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Autore: Nothing_like_us    22/03/2013    2 recensioni
Stava ancora camminando verso qualcosa di indefinito, sulle note di Torn, cantata dai suoi migliori amici "Senza Harry, non viene bene." si ostinavano a ripetere ogni volta, quando vide un punto rosso. Rosso come il colore dei famosi pantaloni di Louis, come il colore dei One Direction, rosso come l'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dopo la recente rottura del rapporto tra Perrie Edwards, membro delle Little Mix, e Zayn Malik, avvenuta lo scorso maggio, tra i One Direction c'è ancora qualcuno che soffre. No, non si parla nè di Liam Payne, ancora fidanzato con la fan Rose Wayne, nè di Niall Horan, prossimo alle nozze con Demi Lovato, ma di Louis Tomlinson ed Harry Styles. Esatto, dopo il tanto atteso coming out, dopo un anno il sogno svanisce, o almeno così sembrerebbe dalle frecciatine lanciate nei tweets di questi ultimi giorni dai due amanti, come questa conversazione dell'altro ieri: una fan aggiorna il suo profilo twitter scrivendo "Chissà se ai Larry mancano le donne." e Louis, dopo aver retwittato, risponde indirettamente "Ad Harry sicuramente." e qui interviene quest'ultimo "Ti ricordo che sei stato tu a stare per tre anni con Eleanor." "Almeno fingeva meglio di te." "Ti odio." "Il sentimento è reciproco." e qui si conclude la discussione. Il fandom si chiede che conseguenze ci saranno, ma dopo l'eliminazione delle varie tappe del 'One Direction tour', la fine della band sembra vicina." 
Louis spense la tv spingendo il telecomando dall'altro lato del bancone della cucina buia. Portò il bicchiere di vino rosso alla sua bocca e sorseggiò. Si girò verso la finestra, fuori era un fredda serata d'inverno, nevicava, e, nonostante avesse un maglione di lana addosso e il caminetto acceso, rabbrividì. Poggiò una mano al vetro, qualcosa gli mancava. Qualcuno.
Perchè la gente commercializzava tutto? La fine della loro relazione era molto di più dell' "annullamento delle tappe". Era la fine di un'amicizia, di un amore, delle loro vite.
Quando fecero coming out è inutile dire che avevano tutti i riflettori puntati, ma loro mostravano il loro amore, semplicemente. Però da due mesi a questa parte qualcosa era cambiato, qualcosa di fondamentale. 
 

Harry si mise a cavalcioni su Louis, si avvicinò al suo collo lasciando una scia di baci "Oggi non ho voglia Harry." disse Louis con voce stanca.
Harry infilò una mano nei suoi boxer "Sicuro?" Louis rise. Come faceva il ricciolino a conoscerlo così bene?
Gli sfilò piano la t-shirt aderente, quella che lo faceva impazzire così tanto, poi lo baciò ovunque, ripercorrendo con le dita il ventre scolpito di Harry. Lo guardò negli occhi con malizia prima di togliergli i pantaloni.
Harry prese lentamente i lembi della maglietta a righe di Louis e gliela sfilò, mentre gli aveva bloccato i fianchi con le gambe, poi gli tolse velocemente i pantaloni, mentre il più grande insinuava le mani nei suoi ricci.
Iniziarono a baciarsi passionalmente "Dove sono?" "Nel primo cassetto, Boo." Louis si voltò a pancia in giù allungandosi verso il cassetto sulla sua destra, mentre Harry sfilava lentamente i suoi boxer, poi Louis ritornò alla posizione iniziale e replicò il gesto del più piccolo, strappandogli l'intimo "Non avevi voglia, eh?" disse il ricciolo indaffarato.

