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Autore: LordWeavile94    22/03/2013    3 recensioni
Dopo il termine della Lega di Unima, Camilla invita Ash a tornare a Sinnoh, per prepararsi a sfidare i Super 4. Ritrovati i suoi vecchi amici, però, dovrà affrontare un'antica minaccia, che metterà a dura prova la vita sua e dei suoi compagni. Avventura, Amicizia, Amore: una lotta epica, un destino da seguire.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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 Benvenuti all’ultimo capitolo del mio racconto! Be’, questa volta, prima di iniziare, voglio dire un paio di cose: precisamente, voglio fare i “ringraziamenti”. Innanzitutto i ringraziamenti vanno a Satoshi Tajiri, l’inventore dei pokémon, senza il quale una grande parte di me non esisterebbe. Subito dopo, il ringraziamento va alla mia folle immaginazione, che mi ha permesso di creare questo racconto...senza di essa, non sarei qui!
Infine, ultimo ma non ultimo, il ringraziamento va a tutti voi lettori, che siete riusciti a sopportarmi nei miei immensi sproloqui e a non annoiarvi! Grazie anche del supporto che mi avete dato attraverso le recensioni, che mi hanno dato una spinta in più per scrivere velocemente! A questo proposito, desidero ringraziare soprattutto Euphemia, che mi ha supportato più di tutti gli altri, seguendo la mia storia fin dal primo giorno! Grazie mille, sei una grande amica!
E adesso, finiamola con questi sentimentalismi, e cominciamo l’ultimo capitolo! Via!
 
Epilogo: Luce e Buio.
 
I giorni seguenti alla sfida furono molto stancanti per Ash e i suoi pokémon. Dopo la vittoria di Camilla e i complimenti scambiati tra i due contendenti, infatti, i giornalisti si erano precipitati a frotte sui due allenatori, chiedendo pareri, emozioni e impressioni sulla lotta. Anche gli amici di Ash, i Superquattro e alcuni spettatori furono intervistati, sempre per gli stessi motivi.
Seguirono varie campagne stampa, conferenze e cerimonie ufficiali, che dovevano chiudere il grande evento.
Camilla, inoltre, offrì ad Ash il posto di Secondo Superquattro della Lega di Sinnoh. Il ragazzo, rimasto dapprima stupito, decise poi di rifiutare: diceva di non sentirsi ancora pronto per una tale responsabilità, e che il suo viaggio come allenatore non era ancora giunto alla fine. Inoltre, una volta saputo di suo padre e della sua immensa abilità nella lotta, diceva di volersi allenare per sconfiggerlo. Camilla semplicemente sorrise e accettò.
Infine, rimase solo la cerimonia di chiusura, alla quale Ash partecipò insieme a tutti i pokémon che avevano combattuto affianco a lui. Fu una grande festa, e tutti quanti applaudirono vigorosamente.
Rimase quindi un unico evento: il gran ballo di chiusura.
                                                                                                      
