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Autore: Mihael_River    22/03/2013    3 recensioni
Cross-over Death Note-Soul Eater, i miei due manga preferiti.
Che cosa succederebbe se Mello fosse il maestro d'armi di due pistole di nome Matt e Near?
E Death the Kid il loro insegnante?
E Matt e Near si contendessero i favori del loro Meister?
Ecco, sarà tutto scritto qui :3
Dedicata a Dark_Fox che mi consiglia tanto-
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, L, Matt, Mello, Near | Coppie: Matt/Mello, Mello/Near
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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“Meeeeeeeeeeeeeeeelloooooooooooooo …”
 
Uh? Mi stanno chiamando?
 
“Mello?”
 
Ancora?
 
“Tizio simmetrico che è svenuto per strada?”
 
Chi cazzo è?
 
“Tipo poco figo?”
 
“Soul! Maka … CHOOP!”
 
Io non sono poco figo!
 
“Yahoo! È svenuto perché ha visto me!”
 
“Black*Star! Tsubaki … CHOOP!”
 
Ok va, ho capito che qui non sono normali …
 
“Mello dai, noi tre non vogliamo essere le uniche a sopportare questo simmetrologo!”
 
“Ehi! Non sono un simmetrologo! Ritengo solo che la simmetria sia perfetta! E voi tre non siete simmetriche!”
 
“Martina, Micaela, sapete che fare.”
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!” quell’urlo mi costrinse a svegliarmi.
 
“E che succede qui! Perché urlate tutti!”
 
“Mello! Ti sei svegliato!” urlò Matt abbracciandomi.
 
“MATT! Ti ricordo che non ti ho mai detto che potevi abbracciarmi!”
 
“Oh, scusa!”
 
“Nonono rosso! Si dice –Ooo scusate non volevo-!”
 
“Fottiti simmetrologo!” sibilò Matt.
 
“Ehi! Sono il figlio del capo, nonché tuo insegnante!”
 
“Pff …”
 
“Ok gente, mi dite come mai sono qui?”
 
“Beh … -disse un tizio/tizia dai capelli rosa- Ragnarok, invece di scappare, ti è arrivato in testa e per sbaglio un po’ di sangue nero ti è entrato in circolo nel corpo!”
 
“Il problema è che non so se accadrà la stessa cosa che è successa con Soul …” intervenne un tipo che trasudava epicità da tutti i pori, aveva una vite in testa e il camice probabilmente cucito da una sarta cieca che ballava il can-can con sei gatti, si fumava una canna di quelle potenti e cuciva il suddetto camice contemporaneamente.
 
“Perché hai una vite in testa?”
 
“Non ti riguarda, ragazzino.” mi rispose quello figo.
 
“Va bene! Ma ditemi … che è successo con-“
 
“Una cosa molto poco fica …” disse l’albino (No, non Near!).
 
“Cioè?” Ok, iniziavo a capirci poco e niente.
 
“Lo capirai a tempo debito, amico.”
 
“E no, io lo voglio sapere! PRETENDO di saperlo!”
 
“Ha ragione Mello! Ora DICCI TUTTO FOTTUTO ALBINO!” urlarono Matt e Near in coro.
 
“Ok, ok … il vostro amico inizierà a avere gli incubi!”
 
“Solo questo? Incubi? Io mi aspettavo altro …” dissi con aria di superiorità (anche se ero decisamente sollevato).
 
“Oppure, non potrebbe accadergli proprio nulla!” fece quello con i capelli rosa.
 
“In che senso?” ok, ora ero davvero confuso.
 
“Beh, io ho il sangue nero, ma non mi trovo male, se non per il fatto che Ragnarok è un po’ … ossessivo, ecco!”
 
“Cosa?” urlò un coso che uscì dalla schiena del povero tizio rosa. “Io non sono per nulla ossessivo!”
 
“Ma certo che no …” bofonchiai.
 
“Basta che a Mello non accada nulla. Sennò … ehm, potete uscire un momento? Devo dire una cosa al mio maestro d’armi …” disse quasi impercettibilmente Near.
 
“Kya! Va bene, dopotutto un’arma si deve sempre confidare al suo maestro d’armi!”
 
“Zitta, Martina.” sibilai.
 
Quando restammo da soli, Near mi si avvicinò e mi disse:
 
“Senti Mello … io so che non è facile per te da accettare, ma … ecco, tu … sei il mio unico amico … e-“
 
“Near, ti capisco. So che sei ancora un ragazzino, e la sindrome di Asperger non fa che migliorare le cose … dimmi Near, perché sei così freddo?” gli chiesi sforzandomi di essere gentile (e non abbracciarlo, perché sembrava un piccolo orsacchiotto indifeso).
 
“Perché … non lo so. Non so quasi nulla nemmeno di me stesso. So solo che senza di te non saperi che fare.” Ora sembrava ancora più carino.
 
Mi misi seduto e strinsi Near.
 
Al diavolo l’autocontrollo e tutto il resto! Era di una pucciosità unica! Come si fa a non amare un batuffolino bianco uscito dalla casa della farina?
 
“Stai tranquillo, finché ci sono io, tu non devi avere paura di nulla.”
 
“Grazie Mello.”
 
“Di niente omino bianco. Sto solo facendo quello che devo.”
 
“Piuttosto, come va la ferita?”
 
“Mi sento decisamente meglio …” ora che ci sei tu pensai.
 
“Invece, tu mi dici perché devi sembrare sempre così duro e arrogante?”
 
Restai in silenzio.
 
Le sue domande mi spiazzavano sempre.
 
“Ho sopportato per anni i tuoi scherzi senza dire nulla. Aspettavo solo-”
 
“Questo momento?” lo interruppi.
 
“Sì, in pratica sì.”
 
“Stai tranquillo Near, non dovrai più sopportare nulla.”


Salve!
Scusate il ritardo bestiale, dovevo aggiornare la storia nell'altro account ç.ç
Allora, vi piace?
Ditemelo con una recensione!
E ringrazio tutti quelli che mi seguono!
MK
  
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