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Autore: Helsi    22/03/2013    6 recensioni
«Illimitatamente.» sussurrò Elle. La sua voce sembrava provenire da un universo parallelo. Sembrava quasi che tremasse di rabbia «Illimitatamente.» ripeté cercando di convincere se stessa che stava davvero leggendo quella parola «Illimitatamente, davvero Harry? Sei serio?! Scommetto che l’hai presa da quello stupido pinguino! Tu non sai neanche che cosa significa Illimitatamente!»
«Sei solo arrabbiata perché io l’ho trovata e tu no» ribatté Harry soddisfatto. Strappò l’ iPhone dalle mani dell’amica che cercava visibilmente di distruggerlo con le mani, da quanto lo stringeva forte e lo posò sul tavolino del parco.
«Voglio la rivincita Harold. Dico io! Illimitatamente?!Capisci?!» sbraitò la corvina irritata.
Harry sorrise perfidamente, cercando di smascherare il suo sguardo pieno di soddisfazione.
«La sconfitta brucia, vero?»
Se è coinvolto Harry qualsiasi gioco può diventare pericoloso. Ma Elle sarà disposta a giocare?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa storia la potrei dedicare a un sacco di persone, ma non lo farò.
La dedico solamente a qualsiasi essere sia inetto –come la sottoscritta- a Ruzzle.
Dario, a te non dedico nulla, perché mi hai battuto così tante volte a quello stupido gioco che se leggo o scrivo il tuo nome mi viene voglia di strapparmi i bulbi oculari a morsi.


 

Ruzzle.

 

«Accetta.»
La ragazza alzò gli occhi al cielo, sbuffando vistosamente per l’infantilità del suo compagno di banco, nonché salvatore per serate imbarazzanti, in tutta la sua esistenza. Le rivolse uno sguardo esasperato, scostando una ciocca ribelle dalla fronte e infilandosi gli auricolari nelle orecchie.
You make me wanna die I'll never be good enoughle urlavano i The Pretty Reckless nelle orecchie. Le veniva da quasi da ridere per quella scomoda verità sputata in una canzone, ma si trattenne facendo un buffa smorfia.
«Accetta, Elle, andiamo!»
Anche con la musica a tutto volume, la fastidiosa voce del ragazzo risuonava nelle sue orecchie cristallina, sovrapponendosi a tutte quelle scomode verità. Cosa che non passò per niente allo scocciatore, che sorrise soddisfatto sbattendole il cellulare sotto il naso.
«Scordatelo, ti ho battuto milioni di volte, sarebbe solo l’ennesima perdita di tempo»
«Non è vero! Mi avrai battuto quattro o cinque volte..»
«Ventitré» lo corresse Elle «E non mi interessa in alcun modo una ventiquattresima.. Infondo sarebbe solo noioso»
Il giovane la guardò indispettito e irritato, togliendole gli auricolare con veemenza. Aveva la stessa espressione di un bambino piccolo al quale gli si nega il suo capriccio mattutino. Le gote arrossate, gli angoli della bocca curvati verso il basso in un sorriso triste, e gli occhi che esprimevano una delusione incontenibile.
«Hai paura di perdere! Ammettilo, almeno.» la schernì lui con un sorriso beffardo.
La corvina schioccò la lingua arricciandosi una ciocca di capelli, e lanciandole successivamente uno sguardo divertito. Lei? Perdere? Oh che fantasia che possedeva alcune volte..
«Perché mai dovrei averne,Harold? E’ ridicolo, persino per i tuoi standard» lo beffò lei accennando un sorriso innocente.
«Allora accetta! Avanti Ells, non hai niente da perdere.. »
Elle ci pensò su un attimo. Aveva tante –troppe- ragioni per rifiutare, ma ne aveva altrettante per accettare. Era una  noiosa giornata di Maggio, perché non divertirsi un po’?
«No.. Sarebbe noioso»
«E allora cosa ne dici di renderlo più.. divertente?» chiese il riccio con un sorriso malizioso.
La ragazza riconobbe subito quella piccola luce maliziosa che illuminava gli occhi dell’amico, era la stessa comparsa quando aveva cercato di baciarla due anni fa  alla festa di Fred Jones, dove tra l’altro era così ubriaco che non faceva altro che parlare di unicorni. Quelle frasi non se le sarebbe mai dimenticate.
«Cosa hai intenzione di fare Harry?» domandò sospettosa, chiedendosi se voleva sapere davvero la risposta. Da quando Harry aveva scaricato sui loro cellulari Ruzzle non passava più di un’ora che il riccio la sfidasse almeno una decina di volte. Ma come al solito, perdeva miseramente ogni singola partita dando la colpa a qualsiasi cosa le capitasse a tiro, difficilmente avrebbe perso quell’abitudine.
«Beh.. Non saprei. Se io perdo farò i compiti per una settimana » propose il ragazzo innocentemente. «Ci stai?»
Elle strabuzzò gli occhi con educata sorpresa, mentre si domandava che fine avesse fatto il vecchio e caro Harold Styles, che all’età di tre anni invitava le ragazze per il tè e non per fare sesso.
«E perché mai dovrebbe interessarmi ?» chiese Elle con faccia di bronzo.
«Perché.. » disse lui avvicinandosi pericolosamente alla sua faccia «Mi vuoi bene»
«Esatto.. Quindi non avrebbe senso, no?» ribatté con voce ovatta.
Il moro fece spallucce, ridendo spensierato e masticando con estrema lentezza una caramella. Haribo, le sue preferite, nonché quelle più odiate dalla corvina.
«Aspetta un momento, Harold. Cosa succederebbe se per qualche assurdo e improbabile motivo io dovessi perdere?» chiese sospettosa.
Harry fece del suo meglio per risultare indifferente e tranquillo, senza riuscirci. I suoi occhi  brillavano di nuovo per una scintilla maliziosa, cosa che fece insospettire non poco la corvina.
«Oh, niente di poi così importante» disse cercando di essere indifferente «Se perdi mi darai solo un bacio»
La corvina si irrigidì all’istante, come congelata da quelle parole. La sua replica impiegò pochi minuti per uscire dalle sue labbra.
«Neanche per sogno!» esclamò alterata.
Harry rise sotto i baffi per l’espressione scioccata della corvina che non faceva altro che urlarle contro i peggior insulti.
«SEI UN BASTARDO, UN PERVERT-»
«Se lo farai non ti prenderò più in giro davanti a Liam»
«Non ci riusciresti» lo contraddisse ancora arrabbiata.
«Non ti chiamerò più con soprannomi imbarazzanti che ti avevano dato i tuoi familiari»
«Non riusciresti a fare neanche questo!» sbraitò Elle furiosa.
«Dannazione Evans! Cosa diamine vuoi che faccia per fatti accettare?!» chiese esasperato Harry.
Elle lo guardò furiosa per un attimo sputando le parole con rabbia: «Niente! Io non ti bacerò. Fine. Punto. The End»
«Perché? Non hai mica paura Ells?» le soffiò contro le labbra.
Elle le rivolse uno sguardo pieno d’astio, facendo un veloce segno con la mano. Si sentiva in trappola. Lei, che aveva sempre creduto di essere il lupo, che aveva sempre pensato di essere il cacciatore invece che la preda.. Era in trappola. Era lei l’agnello, era caduta come un pollo fra le braccia del suo cacciatore che fino a poco tempo fa considerava come la sua preda.
«Tzk. Io non ho mai paura Harry. Più che altro mi dispiace per te.. Infondo sarà davvero divertente vederti venire a scuola vestito da coniglietto» lo beffò lei.
Il riccio ci mise un po’ di tempo per capire il significato di quella frase. Lui. Vestito da coniglio. Scuola. Scosse leggermente la testa divertito, non era poi così male come idea.
«Accetti?»
«Accetto»

