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Autore: Holly 8    22/03/2013    4 recensioni
Prologo
Il demone mi teneva per la gola e il mio corpo era bloccato contro il muro,I suoi occhi erano fissi nei miei!Sapevo cosa mi aspettava in fondo me l'ero cercata volevo solo vendicarmi. Ma la vendetta non porta mai a una buona soluzione!La vendetta non cancella il dolore non riporta in dietro le persone che ami,ti lascia soltanto quel ’enorme vuoto che non si colmerà mai.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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                                                                                ***Dean e Sam***
 
 Mi stavo guardando in torno, quando notai la pistola di Ellie sul comodino. Qual cosa non andava.“Dov’è Ellie?” Sam esitava nel rispondermi, mi stavo innervosendo. Non era da lei uscire disarmata, “Sam!” “Lei dov’è?” Il suo viso mostrava i segni del panico. “Non lo so!” “Ieri pomeriggio abbiamo avuto una discussione ed è uscita!” Mi passai le mani fra i capelli. “L’ho cercata ovunque ma è come se fosse sparita!” Gli avevo chiesto di fare due cose continuare a combattere e proteggere Eleanor. E lui l’aveva persa. “Una piccola discussione?” “Ha lasciato qui la pistola Sam!” “Questo significa che non sta bene!” Ero furioso. “Questo lo so!” “Non sta bene dal giorno in cui tu..” Lasciò cadere la frase. Non era facile pronunciare la parola “inferno”.“Ok aspetta frena!” “Che cosa vuoi dire?” Si sentiva davvero in colpa per non sapere dove fosse. “E difficile da spiegare.” “ A degli incubi terribili a mala pena mangia, resta sveglia per giorni!” “E silenziosa!Si tiene tutto dentro!” Per la prima volta mi pentii di aver fatto quella scelta. Mi ero venduto l’anima senza pensare a lei. Ed era stato Sam a pagarne le conseguenze. “Maledizione!” “Dobbiamo trovarla!” “Tu resta qui, io a cercarla!” Mi stavo avviando, ma Sam mi afferrò per un braccio. “So che sei preoccupato!” “Ma se dovesse vederti, potrebbe reagire male!” Aveva ragione. Da quello che mi aveva raccontato, non vivevano una bella situazione. E lei non avrebbe retto il nostro incontro. “Va bene d’accordo!” “Riportala qui per favore!”
 
