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Autore: Kaleidoscope_    22/03/2013    2 recensioni
Quelle parole mi rimbombarono nella testa. Non volevo crederci. L'idolo che ho adorato per tutto questi anni poteva avermi detto ciò?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Poco dopo iniziai a messaggiare con Evelyn.
 
 
Ehy! Come stai?Com'è andata con il tuo Mark?
 
Bene! E' un ragazzo dolcissimo. Ma tu piuttosto,come stai?
 
Meglio,mi hanno fasciato la gamba. Tra qualche giorno tornerà tutto normale!
 
Uh,meno male...mi hai fatto preoccupare! Ho scoperto che si è appena lasciato, stava con una certa Megan (che nome da vacca!). Ho campo libero,haha! ;-) A proposito,tu come sei stata con Tom?
 
Evelyn sei un caso perso! Comunque mi ha chiesto il numero, devo mandargli l'indirizzo della nostra scuola. Domani ci vengono a prendere all'uscita!
P.S. Smettila di mettere il naso alle faccine.
 
E me lo dici solo adesso?!
P.S. Non scassare,come la tua faccia ha un naso, anche loro lo hanno!
 
Emmh...me n'ero dimenticata! Sorry :* Con tua madre com'è andata?
 
Mh,ti perdono! Bene comunque,la solita scazzata e via,adesso è tutto come prima. Stasera vuoi venire a cena da me?
 
Ti dispiacerebbe venire anzi tu da me? Il dottore mi ha detto che devo stare a riposo,perciò mi tornerebbe meglio.
 
Questo significa che dovrei tornare a cambiarmi?!

Daaaaaaaaaaai * occhi dolci *
 
Okay, 20 minuti e sono lì. Pizza?
 
Yep! A dopo :)
 
