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Autore: crige    22/03/2013    7 recensioni
Questa storia parla della gioventù bruciata e della parte dei ragazzi non approvati dalla società.
Francesca è una ragazza che gioca a rugby, dall' animo solitario e esplosivo allo stesso tempo.
E' una barista del pub più frequentato di un paesino fuori Firenze.
Ha avuto un'adolescenza difficile, che l' ha segnata nel profondo.
Ora che ha vent'anni, si ritrova ad affrontare una nuova strada.
Eleonora, sua sorella non di sangue, e anche suo capitano l' appoggia nel suo percorso fatto di accettazione e cambiamento.
Lorenzo è il migliore amico di Francesca e guardia del corpo.
Alessia, bhè, Alessia è quella che le sconvolgerà la vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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ATTENZIONE: una breve premessa!
Il capitolo è lunghino e vi consiglio di rimandare la lettura, se credete di non avere tempo per leggerlo                     tutto insieme.
Spero di non annoiarvi!
Detto questo, Buona Lettura ^^

_____________________________________________________________________________________________
 
Alessia fissa alternativamente me e la foto di Federica.
Apre e richiude la bocca più volte.
Non sa cosa dire.
Lo posso capire.
 
Dovevo dirglielo.
Non potevo continuare a nasconderglielo per sempre.
Si merita di sapere.
 
Mi siedo, aspettando che Alessia faccia lo stesso.
Una volta che si è seduta, cerca subito la mia mano, intrecciando le nostre dita.
Abbasso lo sguardo su quella presa, stringendo di rimando.
Poi riporto l' attenzione di fronte a me.
 
-Mi dispiace- soffia, rompendo il silenzio -io non lo sapevo Feffe. Non ti avrei mai chiesto niente, altrimenti! Non..-
 
-Tranquilla- la rassicuro -volevo parlartene-
 
Lascio andare un sospiro.
E' dura ricordare.
Rivivere tutto quanto.
Non ne ho mai parlato a voce.
Non ce n'è mai stato bisogno.
 
Eleonora e tutti gli altri sapevano già tutto quanto.
Quando mi sono risvegliata in quel letto di ospedale, non ho dovuto dare spiegazioni.
Ho solo aspettato che mi confermassero, quello che dentro sentivo già.
Lei non c'era più.
 
-E' successo due anni fa- le rivelo, in un sussurro -un incidente d' auto. Una macchina non si è fermata alla stop e l' ha travolta..-
 
Non ce la faccio.
Non ce la faccio a dirle che ero io al volante.
Che ho potuto solo assistere senza poter fare niente.
Abbiamo visto quell' auto venirci incontro e poi, poi nient' altro.
 
-Ti ricordi della ragazza della mia scuola, di cui ti ho parlato?- le chiedo, riprendendo a parlare, una volta averla vista annuire -era lei- sorrido, nostalgica -siamo state insieme tre anni...-
 
-Stavate insieme, quindi, quando è...-
 
-Si- rispondo, avendo intuito la sua domanda -Lei è stata la mia prima. La prima di tutto..-
 
Porto una mano sulla sua foto, come d' abitudine.
Alessia mi si avvicina ulteriormente, circondandomi la vita con le braccia.
Posa la testa sulla mia spalla.
Mi volto, lasciandole un bacio in fronte, facendole capire che è tutto ok.
 
-E' bellissima- mormora.
 
-Già, lo è- 
 
-Posso farti una domanda?- mi chiede, un po' titubante.
 
-Puoi chiedermi tutto quello che vuoi-
 
Si scosta leggermente, così da guardarmi negli occhi.
Porta una mano sul mio volto.
Con l' altra, cerca di nuovo la mia.
 
-Giocava a rugby anche lei, vero?-
 
-Si- annuisco -nel Firenze- 
 
-Quindi ci avevi anche giocato contro, quando eri nel Prato..-
 
-Si, ma quando l'ho vista a scuola non l' avevo ancora collegata a quel contesto- 
 
-Capisco- afferma, pensierosa.
 