**
 
Hai perso contro HarryStyles.
Hai perso contro HarryStyles.
HAI PERSO CONTRO HARRYSTYLES.
 
Era un incubo, sicuramente lo era. Il display del suo cellulare era un bugiardo, ne era sicura.
«Illimitatamente.» sussurrò Elle. La sua voce sembrava provenire da un universo parallelo. Sembrava quasi che tremasse di rabbia «Illimitatamente.» ripeté cercando di convincere se stessa che stava davvero leggendo quella parola «Illimitatamente, davvero Harry? Sei serio?! Scommetto che l’hai presa da quello stupido pinguino! Tu non sai neanche che cosa significa Illimitatamente!»
«Sei solo arrabbiata perché io l’ho trovata e tu no» ribatté Harry soddisfatto. Strappò l’ iPhone  dalle mani dell’amica che cercava visibilmente di distruggerlo con le mani, da quanto lo stringeva forte e lo posò sul tavolino del parco.
«Voglio la rivincita Harold. Dico io! Illimitatamente?!Capisci?!» sbraitò la corvina irritata.
Harry sorrise perfidamente, cercando di smascherare il suo sguardo pieno di soddisfazione.
«La sconfitta brucia, vero?» chiese il riccio sarcastico «Ma i patti sono patti.»
Elle notò la solita scintilla maliziosa brillare negli occhi verdi e scosse violentemente la testa, provocandosi un violento capogiro.
«Non ci pensare nemmeno Harold.»
 
 
 
 
 
 
 
 
Note Autrice:
Odio le persone che descrivono Harold come un puttaniere. Odio chi parla di Harry come se fosse davvero un puttaniere. Mi odio perché qui l’ho fatto praticamente puttaniere.
One Shot senza senso e praticamente incompiuta? Eccola.
A primo impatto mi piaceva l’idea, peccato che modellandola mi è uscita una schifezza. Ma pazienza, qualcuno dovrà pure scrivere qualcosa su quel maledetto gioco, no?
Parliamone, quel gioco lo detesto profondamente. Mi ha fatto passare i quattro giorni più schifosi della mia vita. Qualsiasi frase mi dicevano io la dividevo in sillabe, ero senza speranza e in più facevo pure pena per il punteggio!
Bah.. Non sono mai stata brava a quei giochetti di pupù.
Poi, aggiungiamoci anche la canzone Illimitatamente di quel pinguino stalker che mi perseguita in ogni momento della mia vita. Sono seria, un pinguino.. Un fottuto pinguino canta ogni singolo momento in cui guardo la televisione. Che poi canta anche due frasette fatte a cazzo.
Educazione portami via.. Voglio una televisione che sia solo mia.
NO, basta. Sto incominciano a divagare troppo.
Tornando a noi, questa non è una One Shot di cui vado fiera ma se avete qualche opinione sarei felice di sentirla.
Alla prossima.
 

Helsi (nascosta nel suo armadio con un sacchetto in testa).

  
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