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Autore: Truly_69    22/03/2013    10 recensioni
Sono stata vittima fin troppe volte dei suoi continui abusi.
Perchè lo faceva?
Che motivo aveva di mettermi le mani addosso?
Dov'è che avevo sbagliato?
Troppe domande, ma poche risposte.
Svariate volte gli avevo chiesto il favore di farmi vedere la luce del sole, di tirarmi fuori da quella fottuta stanza o almeno di sfoderare una finestra e far entrar almeno un filo di luce.
Sembrava un ragazzo così apposto, così sereno e tranquillo, insomma una specie di angelo.
L'apparenza inganna.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ciao a tutte, allora mi state leggendo qua su ora perchè volevo avvisarvi a chi andasse consiglio di leggere questa piccola one shot un po' delicata, con questo sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=qYJmzYsGhGI.
Vi auguro una buona lettura, ci sentiamo giù.



 
Sono stata vittima fin troppe volte dei suoi continui abusi.
 
Perchè lo faceva? 
Che motivo aveva di mettermi le mani addosso? 
Dov'è che avevo sbagliato? 
Troppe domande, ma poche risposte.
Svariate volte gli avevo chiesto il favore di farmi vedere la luce del sole, di tirarmi fuori da quella fottuta stanza o almeno di sfoderare una finestra e far entrar almeno un filo di luce.
Sembrava un ragazzo così apposto, così sereno e tranquillo, insomma una specie di angelo.
L'apparenza inganna.
 
 

I suoi occhi color cielo. 
Il suo sorriso perfetto.
Quella cresta alzata di poco.
Tutto era iniziato nel verso giusto, all'inizio era tutto rosa e fiori, onestamente qualche litigata qua e lá, ma per il resto andava tutto apposto. 
Poi però sono apparse le sue fottutissime pillole antidepressive che gli hanno scombussolato la vita.
Perchè ne prendeva più di una al giorno? 
Perchè aveva scoperto della mia gravidanza e non essendo pronto a diventare padre il nervosismo lo assaliva, ai cinque mesi iniziò il disastro.
Quel dodici aprile, giorno del suo compleanno, Maura aveva avuto un'incidente ed è volata in cielo, da quel giorno in poi Niall iniziò a darsi alla matta, prendeva pillola su pillola, fino a perdere il controllo delle sue azioni, in effetti, quella stessa sera del ventotto aprile, il mio piccolo Horan mi trascinò in questa stanza buia e cupa.
Mi legò con delle manette alla ringhierà del letto e con una frusta iniziò a picchiarmi in malo modo, non ci fu solo quella frusta, quella sera Niall usò anche le mani colpendo ogni singola parte del mio corpo, ma soprattutto la pancia, il punto più delicato che potessi avere in quel momento. La mia unica preoccupazione non era la mia faccia, il sangue che sputavo, no. La mia prima preoccupazione era nostro figlio. Non si rendeva conto che così uccideva lui e di conseguenza me? No, non era consapevole di ciò che faceva.
Dopo quella sera mi lasciò sputare sangue lì legata al letto, piangevo disperata mentre vomitavo l'anima. Mio figlio, non aveva resistito hai colpi, o almeno era quello che pensavo, ma ero sicura che non c'è l'avesse fatta.
Morivo dentro al solo pensiero.
La paura, il freddo e la speranza erano l'uniche cose che in quelli istanti riuscivo a sentire.
Dopo aver usato le mani ed essersene andato e ritornato molto più tardi, con altra compagnia che vedendo il mio corpo sorridevano maliziosi. Non ho bisogno di spiegarlo, ci arrivate da soli.
Insomma, quella sera fui anche violentata, nel peggiore dei modi, da perfetti sconosciuti.
Perchè mi aveva fatto tutto quello? 
Abbiamo fatto saltare le molle del letto in due, ed è sempre stato lui quello a spingere e ad avere gli spermatozoi tra i due, se ero incinta: io non ne avevo colpa.

Un giorno, ricordo due mesi dopo, sono riuscita a scappare con l'aiuto di un passante che aveva sentito le urla, mi aveva portato con lui,lontana da quella pericolosa e buia foresta. Era un vecchio anziano, abitava nel centro di Londra ma per fortuna con se aveva la sua Jeep, dove dopo avermi caricata mi portò subito in ospedale.
Lì venni idratata, visto i due mesi senza cibo, mi fecero una ecografia per vedere quell'esserino che pensavo di aver perso e invece era perfettamente sano. 
Ricordo di essere svenuta a quell'affermazione del dottore.
Al mio risveglio, però, mi avvisarono che dovevano far nascere il piccolo, rischiava di morire perchè io non riuscivo a produrli il necessario.
Troppe domande mi ronzavano per la testa,ma ci avrei pensato dopo la nascita del mio bambino, in quel momento ero una mamma ansiosa di conoscere il suo bambino.
Mi indurono il parto e solo venti minuti più tardi avevo mio figlio tra le braccia.
Scoppiai letteralmente in lacrime quando gli vidi il colore degli occhi, quel color cielo, mi riportava a quei due mesi d'inferno ma comunque mi faceva sorride, infondo questo era nostro figlio.

Tredici agosto, l'inizio della mia vita.
 
Directionerland.
 
Eccomi di nuovo qui,allora è la prima volta che espongo una mia storia ad un pubblico diciamo,amo tenermi le mie cose per me insomma,ma infine ho deciso di provare a proporvi questa piccola os che in realtá fa parte di una fiction che una mia cara amica che credo che conosciate bene mi aiutera. Beh,non so cosa dirvi,non so cosa chiedevi dopo avervi chiesto: vi piace? Cosa ve ne pare? 
Appena avrò sufficienti recensioni,penserò a pubblicarne altre e magari iniziare a scrivere anche la fan fiction.
Spero di ricevere qualche recensione e che vi piaccia.
 
  
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