-Perchè mi hai chiesto questo?- le domando, confusa.
 
La vedo sospirare.
Abbassa lo sguardo, prima di riportarlo su di me.
E' tesa e non ne capisco il motivo.
 
-Che rapporti aveva, lei, con Eleonora?-
 
Quella domanda, riporta alla luce mille ricordi.
Mi riporta agli anni passati.
Mi strappa un leggero sorriso.
 
Nene mi odiava.
E io non sopportavo lei.
Non voleva che F uscisse con me.
Certo, ne aveva tutte le ragioni, ma non lo sopportavo.
Non sopportavo il fatto che s' intromettesse tra di noi.
 
-Fede e Nene sono cresciute insieme- le rivelo -si sono conosciute da piccole e poi hanno fatto tutte le scuole insieme. Condividevano lo stesso sport, gli stessi amici, gli stessi interessi. Come diresti tu, erano migliori amiche..-
 
-E tu chi hai conosciuto per prima?-
 
-Federica- sorrido, al ricordo -Ele non mi sopportava e io non sopportavo lei. Era sempre in mezzo, troppo protettiva nei confronti di F e questo mi dava sui nervi-
 
-Non si direbbe, dato il rapporto che avete ora- sorride, accoccolandosi a me.
 
-Le cose sono cambiate quando mi ha costretto ad andare ad abitare da lei. Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune...-
 
Cade il silenzio.
Io persa nei miei ricordi.
Alessia nei suoi pensieri, scossa da tutte quelle scoperte.
 
Credevo che non avrei mai potuto parlare di Federica.
Che mi avrebbe ferito ancora di più.
E invece...invece mi sento, in un certo senso, sollevata.
 
Sollevata perchè non devo nasconderle più questa parte.
Certo, ho estromesso la cosa più importante, ma le ho parlato di lei e questo è un enorme passo avanti.
Mi sento stranamente bene.
 
Federica mi manca da morire.
Mi manca ogni secondo della mia vita.
Basta anche solo una semplice parola, per farmela ricordare.
E questo mi uccide.
 
Ma Nene ha ragione.
Non è neanche giusto nei confronti di Alessia.
Perchè lei è quì.
E' quì vicino a me e si merita tutta la mia attenzione.
 
F rimarrà sempre una parte importante della mia vita.
E' la persona che mi ha cambiato, migliorato.
Che mi ha fatto vedere le cose, sotto un' altra prospettiva.
Nessuno potrà mai prendere il suo posto.
Ma ora so che, anche Alessia, occupa un posto di rilievo.
 
 
                                               **********
 
Non posso nenache immaginare quanto dolore, Feffe, abbia dovuto sopportare.
Quanto dolore si porta ancora dietro.
Non so come faccia a convivere con tutto questo.
 
Francesca ha rinunciato a tutto, per quella ragazza.
Ai suoi genitori, alla sua città Natale, alla sua vecchia Squadra...
Per cosa poi?
Per vedersi strappare tutto, via dalle mani.
 
Sento solo che voglio starle vicina.
Non voglio abbandonarla.
Mai.
Non la lascerò mai.
 
Sono innamorata di lei.
Sento che è la persona che voglio vicino.
L' unica che io voglia.
 
E ora, dopo tutto quello che mi ha detto, capisco le parole di Lorenzo.
Capisco perchè Feffe e Nene non si sopportassero.
Capisco, adesso, questo loro rapporto quasi morboso.
Capisco il fatto che, Francesca, non voglia dipendere da nessuno.
E il fatto di capire, di poter finalmente comprendere qualche aspetto della sua vita, mi fa sentire vicina a lei come mai prima d'ora.
Gliene sono grata per avermi rivelato tutte queste cose.
 
-Andiamo- afferma, alzandosi, dopo quelle che mi sembrano ore -ceniamo e poi ti riaccompagno a casa-
 
Annuisco solamente, seguendola.
Ho notato come i suoi occhi si siano rabbuiati di colpo.
Deve essere stata veramente dura, per lei, parlarmi di tutto quello.
 