 
Ordinai la pizza e andai a cambiarmi in camera dato che iniziai ad avere freddo. Mi misi i pantaloni di una tuta e una felpa addosso. Misi Enema of the state nello stereo e iniziai a canticchiare Dumpweed per la casa, saltellando su un piede. La scena doveva essere divertente,dato che anche Jack - il mio gatto - mi guardò male. Quando iniziò Alien Exist iniziai a delirare, cantavo come una pazza. Suonò il campanello e andai il più veloce possibile ad aprire. Ero pronta ad accogliere Evelyn cantando la canzone, così aprii continuando a cantare.
Ma come canti bene!”
Io ancora avevo gli occhi chiusi dato che stavo imitando Tom mentre cantava nei live, ma riconobbi subito la voce e mi fermai, arrossendo non poco. Spalancai gli occhi e mi ritrovai davanti Tom sorridente e Mark che rideva, volevo sotterrarmi.
Emh io,ecco...”
Mi imitavi veramente bene, sono fiero di te!” disse Tom ridendo.
“E-emh..." balbettai.
Oh suvvia, non ti sei ancora abituata alla nostra presenza?” esclamò Mark ridendo ancora.
Insomma...non proprio...comunque,entrate!”
Feci cenno di entrare e così fecero. Io saltellando su una gamba iniziai a salire le scale per andare a togliere la musica. Tom si avvicinò a me e mi mise il braccio attorno alla vita.
"Ti aiuto." si limitó a dire. Io arrossii e feci cenno di si con la testa. Sentimmo il campanello suonare e ci bloccammo.
"Mark vai tu!" urló Tom. Lui annuí e andò verso la porta.
Continuammo a salire le scale e arrivammo in camera mia. Io arrossii ancora di più, mi ero dimenticata per un attimo dell'aspetto della mia camera. Una parete era piena di poster di Tom, sulla porta c'era scritto "DeLonge sposami!" e nelle altre pareti c'erano erano frasi tratte dai testi delle loro canzoni, affiancate da poster di altre band come i Green Day.
"Wow!" disse Tom con gli occhi che luccicavano. Mi lasciò e iniziò a camminare per la stanza, incredulo. Io feci finta di nulla e mi diressi verso lo stereo, estraendo Cheshire Cat e riponendolo accuratamente nella sua custodia.
Bella camera!” esclamò Tom, ancora esaltato.
Emh, g-grazie...” continuai a balbettare.
Lui si sedette sul mio letto e notó la scritta sulla porta. Iniziò a ridere e io sarei voluta scomparire dalla faccia della terra.
“Nessun membro preferito, eh?” disse ridacchiando.
Io non risposi, ero troppo imbarazzata. Sarei voluta scoppiare a piangere. Ma le mie figure di merda non finirono lì. Persi l'equilibrio e caddi letteralmente addosso a Tom. Ci ritrovammo con i petti l'uno sull'altro, i nostri nasi potevano toccarsi. Ci guardammo negli occhi, fissai intensamente i suoi color nocciola e lui ricambiava fissando i miei, blu come il mare. Lui mi attiró ancora di più a sé. Io diventai ancora più rossa e lui sorrise, sempre guardandomi negli occhi.
Ci allontanammo dopo pochi secondi, che a me sembrarono ore, avendo sentito i passi di Mark e Evelyn per le scale.
Mi alzai di scatto e mi girai verso la pila di cassette sopra uno scaffale, facendo finta di sistemare qualcosa.
“Giorgia, non mi avevi detto che ci sarebbe stato qualcun altro a cena con noi!” mi disse Evelyn entrando nella stanza,quasi scocciata.
Tom si alzò e iniziò a girovagare per la mia stanza.
“Non prendertela con lei,non l'avevamo avvertita. Volevamo farle una sorpresa! Vero Tom?”
“Eh? Cosa? Ah,sì infatti.”
Tirai un sospiro e mi voltai verso di loro.
“Comunque,sono arrivate le pizze...” si soffermò un attimo e guardò la mia camera. “Bella stanza!”
“Mh,dovresti vedere quella di Evelyn!”
Lei mi lanciò un occhiataccia e io soffocai una risata.
“Dai,scendiamo!” fece lei per cambiare argomento.
“Io finisco di mettere a posto una cosa e arrivo,voi andate pure.”
I tre uscirono dalla mia camera e io chiusi lentamente la porta,per non farmi sentire. Mi sdraiai nel letto e posai un braccio sulla fronte,chiudendo gli occhi.
Pensai a ciò che era successo pochi minuti prima, non riuscivo a capire.
Non mi sarei mai aspettata di potermi trovare così vicina a lui, iniziai a sentire una strana sensazione. Mi sedetti sul letto fissando un suo poster, un poster di Tom. Lo guardai con un altro sguardo rispetto a quello che usavo giorni prima. E in quel momento capii.
“Non può essere vero...” pensai ad alta voce e solo allora mi accorsi che qualcuno era entrato nella mia stanza,lui era entrato nella mia stanza. Io sobbalzai e mi sedetti.
“Che cosa?” chiese lui.
“N-niente...” risposi balbettando,come al solito.
Lui si sedette vicino a me,guardandomi.
