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Autore: Saidy    22/03/2013    5 recensioni
La ronda notturna è uno degli impegni che ami di meno, soprattutto se durante il giorno hai avuto lezioni senza ore buca e il pomeriggio gli allenamenti di Quidditch. In particolar modo negli ultimi tempi sembrano infinite [...]. Di solito giri per i corridoi senza una meta e annaspi nella noia più nera. Poi, di tanto in tanto, capita un imprevisto.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Il tempo che resta'
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sensi
Avviso: Questa one-shot è collegata alla mia storia "Il Tempo che resta". Può essere letta autonomamente senza bisogno di conoscere l'altra storia, ma costituisce spoiler per la long. Quindi se avete una vaga intenzione di leggere l'altra fanfiction, vi consiglio di conservare questa per dopo. È ambientata durante il settimo anno di Rose e Scorpius.


Con i sensi


Udito

La ronda notturna è uno degli impegni che ami di meno, soprattutto se durante il giorno hai avuto lezioni senza ore buca e il pomeriggio gli allenamenti di Quidditch. In particolar modo negli ultimi tempi sembrano infinite, in fin dei conti da quando James Potter ha finito la scuola non sono molti gli studenti che non rispettano il coprifuoco. Di solito giri per i corridoi senza una meta e annaspi nella noia più nera. Poi, di tanto in tanto, capita un imprevisto.
Senti un leggero mormorio provenire da un'aula vuota e hai già paura di trovare una coppietta. Odi quando succede, spesso fai finta di non sentire pur di evitare il momento imbarazzante.
Ti avvicini e aguzzi le orecchie, la voce si fa più chiara e riconosci immediatamente il timbro di Rose Weasley.
Ripete ad alta voce un incantesimo, sempre lo stesso pronunciato ancora e ancora con voce ferma. Riesci a immaginarla mentre muove il braccio e il polso con movimenti fluidi e leggeri. Ogni tanto si interrompe, forse per scostare un ricciolo ribelle che è sfuggito dalla coda e che le ricade sul volto.
«Per Merlino» la senti mormorare innervosita e ti sembra di vederla mentre stringe gli occhi blu innervosita.
Vorresti aprire la porta e chiederle di unirti a lei nel ripasso pur di poterle stare un poco vicino. Ma non puoi farlo, non siete amici e neanche un po' in confidenza. Ti limiti a scivolare sul pavimento, la schiena contro la porta, e ad ascoltarla mentre ripete l'incantesimo all'infinito. Per ora ti basterà.


Tatto

Entri in classe e vedi che tutti i posti sono già occupati, eppure non sei in ritardo. Poi, con un misto di emozioni che non sai definire, ti accorgi che l'unico posto libero rimasto è accanto a lei.
Ti avvicini e siedi senza fare rumore. Lei è intenta a leggere qualcosa, ti accosti per sbirciare e noti che sta ripassando gli ingredienti di una pozione. Inavvertitamente sfiori la sua spalla col tuo braccio e lei si volta di soprassalto.
«Era l'unico posto...» ti giustifichi.
«Figurati, non è un problema» arrossisce lei spostando lo sguardo altrove.
Trattieni un mezzo sorriso e non puoi fare a meno di pensare quanto sia carina.
Il professore entra in classe e iniziate subito a lavorare. La guardi di sottecchi e ti sembra impacciata e distratta. Ti chiedi se le sia successo qualcosa, perché è strano che sia seduta sola e non con uno dei suoi cugini.
La pozione non ti riesce bene e sai anche perché. Ogni tanto le vostre braccia si sfiorano e poi anche le mani quando entrambi infilate le dita nella ciotola con le bacche.
«Signor Malfoy, Signorina Weasley, di solito siete i primi a finire, cosa avete quest'oggi?»
Entrambi guardate il professore mortificati e tornate al vostro lavoro, sempre distratti, tu perché le sei vicino, lei per chi sa quale strana ragione.
Ti sarà da insegnamento per la prossima volta, se vuoi lavorare bene devi stare a una certa distanza da Rose.


