, pronto a dar vita a una conversazione in attesa dell’arrivo degli altri. –Scusa se non ho parlato molto in macchina, è che la mattina ci metto un po’ a ingranare.- disse. Cristo santo, quante balle poteva inventarsi più grosse di quella?!
La fotografa annuì appena –Psyche invece ha sempre la parlantina facile.-
Tuomas rise: effettivamente Psyche non si poteva definire un tipo taciturno, anzi, si vedeva che amava parlare, anche se fortunatamente mai a sproposito. –Senti, intanto che aspettiamo gli altri, ti va di fare colazione con me?-
Meredith lo guardò un po’ spaesata: a che gioco stava giocando? Prima era tutto cicì-cocò con Psyche e adesso la invitava a fare colazione con lui? Tuttavia decise di accettare –Di solito non faccio mai colazione, ma per questa volta farò un’eccezione.- disse. Tuomas le sorrise radioso porgendole il braccio con fare galante. Se ogni colazione portava a questo, Meredith avrebbe volentieri cambiato le sue abitudini.

  
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