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Autore: Zomi    22/03/2013    3 recensioni
Sento a pelle il tuo cuore palpitare impazzito, martellando battiti su battiti senza sosta. Perché batte così forte? Per lo sforzo, la stanchezza o... per me?
Per me batte il tuo cure, buzzurro? Per me?
Valgo così tanto per te, come ogni singolo battito del tuo cuore?
Mi fissi, ansimante e perso, cerando nei miei occhi una via che ti porti al tuo agognato obiettivo: io.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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HEARTS - CUORI 



 
La stanza è buia pesta.
I balconi chiusi a libro permettono appena a due flebili raggi di luna di entrare nella cabina, illuminando pigramente le assi di legno dorate su cui scalpitiamo, inciampando sui nostri stessi passi.
L’oscurità più totale annienta ogni nostro gesto, nascondendo dove lanci la mia maglia, dove appoggi le tue katane, in quale assurdo modo riesci a chiudere con un calcio la porta e a rimanere attaccato alle mie labbra allo stesso tempo, mentre avanziamo maldestri nel caos tenebroso della stanzetta.
Non so neppure se è camera mia o tua.
So solo che mi alzi da terra con forza violenta, addossandomi rudemente contro il muro mentre affondi, con le labbra ghignati, sul mio seno, mordendolo vorace, schiacciando lussurioso la tua erezione tra le mie gambe.
-Ah!!!!- urlo, fulminandoti con lo sguardo.
-Cretino!!! Così mi fai male, ominide!!!!-
Ti picchio sul quel tuo cranio verde, vogliosa di far scomparire il tuo ghigno beffardo dalle tue labbra, ma tanto so che non ci riuscirò.
A te piace mordermi, ti piace risvegliare quel tuo lato animale contro il mio corpo, ti piace strusciarti sulle mie curva prosperose, ti piace sentirmi urlare, ti piace vedermi rossa di rabbia, ti piace stuzzicarmi…
Zoro, io ti piaccio…
 

Mi piaci solo senza trucchi
Mi piaci se li togli tutti
Mi piace anche senza nome
Mi piaci quando non si dorme

 
-Smettila, Zoro!!!!-
Sghignazzo contro le tue proteste, strusciando il capo scompigliato tra i tuoi floridi seni, affondando tra le morbide curve del petto, inumidendolo di baci. Ti reggo contro la parete oscura con un braccio, stretto sotto le tue cosce tese e snelle, aiutandomi con la mano libera a spogliarti dei piccoli short chiari che indossi e gettandoli lontano, come la tua maglia.
Ti bacio con foga, azzannando le tue rosse e gonfie labbra, saziandomi del loro fruttato e fresco sapore di mandarino. Le bacio, le mordo, le lecco, fino a fondermi con esse.
Svelto, ti getto sul piccolo lettino della stanza, denudandoti di quei pochi indumenti che ancora testardamente ti vestono, lasciandoti poi, offesa e nuda, sulle lenzuola, godendomi, eretto ai piedi del letto, il ben di Dio che mi mostri.
Sei stesa a tre quarti a pancia in giù, le braccia leggermente piegate a sorreggere il busto e a celare, con poca casta ostinazione, il seno. Il tuo dolce e curvilineo sedere diretto totalmente verso di me, con le tue meravigliose gambe incurvate a proteggere la tua intimità, e i tuoi occhi a stuzzicarmi maliziosi.
Mi piaci così Nami.
Senza trucchi a coprirti, senza vestiti che ti nascondono, senza bugie a dividerci.
Mi piaci vera e pura come sei ora, denudata di tutto se non del tuo carattere, vestita unicamente dalle mie mani bramose di possederti, coperta solo del tuo nome che lecco sulle mie labbra, senza mai pronunciarlo, ma irritandoti con il nomignolo con cui da sempre ti ho reso mia.
-Mocciosa…-
Mi fulmini, storcendo le labbra, segno che me la farai pagare cara, vendicandoti contro di me e il mio appetito, non concedendomi ne sosta ne tregua per tutta stanotte.
E non ti immagini nemmeno quanto solo quest’idea mi piaccia…
 