“C'è qualcosa che non va?”
“N-no! Assolutamente no, non ti preoccupare”
Non ero mai riuscita a mentire, ma in quel momento sperai con tutta me stessa di esserci riuscita. E a quanto pare ce l'avevo fatta, dato che Tom alzò le spalle e si alzò, dirigendosi verso la porta. Si bloccò e mi fece cenno di uscire dalla camera. Fatto ciò, fui io a bloccarmi prima di scendere le scale,perché da lassù vidi una scena alquanto strana al piano di sotto.
Mark e Evelyn stavano tranquillamente pomiciando e quando Tom se ne accorse mi prese velocemente in braccio e mi riportò in camera ridacchiando.
“Tu, ferma qui. Non disturbarli.”
“Non l'avrei fatto comunque,non serviva portarmi di forza qua.” dissi stizzita.
“Scusa,non pensavo ti desse noia!” fece alzando un sopracciglio.
“Lasciamo stare” dissi sbuffando e sdraiandomi nel letto. Sentii un peso che si metteva di fianco a me. Mi chiedevo perché continuasse a fare così. Iniziò a giocherellare con il mio piercing. Il contatto con lui mi faceva rabbrividire,avrei voluto togliermi di lì. Ma una parte di me non voleva e naturalmente diedi ascolto a quella. Io mi voltai verso di lui,lo fissai per la seconda volta in quegli occhi color nocciola che mi facevano impazzire,mi ci perdevo dentro. Lui distolse lo sguardo e adocchiò la mia chitarra acustica nera.
“Posso prenderla?”
“Ma certo che puoi.”
Si alzò di scatto, la prese e si risedette sul letto vicino a me. Gli allungai un plettro e lui iniziò a suonare qualche accordo e poi iniziò a suonare quella canzone,la mia preferita. Carousel. Ero felicissima, mi sentivo bene. Quando iniziò a cantare,senza fare troppo rumore, il mio cuore perse un battito e sentii che le lacrime – di gioia – stavano per scendere. E dopo poco,così fu. Lo guardavo sorridendo,con qualche goccia salata che scendeva dai miei occhi. Per me era un sogno,non avrei mai immaginato che Thomas Matthew DeLonge un giorno si sarebbe ritrovato davanti a me a suonare la mia chitarra. Eppure era così, lui stava cantando la mia canzone preferita,ma si fermò non appena vide le mie lacrime.
“Ehy, che hai?” posò velocemente la chitarra e si avvicinò a me.
“N-niente...mi fa uno strano effetto vederti qui.” dissi io sorridente.
“Oh dai,non devi stare così!”
“Ma sono lacrime di gioia!” ci tenni a sottolineare.
Lui non mi rispose,si limitò a sorridere. Mi portò la mano al viso e mi asciugò le lacrime.
“Grazie” sussurrò.
“Eh? Tu mi dici grazie?”
“Sì beh,sono emozioni indescrivibili quelle che voi fan ci regalate ed è giusto ringraziarvi!”
Rimasi stupita da quella risposta, quasi non riuscii più a parlare. Non me l'aspettavo, è stato qualcosa di magnifico.
“Ho detto qualcosa di sbagliato?” mi guardò inarcando un sopracciglio.
“Oh cristo.” mi limitai a dire,subito dopo gli saltai addosso,stringendolo in un abbraccio.
“Io ti adoro,ti adoro Tom! Sei il mio idolo,lo sei da sempre e questo per me è un sogno che si avvera! Grazie di tutto,davvero!” gli dissi tutto d'un fiato.
Lui ricambiò l'abbraccio e lo sentii ridacchiare,ma non disse nulla. Mi strinse forte a lui e io mi sentii veramente felice.
Dopo esserci staccati,lui mi scompigliò i capelli con una mano e sorrise.
“Io e te diventeremo grandi amici!”
Pensavo di sognare. 'Io, amica di Tom DeLonge? Datemi un pizzicotto' continuavo a pensare.
“S-sì!” balbettai.
“Ma gli altri due staranno scopando?”
“Emh, non lo so. Evelyn è imprevedibile in questi casi. Ricordati che il ragazzo che è con lei è pur sempre Mark Hoppus.”
“Io sono meglio. E non puoi negarlo!” disse indicando la parete piena di suoi poster.
Io arrossii nuovamente e ridacchiai.
“Dai su, andiamo a vedere” aggiunse lui, prendendomi per mano e trascinandomi con sé.
Piano piano scendemmo le scale e arrivammo al piano di sotto, ma non trovammo ciò che pensavo di vedere.
Guardammo attentamente in giro, ma di Mark ed Evelyn nessuna traccia.
“Vedo che il tuo amico ha rapito Evelyn!” dissi ironica a Tom.
“Ma che ne sai! Magari sono stati gli alieni!”
Scoppiai a ridere e lui mi guardò dicendo “Che c'è da ridere? Sono serio!”
Effettivamente il suo sguardo era convinto di ciò che stava dicendo, ma non potei fare a meno di continuare a ridere. Lui intanto si sdraiò sul divano. E' incredibile come abbia già colonizzato casa mia!
“Dai su, chiama Mark e chiedi dove sono finiti!”
“Perché non lo fai tu?” mi disse portandosi un braccio sugli occhi.
“Sei veramente così pigro? Ti credevo più energico dopo avere visto i vostri live!”