-Ma devo proprio andarci? È noioso, uffa!- disse una voce maschile, in una stanza di una casa vicino al Palazzo della Lega.
-Sì, Ash Ketchum! È l’ultima sera, non puoi sfigurare proprio adesso! Muoviti!- dissero in coro Misty, Vera, Lucinda e Iris, mentre sullo sfondo ghignavano Gary, Drew, Pikachu e Mew.
-Ragazzi, aiutatemi!- pregò Ash, guardando gli amici.
-Oh...be’, io devo andare a fare qualche ricerca sui fossili, Ashy! Non posso proprio, ciao!- disse Gary, scappando via e ghignando.
-Io devo preparare alcune combinazioni per le prossime gare pokémon, mi dispiace Ash!- disse Drew, uscendo dalla stanza.
-Noi ci dobbiamo allenare, Ash, ci dispiace! Andiamo, Pikachu!- disse Mew, teletrasportandosi istantaneamente via col topo elettrico.
-Traditori! Tornate qua!- disse disperato il ragazzo, ma era troppo tardi. Era in balia delle ragazze.
Alle sette e mezzo di sera, dopo due ore di prove, acconciamenti, abbigliamenti vari e fughe sventate, Ash uscì dalla camera.
Era adesso vestito con un lungo smoking nero, con sotto una camicia bianca e una cravatta. Portava pantaloni lunghi, anche essi neri. I suoi capelli erano stati ripettinati per l’occasione, in modo che sembrassero un po’ meno buttati a caso. Il cappello era stato accuratamente nascosto, in modo che il ragazzo non potesse provare a metterselo in testa.
Non appena lo videro, Gary e Drew scoppiarono a ridere.
-Oddio, sei davvero tu? Ti hanno proprio conciato per le feste! Mi dispiace, ragazzo! O ti dovrei chiamare “sua eccellenza” e darti del “lei”?- disse Gary, colpendo leggermente la spalla dell’amico e ricevendo in ricambio un’occhiata omicida.
Misty guardò il suo fidanzato e sorrise malvagiamente.
-Garyuccio?- disse, squadrandolo da capo a piedi.
-Uh? Sì, Misty?- rispose il ragazzo.
 -Tu non ti sei ancora preparato, vedo...devo proprio aiutarti io, eh?- continuò la ragazza.
Gli occhi di Gary si spalancarono per il terrore, e il ragazzo scappò via a tutta velocità, inseguito da Misty, che gli gridava di fermarsi per “farsi dare una sistemata a quegli orribili capelli”.
Drew rise di gusto, fino a quando non vide Vera guardarlo con sguardo innocente...un po’ troppo innocente.
-Drew? Vieni qui, amore...- il ragazzo indietreggiò. Vera fece un passo in avanti. Passo indietro. Passo avanti. Drew gridò e si voltò, cercando di scappare via. Vera però fu più veloce e lo prese per la collottola, prima di trascinarlo in camera.
-Ash! Lucinda! Aiutatemi!- disse, prima che la porta si chiudesse e fosse chiusa a chiave.
I due ragazzi risero e scesero le scale, sorridendo per la scenetta. Trovarono Brock e Delia in cucina.
-Wow Ash, stai benissimo!- disse Brock, sorridendo.
-Oh, il mio Ash sta diventando un uomo!- disse Delia, prendendo un fazzoletto e strofinandosi gli occhi.
Il ragazzo, imbarazzato, sorrise.
-Avanti, Ash, devi andare! Come uno dei protagonisti, devi essere lì il prima possibile!- disse Lucinda, prendendo il ragazo e trascinandolo fuori dalla porta. Il ragazzo protestò, ma fu tutto inutile. Fu buttato fuori di casa, e la porta fu chiusa. Ash sospirò e si avviò verso il palazzo.
Lucinda, chiusa la porta dietro di sé, sorrise. Perfetto.
 