Ti piaccio soltanto appesa al tuo braccio
A fianco a te e il tuo oro e Cartier prendi pezzi di me
Uno tira l’altro, ma io tengo l’ultima parte del puzzle

 
Ti spogli frettoloso e sleale, facendo tutto da solo, senza lasciarmi nemmeno il più piccolo divertimento nel levarti un brandello di vestito di dosso, gettandoti poi sopra di me a baciarmi lussurioso.
Mi sovrasti, mi schiacci contro il materasso cigolante e sconquassato, affondandomi tra le coperte bluastre della luce della luna, baciandomi su ogni lembo di pelle del mio viso e corpo, bloccandomi i polsi nelle tue forti mani.
Non riesco a muovermi, ad abbracciarti, a stringermi a te.
Posso solo baciarti passiva e disarmata, stretta sotto di te.
Ti prendi la parte del dominatore, lasciando a me quella della preda.
Prendi tutto ciò che vuoi di me: il corpo, che baci e mordi senza ritegno, le labbra, che schioccano sulle tue, i seni, che lambisci contro i tuoi pettorali, le gambe, intrecciate alle tue, la mia femminilità, bramosa solo di essere riempita del tuo desiderio, l’anima, che si scalda al contatto con il tuo sesso, bramando di essere già tua, già completa con il tuo essere.
Ti piace sentirmi così, vulnerabile tra le tue mani, così indifesa e prigioniera del nostro amore. Ti piaccio dipendente di te, delle tue labbra, del tuo sorriso.
Credi di avermi del tutto, ma c’è un’ultima parte che per ora non è ancora tua, la parte del puzzle che collega tutti i pezzi, che crea la vera Nami: il mio cuore.
No, amore mio, quello te lo darò solo quando me lo chiederai con il tuo in mano.
 

Potrei pagare tutto e andar via

 
Perché sappi, che se anche ti amo, posso sempre andarmene da te.
Ritornare ad essere la Nami indipendente e egoista del passato.
E basta poco a dimostrartelo.
Basta una spinta del bacino, appena più violenta del solito, per allontanarti e scivolare dalle tue mani, per liberarmi di te, della tua presa e della tua bocca, sedendomi sul letto lontana pochi palmi dal tuo corpo, ma ancora inebriata nella rete del tuo profumo.
Mi guardi confuso, urtato dal mio andar via.
Ti fisso, sorridendo malandrina.
Te l’ho detto: posso prendermi tutto ciò che voglio, anche te, e poi andarmene senza alcun rimorso apparente.
Posso fingere che tu non sia essenziale, e che la vera preda sia tu e non io.
Posso fingere, posso mentire.
Per pochi istanti, ma posso…
 

Un gesto netto, addio, e poi a fanculo
 

Un gesto netto, una spinta diversa dalle altre, e scivoli lontano da me.
Ci resto male, lo ammetto, perchè ancora una volta vuoi dimostrarmi che non sei totalmente mia, che c’è ancora una parte di te che non mi concedi.
Ancora una volta fingi di non appartenermi, di essere tu la cacciatrice e io la preda, nascondendo i tuoi sentimenti, il tuo bisogno di me.
E poi quel sorrisetto bastardo: e come se mi stessi mandando a fan culo.
Ma questa volta non ci sto, non ci sto più nella parte del amante che deve rincorrerti, perchè tu sei mia, ed è ora che te lo ficchi nel cranio anche tu.
Tu, Nami, sei mia, e non puoi andar via così solo per paura di rendertene veramente conto.
 

Senza noi non siete niente

 
Brusco, mi prendi per un polso, ritraendomi a te, strattonandomi sul tuo petto e intrappolandomi lì, stretta tra le tue braccia arpionate sulla mia schiena e tra i miei ricci rossi, mentre mi baci possessivo, bisognoso di sentirmi tua, di essere certo che sia solo tua e di nessun altro.
Ti accarezzo il petto, rispondendo al bacio, completando il tuo essere a metà.
Con me ti senti completo, pieno, l’uomo più forte del mondo.
Con me la sensazione di essere niente scompare, colmata dalla mia presenza e dal mio amore.
 