Salgo in auto, imitandola.
Mi sta portando a casa sua.
Riconosco la strada.
Infatti, dopo pochi minuti, parcheggia sotto quell' abitazione ormai familiare.
 
La seguo in casa e poi in cucina.
Mi siedo al tavolo, osservandola cucinare.
Sta preparando un piatto di pasta.
 
Porto poi l' attenzione a Terry.
Si è avvicinata richiedendo qualche coccola.
Sorrido, accarezzandola.
 
All' improvviso, però, sento un sonoro tonfo.
Alzo lo sguardo di scatto.
Noto il mestolo che stava usando Feffe, a terra.
Lei china sul ripiano del mobile, che si tiene la testa tra le mani.
L' aria sofferente.
 
-FEFFE!- mi alzo, preoccupata, andandole in contro.
 
Non mi risponde.
M' indica lo sportello sopra le nostre teste.
Lo apro, notando una confezione di pasticche.
 
-Ale dammene una- geme di dolore.
 
Mi sbrigo a fare come mi ha detto.
Le porgo una pasticca e un bicchiere d' acqua.
Butta giù tutto.
Rimane in quella posizione per parecchi minuti.
 
Non so cosa fare.
Non capisco cosa le sia preso.
Mi sento impotente.
 
Mi avvicino lentamente.
Mi chino su di lei.
Inizio a passarle una mano tra i capelli.
Con l' altra, le accarezzo piano la schiena.
 
La vedo sorridere.
Quel gesto mi strappa un sospiro sollevato.
Sembra stare meglio.
 
-Scusami- soffia, puntando gli occhi nei miei -a volte mi succede-
 
-Cosa..-
 
-Niente di grave, tranquilla- m' interrompe, avvolgendomi in un abbraccio -è già passato-
 
-Ok, ma ora tu ti siedi e lasci cucinare me- le dico, con finto tono autoritario.
 
-Come vuoi tu- si scosta, prendendo posto a tavola -Nana- soggnigna, beffarda.
 
-No, eh! Non ti ci mettere anche tu! Basta e avanza Eleonora!- l' ammonisco, finendo di preparare la cena, da dove aveva lasciato lei.
 
Le strappo una leggera risata.
Ci invertiamo i ruoli.
Lei fa le coccole a Terry.
Io cucino.
 
Dio, mi ha spaventato a morte.
E poi, che vuol dire "A volte mi succede"?
Non è normale.
E non è normale, neanche che lei ne parli così alla leggera.
Chissà che le è preso...
 
 
                                               **********
 
E' inutile.
Questo mal di testa non mi lascia in pace.
E' come se qualcuno mi trapanasse il craneo.
Non volevo far preoccupare Alessia.
Ma non mi sento neanche di spiegarle..
 
Comunque abbiamo cenato in tranquillità.
Non mi ha più fatto domande su F e gliene sono estremamente grata.
Per oggi, direi che può bastare.
 
Adesso siamo sul divano.
Come al solito io mi sono stesa occupando tutti i posti.
Lei è accoccolata sopra di me.
Stiamo guardando la tv.
 
Una fitta più forte delle altre, mi fa gemere di dolore.
Mi porto una mano alla tempia, massaggiandomela.
Sicuramente il fatto di avr ricordato tutto quello, non ha aiutato per niente.
 
-Francesca- soffia, Alessia, preoccupata.
 
Alza la testa dal mio petto.
Mi porta una mano sul viso, accarezzandomi una guancia.
Sorride dolce.
 
-Ti fa ancora male?-
 
-Già- sospiro.
 
-Perchè non vai un po' sul letto?- propone, premurosa.
 
-Ti devo accompagnare a casa- rispondo, ovvia.
 
-Assolutamente no- dice, contrariata -io stasera non mi muovo di quì- 
 
-Ma, Ale..-
 
-Ho già avvertito i miei- m' informa, con una scrollata di spalle -non ti lascio in queste condizioni-
 
Sorrido.
Avvicino il viso al suo, richiedendo un bacio.
Si lascia baciare, incrociando le mani nei miei capelli.
 
