Oggi
più di Ieri e
Meno di Domani
Perché quando sono
accanto a lui
Sento come se il mio
cuore si scaldasse?
Com’è possibile..?
Per lui io sono come
un’amica di infanzia e basta?
Oppure anche lui
prova qualcosa di diverso per me?
Perché ho voglia di
vederlo?
Qual è il mio
destino..?
Ma siamo sicuri che
il destino esista realmente?
Winry
era arrivata da poco a
Central City. Che cosa era andata a fare là?
L’avevano chiamata, dicendo che
Edward era finito all’ospedale, ed era corsa scattando come
un fulmine.
Ecco cos’era successo. Adesso era
a Central City, ma non sapeva dove andare. “Troverai
qualcuno all’ingresso della stazione. Non puoi
sbagliarti.” Le aveva detto
Alphonse via telefonica. Sì, perché quella volta
Al era con lui. Winry quindi
si guadava intorno, cercando con lo sguardo qualcuno che conosceva.
Niente,
pareva non ci fosse nessuno.. e invece qualcuno c’era. Era
lì, appoggiato ad
una colonna, con le braccia conserte, il volto rivolto verso il basso,
gli
occhi chiusi, il ciuffo biondo più scuro sugli occhi, la
sigaretta perennemente
fra le labbra: il Sottotenente Havoc. Si diresse verso di lui, tenendo
con una
mano la solita valigetta con i suoi “adorati”
attrezzi all’interno. Quando vi
fu davanti, l’osservò, puntando i piedi per terra,
inclinando il viso
lateralmente.
“Sì. Ormai ho deciso di farlo.” Aveva
risposto Edward, aprendo gli
occhi e osservando nonna Pinako, che lo guardava seria
“Quanto tempo ci vorrà
per la riabilitazione?”
“Prima che tu riesca a muoverti decentemente diciamo tre
anni.” Dietro
nonna Pinako c’era Winry. Osservava Edward con sguardo
preoccupato: davvero
voleva farlo..?
“Lo farò in un anno!” affermò
Edward, deciso, osservando nonna Pinako
e Winry, mentre loro ricambiavano lo sguardo, ma in maniera alquanto
allibita:
ce l’avrebbe fatta..?
“Patirai le pene dell’inferno,te lo dico
subito.” Lo informò nonna
Pinako. Edward deglutì, poi voltò lo sguardo
verso quell’armatura che lui osava
ancora chiamare fratello: era Al, a quel tempo.
“Al.. abbi pasienza ancora per un po’.”
Supplicò Edward “Ti ridarò il
tuo corpo.” Affermò, deciso e sicuro, pronto a
tutto.
“Sì.” Rispose timidamente suo fratello
“Ma quel giorno non dovrai
dimenticarti di riprenderti anche il tuo corpo, fratellone.”
Disse l’armatura.
Edward annuì, poi si voltò verso Winry e Nonna
Pinako. A Winry donò l’ultimo
sorriso sincero di quel giorno.
“Zia..” cominciò, Edward, osservando poi
nonna Pinako “..cominciate.”
Quando Winry riaprì gli occhi, era
ancora nella macchina di Jean Havoc, che la stava cercando di
svegliare. Winry
osservò Jean, stropicciando gli occhietti azzurri. Jean le
sorrise,
informandola che erano arrivati. Winry spalancò gli occhi,
scendendo velocemente
dalla macchina. Chiuse la portiera e osservò il grande
palazzo davanti a lei.
Sorrise, cominciando ad incamminarsi verso l’interno
dell’ospedale
fiancheggiata da Jean.
Edward stava nella stanza 250.
Winry accelerò il passo, tanto che Jean fece fatica a
restarle accanto, ma
comunque gli bastò fare falcate più grandi per
restarle vicino. Mentalmente Winry
contava le stanze: 247.. 248.. 249.. 250! Winry spalancò la
porta, osservando
Edward disteso su un fianco, rivolto verso la finestra aperta. Alphonse
era
seduto su uno sgabello là accanto, ovviamente in carne ed
ossa. Winry fece
qualche passo verso Edward, che voltò appena lo sguardo
verso di lei,
freddamente, tornando poi a fissare fuori dalla finestra.
Tentò,
sorridendogli e continuando
ad avanzare verso di lui. Lo osservò meglio da vicino: il
volto era sciupato,
pieno di cerotti, così come il collo e l’altro
braccio, che teneva sotto il
cuscino. Winry gli mise una mano sulla spalla, ma Edward si ritrasse,
uscendo
la mano da sotto il cuscino, coprendo velocemente la spalla: Winry si
accorse
allora che l’automail non c’era più.
Edward stava stringendo gli occhi,
probabilmente pronto ad un’eventuale chiave inglese contro la
testa. Alphonse
si alzò, uscendo dalla camera, afferrando Jean per il
colletto, portandolo
fuori dalla camera, chiudendo la porta dietro di se e lasciando Ed e
Winry da
soli. Winry si chinò un po’ su di lui, ma non
prima di aver preso una sedia ed
essersi accomodata sopra di essa. Edward ancora stringeva la spalla,
poi aprì
gli occhi, sentendo che la chiave inglese non arrivava. Winry mise la
sua mano
destra su quella sinistra di Edward, stringendola nella sua.
Abbassò il volto,
sospirando. Edward allora decise di voltarsi, almeno un po’.
Vide Winry che
piangeva. Allora scattò, ma senza farsi lasciare la mano da
Winry: anzi,
intrecciò le proprie dita con le sue.
-Perché, Ed?-
-Win..-
-Insomma! Perché sei sempre tu quello che finisce peggio?-
Ti ho amato un
secondo fa,
ti amerò fra un
secondo.
Ti ho amato prima
Ti amerò dopo
Ti amo ora.
Ti ho amato per anni
Ti amerò per anni
Ti sto amando in
questo momento.
ti amerò quando morirò.
Ti amo.
Oggi più di ieri,
e meno di domani.
Envy_Love- ssalve! ^^ ecco a voi il secondo Themes dell'EdWin ! *-* che ve ne pare??? ^^ spero che vi piaccia.. bhè, adesso passo alle risposte alle recensioni! ^^
fullmetalQUEEN- Oh, CaVa Gemè ! ^^ sono d'accordo, sono tenerisshimiiihh .. oohh *-* comunque mi pare il minimo dedicarti questa fic ù_ù tu mi hai dedicato quella meravigliosa EnvyEd.. *ç* anche io di aDDoVVoHH, CaVa ^^
Hila92- sono d'accordo con te ! *_* ma sono ancora più d'accordo con il fatto che Ed sia la cosa più bella del mondo (Eeedd.. ^ç^ ndFay) intanto a te il secondo theme, spero che ti sia piaciuto ! XD
gold_dragon- aggiornato il prima possibile ù_ù spero che ti sia piaciuto il themes! ^^
elyxyz- °_° da-davvero è la stessa frase??? scioccante ! XD a me l'ha detto una volta la prof di italiano e l'altro giorno l'ho ricordata.. XD ghgh.. chissà cosa scriverò nelle prossime storie ! O_O
Bai Baci
Envy_Love