Louis aveva un accappatoio blu indosso, era appena uscito dalla doccia. Quando era andato in bagno Harry stava ancora dormendo, così decise di dargli un'altra occhiata, aveva un'aria così innocente e angelica quando dormiva. Da sveglio era tutto tranne che innocente.
Diede uno sguardo sul letto, Harry era girato a pancia in giù e il lenzuolo era accantonato al posto di Louis, era abbracciato ad un cuscino. Il più grande stette lì per alcuni minuti ad osservarlo, poi gli si sedette accanto e passò una mano sulla schiena del suo fidanzato, che si girò e gli sorrise "Ehi Boo." poi gli prese la mano "Profumi. Hai fatto una doccia senza di me?" Lou rise, c'era qualcosa in lui che gli diceva di godersi quei momenti, quegli ultimi momenti. "Ti amo, Hazza." "Anch'io Boo." poi si scambiarono un bacio, uno di quelli dolci e lunghi.
 

 
Un campanello lo distolse dai suoi ricordi. Posò il bicchiere a aprì la porta. Fu al quanto sorpreso vedendo quella faccia. "N.. Niall, che ci fai qui? Come mi hai trovato?" "Posso?" disse il biondo accennando al salotto "Certo, entra." Lou lo fece accomodare, gli offrì un po' di birra, sapendo che l'irlandese non sopportava il vino, e si sedettero al tavolo della cucina.
"A cosa devo la tua visita?" disse il moro irrequieto "Ad Harry." Louis rabbrividì di nuovo "Sono passate due settimane, e vi sentite solo tramite tweets provocatori. Sono venuto qui per portarti da lui. Dovete chiarire questa cosa." "Allora perchè non è venuto lui a dirmelo?" "Perchè nessuno sa che sono venuto qui. Tu lo sai, sono il Larry Shipper numero uno, e cosa ancora più importante voi siete i miei migliori amici, state soffrendo, e non ce la faccio più a vedervi in queste condizioni." Louis guardò il pavimento per tutto il tempo, come incantato. Niall si alzò e lo abbracciò, il moro lo strinse forte, di ricambio. "Dai, andiamo." 
Il più grande prese il suo cappotto e salì nella Range Rover, perchè Niall gli aveva fatto una cosa simile? Perchè aveva preso l'auto di Harry? 
Si appoggiò al sedile, chiuse gli occhi e inspirò. Il profumo del ricciolino iniziò ad invadergli le narici, e si sentì solo, senza una ragione per cui vivere. Harry era davvero la sua vita.
Rivolse ancora uno sguardo verso l'esterno. Il ricordo interrotto gli apparì nuovamente nella mente. L'immagine del suo amore che gli accarezzava la mano gli fece venire la pelle d'oca.
 