Dischiudo le labbra, andando ad esplorare la sua bocca con la lingua.
La sfiora con la sua, facendomi sospirare.
Sto per portare le mani sotto la sua maglietta, quando un' altra fitta di dolore mi fa bloccare immediatamente.
 
-Vai a letto- m' impone, alzandosi.
 
-D' accordo, mammina- la sbeffeggio, alzandomi a mia volta e andando in camera.
 
Mi fa una linguaccia, seguendomi.
Una volta in camera, non mi faccio problemi a cambiarmi di fronte a lei.
Indosso maglietta e pantaloncini e m' infilo sotto le coperte.
Alessia è rimasta impalata sulla porta.
Sogghigno del suo sguardo sbarrato.
 
-Che fai? Non vieni a farmi compagnia?- 
 
-sssì- balbetta, stendendosi sotto le coperte, al mio fianco.
 
Si avvicina al mio corpo.
Mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
Inizia ad accarezzarmi i capelli, lentamente.
 
-Dormi, io sono quì- sussurra, lasciandomi un bacio su una tempia.
 
Sorrido beata.
Mi lascio coccolare.
La sento accendere la tv, ma non me ne curo.
Era da tanto che non mi sentivo così bene.
 
Chiudo le mani a pugno sul suo petto.
Incrocio le gambe con le sue.
Mi rannicchio completamente contro di lei.
 
In questo momento sono totalmente vulnerabile.
Non mi piace farmi vedere in questo stato, dagli altri.
Ma Alessia non è una persona qualsiasi.
 
Sento gli occhi più pesanti.
La stanchezza farsi presente.
Mi addormento in poco tempo.
 
 
                                                 **********
 
Ok.
Amo tutto questo.
Amo averla addosso.
Amo occuparmi di lei.
 
Certo, non mi fa piacere che senta male.
Non posso negare, però, che averla tra le mie braccia mi fa stare tremendamente bene.
Per una volta sono io che coccolo lei e non il contrario.
Questa cosa mi rende felice.
 
Non m' importa che non abbia risposto al mio "Ti Amo".
L' importante, per me, è sapere che io la amo.
Che ormai senza di lei non saprei che fare.
Che Lei è diventata l' aria che respiro.
Aspetterò paziente, fino a quando non udirò quelle due paroline uscire dalla sua bocca.
 
Non so quanto tempo sia passato da quando si è addormentata.
So solo che il film è finito e che io non ho minimamente sonno.
Voglio solo restare quì ad osservarla dormire.
E' bellissima.
 
Tutto ad un tratto, apre gli occhi.
Vengo abbaggliata da quelle due pietre preziose.
Da quel verde intenso e ipnotico.
 
-Ciao- soffio, stampandole un bacio sulle labbra.
 
-Quanto ho dormito?- chiede, stropicciandosi gli occhi.
 
-Non troppo- rispondo, semplicemente -passato il mal di testa?-
 
Annuisce, sorridendo.
Poi, ridendo, mi salta addosso.
Struscia il suo naso contro il mio.
Dio, questo gesto mi fa impazzire.
 
-E' solo merito delle tue coccole- 
 
-Vorrà dire che te le farò più spesso- dico, con un tono fintamente fiero.
 
-Brava- afferma, giocosa.
 
Porta una sua mano sul mio volto.
Mi dedica un sorriso dolce.
Poi, fa scontrare le nostre labbra.
 
Un bacio lento e passionale.
Una lotta di lingue e di sospiri.
Mani che si cercano.
Gambe che si incrociano tra loro.
 
Porto le braccia sulla sua schiena.
Lascio andare un sospiro, quando sento le sue mani a contatto con la mia pelle.
Mi accarezza il ventre.
 
-Ti Amo- mormoro sulle sue labbra, staccandomi leggermente.
 
-Alessia, io...-
 
-Shhh- la interrompo, sorridendo -Lasciati amare e basta- le accarezzo una guancia -puoi farlo?-
 
-si, penso di si- sorride.
 
