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Autore: shel0vesniall    21/03/2013    20 recensioni
"Ronnie,voglio davvero aiutarti." Disse il ragazzo occhi ghiaccio di fronte a me.
"Te ne andrai anche tu,come tutti,d'altronde." Risposi con le lacrime agli occhi.
"No,io non lo farò. Te lo prometto. Lasciati aiutare,per favore."
Esclamò accarezzandomi il polso,lasciando una scia di baci sopra le cicatrici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologue.


La luce filtrò fioca nella stanza di Ronnie.
Stropicciò gli occhi e lentamente si spostò le lenzuola di dosso,alzandosi.
Un’altra giornata l’aspettava.
Scese in cucina e preparò la colazione.
Scaldò il latte nel microonde e ci inondò i cereali dentro.
“Ronnie,vado a lavoro. Ci vediamo stasera,buona giornata.” Esclamò la madre dal salotto,uscendo frettolosamente di casa.
Sospirò,mise la tazza nel lavello e tornò in camera sua.
Si guardò allo specchio,come ogni mattina.
La sua,era una battaglia quotidiana contro se stessa.
Lei si odiava. Odiava vedere il suo riflesso nello specchio.
Odiava i suoi occhi color nocciola perché secondo lei non trasmettevano nessun sentimento.
Odiava i suoi capelli castani perché secondo lei non avevano una forma ben definita ed erano difficili da gestire,ma la cosa che odiava più di tutto,era il suo corpo.
Lei non era ne’ magra ne’ grassa,era normale.
Ma i suoi ‘amici’,se così si potevano definire,la pensavano diversamente.
“Sei grassa. Grassa e brutta.”
“Guardatela,si mette anche le magliette aderenti. Ma non si vergogna?”
“Sta arrivando la balena.”
Le dicevano,ogni santo giorno.
Lei,era una ragazza sensibile,odiava piangere davanti alla gente.
Ma come si poteva non piangere,sentendo quelle orribili parole?
Non era colpa sua se per colpa di uno stupido problema,non riusciva a perdere peso.
Non aveva migliori amiche,come poteva averne?
Chi,avrebbe davvero voluto essere sua amica? Nessuno.
Continuò a fissare il suo orribile riflesso,mentre qualche lacrima bagnava il suo volto.
Aveva delle occhiaie enormi e il mascara colato,colpa dei suoi soliti pianti prima di andare a dormire la sera.
Non poteva continuare così,non in quel modo.
Aveva voglia di cambiare,di scappare e magari,conoscere persone nuove che l’avrebbero accettata per quello che era: se stessa.
Ma,come poteva essere accettata dagli altri,se era la prima a non accettarsi?
Continuava a ripetersi.
Andò in bagno a farsi una doccia,cercando di dimenticare per un po’,quello che le sarebbe accaduto di lì a poco.
Dopo aver asciugato i suoi indomabili capelli,li legò in una lunga treccia che lasciò cadere lungo la spalla.
Aprì l’armadio e prese un paio di jeans,un felpone verde e le vans.
Si cambiò,mise del mascara nelle sue lunghe ciglia e uscì di casa.
Accese l’ipod e mise le cuffiette.
Entrò a scuola ancora con le cuffiette nelle orecchie e andò a sedersi nel suo solito posto.
Sentì tutti gli occhi puntati verso di lei,delle risatine in sottofondo e delle battutine squallide riguardo al suo aspetto.
Fece finta di niente e trattenendo le lacrime prese i libri ed iniziò a seguire la lezione.
Decise di tirare fuori il suo diario personale e iniziò a leggere quello che aveva scritto fino ad ora.
Le prime pagine risalivano all’inizio dell’anno. Settembre,circa.

“Caro diario,so che è inutile scrivere in dei fogli di carta ingialliti,ma spero che in un certo senso mi aiuterà a liberarmi da questo peso.
Sono ‘me stessa’,è forse questo il  problema?
Forse è questo il motivo per cui non vengo accettata.
Non sono perfetta,non ho gli occhi azzurri,i capelli biondi,non sono magra e tantomeno alta.
Sono odiata per questo? 
Siamo solo all’inizio dell’anno e i miei compagni hanno già iniziato a prendermi in giro.
Sono stanca.
Lo so,so di non essere bella,ma perché devono ricordarmelo sempre?
Forse mi disprezzano solo perché non sono come le ragazze che sono soliti frequentare. Amo indossare i felponi,i jeans e le scarpe da ginnastica.
Ho gli occhi scuri e i capelli scuri. Non sono alta e non ho nemmeno un bel fisico. Ma che posso farci io?
A volte mi chiedo se c’è qualcuno,da qualche parte nel mondo,che ci tiene davvero a me.
Esisterà,qualcuno,oltre mia madre?
Spero di trovarlo al più presto.”

Erano quelle le parole che aveva riportato la ragazza nel suo diario.
Lei continuava a farsi del male,nascondendo il tutto da degli stupidi bracciali e sotto i grandi felponi.
Si faceva del male pensando di non essere perfetta,pensando che non si meritava di vivere quella vita,ma non era così.
Aspettava solo di essere salvata da qualcuno..Ma quel qualcuno,chi era?
Secondo lei,non esisteva.
Non sapeva,però,che la persona che lei stava cercando da tanto tempo,era vicina. Più di quanto lei pensasse.
Bastava solo aspettare e sarebbe arrivata.
 
Writter space:
Salve a todossss.
Ok,inizio a dire che questa storia è ispirata alla mia vita,più o meno.
La maggior parte delle cose che sono state scritte in questo prologo sono cose che penso davvero su di me e  le cose delle prese in giro mi sono successe davvero,purtroppo aggiungerei.
Mi è venuta quest'idea l'altro giorno,allora l'ho sviluppata et voilà,eccomi a pubblicarla.
Spero non esca uno schifo,come tutte le mie storie,lol.
Niente,spero piaccia a qualcuno e che qualcuno la segua.
Vado,ciaao c:
PS:Non ho riletto perchè sono pigra,sks.
Adiosss

  
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