 
"Il signor Styles?" chiese Louis alla reception dopo essere sceso dalla loro camera "Non so dove sia andato, mi dispiace."
Sì guardò intorno, chiedendosi perchè Harry gli aveva fatto mettere uno smoking per poi sparire. Pensò che era meglio andare in bagno. Era una loro regola 'Ti perdi? Vai in bagno e ti troverò per darti una botta veloce.' Louis rise al ricordo della scena di Harry mentre lo diceva appena uscito dalla doccia con fare malizioso.
Dal bagno degli uomini venivano gemiti femminili, il moro ridacchiò ancora una volta, pensando che magari anche quella coppia si era data la stessa regola, poi si chiuse in bagno, evitando che, a cosa finita, uno dei due potesse vederlo. Iniziò a mandare messaggi ad Harry. Dopo il terzo messaggio, i due nell'altro bagno finirono. 
"E' stato bellissimo." commentò la donna. Louis ridacchiò, facendosi sentire, così il discorso non continuò oltre e i due uscirono. Subito dopo arrivò il suo ricciolino "Boo?" gridò. Louis trovava eccitante la sua voce, specialmente quando gridava, così, appena notò i suoi piedi vicino alla porta, l'aprì velocemente e lo attirò a sè, per poi sbatterlo contro il muro. Lo guardò negli occhi smeraldo e sussurrò "You're perfect, Hazza." e lo baciò. 
Aprì la porta del bagno ed Harry intrecciò la mano a quella del suo fidanzato "Prima c'era una coppietta in orgasmo nell'altro bagno." risero "Amore, mi sembri nervoso, cos'hai?" "Emh, niente.." rispose Harry guardandosi le mani. Una biondina gli passò davanti, facendogli l'occhiolino, poi si fermò tra i due ragazzi e sussurrò "Harry, dopo facciamo una cosa a tre col tuo amico." si allontanò e se ne andò. Lou guardò l'uomo alla sua destra perplesso, poi sembrò avere un'illuminazione "Eri tu..." "No, non ero io, che dici?" "Sì che lo eri." "Come fai a saperlo? Quello del bagno non ha parlato neanche!" Harry fece una faccia seria "Io non ho parlato nè di bagno, nè ti ho detto che l'uomo non ha parlato." il più piccolo rimase in silenzio, pensando a come si fosse dato bene la zappa sui piedi "Io.. scu.." Lou non gli lasciò terminare la frase "NO. Non toccarmi. E' successo altre tre o quattro volte, ma non ti ho mai detto niente 'Avrà voglia di tette' ho pensato, ma adesso basta. Credi che non abbia capito che da quando ti hanno chiamato 'finocchio' cerchi di dimostrare il contrario? Ma a chi poi? Ad un branco di idioti senza cervello che non sanno cos'è l'amore? Non solo ti stai perdendo, fottendotene di tutti i tuoi principi, ma stai perdendo anche me. Tu hai finito i tuoi giorni con me. Se mi ami, non devi tradirmi, l'hai sempre saputo." sbraitò Lou "Ora vado sopra. Stanotte dormirai in un'altra camera." gli disse duramente "Scusate per lo spettacolo." si rivolse a quelle quattro coppiette che stavano intorno a loro a guardare.
Poi corse in stanza a piangere, addormentandosi.
Fu alle due del mattino che prese la decisione di andarsene, scappando nella sua casetta in montagna, di cui nessuno sapeva l'esistenza.
 

 
Pensando a quest'ultima scena Louis chiese al biondo come l'avesse trovato "Forse tu non ricordi, ma mentre eri in macchina mi hai mandato un messaggio." "Io?" "Sì tu." "Non ricordo proprio." Il moro rivolse nuovamente lo sguardo al finestrino, vedendo che era ancora lunga la strada da fare.
"Lou? Lou, svegliati." "Harry?" "No, sono Niall. Siamo quasi arrivati." "Da Harry?" "Sì Lou, da Harry." il moro aprì gli occhi, riconoscendo il paesaggio come la 'bassa Londra' "Non abita qui Harry." "Beh, ultimamente sta sempre da quel suo amico, come si chiama..?" Louis si voltò di scatto "Joe?" "Sì, proprio lui. Non l'ho mai visto nè conosciuto, ma mi sembra un tipo da cui stare alla larga. C'abbiamo provato a tirarlo fuori dal giro, ma non ci ascolta. Credimi, ha bisogno di te." Lou stette in silenzio a pensare quanto anche lui avesse bisogno di Harry.
Niall accostò "Eccoci." Louis riconobbe quella casa "Sai, una volta Harry mi ci ha portato, c'era una festa, e per poco non ne è uscito con il naso rotto. Un ragazzo mi aveva detto 'sporco frocio'. Lui non ci vide più e gli si catapultò addosso. Forse avrei dovuto fare anch'io così. Dovevo dimostrargli che per me era perfetto ma non l'ho fatto." il biondino gli rivolse uno sguardo, pensando a quanto il loro amore fosse grande e gli mise una mano sulla spalla "Non preoccuparti Lou, non è colpa tua." 
Scesero dalla macchina, e Louis entrò, dando un calcio alla porta. La puzza di fumo e medicinali entrò nelle sue narici, dandogli il voltastomaco. Sorpassato l'ingesso, andò in salotto, dove c'era un ragazzo moro, alto e pieno di tatuaggi, aveva una carnagione bianca come il latte, dovuta probabilmente a tutte le droghe assunte "Ciao Louis." Joe si avvicinò al ragazzo con fare losco "Vuoi qualcosa? Cocaina, marijuana..." Lou si allontanò "Dov'è Harry?" gli chiese duramente "Chi è il biondino?" Niall si nascose dietro Louis, gli incuteva terrore tutta quella situazione, sapeva che sarebbe finita male. "Ti ho chiesto dov'è Harry." Louis gli si avvicinò, pronto a sferrare un pugno, mentre Joe guardò ancora Niall "E' nella stanza a destra." fece un mezzo sorriso che invitava il moro a dargli un pugno nei denti. Ma non perse tempo, infatti prese il biondo per il polso e corse nel corridoio, guardando in tutte le camere sulla destra. C'era di tutto, era la casa degli orrori. Fu nell'ultima stanza che Lou trovò il suo ragazzo. Era a terra, disteso, con un sacchetto di cocaina alla mano. 
Per Louis, il tempo sembrò fermarsi, come in un rallenting. In quel periodo, durato probabilmente due secondi, notò l'amore della sua vita disteso lì, di un bianco cadaverico, incapace di muoversi. Lo fissò per poco, negli occhi del piccolo sembrò accendersi una luce, che si spense subito dopo. Non aveva riconosciuto nessuno dei due. Louis se lo mise sottobraccio e, con l'aiuto di Niall, lo portò in macchina. Lo stesero sui sedili posteriori, chiusero gli sportelli e il biondo entrò in macchina. "Lou, dove vai?" disse affacciandosi dal finestrino, con le mani al volante. 
Il moro, fuori di sè, rientrò nella casa dello smarrimento, si avvicinò a Joe e gli sputò in faccia, per poi dargli un pugno, facendolo svenire "Muori, bastardo."
Rientrò in macchina e Niall guidò più veloce che poteva verso l'ospedale.
 
