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Autore: APPLETREE    09/10/2007    6 recensioni
Harry deve iniziare la sua nuova vita, qualcun altro deve chiuidere con quella vecchia. Post 7° libro! Questo è il seguito di"Tutto ciò che volevo sentirgli dire", quindi prima di questa Shot dovreste leggere l'altra.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Raccontami di lui

 

 

My lover's gone
his boots no longer by my door
he left at dawn
and as I slept I felt him go
Returns no more
I will not watch the ocean
My lover's gone
no earthly ships will ever bring him home again
bring him home again

(My lover’s gone – Dido)

 

 

-Snape lo guardò per un momento ancora, e poi  volse lo sguardo verso il luogo che anche lui aveva considerato come la sua Casa, Hogwarts.

Harry gli sorrise, e lui gli mostrò per un attimo il suo ghigno tanto familiare in cenno di saluto, prima di scomparire per sempre, nel momento in cui le pietre scivolavano a terra dalla mano di Harry.-

 

 

Severus tornò ad essere uno spirito invisibile agli occhi umani, e iniziò a vagare.

Non sapeva quanto ci sarebbe voluto, affinchè la sua anima venisse richiamata per andare a raggiungere il regno dei morti.

Passava sulla terra leggero, sola essenza. Nessun  dolore, il vago ricordo delle emozioni mortali.

I suoi pensieri tornarono a quel posto dove tantissimi anni prima aveva incontrato una bambina, che lo avrebbe cambiato per sempre. Un istante dopo, senza sapere come, si ritrovò in quella stesso parco, avvolto nella nebbia.

 

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Harry era rimasto per un po’, seduto sotto un grande albero a riflettere.

Qualche lacrima scese ancora, perché per troppo tempo aveva dovuto trattenerle. Erano diventate un peso sul cuore, una nube nera carica di pioggia dietro i suoi occhi, un pugnale nel fianco.

Pianse per Hedwig, la sua cara amica che era scomparsa all’improvviso, senza nemmeno il tempo di accorgersi di quello che le stava capitando.

Pianse per Fred, vecchio pazzo Fred. Quanto lo aveva fatto ridere sempre in coppia con George,  con le loro idee strampalate e geniali!

E poi…

Lupin e Tonks. Gli avevano lasciato un arduo compito. Il loro bambino sarebbe cresciuto sapendo quanto coraggiosi e meravigliosi fossero stati i suoi genitori. Non avrebbe permesso che diventasse un’ altra vittima della guerra, come lo era stato lui. Lo giurò a se stesso stringendo i pugni.

 

La sua mente andò a tutte le persone che se ne erano andate, e promise a tutte che il loro sacrificio non sarebbe andato perso.

 

Quando si alzò dall’ ombra protettiva dell’albero, non era più il ragazzo sopravvissuto, era un uomo pronto ad affrontare il futuro.

 

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Improvvisamente tutto divenne chiaro, e vide perfettamente le due altalene che ricordava così bene. Oscillavano al vento e le catene tintinnavano ad ogni urto.  Gli occhi di Severus si spalancarono, vedendo Lei seduta su una di esse.

Se avesse avuto ancora polmoni, probabilmente in quel momento il respiro gli si sarebbe mozzato in gola, e se avesse avuto ancora un cuore, quello sarebbe impazzito nel petto.

Si avvicinò incredulo, quasi timidamente…

“Ciao Sev, ti aspettavo!”

Lily sorrise e lui pensò che era bellissima anche oltre la morte.

“Davvero?”  Disse lui sedendosi nell’altalena libera, accanto a lei, senza smettere di guardarla.

“Sì, sapevo che saresti venuto qui, anche se mi dispiace che il tuo tempo sia arrivato così presto.” Gli disse con sincero rammarico.

“Sai Sev, so che hai visto Harry, e che ti ha ringraziato.”

Severus annuì, lei continuò.

“Anche io volevo dirti grazie. Ho potuto sentire i tuoi pensieri affettuosi nei miei confronti, e ne sono stata felice. Non potrò mai ringraziarti abbastanza, per quello che hai fatto per lui.”

“Beh, non è che gli abbia reso le cose molto facili…” Le rispose, sentendosi quasi  in colpa davanti a lei, per il modo in cui aveva tormentato il figlio.

 

So quanto hai sofferto…” Disse lei  abbassando gli occhi tristemente.

Se lui avesse avuto ancora sangue, forse le guance gli si sarebbero colorate.

Lui appoggiò la sua mano trasparente su quella di lei. Dimenticandosi per un attimo che non poteva trasmettere calore con quel gesto.

“Non ha più importanza ora, questo momento che stò passando con te, mi ripaga di tutti questi anni.” Disse lui,  sorridendole rassicurante, rendendosi conto che non lo faceva da tantissimo tempo.

Soffiava un vento leggero, ma loro non potevano sentirlo, Severus se ne accorse vedendo le foglie muoversi sugli alberi. Avrebbe voluto vedere quel vento muovere i capelli di lei, ancora una volta.

Lily lo guardò sorridendo, sembrava tornata bambina. Gli occhi grandi e verdi non splendevano più, ma erano comunque incantevoli.

“Severus, ti prego, parlami di lui.” Disse, e lui decise che l’avrebbe accontentata.

In fondo, che fretta c’era?

 

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Harry si asciugò la faccia con una manica, e con l’animo più leggero si diresse verso Hogwarts.

Il sole era già alto ormai, il cielo era chiaro e splendente senza nuvole a minacciare quel meraviglioso giorno di rinascita.

Camminava veloce, quasi correndo con il cuore che, senza capire perché, gli martellava forte nel petto.

Era felice.

Arrivando in vista del portone, ormai di corsa, vide una persona che lo aspettava.

Ginny lo guardava avvicinarsi, e vedendolo sorridere l’ansia nel suo cuore sparì.

 Lo scialle che lei portava sulle spalle scivolò a terra, mentre sorridendo apriva le braccia per accoglierlo.

Harry rideva, la baciava, la stingeva a sè. Si sentiva forte, colmo di speranza e di amore.

Gli occhi di lei erano il riflesso delle sue emozioni, uno specchio fatto di desideri e di gioia.

La guardò come se fosse la sua aurora, l’isola  nel mare di dolore che si era lasciato alle spalle, dentro la foresta.

Le tolse delicatamente una ciocca rosso fuoco dal viso dolce, cullandola tra le sue braccia.

 Harry pensò che i giorni a venire sarebbero stati come una nuova vita, di cui lei sarebbe stata il fulcro. Poi stringendola nuovamente al petto, sospirò.

“Sono a casa!” Disse.

Dedico la storia alle persone che hanno commentato l’altra one-shot, ispirandomi per questa. Soprattutto a Hocusposcus che ha scritto delle cose davvero illuminanti! Grazie a tutte

  
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