La grande sala era illuminata dalla luce arancione di molti lampadari, fatti completamente in cristallo. Il salone era diviso in tre parti principali: una parte serviva da buffet per gli invitati, un’altra da pista da ballo, un’altra ancora da palcoscenico per i musicisti e i cantanti.
Ash parlava con i Super Quattro, mentre Pikachu e Mew giocavano attraverso la sala, che cominciava a riempirsi di tutti gli invitati. I musicisti si posizionarono sul palco, accordando gli strumenti, per poi dare inizio ad una musica leggera e calma, come “intro” alla serata.
Ash vide i suoi amici entrare uno dopo l’altro, Gary e Drew visibilmente scossi nei vestiti eleganti, Vera e Misty stupende a braccetto dei fidanzati, Brock già impegnato a cercare una ragazza.
Ash non vide Lucinda, ma non si preoccupò: conoscendola, probabilmente stava sistemando gli ultimi dettagli per la serata.
I balli cominciarono. La sala si riempì di persone che danzavano, volteggiando nell’aria in ampi vestiti. Perfino alcuni pokémon danzavano insieme ai loro allenatori, divertendosi a modo loro.
Ash ballò sia con Camilla che con le altre ragazze sue amiche, anche se avrebbe preferito prendere un po’ d’aria, come stavano facendo Mew e Pikachu fuori dalla sala.
Ad un certo punto, dopo essersi liberato di un’irruenta Misty, Ash sentì una voce dolce alla sue spalle –Messere, mi concede questo ballo?- il ragazzo si girò, sorpreso, e spalancò gli occhi. Una bellissima e scintillante Lucinda lo guardava sorridendo, con un vestito blu mare, un fiocco azzurro intorno ai fianchi, guanti azzurri alle mani. Tutto si adattava perfettamente agli occhi e ai capelli della ragazza.
-W-wow, Lucinda...sei...- Ash arrossì, non riuscendo a trovare una parola adatta. Cosa si diceva alle ragazze in quei frangenti?
Prima che Ash potesse togliersi da quella situazione imbarazzante, Camilla prese il microfono per fare un breve discorso.
-Signore e signori, voglio darvi il benvenuto a questa ultima serata! Spero che vi siate divertiti fino ad adesso e che vi divertirete ancora! Essendo, appunto, l’ultima sera, abbiamo una sorpresa! Abbiamo organizzato un vero e proprio karaoke, i cui partecipanti saranno, indovinate, io, i Super Quattro e Ash, lo sfidante!-
Tutti si guardarono, sussurrando eccitati. Aaron guardò con calma Camilla: non aveva paura di un paio di canzoni. Vulcano batté un piede a terra, carico. Luciano impallidì leggermente, ma non si scompose. Ash si guardò, non riuscendo a crederci.
-I-io? Ma non so cantare! Cioè, non ho mai cantato in pubblico...nono, io non lo faccio!- provò ad allontanarsi, ma un braccio lo fermò. Era Lucinda.
-Oh, no, tu lo fai, caro mio! Ti voglio proprio sentir cantare!- disse la ragazza, ridendo. Ash provò a divincolarsi, ma Lucinda lo tenne stretto e lo spinse davanti al palco. Camilla rise guardando i due ragazzi e fece un occhiolino alla coordinatrice.
-Bene! A cominciare sarà Aaron! Tutti con lui, andiamo!- la Campionessa passò il microfono ad Aaron, mentre un grande schermo con le parole della canzone scendeva dal soffito.
Iniziò una musica lenta, romantica. Aaron cantò con voce melodiosa, incantando la platea e soprattutto il pubblico femminile, che lo guardò rapito.
Alla fine della canzone, la sala scoppiò in applausi.
-Benissimo!- disse Camilla –E adesso, tocca a Vulcano! Su ragazzi, facciamo il tifo per lui!-
Partì una musica energica, vigorosa. Vulcano cantò con passione: non era esattamente intonatissimo, ma lo sforzo era apprezzato. Anche lui fu salutato con applausi.