"Boo ti amo." Harry sentì la sua voce rimbombare. 'Cosa sta succedendo? Perchè sono qui? Dov'è il mio Boo?' pensò guardando tutto quel buio attorno a sè "Scusami Boo, scusa per tutto. Non volevo farti del male. Ti amo. Louis, dove sei? Torna qui. Torna da me."
"Ti prego Harry, svegliati. Non posso stare un attimo in più senza te. Ho sbagliato a dirti tutte quelle cose. Dovevo essere più razionale. Non ti odio, non ti ho mai odiato. Ti ho amato fin dal 2007, quando ci incontrammo al concerto. Credevo che non ti avrei mai più rivisto. Mi sbagliavo, guarda ora dove siamo. Ti amo Harry, però, ti supplico, risvegliati. Farei di tutto per te. Sarò qui con te, a proteggerti, per sempre, te lo prometto. Non lasciarmi solo, sei la mia vita." Louis aveva le mani fredde del ricciolino tra le sue. Le lacrime gli solcavano il viso, sapeva che se Harry fosse stato lì, non gli avrebbe mai permesso di piangere a causa sua. Era stato tutta la notte accanto a lui. Il suo piccolo stava male. No, ma quello disteso non era il suo piccolo, quel corpo disteso sul letto non assomigliava nemmeno un po' ad Harry, non aveva niente in comune con lui, quello era solo un corpo freddo senza vita. Il suo Hazza era diverso, portava calore ovunque fosse. Se mai avrebbero fatto un viaggio al polo Nord, Louis avrebbe sicuramente temuto che i ghiacci si sciogliessero.
"Louis, sto arrivando. Sono qui. Dove sei?" Harry gridava nell'immensa oscurità. Ad un tratto sentì le sue mani riscaldarsi. "Harry, vieni." la voce soave del suo Lou lo trascinava verso una luce. Si chiedeva se quella luce sarebbe stata un punto di morte, o uno di vita. Dov'era? Dove doveva andare? E il suo Boo che fine aveva fatto? Era meglio andare verso quel punto bianco, o restare nell'oscurità a contemplare la voce del suo Lou mentre gli dedica qualcosa?
Harry si fidò ciecamente di Louis, o per meglio dire, della sua voce, e andò verso quel piccolo punto, che man mano camminava diventava sempre più grosso. Cosa lo aspettava ancora?
 