Lui si sedette di scatto. “Io non sono pigro!” disse con aria offesa.
“Allora chiama!”
“No! Perché dovrei rovinare una serata con una ragazza al mio migliore amico? Mi ucciderebbe!”
Io sbuffai, lui continuò.
“Non preoccuparti, Mark non farà cazzate, è un bravo ragazzo!”
“Effettivamente non sembra un ragazzaccio.. A differenza di qualcuno..” tossii leggermente ridendo e Tom mi guardò male.
“Stai per caso insinuando che io non sono un bravo ragazzo?” lanciò un'occhiata di sfida.
“Beh...” continuai a ridere e lui non disse altro.
Si avvicinò a me, con un sopracciglio alzato e lo sguardo malizioso. Iniziò quasi a farmi paura! Io indietreggiai finché non mi ritrovai con le spalle al muro e lui mi si piazzò a due centimetri da me. Di nuovo mi fece uno strano effetto, il mio cuore iniziò a battere a mille. Mi spostò dal viso una ciocca di capelli.
“Tom...” sussurrai piano. Non ricevetti risposta, solo un ghigno che si formò nel suo viso.
Mi cinse i fianchi con le sue forti braccia e in un attimo mi ritrovo in braccio a lui, sembravo un sacco di patate.
“TOM!” gridai.
Per l'ennesima volta non rispose e dopo avermi caricata bene sulla spalla, aprì la porta e uscì.
Si diresse verso un'auto che presumibilmente era sua, aprì la portiera e mi buttò letteralmente sui sedili posteriori. Chiuse le portiere e si sedette al posto del guidatore, ingranando la marcia. Partì a tutta velocità, non mi diede neanche il tempo di mettermi a sedere.
“La gamba Tom, la mia gamba! Ma sei pazzo?!” urlai stizzita.
“Hai detto che sono un ragazzaccio,no?” rispose tranquillo.
“E ora dove vorresti andare?”
“Mh, vediamo...dove mi pare! Seguirò qualche indicazione e vedremo!”
Sbuffai e mi portai le mani sul viso, scostandomi i capelli. Tom DeLonge mi stava rapendo. Ok.
Restammo in silenzio per tutto il viaggio, lui svoltò verso la periferia di Firenze e non avevo idea di cos'avrebbe voluto fare. Parcheggiò e finalmente mi fece scendere. Prese un telo enorme dal bagagliaio, si fece strada verso un parco pieno di alberi e io lo seguii.
Feci per sedermi ma lui mi prese per un braccio e mollando il telo a terra mi prese di forza e mi rimise nella posizione sopra la sua spalla.
“Tom lasciami giù!” dissi imprecando.
Lui rise e continuò a vagare per il parco, iniziai a tempestare la sua schiena di pugni che a lui naturalmente non fecero né caldo, né freddo.
In un momento mi ribaltò e mi ritrovai a pochi centimetri dalla sua faccia, che sparì dopo altrettanti pochi secondi dato che si lanciò in una montagna di foglie trascinandomi con lui. Ero sempre attaccata a lui, non mi lasciò andare neanche in quel momento. Ci rialzammo subito, lui iniziò a ridere.
“DeLonge, sei morto!” urlai e iniziai a rincorrerlo zoppicando. Lui scappò ma date le sue risa che lo fecero stancare dopo poco, riuscii a raggiungerlo e gli saltai completamente addosso. La sua risata mi contagiò, così iniziai anche io a ridere. Ci ritrovammo sdraiati su un prato, l'uno sopra l'altro a ridere come due coglioni.
“Ti odio!” dissi tra una risata e l'altra.
“Facevi meglio a tenere la bocca chiusa!” replicò lui. Ci calmammo, avevamo il fiatone e tirammo entrambi due sospiri. Mi guardai un attimo e solo allora realizzai che ero ricoperta di foglie e altre schifezze che si trovavano in quel mucchio, per non parlare della gamba. Mi tolsi la fasciatura, non potevo di certo rimanere con quella.
“Guarda come sono ridotta!” dissi stizzita.
“Sei carina anche così!” rispose lui sorridendo, io pensavo di morire. Alzai un sopracciglio per fare l'indifferente, ma penso che le mie guance si colorarono di un bordeaux intenso. Una folata di vento mi fece gelare dal freddo, era comunque fine Marzo quindi non faceva poi tanto caldo.
Tom se ne accorse, così si alzò e prese il telo che aveva lanciato pochi minuti prima. Me lo porse e io me lo avvolsi intorno, non dopo essermi seduta. Continuavo a tremare, nonostante il telo.
“Vieni qui.” sussurrò lui e dopodiché allargò le gambe e mi fece sedere davanti a lui, stringendomi con le braccia. Il mio cuore stava per esplodere. Sentii una sensazione non nuova, ma sperai vivamente che non fosse ciò che pensavo. Non doveva esserlo.
Mi rilassai e poggiai la testa sull'incavo del suo collo. Rimanemmo per un po' così, guardando la luna e le stelle. La notte mi ha sempre fatto pensare a come risolvere le mie paure. E in questo caso, la mia paura era quella di ricommettere lo stesso sbaglio di tre anni fa. Paura di innamorarmi.
 
