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Autore: ettta    22/03/2013    0 recensioni
La vita fa schifo, la mia vita fa schifo... Vi chiederete cosa possa essere accaduto di così grave per farmi odiare la mia vita... Bhe ve lo spiego subito...
Ma prima mi presento, mi chiamo Cloe ho 17 anni e 'vivo', se possiamo chiamarla vita, a Londra anche se sono italiana.
Vivo da sola ormai... Anche se casa mia è sempre un via vai di uomini di ogni genere di età..
Ho 17 anni e vivo da sola, vi chiederete come è possibile che una ragazza italiana sia andata a vivere da sola a Londra... Bhe non ho mai avuto buoni rapporti con i miei... Erano persone corrotte che truffavano in qualsiasi modo le persone per avere più soldi... Li ho sempre odiati. Quando li scoprirono scapparono, lasciandosi alle spalle tutti i loro debiti, compreso me.
Da quel momento decisi che mai e poi mai sarei diventata una persona così ignobile.
Andai in un orfanotrofio ci rimasi per due anni interi. Poi fui adottata insieme ad altre 5 bambine.. Con cui non ho mai parlato, non ho mai fatto amicizia con nessuno.. Mi considero un 'lupo solitario' sempre sola, preferisco essere sola. Temo che se mi affeziono a una persona alla fine
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai sonnolenta… quella notte avevo avuto un cliente… -quanto ti devo dare? -non ti ricordi? 150£ -sei costosetta eh! -la cifra è sempre stata questa e lo sai.. Mi facevo davvero schifo! Odiavo fare queste cose!! Mi vergognavo e provavo disgusto di dover andare a letto con uomini diversi ogni notte! Perché io non potevo avere le cose che hanno le altre ragazze come me? Alla mia età le ragazze sognano il vero amore, il ragazzo con cui faranno l’amore per la prima volta! Per me la prima volta è stata a 13 anni! Con l’uomo che mi ha adottata! Che schifo! -.- Mi alzai dal letto e cominciai a vestirmi… mi misi una maglietta scollata e pantacollant leopardati e scarpe col tacco… lo so, vestiti inappropriati di prima mattina, ma chissà, magari avrei trovato qualche altro cliente, devo portare una certa somma di denaro a lui.. sennò mi picchia! Presi la mia tanto amata chitarra e uscii fuori.. mi diressi al centro di Londra, mentre camminavo, dei ragazzi cominciarono a guardarmi e a fare dei commenti un po’ troppo spinti su di me, io li guardai con sguardo seducente, mi piaceva vedere la reazione dei ragazzi, quando facevo così, mi divertivo! Mai nessuno di loro mi si avvicinava, forse perché erano intimoriti da me, o chissà… arrivata mi sedei per terra, appoggiai un cappello vicino a me sperando che qualcuno mi desse qualcosa e cominciai a suonare, era una canzone composta da me, imparai a suonare la chitarra autonomamente, grazie a internet, molte persone ci sono riuscite, perciò provai pure io e infatti voilà! Ci sono riuscita! Suonai, suonai fino allo sfinimento.. quando non ce la facevo di più mi fermavo e osservavo la gente che passava… Vidi un gruppo di ragazze della mia età, che passeggiavano felici, ragazze che si svegliavano presto la mattina per andare a scuola, le cui uniche preoccupazioni erano uscire, fare i compiti, cosa indossare la mattina e come truccarsi… Mentre io non avevo nulla, né un padre, né una madre, non andavo a scuola e gli unici vestiti che mi mettevo detestavo perché erano da zoccola… Chissà com’è vivere normalmente? Con una madre e un padre che ti vogliono bene, e che ti sgridano… Continuai a fantasticare, quando sentii un gruppetto di ragazze urlare… chissà perché bah! Continuai a farmi i cavoli miei, e ripresi a suonare… A un certo punto si avvicinarono due tizi, non ci feci neppure caso, ero troppo occupata a suonare la mia chitarra… -ehi ciao! -ciao Dissi acida -che fai? -faccio il bucato.. Secondo te che faccio idiota? -.- domanda stupida! Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo, forze un po’ più grande di me, aveva i capelli ricci.. e al sole aveva gli occhi color nocciola chiaro… era bello, ma non mi interessava… Di uomini ne avevo già abbastanza -.