-E ora voglio fare l' amore con te- confesso, lasciandola senza parole.
 
-Sei sicura?- mi domanda, premurosa.
 
Non le rispondo.
Mi limito a ricatturare le sue labbra con le mie.
Le mordo il labbro inferiore, strappandole un sospiro.
 
Riprende ad accarezzarmi la pancia, con più convinzione.
scende a baciarmi il collo.
Mi tira una porzione di pelle, mordendola piano.
 
Si, sono convinta.
Voglio che sia lei la mia prima.
voglio donarmi a lei come non ho mai fatto con nessuno.
Voglio sentirmi sua.
Voglio essere solo sua.
 
 
                                                        **********
 
Sento il cuore esplodermi di felicità.
"Fare l' amore con te".
Amore.
Non sesso.
Solo Amore.
 
Voglio farla sentire bene.
Voglio che la sua prima volta sia indimenticabile.
La nostra prima volta.
 
Spero che ci abbia pensato bene.
Che non sia una decisione presa così su due piedi.
Non voglio che poi se ne penta.
 
Un suo sospiro più forte, mi fa capire che è il momento di darle di più.
La privo della maglia, senza mai interrompere il contatto visivo.
Voglio che stia tranquilla.
Che non si agiti.
 
Le lascio una scia di baci sul collo.
Scendo sulla spalla, poi sul braccio.
Bacio ogni più piccolo pezzo di pelle.
Venero quel corpo fantastico, come se fosse una Dea.
Ma in fondo, lo è.
E' una Dea.
La mia Dea.
 
Le bacio il petto.
Il ventre.
Torno poi su, all' altezza del suo viso.
 
Mi specchio in quegli occhi color cioccolato.
Le lascio un bacio sulla punta del naso.
Sorride e annuisce.
 
Faccio così scorrere le mani sul suo corpo.
Accarezzo il suo profilo con delicatezza.
Arrivo poi al bottone dei suoi jeans.
Riporto lo sguardo sul suo volto, per cercare un minimo cenno di ripensimento.
Non ne trovo.
Le sorrido, iniziando a privarla di quell' indumento ormai scomodo.
 
Getto i pantaloni sul pavimento, con non curanza.
Risalgo le sue gambe a suon di baci.
Mi alzo leggermente, così da avere totale visione di quel corpo stupendo.
 
-Sei bellissima- soffio, sulle sue labbra.
 
Arrossisce, imbarazzata.
Intreccio le mani con le sue, portanole ai lati della sua testa.
Mi riadagio su di lei.
 
-Non succederà niente che tu non voglia- alterno ogni parola con un bacio sulle labbra.
 
-Voglio- afferma, sicura.
 
M' impossesso della sua bocca per un bacio più passionale.
Più bisognoso.
Che di casto, non ha proprio niente.
 
Porto le mani dietro la sua schiena.
La faccio sedere, in modo da sganciarle il reggiseno.
La privo, poi, anche di quell' indumento.
 
Mi prendo qualche secondo per ammirare quelle due lune piene.
Quel suo seno perfetto, più grande del mio.
Quellla visione, aumenta la mia eccitazione ancora di più.
 
Avevo dimenticato tutte queste sensazioni.
Avevo dimenticato cosa volesse dire fare l' amore.
Cosa significasse scoprire e desiderare un corpo, non solo per l' atto sessuale in se.
 
Io voglio che Alessia sia mia.
Mia totalmente.
Non voglio permettere a nessun' altro, di poter anche solo sfiorare la sua pelle.
 
Scendo a baciarle il collo, fino ad arrivare a lambire i suoi seni.
Stuzzico quel bottoncino fremente con la lingua.
Mentre con una mano, mi occupo dell' altro.
 
Mi beo dei suoi gemiti.
Dei suoi ansiti.
E' perfetta.
 
Faccio scorrere una mano, lungo il suo ventre.
Arrivo ad accarezzarle l' inguine, con riverenza.
Sfioro poi la sua parte più sensibile, strappandole un gemito più forte degli altri.
 