Subito dopo cantò Luciano, a voce bassa. Era evidente che preferisse leggere libri piuttosto che cantare, soprattutto in pubblico.
Poi toccò a Camilla. La sua voce, dolce, rasserenante e melodiosa stupì tutti i presenti. Lo scroscio di applausi fu il più lungo: era davvero bravissima. Lei arrossì leggermente, ma poi riprese in mano la situazione.
-Grazie a tutti! Ma adesso, manca l’ultimo concorrente! Ash, vieni sul palco!-
Il ragazzo stava già per allontanarsi, ma Lucinda lo spinse sul palco, costringendolo a salire. Lui la guardò male, ma lei semplicemente sorrise, con quel sorriso che gli impediva di arrabbiarsi davvero.
Camilla consegnò il microfono ad Ash, poi si allontanò. Il ragazzo deglutì con forza: era decisamente nervoso. Soprattutto perché Lucinda lo guardava.
Partì la musica. Era allegra, energica, parlava di avventura e amore per i pokémon. Ash sorrise: era la sua canzone preferita, e la sapeva a memoria. Dopo una piccola incertezza all’inizio, si buttò, cantando come se non ci fosse nessuno nella sala.
La gente si guardava, stupita. Stupita era anche Lucinda. Ash cantava molto bene, meglio di quanto tutti si aspettassero. La voce dava i toni giusti nel momento giusto, poneva gli accenti quando doveva e rendeva la canzone ancora più vitale.
Quando infine la musica tacque, Ash aprì gli occhi, che aveva chiuso nel bel mezzo della canzone, a guardare il pubblico. Subito la gente proruppe in grandi applausi.
-Grazie!- disse Ash sorridendo, per poi riconsegnare il microfono a Camilla e scendere dal palco. Lucinda si strinse subito a lui.
-Benissimo! Allora, cosa volete fare ora, signore e signori?- chiese la Campionessa.
Il pubblico gridò ad un un’unica voce –Ancora! Cantate ancora!- Camilla rise, mentre Luciano impallidiva ancora di più. –Come volete! E allora, via con la musica!- il microfono fu riconsegnato ad Aaron.
La serata passò così, tra musica e balli, per i nostri eroi. Ash, ora più sciolto, cantò ancora, sorprendendo sempre gli ascoltatori.
Infine, ben oltre la mezzanotte, Camilla prese un’ultima volta il microfono.
-Bene, signore e signori. Credo che adesso sia proprio l’ora di lasciarci. Ma prima, vorrei chiedere ad Ash di cantarci un’ultima canzone, che sceglierà lui.-.
Ash, un po’ stanco ma comunque entusiasta, salì sul palco, lasciando la mano di Lucinda, che inconsapevolmente aveva stretto per tutto il tempo.
Il ragazzo pensò per qualche secondo alla canzone: quale poteva cantare? Una tranquilla, che parlasse di amicizia?  Una allegra, che parlasse dei pokémon?
Ad un tratto il suo sguardo si fermò su Lucinda: la vide, sorridente, che lo guardava negli occhi. Sentì il cuore battere più forte, e istantaneamente realizzò qualcosa. Sorrise e, sapendo finalmente cosa cantare, lo sussurrò all’orecchio di Camilla. Lei lo guardò sorpreso, ma poi sorrise e disse il nome della canzone al DJ. Mentre quello cercava la canzone nel database, Camilla chiese ad Ash
-Ash, la canzone che stai per cantare, la vuoi dedicare a qualcuno in particolare?-, per poi fargli un occhiolino. Il ragazzo arrossì e borbottò qualcosa nel microfono. La Campionessa ridacchiò –Non abbiamo sentito bene, dillo meglio!- Ash sospirò, poi disse una sola parola
-Lucinda.-.
La ragazza guardò l’amico, sorpresa: cosa voleva cantare per lei?
La musica partì: Lucinda non la conosceva. Di cosa parlava?
Ash cominciò a cantare.
 