- -ahahah Divertente! - … -piacere Liam -Piacere.. -posso sapere il tuo nome? -mmmmmm non credo ti possa interessare.. -ooohh invece si.. -Mi chiamo Bunny Mi divertivo a dare nomi falsi ai ragazzi, in quel modo non mi avrebbero mai ritrovata.. A un certo punto mi squillò il telefono, mi alzai e andai cia per rispondere, non salutai neanche il ragazzo, di cui non ricordo il nome, guardai lo schermo del telefono, era LUI (non ha un nome, lo chiamerò sempre LUI) l’uomo che mi ha rovinata l’esistenza, dandomi una casa e un lavoro schifoso! -pronto? -ehiii Cloe!? Stasera devi andare al locale! Sai cosa metterti! Ciao E riagganciò “Perfetto! Stasera non morirò di freddo in mezzo alla strada in cerca di clienti, è comunque inverno!” pensai. Mi voltai e vidi quel ragazzo che parlava con altri 4 ragazzi e qualche volta distogliere lo sguardo verso di me… Mi voltai e me ne andai a casa, presi il “vestito” se si può chiamare vestito! Era cortissimo! Faceva vedere tutto il culo! Me lo infilai , mi tuccai, mi misi una giacca ed uscii.. mi diressi verso il locale, era una specie di discoteca, io facevo la cubista, e dovevo ballare tutta la sera! Arrivata, andai verso il mio camerino per sistemarmi, quando vidi entrare LUI -ehii ciao bellezza! -ciao.. -come stai? Mi si avvicinò e cominciò ad accarezzarmi e a baciarmi freneticamente! Mi fece sedere sulla scrivania, dove mi truccavo, e mi abbassò le mutande, lui si abbassò i pantaloni e cominciò a scoparmi.. -lo sai che sei la mia preferita vero? -lo dici a tutte quante… -non è vero! Lo dico solo a te bellezza! Provavo disgusto! Di me stessa e di quello che ero.. a un certo punto, si staccò da me, mi guardò negli occhi e mi diede un ceffone, talmente forte che mi fece cadere per terra.. -ahaha puttanella! Cominciai a piangere, non per il dolore, ma per la rabbia.. odiavo me stessa!!! Perché proprio a me? Mi avvicinai allo specchio e vidi che mi stava uscendo sangue dal labbro.. presi un pezzo di carta e cercai di fermare il sangue che ne usciva… Guardai l’ora, ed era il momento di entrare in scena… salii sul palco e cominciai a ballare sensualmente, muovendo bene il sedere, e i fianchi… A un certo punto vidi tra la folla un gruppo di ragazzi seduti a un tavolo.. avevano un qualcosa di famigliare, sì certo! Erano i ragazzi che c’erano oggi al centro! Infatti in mezzo a loro c’era quel ragazzo, Lima o roba del genere! Notai che mi stava guardando, così scesi dal palo e mi diressi verso di lui.. lo raggiunsi, mi abbassai verso di lui e lo baciai… poi mi alzai e tornai sul palco a ballare.. ahah lo avevo lasciato senza parole! Quando finalmente finì quella serata terribile tornai nel camerino con un tizio che mi aveva offerto dei soldi per intrattenerlo… insomma, ballai un po’ per lui e poi mi spogliai, mi lasciai accarezzare, a un certo punto mi saltò addosso, e cominciò a baciarmi e a violentarmi… lo lasciai fare, infondo era per soldi, era quello che ero… Dopo un po’ si alzò, mi buttò una manciata di banconote addosso, mi disse “puttanella” e se ne andò.. odiavo quando mi chiamavano in quel modo, mi sentivo morire! Mi ero ripromessa che non sarei mai diventata come i miei genitori! Eppure adesso, faccio di tutto per evere soldi! A quanto pare ho ereditatao l’indole corrotta dei miei genitori, che schifo! Mi alzai, raccolsi i soldi e andai a cercare LUI… lo trovai. -ehi, tieni me li ha dati quel tizio che voleva che lo intrattenessi! -quanto mi hai portato? *conta i soldi* mmmm davvero ti sei fatta dare così poco!? -pensavo che andavano bene! Di solito questa cifra vuoi! -pensi che io mi accontenti di questo, solo perché “questa è la solita cifra”?! Cominciai a spaventarmi, non volevo essere picchiata ancora! Così indietreggiai e scappai via, verso casa! Lo sapevo tanto che prima o poi avrei dovuto affrontarlo! E me l’avrebbe fatta pagare!
  
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