Quando ripresi coscienza, mi accorsi di non essere più nel vicolo, ma in una strana stanza, e a guardarla non era per niente male. Scacciai quei pensieri futili. Dovevo chiamare Sam per fargli sapere che stavo bene, almeno avrebbe smesso di preoccuparsi e mi avrebbe fatto una ramanzina infinita. Mi alzai dal letto e notai che non c’erano finestre. Allora cercai la porta ma nemmeno quella. Sentivo di non essere da sola. “C’è qualcuno qui?” Un attimo dopo ci fu un leggero spostamento d’aria “Scusa se ti ho portato qui!” “Ma ho bisogno di parlarti!” Era l’uomo della vetrina. “Chi sei tu?” Da come si muoveva e parlava non aveva intenzione di uccidermi. “Il mio nome è Castiel!” “Sono un angelo del Signore!” Ero chiusa in una stanza chi sa dove, con un tizio che mi diceva che era un angelo. “Ok!” “Sono ufficialmente fuori di testa!”  Piego la testa da un lato cercando di capire la mia reazione. “No, non lo sei!” “Ma sei speciale!” “Tutto ciò che hai visto provato e sentito!” “Sono cose reali!” Quindi aveva salvato Dean. “Quindi tu hai..” “Salvato Dean?” “Si!" "E per questo che sei qui!” Ok non ero diventata pazza! Il problema sarebbe stato spiegare a entrambi cosa mi era accaduto. Forse Sam mi avrebbe creduto!  Dean? Era come spiegare a un bambino di dodici anni che Babbo Natale esiste davvero. “Che cosa vuoi dire?” Ero sicura che dichiarasse la verità quindi decisi di ascoltare. “Devi raccontargli quello che ti è successo!” “Quel legame che vi unisce è molto importante!” “Dovete restare insieme, fidarvi l’una dell’altro!” Io annui con la testa. Tutto ciò che stava accadendo, non poteva essere reale. Castiel si era accorto della mia perplessità, si avvicino. “Ellie!” “Dean è vivo.” Appoggiò due dita sulla mia fronte, mi ritrovai nel vicolo. Quando arrivai al motel, notai che l’Impala non era nel parcheggio. Non che fosse una novità!  Entrai nella stanza e mi appoggiai di spalle alla porta, chiusi gli occhi e inspirai profondamente poi rilasciai l’aria mi staccai dalla porta. Dovevo chiamare Sam per fargli sapere che ero sana e salva. Il telefono squillava, ma dopo poco scattò la segreteria. Chiusi la chiamata. Guardai la mia immagine riflessa allo specchio appeso alla parete, non avevo una bella cera. Mi resi conto che non cera solo la mia immagine reflessa. Mi voltai. Dean era in piedi a qualche metro da me che mi fissava.“Ciao piccola!” Andai da lui e lo abbracciai . Iniziai a piangere e buttai fuori tutto il dolore accumulato in quei quattro agonizzanti mesi. “Hey.” “Calmati, va tutto bene!” “Sono qui!” Non era una reazione normale la mia e lui lo sapeva. Mi allontanò, e inizio a guardarmi dalla testa hai piedi. Presi un respiro profondo e gli dissi:“Io ti ho visto all’inferno!” “So cosa ti hanno fatto!" “ E anche... ” Sapeva cosa stavo per dirgli, si voltò dandomi le spalle. Io gli presi la mano e lo guarda continuando a parlargli. “Lui ha detto che puoi fidarti di me!” “Qualsiasi cosa mi dirai!” "E che il nostro rapporto è molto importante!” Sembrava perplesso. “Lui chi scusa?” Forse mi avrebbe creduto.“L’uomo che ti ha salvato!” “Non è proprio un uomo!” “E un angelo!” Inizio a camminare avanti in dietro per tutta la stanza. Lo feci sedere sul letto. “Senti, so che può sembrare assurdo!” “No anzi detta così e assurda!” Non sapevo più cosa fare!Non avevo immaginato potesse essere così complicato da spiegare. “Non sono uscita di senno!” “Devi fidarti di me!"Gli raccontai tutto. E durante quel periodo non mi aveva mai interrotto. “Ok". "Ora sia tutto!” Si alzo dal letto. “Ellie!” “Perché un angelo avrebbe dovuto salvarmi?” Non sapevo cosa rispondergli, nemmeno io avevo una risposta. “Non lo so!” “Forse dovremmo chiederglielo!” Fummo interrotti da Sam che entrava. “Sei qui!” “Per fortuna stai bene!” “Mi dispiace per quello che ho fatto!” In fondo un po’ era anche colpa mia se forse gli avessi detto qualcosa, non lo avrebbe mai fatto. “Dispiace anche a me!”Sapeva di aver interrotto qualcosa. “Va tutto bene?” “Non proprio!” “Devo dirti un paio di cose!” Cambiai un po’ la versione dei fatti, la parte che riguardava l’inferno doveva rimanere tra me e Dean. “ Un angelo ti avrebbe salvato!” Dean non ci credeva molto “Sempre che sia stato un angelo!” “Potrebbe essere stato un demone!” “Comunque non abbiamo indizi!” Invece uno lo avevamo ed era sul suo braccio. Dovevo dirglielo ma non mentre c’era Sam nella stanza. “Andiamo da Bobby forse può aiutarci!” Chissà se papà sapeva di Dean. Fu Sem a chiederlo. “Bobby sa che sei tornato?” “Si!" "È lui che mi ha aiutato a rintracciarvi!” Sam inizio a preparare i bagagli. “Inizio a caricarli in macchina!” “Vi aspetto giù!” Avevo il via libero. “Dean!” “Alza la manica del braccio sinistro!” Mi guardò perplesso ma lo fece. Ed eccola li, l’impronta della mano. “Questa è l’impronta di una mano!” “Come facevi a saperlo?” Gli sorrisi. “L’ho visto mentre ti salvava!” Adesso avevamo un indizio da cui partire.
 
Chiedo hai lettori silenziosi di lasciare anche solo poche righe per farmi sapere cosa ne pensano.E ringrazio molto le mie due sostenitrici Concy_93_ e Nerea V.
   
 
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