Senza noi voi siete perse

 
Ti stendo sul materasso, marchiando a fuoco le tue labbra, il tuo sorriso.
Fai ancora la dura, ti trattieni dal farti coinvolgere, frenando l’impulso di abbandonarti a me, di arrenderti alle mie carezze, ai miei baci.
Credi di poter essere indipendente, egoista, libera da ogni vincolo sentimentale o meno.
Ma basta che mi allontani di poco, che allenti il bacio, la presa con cui ti trattengo, alzandomi sopra di te e fissandoti da lontano, per scoprire nei tuoi occhi lo smarrimento e la confusione.
Senza di me, a completarti, a guidarti tra i pericoli del nostro rapporto, ti senti persa come non mai, come mai dovrebbe sentirsi una navigatrice.
 

Ogni donna da sola vale

 
Ti allontani, vendicativo e malefico, lasciandomi stesa sotto di te, in bilico tra il rincorrerti e fare l’indifferente.
Mi mordo un labbro, reggendomi al lenzuolo sgualcito del letto, fissandoti nell’iride nera del tuo occhio.
Sai bene che è tutta una farsa la mia, che il mio respingerti è solo una tecnica di autodifesa che ho dentro da sempre per sopravvivere, per difendere il mio cuore fragile e martoriato dal passato, per proteggere il mio orgoglio, che ancora testardo si ostina a urlarmi che nono ho bisogno di te, che da sola valgo lo stesso.
Oh, fan culo… ma chi voglio prendere in giro?
 

Ogni uomo fa da se,
Bene o male uguale prima o poi

 
Mi afferri per il collo, riportandomi su di te, baciandomi con foga lussuriosa e il disperato bisogno di sentirti completa e di valore, come solo io riesco a farti sentire, concedendoti il lusso di essere la mia sola e unica donna.
Una scelta che ho preso solo io, senza chiederti nulla, agendo impulsivo come sempre, fregandomene del bene o male che stavo per compiere.
Perché tu sei mia, e di nessun altro…
 

Mi piaci se diventi killer
E se hai delle cose da dire, dille
Mi piace, anzi mi esalta
La tua personalità alfa

 
Ribalti la posizione, mettendoti a calcioni su di me, bloccando le mie mani, rozze e bronzee, a lato del capo con le tue esili e delicate, continuando a baciarmi con dannato desiderio.
Sghignazzo, divertito dalla tua personalità alfa, che sempre fai uscire mentre ci amiamo, tentando di sovrastarmi nel fisico e nella forza, mordendomi le labbra, ferendomele con i canini, succhiandole golosa del loro sapore, mentre graffi con la punta delle unghie i pettorali tesi, strusciandoti su di essi con il tuo morbido seno per eccitarmi.
-Buzzurro…- ansimi tra le labbra, mantenendo sveglio il tuo lato malandrino e furbo.
-Sei un idiota…- scendi a baciarmi la gola e il torace, stuzzicandomi non solo con le carezze e l tuo corpo, ma anche con a tua voce.
Sghignazzo, ben sapendo che lo fai solo per dimostrarti forte e proteggerti dall’insicurezza del nostro amore.
Solo per paura di sentirti mia davvero, ti rendertene conto anche tu.
 