Olfatto

La lezione di Ruff è iniziata solo da pochi minuti e tu sei già steso sul banco con gli occhi socchiusi. La primavera e il tono di voce del professore ti causano una brutta sonnolenza e proprio non riesci a seguire. Fin quando senti un leggero fruscio smuovere l'aria alla tua destra e poi il suo profumo investirti.
«È in ritardo, signorina Weasley.»
«Mi perdoni, ho avuto un contrattempo.»
Apri meglio un occhio e vedi che di fronte a te c'è la sua cascata di riccioli rossi raccolti in una coda.
Adesso sei perfettamente sveglio, inspiri più a fondo il profumo dello shampoo di Rose riempiendoti le narici e i polmoni. Non sai quale fragranza sia, sai solo che riusciresti a distinguerla ovunque.
Allunghi un dito e sfiori delicatamente la punta della coda. Sei tentato di far scivolare un suo riccio lungo il tuo dito ma la paura che ti scopra è troppo forte.
Ritrai la mano come scottato quando lei allunga la sua e fa scivolare via l'elastico che trattiene tutti quei boccoli, che ricadono finalmente liberi lungo la schiena. Il suo profumo ti arriva ancora più forte.
Se non sapessi che è del tutto smaliziata e ignara dell'effetto che ha su di te, penseresti che lo ha fatto di proposito per farti morire.
Non ti resta che sottoporti a questa dolce tortura fino alla fine della lezione.


Vista

Entri in Biblioteca con impazienza sperando di trovarla al solito tavolo. Oggi non l'hai incrociata neanche una volta e forse per questo ti senti vagamente triste e irritato. Superi velocemente uno scaffale e poi un altro e infine la vedi. Decidi di non sederti subito ma di rimanere qualche istante a guardarla nascosto dietro ai libri.
Ha le gambe accavallate e la gonna un po' troppo alzata le lascia scoperta una buona porzione di coscia. Se da un lato sei su di giri perché puoi godere di quello spettacolo, dall'altro te ne vergogni come se stessi origliando una conversazione segreta.
I tuoi occhi risalgono lenti e ringrazi la primavera per questa imprevista giornata di caldo, che le fa tenere aperto un bottone di troppo lasciandoti intravedere la piega tra i seni.
Sei rosso in faccia, lo senti, e ti scruti intorno sperando che nessuno arrivi.
Torni a guardarla, incapace di tenere gli occhi troppo a lungo distanti. Ha il mento appoggiato sul palmo della mano e riesci a intravedere la linee del volto solo di scorcio, perché sta guardando fuori dalla finestra. Ha le guance insolitamente colorate e le labbra rosse leggermente socchiuse sembrano sussurrarti pensieri indicibili.
Ti appoggi come sfiancato sullo scaffale e inavvertitamente fai cadere un libro. Il rumore la fa voltare di scatto e vi ritrovate a fissarvi. Le sue orecchie si colorano velocemente ed è allora che decidi di distogliere lo sguardo e raccogliere il libro. Quando rialzi gli occhi è seduta in maniera composta, la gonna le copre le cosce e un grosso libro le nasconde il volto.


Gusto

La stai baciando. Prima è un toccarsi fugace ma presto le sfiori le labbra con la lingua e ne riconosci il sapore, come se non fosse la prima volta. Sa di biscotti, quelli che tua madre ti faceva quando eri bambino, trasgredendo tutte le regole di formalità e buon educazione che una donna nobile dovrebbe rispettare.
Le sfiori i fianchi e poi li stringi, finalmente senti tra le mani le sue forme. Infili le dita sotto la camicia e con il pollice accarezzi la pelle fresca. La spingi contro il muro e premi tutto il tuo corpo contro il suo ed è come se il respiro e il cuore inciampassero.
Con lentezza i tuoi baci si spostano dalle labbra al collo e poi sempre più veloce scendi e arrivi al petto. La sua pelle sa di buono, profuma e tu vai ancora più giù. Sbottoni un bottone e le intravedi il ricamo del reggiseno bianco. Stai per aprirne un altro e liberare quello che è ingiustamente nascosto ai tuoi occhi, quando una voce ti chiama.
«Scorpius.»
Infastidito apri un occhio, di fronte a te però non c'è lei, ma un ironico Lysander.
«Lo sai che nel sonno chiamavi il nome di Rose Weasley?»
Gli lanci un cuscino in faccia e ti giri dall'altra parte. Tiri il lenzuolo fino a coprirti le orecchie e mugugni per la delusione.
Sei dolorante per l'erezione che pulsa tra le tue gambe ma anche perché quello era solo un sogno, tra i più vividi, ma solo un sogno.
E oggi torni a casa e forse non l'avrai mai più così vicina, forse non la rivedrai mai più.

   
 
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