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Autore: LaenneGinevraMalfoy    09/10/2007    12 recensioni
E io sospiro, mentre una lacrima solitaria mi scenda da viso.
Sono passati due anni.
Due anni da quando non sorridi più.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Stai sorridendo Harry.

E il tuo sorriso è bellissimo.

I capelli ti cadono sul viso dandoti un aria un po’ribelle, gli occhi verdi brillano e la cicatrice è sempre li, e ci sarà sempre.

Sei bellissimo Harry, più bello di quando ti vidi per la prima volta, a casa mia.

Ero solo una bambina allora; correva l’anno 1992 e io non ero altro che una ragazzina innamorata di una persona che non conosceva, coi capelli rossi e le lentiggini sul volto.

Ora stai salutando, felice.

Guarda piccolo James, quello è tuo padre. Te lo ricordi il tuo papà vero? Ti portava sempre a vedere le partite di Quiddich sulle sue spalle.

Guarda piccola Helena, quello è tuo padre. Non l’ho hai mai conosciuto ma ti sarebbe piaciuto un sacco! E pure tu saresti piaciuta a lui…amava tutte le persone con i capelli rossi!

-Forza James, dai i fiori a papà.-

James si avvicina e posa delle rose bianche sul marmo freddo.

E io sospiro, mentre una lacrima solitaria scende dal mio viso.

Sono passati due anni.

Due anni da quando non sorridi più.

James aveva tredici sei mesi, e Helena appena uno nella mia pancia.

Sono passati due anni dalla morte di Voldemort.

Sono passati due anni dalla tua morte.

Le lacrime scendono.

Perdonami. Ti ho odiato, ti ho odiato tanto.

Ti ho odiato perché mi hai lasciata sola.

Mi ho odiato per aver pensato questo.

L’ho hai fatto per me, lo hai fatto per noi.

Il problema non è di chi se ne va,

ma di chi resta.

-Mama?-

-Si, tesoro?-

-Dove papà?-

Lo senti, Harry? Mi fa la stessa domanda da due anni a questa parte, ogni volta che veniamo da te. Sorrido amaramente; ti somiglia tanto: gli stessi capelli, gli stessi occhi e lo stesso talento per i guai.

-Papà è con noi, sempre.-

Si guarda attorno sospettoso. Forse si aspetta di vederti sbucare da dietro l’albero o a cavallo di una scopa.

-Non vedo, mama.-

Sorrido.

-Perché papà è qui tesoro.- gli afferro una manina paffuta e gliela appoggio su suo cuore.

Sopra la sua testa sembra comparire un grande punto interrogativo.

-Le persone che amiamo non ci lasciano mai. Sono sempre qui nei nostri cuori e continueranno a vivere se noi le ricordiamo, perché ci saranno sempre. E ogni sera, quando tu dormi, papà viene e ti da un bacio per non farsi dimenticare, James.-

-Davero mama?- mi chiede contendo e annuisco sorridendo mesta.

-Ti pometto che non dimenticherò papà!-

Ritorno a guardare la foto.

E tratta dal nostro matrimonio.

Io già aspettavo James, ma non lo sapevo. Ricordo la felicità quando hai saputo, le gioia quando è nato.

Non dimenticherò mai i tuoi occhi che brillavano.

Hermione mi dice di andare avanti, di proseguire.

Lei ha perso il suo migliore amico.

Ma io ho pero la persona che amavo.

Ci ho provato. Ho provato a dimenticare.

Ma come faccio?

Ogni giorno, ogni notte, ogni ora della giornata non c’è ricordo che non mi tormenta.

Non c’è risata che non riesco a dimenticare.

Non c’è bacio o carezza che non mi ricordi la tua morte.

La cosa che mi fa più male è la nostra litigata.

La nostra ultima litigata.

°°°

-Io ho sposato Harry, non il bambino sopravvissuto.-

-Harry è il bambino sopravissuto, Ginny.-

-Io amo te, non un eroe!!!-

-Mi dispiace.-

-Non andare, ti prego!-

-Ti amo.-

°°°

Non c’è stanza della mia casa, della nostra casa, in cui non ti rivedo.

Secondo mamma mi dovrei trasferire, ma non potrei mai.

Tutti i muri trasudano ricordi.

Ogni stanza mi ricorda te.

Ogni mobile, ogni piatto è parte di te.

Unica cosa che mi rimane.

°°°

-Io, Harry James Potter, prendo te, Ginevra Molly Weasley,

come mia leggittima sposa.-

-Io, Ginevra Molly Weasley, prendo te, Harry James Potter,

come mio leggittima sposo.-


°°°

Helena comincia a piangere, non gli piace questo posto, come non piace a me.

Prendo imbraccio la nostra bambina e gli accarezzo la testolina rossa.

L’unico modo per farla smettere di piangere è raccontarle una storia.

Quella storia.

°°°

C’era una volta, tanto, tanto tempo fa, una principessa.

Aveva lunghi capelli rossi e occhietti azzurri vispi.

La principessa era molto triste, perché il principe che amava non la ricambiava; così un giorno nella sua stanza trovò uno strano diario.

Subito incominciò a scrivici sopra ogni sua paura, ogni suo tormento e, il diario, la rassicurava e la riempiva di complimenti.

Un giorno però la principessa si rese conto che nel suo regno succedevano cose strane e capì che era colpa del diario e cercò di buttarlo via, ma fu inutile perché nel diario abitava uno spirito cattivo che voleva ritornare in vita.

E quest’ultimo rapì la bella principessa e la portò nella sua spaventosa caverna, con l’intenzione di ucciderla.

La principessa sentiva la vita scivolargli dalle dita e la stanchezza sopraffarla quando, all’improvviso, il bel principe venne a salvarla.

Dovette combattere contro un gigantesco mostro che uccideva con lo sguardo, ma alla fine, con l’aiuto del suo uccello fatato uccise il mostro e distrusse il diario.

La principessa fu salva.

Passarono parecchi anni, in cui accaddero parecchie cose, e il rapporto tra la principessa e il principe divenne forte, però non era amore ma amicizia.

La fanciulla, sotto consiglio di un'altra principessa sua amica, decise di cercare di dimenticare il ragazzo e iniziò a conoscere altri principi, ma nessuno era come il suo amato.

Il ragazzo, vedendo la principessa con altri principi, divenne geloso e scoprì di amarla e all’improvviso la baciò.

Per la principessa fu bellissimo, ma quella felicità non durò a lungo; infatti il malvagio spirito del diario era tornato per vendicarsi del giovane principe.

Quest’ultimo preoccupato per la sorte della sua amata la lascio, perché credeva che stando con lei, l’avrebbe messa in grave pericolo.

Ma scoprì che non riusciva a stare senza il suo amore e si sposarono e ebbero un bellissimo bambino.

Il principe andò a combattere contro il malvagio spirito e vinse.

E vissero tutti felici e contenti.

°°°

È una storia bellissima, non è vero?

Helena sorride compiaciuta battendo la manine.

E calata la sera, ora devo andare.

A domani, mio principe.

°°°

-Lo voglio.-

-Lo voglio.-

-Puoi baciare la sposa.-

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