Dici che ogni certezza ci uccide
Che l’uomo vive attraverso le sfide
Dici che sai che ti porterò guai
Con la faccia da brava e il cuore per strada mi fai

 
Mi stringi per i fianchi con le gambe, aggrappandoti a me e strattonandomi contro il tuo petto.
Lo fai per dimostrarmi che, anche se ti trattengo ferme le mani, puoi comunque avere la meglio su di me, puoi comunque sopraffarmi.
Le nostre labbra si unisono ancora, lussuriose e a tratti volgari, mordendosi con rabbia per queste nostre continue sfide di supremazia sull’altro.
Stanche del nostro amore combattivo e mai permissivo.
Ti liberi dalla mia esile presa, a cui hai retto il gioco per fin troppo tempo, riportandoti sopra di me e abbracciandomi per la vita, aumentando il magnetismo dei nostri corpi. Mi soffochi con il tuo bacio, annullando ogni pensiero della mia mente, cancellando ogni certezza della mia esistenza, annientando ogni mia sicurezza, ogni mia spavalderia.
Mi droghi con la tua forza, la tua strafottenza nel baciarmi e ghignare ancora, sfottendomi per la mia mite difesa, che ancora innalzo debolmente tra noi non permettendoti di possedermi ancora, stringendo le gambe a impedirti di possedermi e non lasciandomi catturare del tutto dal nostro toccarci.
Lo sai.
Sai che non ti darò ciò che vuoi così facilmente, che dovrai battermi anche in questa notte di competizione, abbattendo ogni certezza e conquistandomi con tutto le tue forze. Perché sono fatta così, perché non mi concedo a nessuno senza essere stata prima messa al muro, senza più alcuna via di fuga, nemmeno a te, amore mio, perché se mi vuoi devi guadagnarmi.
Perché se vuoi me, il mio corpo, la mia anima, il mio cuore, devi volere allora anche tutti i guai che ti porterò, tutti i problemi e casini, tutte le bugie dette con la faccia da fanciulla innocente ma con il cuore cresciuto senza purezza…
 

Paghi tu per tutti e poi vai via

 
Ti stringo a me con forza estrema, possessione pura.
Sei mia, Nami, solo mia.
Nel corpo come nella mente.
Mi manca solo il tuo cuore per averti totalmente, e so che già lo posseggo ma che non me lo dirai mai finché non sarò io a espormi per primo.
Perché tu hai già pagato per tanti altri l’errore di esporti per prima, di mettere a nudo la tua anima e ne sei rimasta ferita fin quasi a perire, e ora ti è rimasta la paura di soffrire ancora, di ritrovarti col cuore a pezzi e sanguinante.
Ma non con me, mocciosa mia.
Con me non devi avere certe paure, perchè io mi renderò cura di te.
Perché ti amo…
 

Senza noi non siete niente

 
Mi baci sul collo, sul seno, sul ventre, tra le gambe.
Mi fai ansimare come una scolaretta alla sua prima volta, gemendo a denti stretti imbarazzata dei propri suoni di goduria.
Stringo tra le mani al lenzuolo fino a strapparlo, trattenendomi dal gridare di piacere mentre mi lambisci nel centro del mio corpo con le tue dannate labbra, costringendomi ad arricciare le punte dei piedi di goduria.
Spalanco al soffitto gli occhi, perdendomi totalmente su di te.
Mi sento un niente totale, annientata dal tuo volermi, dal tuo bramarmi.
Perché? Perché mi fai questo?
Perchè mi vuoi a tal punto da farmi scomparire sotto il tuo corpo?
Perché mi desideri tanto, così tanto da ora stringermi tra le tue braccia mentre ti avvicini a possedermi?
Perché mi baci, mentre entri in me con calcolato desiderio e forza, colmando i miei vuoti, illuminando i miei anfratti bui e segreti?
Perché Zoro, perché?

