La mia tristezza serale si risolve così, scrivendo del personaggio forse più triste che ci sia stato nel libro. Perchè se uno ci pensa bene, non ha avuto niente, nemmeno un lieto fine.
Gelida mano,
gelido cuore.
Fredda la terra,
cocente il sole.
Gialla la faccia,
mani bollenti.
Pesci vivi e vispi tra i denti.
Resta la memoria,
no, non resta più niente.
Smèagol non viene più amato dalla gente.
Smèagol non c'è, non esiste più.
Smèagol è quel che resta di quel giorno sul blu.
Smèagol ha ucciso, ha fatto del male.
Non vede più il sole, in superficie non sale.
Solo il tesoro vuole rivedere.
Il gelido oro che non può possedere.
Smèagol va via, va via per sempre:
luce rossa abbagliante, dolore cocente.
Solo per un attimo l'ha stretto tra le mani.
Per Smèagol non ci sarà mai più un domani.
per" giorno sul blu" intendo quel giorno che pescava contento sul fiume con il compagno,