(Nota d’Autore: il testo qua sotto è tratto dalla canzone “Kimi no mune ni La La La”, ultima ending di pokémon Diamante e Perla, cantata da Madoka, e in un paio di episodi dalla persona che interpreta Lucinda. Per la traduzione in italiano, visto che la canzone è in giapponese, e solo in quella lingua mantiene la musicalità, ringrazio il sito pokemonitalianinfo.
Vi consiglio vivamente di ascoltarla, è bellissima!).
 
Kimi no mune ni La La La      (Nel tuo cuore La La La)
Yume wo egake La La La      (Disegna il tuo sogno La La La)
Kokoro kara negaeba            (Perché se lo desideri davvero nel tuo cuore)
Kitto kanau kara...                   (Di sicuro si avvererà...)

 
Lucinda sorrise: aveva una bella melodia, orecchiabile e dolce, ma allo stesso tempo energica.
 
...GO SHINE susumou...          (...GO SHINE, e vai avanti...)
Boku no mune ni La La La    (Nel mio cuore, La La La)
Todoitekuru La La La             (Mi raggiunge, La La La)
Kujiketa toki ni wa                  (Quando mi sento schiacciato)
Kikoeru sono koe...                (Posso sentire la tua voce...)

 
La ragazza cominciò ad emozionarsi: cosa intendeva, con quelle parole?
 
...Onaji toki wo La La La                           (...Al tempo stesso, La La La)
Ayundeyuku La La La                               (Cammina con me, La La La)
Itsumademo bokura                                 (Per sempre, noi)
Zuutto SUPESHARU na nakama sa...    (Siamo amici speciali...)

 
Lucinda sorrise, una mano sul cuore.
Ash aprì gli occhi, che aveva chiuso mentre cantava. Era il momento.

...Dare yori ganbaru      (...Tieni duro più di chiunque altro)
Kimi ga suki dakara...  (Perché io ti amo...)

 
Il cuore di Lucinda perse un colpo, mentre la ragazza metteva una mano sulla bocca, a soffocare un grido di sorpresa. La amava? Lui? La amava? Era possibile? Lo guardò negli occhi: lui li aveva chiusi di nuovo, ma prima la stava guardando, ne era sicura. Stava guardando solo lei.
Le ultime note rieccheggiavano nella sala.
...Hibikiau melody                       (...Questa melodia rieccheggia tra noi)
Yuuki no kane narasu darou... (Suonerà come una campana del coraggio...)

 
Ash finì di cantare e allontanò il microfono dalla bocca. La sala era silenziosa. Tutti guardavano esterrefatti il ragazzo, quel ragazzo che non aveva mai capito cosa fosse l’amore, e che ora si era appena dichiarato.
Lucinda lo guardò negli occhi, deglutendo con forza –T-tu...?- riuscì solo a dire, arrossendo.
Ash arrossì a sua volta e semplicemente annuì.
Lucinda non resistette e tirò un grido di gioia. Salì velocemente sul palco e gli gettò le braccia al collo. Ash per poco non cadde a terra, ma riuscì a trattenerla. Subito dopo, lei lo baciò sulle labbra, chiudendo gli occhi e stringendosi a lui. Ash, il cuore che sembrava esplodere per la felicità, la abbracciò e ricambiò il bacio.
Dopo qualche secondo si separarono, entrambi rossi in volto. –Anche io...- disse Lucinda -...anche io ti amo...- concluse, per poi accostarsi al ragazzo. Lui sorrise e la strinse forte a sé.
E così, mentre la folla, Camilla, i Superquattro, il gruppo degli amici di Ash, Pikachu e Mew guardava sorridendo la nuova coppia, si abbassò il sipario sulla grande avventura di Ash Ketchum.
 
 
Fine
 
 
 
 
Buio. Silenzio.
Un rumore assordante, una sfera di luce.
È una palla bianca, che rimbalza sul pavimento invisibile. Si ode una risatina femminile: fredda, tagliente, spaventosa.
Un paio di piccole mani bianche si accostano alla palla e la afferrano. La palla viene sollevata.
Una bambina vestita di bianco, il volto nascosto nell’oscurità, guarda la palla.
Solleva lo sguardo, e ridacchia di nuovo, mentre una serie di denti aguzzi e bianchissimi compaiono nel buio del volto.
Nel buio si intravede un luccichio di catene, alle quali sta appesa, esanime, una figura umana.
 
 
Ed ecco qua il capitolo! Piaciuta la fine a sorpresa? Be’, quello che avete appena visto è il”teaser”, in caso decida di fare un’altra fanfiction che segua temporalmente questa.
Ad ogni modo, volevo ringraziarvi ancora una volta per essermi stati vicino e avermi supportato anche solo leggendo la mia storia senza scrivere recensioni. Mi rende davvero felice andare su “gestisci storie” e trovare così tante visualizzazioni...spero davvero che vi sia piaciuto questo racconto, e che seguiate, nel caso, anche quello che scriverò prossimamente. A tutti una buona continuazione, e se volete chiedermi qualcosa o solo salutarmi, potete pure contattarmi in messaggio privato. A presto,
Lord Weavile.
 
 
 
 
 
 
 
  
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