 
Senza noi voi siete perse

 
Ansimi mentre inizio a spingere in te, aggrappandoti alle mie spalle come un ancora di salvezza.
Sghignazzo, incurvando le labbra divise tra il piacere e la felicità.
Il piacere di averti ancora una volta con me, su di me, per me, ansimante e indifesa, abbandonata alla mia forza al mio volere, al mio amore, e la felicità di sentirmi così importante e indispensabile a te, da farti ripetere tra i singulti di goduria il mio nome, con voce spezzata e grondante di piacere, che risuona acuta e gemete contro a tua volontà che vorrebbe mordersi le labbra per fermare questi ansimi di amore.
Oh Kami.
Mi perdo nel suono della tua voce, nella morbidezza della tua pelle, nel rosso fiammeggiante de suoi setosi capelli che scivolando tra le mie dita maldestre, annotandoli e strappandone alcuni. Mi perdo nel tuo sguardo di cioccolato fisso su di me, sulle tue labbra lucide e aperte nell’ansimare, protese nel baciarmi, nel volermi.
Mi perdo nel tuo corpo delicato e fresco, su cui mi abbandono incapace di trovare una rotta giusta per arrivare al tuo cuore, mentre mi libero in te raggiungendo l’apice del nostro amarci.
Ansimante mi addosso a te, così piccola ma forte da reggermi, da reggere il nostro amore muto e silenzioso, restio a farsi sentire. Vorrei non essermi perso di nuovo in te, e aver trovato la strada giusta per raggiungere finalmente il tuo cuore, per raggiungere finalmente te…
 

Ogni donna da sola vale

 
Raggiungiamo l’orgasmo insieme, e mentre tu digrigni i denti per il piacere, io inarco la schiena verso di te, sfiorandoti il petto con il mio.
Sento a pelle il tuo cuore palpitare impazzito, martellando battiti su battiti senza sosta. Perché batte così forte? Per lo sforzo, la stanchezza o... per me?
Per me batte il tuo cure, buzzurro? Per me?
Valgo così tanto per te, come ogni singolo battito del tuo cuore?
Mi fissi, ansimante e perso, cerando nei miei occhi una via che ti porti al tuo agognato obiettivo: io.
Io, io, io.
Vuoi me, completa, totale, solo ed unicamente me.
Vuoi tutto di me, i limiti e i valori, il bene e il male.
Tu vuoi me. Tu mi ami.
Ti sorrido, le gote ancora arrossate per lo sforzo, il respiro mozzato a metà per l’emozione di ciò che non mi hai ancora detto, ma che mi hai comunque dimostrato.
Lentamente ti sdrai accanto a me, permettendomi di stendermi sul tuo petto caldo e protettivo e ti guidarti, da navigatrice quale sono, verso il mio cuore.
Perché tu sei l’unico uomo al mondo che ha il diritto di averlo…
 

Ogni uomo fa da se,
Bene o male uguale prima o poi

 
Mi prendi una mano, stringendola alla tua, boccheggiando il mio nome mentre mi baci sul mento.
Piano, conduci le mie dita sul tuo petto, facendomi accarezzare la tu bella e chiara pelle, fino ad affondare tra i tuoi seni schiacciati contro il mio costato, e a permettermi di posare il palmo sul tuo cuore.
Batte, batte indemoniato quel muscolo involontario, martellando a mille contro il tuo petto diafano e prosperoso. Batte urlando un qualcosa che mai ho desiderato tanto sentirmi dire…
 

Piano B è lo scenario tipico
Mi rincorri e con te non è stalking

 
Ti fisso, ammaliato dalla melodia del tuo cuore.
Batte così forte per me, per noi, per quello che da sempre siamo ma che mai ci siamo detti.
Mi ami.
Lo leggo nel tuo sguardo, sulle tue labbra, sul sudore che scivolava tra i tuoi capelli spettinati, nel tuo accarezzarmi dolce e tremante, ancora timoroso di aver aperto il cuore troppo presto, tropo in fretta.
Mi rigiro su un fianco, allentando di poco la presa sul tuo petto, ma non appena allontano la mano, tu l’arpioni tra le tue, addossandola rudemente contro di te, contro il tuo cuore.
Vuoi che ti ascolti, che non mi stacchi da te, che capisca la muta dichiarazione che mi stai facendo, facendomi capire finalmente che è da troppo che mi rincorri, che mi vuoi senza mai dirlo ad alta voce.
Che mi ami, ma che non vuoi affrontare tutto questo da sola…
 