Amore.
 
Una parola, cinque lettere. Può sembrare qualcosa di innocuo, ma invece l'amore fu la mia rovina. Nonostante questo, continuavo a provare quella sensazione. Mi salì un brivido in corpo e non so come, ma Tom lo percepì. Lo capii dopo che mi strinse più forte.
“Grazie, Tom.” mormorai, continuando a fissare il cielo.
Lui non rispose, allora pensai che stesse cercando UFO e che non mi avesse sentita. Così mi voltai e gli diedi un leggero bacio sulla guancia, ma subito dopo diventai tutta rossa per l'ennesima volta. Per fortuna era notte e lui non se ne accorse. Mi pentii di aver fatto quel gesto, 'chissà cos'avrà pensato' continuavo a ripetermi nella mente. I miei pensieri si bloccarono però, quando lui mi prese il mento con due dita e mi fece voltare verso di lui. I nostri nasi si toccavano e il suo sguardo era fisso sul mio. Non capivo più nulla, ero immobile e non sapevo cosa fare. La voglia di baciarlo era immensa, era come se quella bocca perfetta mi stesse chiamando. Ma forse lui mi lesse nel pensiero, dato che mi attirò a sé e posò le sue labbra sulle mie. Sembravano perfette per stare insieme. Mi sdraiai completamente su di lui e in quel momento non sentii più il freddo, ma solo tanto, tanto calore. Tutto quello che avevo sempre sognato si stava avverando. 'Ditemi che non sto sognando' continuavo a pensare.



Kaleidoscope's space :

Per la gioia della mia Sam, ho aggiornato! :') 
Premetto che non aggiornerò per un po' dato che tra meno di una settimana parto e in questi giorni ho la febbre e sto il meno possibile al pc ewe (ma questo non fregherà a nessuno :3)
Ringrazio Waves of joy per aver recensito il capitolo precedente e shapeshifter per aver recensito 'Who am I?'. 
  
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