Percorro successivamente, quello stesso percorso con la lingua.
Infilo i pollici sotto l' orlo dei suoi slip.
Ancora una volta porto lo sguardo sul suo volto, cercando un segno di disdegno.
Ancora una volta non ne trovo.
Così, impaziente, la libero anche di quell' ultimo pezzo di stoffa.
 
 
                                            **********
 
Sono completamene nuda.
Nuda e esposta a lei.
E non mi riferisco solo alla nudità del mio corpo.
 
Il fatto è che sono totalmente nelle sue mani.
La mia felicità dipende da lei.
Il battito accelerato del mio cuore, dipende da lei.
Io, dipendo da lei.
E non posso farci niente.
 
Sto per donarmi a lei.
Sto per fondermi con lei.
Sto per diventare sua.
 
All' improvviso un senso di vergogna mi colpisce.
Nessuna delle mie ex mi aveva mai visto nuda.
E' la prima volta che mi ritrovo in questa situazione con qualcuno.
E non so che fare.
Inconsciamente, porto le mani a tapparmi il corpo.
 
Feffe, però, fa scorrere le sue mani lungo le  mie braccia, fino a raggiungere le mie.
Intreccia le nostre dita.
Le riporta ai lati della mia testa.
 
-Non ti nascondere da me- sussurra, sorridendo dolce -sei meravigliosa-
 
Ancora una volta è riuscita a rassicurarmi.
Amo la sua dolcezza.
Amo la sua accortezza nei miei confronti.
La amo e basta.
 
-E tu completamente vestita- sorrido, ritrovando la serenità.
 
Sorpresa di quella mia affermazione, si alza leggermente, sorreggendosi sulle braccia.
Sorride, sedendosi sul mio bacino, senza farmi male.
Mi dedica un ultimo sguardo tenero, prima di togliersi la maglia.
 
-Contenta?-
 
-Per il momento, si- rispondo, rimpossessandomi delle sue labbra.
 
chiudo gli occhi, godendomi ogni sensazione.
Ogni suo tocco.
Mi sfiora come se fossi fatta di cristallo.
Con una delicatezza disarmante.
 
Sospiro, quando sento la sua bocca sul mio ventre.
Lascia una scia di baci, fino ad arrivare al mio inguine.
Mi apre le gambe, accarezzandomi le coscie con lentezza.
Gemo sonoramente, al sentire il suo respiro sulla mia intimità.
 
Un urletto eccitato, mi esce prepotente dalla bocca, quando bacia direttamente il mio centro.
Sento la sua lingua stuzzicarmi piano.
Il piacere, invadere ogni fibra del mio corpo.
 
-Apri gli occhi- susssurra, una volta tornata all' altezza del mio viso.
 
Faccio come dice.
Mi ritrovo davanti, il suo sorriso rassicurante.
Mi accarezza una guancia.
 
-Cercherò di fare il più piano possibile- mormora -non voglio farti male-
 
-Non lasciarmi- la supplico, cercando una sua mano e afferrandola.
 
-Sono quì con te- afferma, sicura, tuffandosi sulle mie labbra.
 
La sua mano si fa spazio tra le mie gambe.
Mi accarezza dolce, con venerazione.
Poi, lentamente, fa entrare un dito in me.
 
All' inizio sento un leggero fastidio.
Un piccolo bruciore.
Bruciore, che aumenta man mano che si fa strada dentro di me.
 
Francesca inizia a lasciarmi soffici baci su tutto il viso.
Gemo di dolore, quando spinge con più convinzione.
Stringe la presa sulla mia mano.
 
-Mi dispiace- ripete al mio orecchio, senza smettere di lasciarmi teneri baci.
 
Poi, poi il dolore lascia spazio al piacere.
Mi lascio completamente andare a quella nuova sensazione.
Sensazione, adesso, estremamente piacevole.
 
Questa volta gemo di piacere, buttando la testa all' indietro.
Accorgendosene, Feffe, aggiunge un secondo dito.
Prende un ritmo più calzante.
Senza che neanche me ne accorga, prendo a spingere il bacino contro la sua mano.
 