Erano passate due settimane, Harry lo capiva da come gli parlava Louis. I suoi 3 migliori amici e il suo ragazzo si erano riuniti dove il suo corpo giaceva freddo, a cantargli tutte le sue canzoni preferite. 
Louis aveva portato una tastiera in camera, non c'era giorno che non cantava 'They don't know about us'. Cosa avrebbe dato Harry per sfiorare le sue labbra, per prendergli la mano, per asciugare le sue lacrime, per vederlo ridere.
Erano due settimane che vagava dentro quell'immenso spazio bianco. Credeva fosse stato un punto decisivo, invece no. C'era qualcosa che non andava.
Stava ancora camminando verso qualcosa di indefinito, sulle note di Torn, cantata dai suoi migliori amici "Senza Harry, non viene bene." si ostinavano a ripetere ogni volta, quando vide un punto rosso. Rosso come il colore dei famosi pantaloni di Louis, come il colore dei One Direction, rosso come l'amore. 
Harry iniziò a correre, facendo diventare quel puntino enorme, poi nero.
Sentì le mani calde del suo Louis "Ti amo, Boo." furono le prime parole che disse. Riaprì pian piano gli occhi, poi sentì quelle labbra familiari che aveva desiderato a lungo. 
Delle goccie d'acqua gli attraversavano il viso, ma non erano le sue. Riaprì gli occhi e vide due piccole iridi celesti brillanti "Sei la luce dei miei occhi." Louis lo ribaciò ed Harry sentì il bisogno di abbracciarlo, per sentire il suo corpo caldo.
"Ragazzi!" gridò Harry ridendo "Mi siete mancati!" tutti risero, poi seguì un abbraccio di gruppo.
Per i One Direction un abbraccio di gruppo equivaleva una vittoria. C'era vittoria più grande che ritornare quelli di sempre?

"Harry! Harry! Harry!" il ricciolino guardava arrivare la sua torta, mentre i suoi migliori amici, il suo fidanzato e le loro famiglie gridavano il suo nome, attirando su di se tutti gli sguardi delle persone del locale. Rise, non si era mai sentito così completo. Chi avrebbe mai detto che il suo ventunesimo compleanno l'avrebbe festeggiato così?
Vide arrivare una torta al cioccolato. Si chiedeva cosa avessero scritto sulla torta. Era tradizione scrivere sulle torte di ognuno un ricordo degli anni passati. Si ricordò il ventunesimo compleanno di Zayn quando gli scrissero 'Vas Happenin?' e per tutto il giorno la figlia della loro stylist, Lux, andò ripetendo quella frase in continuazione.
La cameriera posò la torta sulla tavola, ed Harry notò la madre di Lou piangere mentre guardava la torta, poi capì 'And I'd marry you, Harry.' cercò con lo sguardo il suo ragazzo, mentre le luci del ristorante si abbassarono.
Louis gli prese la mano e si mise in ginocchio, aprendo una scatolina "Harry Edward Styles, will you marry me?" Harry lo guardò e rise, per poi baciarlo delicatamente "Sì, Louis William Tomlinson. Hai fatto colpo un'altra volta."
 

 
 
 
 
 
Macciaaaaau gente :3 come va? Questa è la prima os larry che scrivo, e devo dire che mi piace un casino asdfghjk, spero that you enjoy it! lol (Certe affermazioni le ho scritte in inglese perchè nella mia mente l'italiano rovinava l'atmosfera AHAHAHAHAHAHHA)
Spero davvero che vi piaccia c: quindi fatemi sapere o recensendo, o scrivendomi su
Twitter o Ask c:
Un bacio, ciau <3

   
 
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