Piano C hai consumato il rito e
Senza fede la vita tua procede

 
Ascoltami.
Guardami.
Capiscimi.
Lo senti? Lo senti come batte anche il mio di cuore?
Lo senti come martella dannatamente innamorato e bisognoso di te?
Senti come questo cuore senza fede ne casa crede in noi, nel nostro amore ancora segreto e mai svelato?
Lo so, lo so che la tua vita potrebbe andare avanti benissimo anche senza di me, ma la mia no. Io ho bisogno di te, di noi, del nostro amarci clandestino e di sfida.
Avevo detto che ti avrei dato il mio cuore, solo quando me lo avresti chiesto tu con il tuo in mano, ma non mi sono mai accorta che me lo porgevi da sempre…
 

Diserta il tuo nascondiglio
E fatti guardare meglio
La gente vuole vedere la ragazza killer

 
Mi fissi con i tuoi grandi occhi, trattenendo ancora la mia mano sul tuo petto.
Socchiudi le labbra, tremanti e umide, cercando di sussurrare qualcosa.
Ti avvicini, appiattendoti contro di me, nascondendo il tuo corpo ma non il cuore che ora stai mettendo a nudo.
Stai disertando il tuo nascondiglio segreto dove ti sei trincerata per troppo tempo, facendoti vedere finalmente per quello che sei: la mia Nami.
-Ti amo…- balbetti, baciandomi con uno schiocco di labbra, permettendomi di abbracciarti con tutta la mia forza e stringendoti a me.
 

E io corro, tu mi insegui
Se ritorno, ti risiedi
Sono il mostro, tu mi hai creato
Un reato del cuore è il più grande peccato
 

Ti amo, ti amo, ti amo.
Tu mi hai cambiato radicalmente.
Da quando ci sei tu ne miei giorni tutto ha preso una svolta diversa.
Non compio un solo passo senza guardarmi indietro controllando che tu mi stia seguendo, non un solo gesto senza controllare che tu ci sia a correggermi o a difendermi dalle mie stesse azioni.
Prima di te, credevo la gelosia una sciocca e inutile dimostrazione d’amore, ma da quando ci sei ne sono diventata succube, desiderando di punire qualsiasi donna che prova solo a posare gli occhi su di te, non capendo che già appartieni a qualcuno, a me.
Zoro, ti amo, ti dono tutto di me, tutto.
Ti dono il mio cuore, ma sappi, amor mio, che saprò riprendermelo nel modo più violento e cruento possibile se non ne avrai cura..
 

Senza noi non siete niente
Senza noi voi siete perse
Ogni donna da sola vale
Ogni uomo fa da se,
Bene o male uguale prima o poi

 
-Ti amo anch’io mocciosa…-
-Ti amo…-
-Senza di te sono niente…-
-Senza di te, mi sento persa… senza valore… senza anima né cuore…-
-Mi prenderò cura di te, del tuo corpo come del tuo cuore… mi prenderò io cura di te… non temere…-
Un sorriso, debole ma felice.
-Non ho paura… non con te…-
 

Se questo è amore,
la storia è un thriller
chi è la vittima?
Chi sarà il killer?

 
Piano mi baci, riportandoti sopra di me, abbracciandomi con forza mentre l’alba inizia a rischiarare i contorni confusi della stanza, disegnando d’oro il legno del letto e il pavimento, di rame le finiture della finestra, di diamanti la mia pelle sudata sotto la tua.
Riprendiamo ad amarci, senza più sfide, senza più paure, senza riserve, senza dividerci i ruoli del cacciatore e della preda.
Sono tua, sei mio.
Mi basta questo, per riuscire a donarti tutta me stessa.
Mi basta il tuo amore per completarmi e colmare i vuoti che orami non ci sono più.
Mi basta sentire il tuo cuore sul mio, per capire che sono al sicuro…
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE:
Song Fic scritta sulle note di “Killer” di Baby K (strofe in corsivo) feat Tiziano Ferro (strofe in grassetto).

Zomi

   
 
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