Bastano altre poche spinte mirate, a farmi raggiungere il culmine.
Mi lascio andare al primo orgasmo della mia vita, inarcando la schiena contro di lei.
 
-Adesso sei mia- soffia, una volta aver ritrovato i miei occhi.
 
-Lo sono sempre stata- dico, stampandole un bacio sulle labbra.
 
Sorride, per poi lasciarsi cadere al mio fianco.
Mi acoccolo contro di lei.
Mi sento in pace.
Mi sento completamente rilassata.
Ma voglio che, pure lei, provi quello che ho provato io.
E che lo provi, per mano mia.
 
                                
                                                   **********
 
Sentimenti contrastanti prendono posto dentro di me.
Felicità da una parte.
Malinconia e nostalgia dall' altra.
 
Felicità per la consapevolezza che Alessia è mia.
Solo mia.
Felicità per aver capito che lei è la mia cura.
La cura per la parte buia di me stessa.
 
Ma provo malinconia.
Malinconia perchè queste stesse sensazioni le ho provate solo con Federica.
Nostalgia, perchè la sua presenza mi manca molto.
 
Mi dò della stupida per quei pensieri.
Non devo provare quei brutti sentimenti.
Non ne ho motivo.
Federica rimane una parte importante.
Ma è il passato.
Alessia è il mio presente.
E spero, anche il mio futuro.
 
All' improvviso rotola su di me.
Punta gli occhi nei miei.
Sorride.
 
-Grazie- mormora sulle mie labbra.
 
-Per cosa?-
 
-Per tutto questo- risponde, semplicemente -non mi sono mai sentita così bene-
 
-Sei felice?-
 
-Sei tu la mia felicità- annulla le distanze, baciandomi.
 
Io sono la sua felicità.
Non posso credere che lo abbia detto davvero.
Non riesco a non sorridere come un' emerita ebete.
 
Mi lascio baciare.
Lascio che trovi la mia lingua con la sua.
Che esplori il mio corpo cone le sue mani.
 
Mi sfiora.
Mi accarezza lentamente.
Ma quando la sento intenzionata a privarmi dei pantaloncini, la blocco.
 
-Alessia, non devi farlo per forza se non te la senti- porto una mano sul suo viso, accarezzandole una guancia.
 
-Voglio farlo- annuisce convinta, rassicurandomi.
 
Le dedico un' ultima occhiata dolce, prima di chiudere gli occhi.
Intreccio le mani nei suoi boccoli scuri.
Lascio che mi sfili i pantaloni.
 
Sfiora le mie gambe con i polpastrelli.
Risale il mio corpo a suon di baci.
Apro gli occhi, solo quando sento il suo respiro infrangersi sulle mie labbra.
 
-Non so come si fa- ammette, abbassando lo sguardo.
 
-Ei- le dico, circondandole il viso con le mani -Stai tranquilla, ok? Fatti guidare dall' istinto-
 
-Ma se non...-
 
-Alessia- la interrompo -non ti preoccupare- 
 
Imprigiono le sue labbra con le mie.
Un semplice accarezzarsi, sfiorarsi.
Un contatto soffice, per trasmetterle la sicurezza che le manca.
 
-Va bene- sorride, rituffandosi sulle mie labbra.
 
Le prendo le mani, portandole sull' orlo del mio reggiseno sportivo.
L' aiuto a togliermelo.
Poi, torno a intrecciarle nei suoi capelli.
 
Titubante, poggia le mani sul mio seno.
Tasta, esplora, prendendoci confidenza.
Piano, piano le sue carezze si fanno più intense, concrete.
Raggiunge le mani con la bocca, baciando ogni lembo di pelle.
Gemo sonoramente, al tocco della sua lingua su un mio capezzolo.
 
Alessia mi sta facendo riscoprire sensazioni che temevo di aver perduto per sempre.
Mi fa sentire amata, coccolata.
Non è solo del fottutissimo sesso.
Questo è amore.
E avevo dimenticato, cosa volesse dire.
 
