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Autore: Gravity    22/03/2013    0 recensioni
Ti senti mai solo in mezzo alla folla? Hai mai paura di deludere qualcuno che ti delude sempre ?
Questo è come si sente, una guerriera, o semplicemente una ragazza che nella vita ha sempre voluto una cosa sola : essere felice.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era suo solito vivere in un mondo di stolti,e-e non si capiva perché egli vivesse in un mondo di stolti,solo viveva. Non sapeva, quella povera ragazza, che tutto quel mondo la stava risucchiando,e che ben presto si sarebbe trovata a combattere con se stessa oltre che il mondo che la circondava. Si,perché il mondo non si estendeva davanti a lei, no: la circondava. E circondandola la soffocava,impendendole di vivere.                                                                                                                           
‘’Il mondo ci circonda,incapace di farci respirare’’                                                                                               
 Ecco le sue parole,parole dette di sfuggita,quelle che dici nei tuoi attimi poetici che in rari momenti trovi ed hai , e pian piano il mondo soffoca la tua emozione,la tua inconsapevolezza. Non era una ragazza di nobile aspetto,andava dal parrucchiere forse poco di quanto dovesse andarci,aveva grandi ideali in società chiuse,la sua età probabilmente non la meritava,e si inchinava al suo intelletto,e pure il suo intelletto si inchinava ad essa, ma essi dopo essersi chinati troppe volte,ecco che non ri rialzano più ed ella rimane sola,sola nel buio,sola nel deserto .Ma ogni deserto ha una strada e in ogni deserto vi è un oasi e nell’oasi pace,ma quanto dura la pace prima della tempesta? Tempeste che per questa ragazza duravano giorni e giorni, e quando questa pensava che fossero passate,ecco che appariva qualcuno a costringerla ogni notte a trovare una colpa per se stessa. Aveva dimenticato come sorridere. Veramente. Sapeva fingere e ciò che riceveva erano solo che finte bugie. Dopo un po’ imparò pure lei a dare ciò che riceveva.                                                                                                                                                                                                                           Non si ottiene niente,e non si da niente eppure,la gente si meraviglia: dopo che non ha mosso un dito,neppure un gemito nell’aria,subito s’appresta a chiederti anche di questo tuo silenzio. La gente è pazza,e rende questo mondo pazzo,dunque non dite che è uno strano mondo o una strana terra  poiché è il padrone a rendere la casa triste,non la casa ad essere triste. Non si è mai saputo,e vi dico che mai si saprà,se il mondo sia diverso da lei o lei diversa dal mondo,due possibilità strettamente legate,ma totalmente diverse. Il mondo non era brillante,creativo come lei: praticamente non era nemmeno un mondo .Lei ballava dove non c’era musica e scriveva dove non vi erano fogli,probabile che sognasse una vita,in un mondo dove non c’era vita. Il mondo era totalmente diverso da lei,forse troppo o troppo poco,se fosse stato troppo avrebbe avuto da che invidiare e se fosse stato troppo poco,beh: non sarebbe durato a lungo. A discapito degli altri,lei, non aveva mai creduto nella fine del mondo,forse erano per lei leggende metropolitane oppure era così abituata a morire ogni giorno che perse il significato di fine del mondo,forse avrebbe capito fine giornata,ma non potremo mai saperlo. Lei dunque era molto diversa dal mondo (o ilmondo diversa da lei?) ma per sentirsi normale,chiudeva gli occhi e dormiva. La notte non aveva nemmeno alleati i sogni,non per questo era sola, no. Credeva fortemente che nel mondo esistessero persone molto più sole di lei,ed aveva ragione: chi vive senza amore,eppure è fidanzato,chi ha tanti amici,ma si sente sempre solo. Dunque,per dimenticarsi di tutto e di tutti,chiudeva la camera,appoggiava il portatile sulla scrivania,e chiudeva gli occhi. Purtroppo ogni volta che chiudeva gli occhi,pensava,e pensando moriva.  Pensava a cosa poteva essere,a ciò che non era e che non sarebbe mai stata,pensava a chi avrebbe potuto avere,alle esperienze che avrebbe potuto avere. Era contro il detto latino ’’Penso quindi Sono ’’. Lei ogni volta che pensava non diventava,moriva e basta,e se fosse rinata da quella morte,beh,non sarebbe stata più la stessa; e mi dispiace per il mondo,ma lei riviveva e continuava sempre più combattiva,e traeva forza dal nulla e dalla sua abiezione. Ecco dove trovò il coraggio di combattere e di cambiare,cambiare per se stessa,non per gli altri. Era tutto un circolo a catena : voleva cambiare per se stessa ma non ci riusciva e non riuscendoci moriva e morendo,rinasceva e rinascendo,stoltamente non capiva che avrebbe dovuto affrontare lo stesso mostro ogni volta,ad ogni ora,ad ogni secondo … quel mostro che lei chiamava vita.    
  
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