Impaziente mi toglie anche l' ultimo indumento.
Accarezza direttamente il mio centro.
Vi passa il palmo della mano, più volte.
 
Sento il piacere crescere.
L' impazienza, farsi strada in me.
Ho bisogno di sentirla in me.
 
-Ti prego- soffio, spalancando gli occhi nei suoi.
 
Un lungo sospiro mi esce dalla bocca, quando improvvisamente entra in me con un dito.
Si muove piano, inesperta.
Cerca il ritmo giusto.
 
Inizio a seguire i suoi movimenti, con il corpo.
La prego di darmi di più.
Mi accontenta subito, aggiungendo un secondo dito.
 
-Dio, sei bellissima- mormora, baciandomi.
 
Soffoco un gemito più sonoro degli altri, nella sua bocca.
Vengo tra le sue dita.
Il suo nome che danza sulle mie labbra.
La leggerezza sul mio cuore.
 
Si accascia su di me, esausta.
Intreccia le nostre dita, portandole ai lati della mia testa.
sorrido felice.
 
-Hai visto? Non era difficile-
 
-Solo grazie a te- afferma, stampandomi un bacio sulle labbra.
 
-Non ho fatto niente-
 
-Hai fatto molto invece- mi contraddice -Oggi ti sei aperta con me, ti sei donata a me e sei stata la mia prima volta- sorride, con gli occhi lucidi -è grazie a te, se sono felice-
 
-Sono io che devo ringraziare te- sfioro il suo naso con il mio -è solo grazie a te, se il sorriso è tornato sul mio viso-
 
Sorride, per poi sbadigliare.
Si stropiccia gli occhi, intenerendomi.
Le circondo la vita con le braccia.
 
-Ora dormiamo, ok?- 
 
-Sarà meglio! Domani ho il compito di matematica- esclama, terrorizzata.
 
Ridacchio, lasciando che si stenda al mio fianco.
Nasconde il volto nell' incavo del mio collo.
Intreccia le gambe con le mia.
La sento sorridere contro la mia pelle.
 
-Feffe- mi richiama, in un sussurro -io sono tua, vero?-
 
-Assolutamente- 
 
Si stringe di più a me.
Con una mano cerco la sua.
Inizio ad accarezzarle i capelli con l' altra.
Si addormenta in poco tempo.
 
Vorrei riuscire a dirle che la amo.
Ma quelle parole, proprio non vogliono uscire.
Spero di riuscirci presto.
Intanto, mi godo la sua presenza.
Spero solo di non rovinare tutto, questa volta.

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ANGOLO AUTRICE:

Ok, Buona sera ^^ 

Poche cose, prima di lasciarvi!

1- Vi aspettavate una reazione diversa, da parte di Alessia? Vi consiglio di aspettare il prossimo capitolo. Quando elaborerà per bene, tutte le informazioni ricevute.

2- Spero che la loro prima volta non vi sembri affrettata perchè, credetemi, ci ho pensato veramente tanto su come  e quando farla avvenire. Ho scritto e cancellato questo capitolo, almeno cinque volte!

3- Vi chiedo scusa per il ritardo: a qualcuno avevo detto che avrei aggiornato ieri, ma come vi ho detto prima, questo capitolo è stato veramente impegnativo.

4- Se vi chiedete quando Feffe le dirà del fatto che al volante c'era lei, vi dico che dovrete aspettare ancora un po'....rimarrete sorpresi!

Eh si, i misteri e i segreti non sono finiti (mi sento un po' come in Pretty Little Liars...non so se qualcuno di voi lo segue. E' inquietante quel telefilm)

Comunque, spero che vogliate lasciarmi i vostri pareri.
Sono a vostra totale disposizione per domande e curiosità.
Ovviamente sono ben accette anche le critiche :)

Un bacio e a presto ^^

Ps: Per il nome della ship, sappiate che se la giocano il Feffessa (non so perchè ma mi fa veramente ridere xD) e l' Aleffe.
Se avete altri nomi, suggerite pure ;)
  
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